SAGEP: Sagep arte
Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento
Libro
editore: SAGEP
anno edizione: 2016
pagine: 80
Luciano Borzone torna protagonista con una interessante esposizione - "Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento" - ospitata a Palazzo Lomellino in Strada Nuova (Genova) dal 18 dicembre 2015 al 28 febbraio 2016. Il catalogo della mostra approfondisce le opere esposte, una ventina, e sottolinea il ruolo di Borzone nell'evoluzione della scuola pittorica genovese di epoca barocca.
Turcherie. Suggestioni dell'arte ottomana a Genova. Catalogo della mostra (Genova, 2 ottobre-18 gennaio 2014)
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2014
pagine: 96
Genova e Istanbul tra XVI e XVIII secolo: una storia che si snoda tra documenti, libri, preziosi tessuti e ceramiche, sculture e dipinti che testimoniano l'esistenza di intensi rapporti commerciali e culturali tra la Sublime Porta e l'Antica Repubblica, nell'epoca successiva alla conquista di Costantinopoli. Nel volume vengono presentati i vari aspetti di una realtà affascinante e poco nota, in cui la Liguria e i territori dell'Impero Ottomano appaiono uniti da un flusso ininterrotto di merci, ma anche e soprattutto di cultura, di opere d'arte, di immagini.
Mimma Gambetta. I segni della vita, la vita dei segni
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2012
pagine: 96
Il catalogo mette in risalto un'artista e letterata legata alla vita e alle vicende culturali savonesi della metà del Novecento. Mimma aveva manifestato, nonostante le limitazioni imposte dalla sua condizione femminile, un'attitudine precocissima per la grafica e la pittura e la volontà di aggiornarsi alle vicende internazionali delle arti figurative. Dalla casa di Albissola nella quale cresce e trascorre la maggior parte della sua vita, l'artista intrattiene rapporti coi più grandi pittori e scrittori italiani, da Montale a Sbarbaro, a Ungaretti, a Rodocanachi, a Rambaldi, mentre Arturo Martini, in una sua personale, volle esposti suoi disegni, assieme alle proprie sculture. Attraverso lo studio di artisti come Picasso e Matisse, Mimma Gambetta supera l'esperienza artistica locale indirizzandosi verso una cultura europea, sviluppando le sue idee fino a giungere ad un disegno in linea pura, elemento di sintesi carico di valore estetico. L'inedito carteggio tra Mimma Gambetta e Vico Faggi, le numerose opere grafiche e i dipinti disvelano non solo la vicenda umana e artistica della protagonista, ma, in filigrana, ricostruiscono uno spaccato della cultura italiana del '900.
Fosfati ed ossalati artificiali per la conservazione delle superfici dell'architettura
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2022
pagine: 60
Il restauro professionale richiede oggi una conoscenza sempre più profonda e critica dei problemi verso i quali si è in procinto di intervenire. Analisi superficiali e approssimate delle problematiche farebbero incorrere, come troppo spesso è stato in passato, in restauri di durata effimera, se non causa di nuovi danni. Tra i problemi più stringenti vi sono quelli dovuti alla presenza di sali solubili associati a movimenti di acqua, una situazione ricorrente. Purtroppo nei monumenti antichi sali solubili sono infatti quasi sempre presenti ed altrettanto ineliminabili. Con essi occorre fare i conti, ricercando soluzioni in grado di limitare al minimo i danni che procurano alle strutture lapidee, agli affreschi, ai mosaici. I trattamenti dell’ossalato di ammonio e del fosfato di ammonio, emersi a partire dagli anni 2000, rappresentano un passo avanti importante per la conservazione del patrimonio esposto all’aperto, in particolare se costituito da materiali carbonatici.
Maragliano 1664-1739. Lo spettacolo della scultura in legno a Genova
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 336
La figura di Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739) è certamente la più celebre nel panorama della cultura figurativa genovese. Il nome dell'artista è strettamente legato a una produzione di statuaria in legno in grado di suscitare effetti di grande coinvolgimento emotivo, in linea con l'assunto berniniano che riassume l'epoca barocca: "il fin la meraviglia!". Il consenso raggiunto grazie all'innovativa produzione di Crocifissi, statue mariane e grandiose macchine processionali (le cosiddette casse), utilizzate puntualmente per le esigenze di culto, passò indenne attraverso i secoli successivi, godendo costantemente del giudizio positivo della storiografia genovese, da Carlo Giuseppe Ratti (1769) a Federigo Alizeri (1847 e 1875), fino alle prime attenzioni della critica moderna. Fu proprio Orlando Grosso, nel 1939, a dedicare una grande mostra, nella chiesa di Sant'Agostino, alle sculture per le Casacce, ossia le confraternite liguri, il primo bacino di utenza privilegiata a cui Maragliano si rivolse.
