SBC Edizioni: Giallo e nero

In un futuro remoto, con la Terra devastata da inquinamento atomico, un gruppo di uomini e donne trova riparo in un confortevole rifugio. Qui il tempo trascorre lentamente e, come in un novello Decamerone, alcuni ospiti, a turno, si cimentano in racconti, discorsi, esibizioni su tematiche varie, talune delle quali divertenti, le altre con riflessioni sulla preistoria, i rapporti sociali e di coppia, le religioni, la politica, la storia, spesso con richiamo a eventi e situazioni del passato recente.

Franco, il protagonista de "I sentieri del fiume", è un insegnante in una prima e seconda classe di una scuola superiore. Improvvisamente si trova di fronte alle vicende personali di un suo studente che giunge a scuola ferito, nel corpo e nell'anima, da un padre delinquente, giocatore d'azzardo incallito e rovina famiglia. Franco, alias il professor Franco Ranieri ne prende a cuore la vicenda chiedendosi però continuamente se ciò rientri nei compiti del suo ruolo. E si documenta sul significato del termine insegnare". Scopre che deriva dal latino "Signare": imprimere. Se evesse considerato solo il verbo, Franco avrebbe dovuto limitarsi a impartire le lezioni, come da programma scolastico, ma ci sono quelle due letterine davanti, quel rafforzativo "in" che riguarda il comportamento dello studente, il suo modo di vivere, la sua sfera personale, indicare, mostrare, scoprire. Quelle due semplici lettere trasformano il romanzo in un vero e proprio giallo in cui Franco, insieme alla sua compagna e alcuni amici, scopre una serie infinita di vicende e intrecci malavitosi sconvolgenti. Con l'ingresso in campo delle forze dell'ordine vengono svelati tutti i misteri, non senza spargimento di sangue. Resta un dilemma: quanti insegnanti fanno rientrare nel loro lavoro quotidiano quelle due lettere "In...Signare"?

Magistrato a riposo, udinese, ma praticamente da sempre a Roma, Stefano Briccanti ambienta proprio nella Capitale le due indagini di questo libro. Nella prima si entra direttamente nel cuore del Potere: Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio. Qui, in un magazzino, viene trovato il cadavere in decomposizione di una donna. Come è finita lì? Perché è stata uccisa? E che ruolo hanno in questo i servizi segreti? Sono le domande cui cerca di dare risposta Artemisio Secce, singolare investigatore. Sempre lui è chiamato a risolvere il giallo di un altro delitto, questa volta in ambito universitario. Coinvolti illustri docenti, politici, personaggi dell’alta società. Due indagini delicate proprio per gli ambienti e i personaggi che le animano. Un’incursione nel mondo della politica e dei suoi intrecci con gli altri “poteri forti”.

"Intrigo a Micropolis" è un romanzo a sfondo politico-giudiziario, che ruota intorno a una città immaginaria, alle maschere e ai volti che la popolano, ai loro peccati e ai loro segreti. Una satira, di sapore pirandelliano, che gioca sulla doppiezza della città, dei suoi abitanti e del protagonista, Josef K, che indosserà la maschera della sua vecchia identità, dopo essere stato arruolato dalla Catena, una misteriosa setta politica russa. Da Micropolis, Josef K prenderà le mosse per tessere trame spionistiche e politico-affaristiche, in giro per l'Italia e per il mondo. La rappresentazione di un assurdo plausibile.

Il commissario Mario Valente, questa volta in vacanza con la sua famiglia alle Cinque Terre, viene contattato da un suo vecchio amico maresciallo dei Carabinieri che dirige il comando del posto e che si trova alle prese con un omicidio alquanto bizzarro: un uomo bellissimo viene ritrovato morto su uno scoglio, steso al sole. Con la sua fedele cagnetta Titti, inizia ad indagare, ma ben presto il caso si complica e Valente avrà bisogno di Francesca Violi e dei migliori uomini del comando di Modena.

Siamo nei primi anni Sessanta in un condominio di periferia. Improvvisamente iniziano ad accadere alcuni fatti insoliti. Tutta una successione di morti provocate da suicidi o incidenti. Troppe per non destare inquietudine negli altri inquilini dello stabile e negli inquirenti. Che, infatti, scopriranno una ben differente verità.

"Forze sconosciute" è un thriller paranormale dove, tra presente e passato, si intersecano storie personali e vicende di pura fantasia. In un misterioso diario casualmente venuto alla luce è narrata una vicenda che vede protagonista una coppia di detective che, per riuscire a risolvere un caso apparentemente irrisolvibile, dovrà varcare i confini della logica e dell'irrazionalità addentrandosi in territori inesplorati.

Protagonista de "La sindrome di Achille" è il maresciallo Colonna, comandante della stazione dei Carabinieri di Lipari, che indaga su una serie di brutali delitti avvenuti a Panarea. Grazie all'aiuto di un affascinante medico legale, Giulia Lanzetti, e di un famoso psichiatra, le indagini si rivolgono verso un possibile colpevole che si ritiene affetto da un impulso ossessivo compulsivo. Una serie di eventi, anche drammatici, permetterà di identificarlo.

Raffaella Bosi, modenese, vive a Ganaceto dove insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado. Giallista, ha già pubblicato "Pentagramma" e "Il boschetto dei noccioli" entrambi ambientati in provincia di Modena e nei quali ci viene presentata la figura del Commissario Mario Valente, un pugliese trapiantato al Nord. Lo ritroviamo in questo terzo romanzo dove passato e presente si intrecciano in un alone di mistero. Sfondo della vicenda è Palaveggio, frazione del Comune di Polinago sull'Appennino emiliano. Proprio come in una caccia al tesoro una serie di indizi porteranno commissario e la fida collaboratrice Francesca Violi, psicologa criminale, a svelare vicende da tempo sopite.

Un assassino seriale, votato all'omicidio più macabro e cruento solo per capire cosa si prova a "guardare negli occhi di chi guarda la morte negli occhi". Un detective, tormentato dai fantasmi del passato e ossessionato dai volti sfigurati delle vittime. Un viaggio agghiacciante e senza filtri nelle loro menti, tra grida, occhi sbarrati nel buio e scie di sangue, in un continuo intrecciarsi e confondersi di prospettive e punti di vista. Un romanzo dal ritmo incalzante, descritto con crudo realismo e dovizia di particolari a volte tremendamente inquietanti.