Se l'evangelista San Marco diventa patrono di Venezia nel 828, il simbolo del leone alato compare nell'iconografia di stato soltanto oltre quattro secoli dopo e quasi all'improvviso, nel 1261. Da quel momento la repubblica veneziana trasforma il leone marciano nel proprio marchio e lo diffonde ovunque si insedi. Da Crema, in Lombardia, a Cipro, nel Mediterraneo orientale, i territori della Serenissima saranno contrassegnati dalla fiera alata. Questo libro vi porta a spasso per le rappresentazioni leonine, facendovene conoscere una sessantina fra le migliaia sopravvissute alle numerose lentoclastie che si sono susseguite nel corso dei secoli. Troverete qualche sorpresa: il leone veneziano più lontano da casa è quello esposto nel museo di Novočerkassk, in Russia; mentre i leoni di guerra, con il libro chiuso e la spada, non sono mai esistiti. Ma a inventare la bufala è stato un personaggio piuttosto illustre: Niccolò Machiavelli. Per venire ai nostri giorni, il leone marciano è l'unico simbolo araldico a comparire negli stemmi di due Armi: la Marina (dal 1941) e l'Aeronautica (dal 1971).
I leoni di Venezia
| Titolo | I leoni di Venezia |
| Autore | Alessandro Marzo Magno |
| Argomento | Scienze umane Storia |
| Collana | Storia e storie |
| Editore | Biblioteca dell'Immagine |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 176 |
| Pubblicazione | 04/2024 |
| ISBN | 9788863913675 |
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