Van Dyck e i suoi amici. Fiamminghi a Genova 1600-1640
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 336
Oltre alla schedatura di una sessantina di opere, il catalogo accoglie saggi critici e apparati documentari per un compendio insostituibile sulle presenze dei fiamminghi in città e sulla ricezione della loro arte da parte dei maestri locali, nell'epoca di massimo splendore per la Superba. Non solo Rubens e Van Dyck - di quest'ultimo un inedito, un'opera mai esposta prima e diverse precisazioni attributive, critiche e documentarie -, ma anche gli artisti nordici che qui hanno fatto fortuna: Giulliam van Deynen, Jan Roos, Giacomo Legi, Cornelis e Lucas de Wael, Peter Boel, Vincenzo Malò, Jan Wildens e Giovanni Howart. In dialogo con essi, i pittori locali che hanno appreso il mestiere nei loro atelier, come Stefano Camogli e Anton Maria Vassallo, in un intreccio di parentele, opere a quattro mani e reciproche ispirazioni. Per capire la specificità di una nuova lingua pittorica che non può definirsi altro che "fiammingo-genovese". Un volume completo e aggiornato su un capitolo fondamentale della storia dell'arte genovese che, per l'importanza dei suoi protagonisti, ha un rilievo ben riconosciuto a livello internazionale.
Rubaldo Merello tra Divisionismo e Simbolismo. Segantini, Previati, Nomellini, Pellizza
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il catalogo della mostra rappresenta, a oltre quarant'anni dalle prime indagini critiche di Gianfranco Bruno sull'artista ligure, il tentativo di contestualizzare la sua intensa produzione pittorica e plastica all'interno del variegato contesto artistico del suo tempo. La sua ricerca, strettamente legata alla singolare esperienza umana vissuta nel prolungato e volontario romitaggio nel borgo di San Fruttuoso, è posta infatti criticamente a confronto con le opere dei principali artisti italiani, attivi tra divisionismo e simbolismo a cavallo tra Otto e Novecento: non solo quelli che influenzarono il suo peculiare stile pittorico e la sua significativa, ma meno nota, attività scultorea, come Segantini, Previati, Pellizza e Nomellini, che risiedette a Genova dal 1890 al 1902, ma anche quelli che con lui condivisero la temperie estetica dell'epoca o quelli sui quali Merello esercitò, negli anni a venire, una più diretta influenza formale e iconografica.
Pietro Gradenigo e i Notatori veneziani. «Annotazioni curiose» notizie e appunti per l'arte a Venezia nel Settecento
Chiara Bombardini
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 672
I "Notatori" sono fra i manoscritti più celebri del nobile veneziano Pietro Gradenigo (1695-1776) e costituiscono un passaggio obbligato per chiunque voglia occuparsi del Settecento veneto. A più di ottant’anni dall’uscita di "Notizie d’arte tratte dai Notatori e dagli Annali del N.H. Pietro Gradenigo" (1942) a cura di Lina Livan, questo volume offre una prima edizione critica dei Notatori, prendendo in esame circa duemila note di argomento storico-artistico in essi contenute. Dalla loro analisi è stato possibile portare in luce interessi e passioni di Pietro Gradenigo che dedicò la sua vita alla salvaguardia delle memorie patrie, raccogliendo un ingente numero di documenti e testimonianze del passato della Serenissima e dei suoi più illustri concittadini. Fondamentale fu l’apporto di copisti, disegnatori e corrispondenti che contribuirono alla crescita della biblioteca e del “museo” Gradenigo, indagati nella prima parte del volume, dove è pure ricostruito il profilo intellettuale del senatore e la sua rete di contatti con l’ambiente culturale non solo lagunare. Nella seconda parte, invece, vi sono la trascrizione delle note d’arte prese in esame e i relativi commenti critici.

