Quodlibet: Quodlibet
Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica
Massimo De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 160
Al contrario delle altre specie viventi, l'animale umano non dispone di una sua nicchia ecologica ed è esposto perciò senza filtri biologici all'infinita contingenza del reale. È un vantaggio evolutivo ma, nello stesso tempo, un onere paradossale che grava su ogni cultura umana, costretta a tracciare un confine tra ordine e disordine, interno ed esterno, fatti e rappresentazioni a partire dalla loro indistinzione. Ne discendono così due istanze opposte ma ugualmente imprescindibili: proteggersi dal disordine del mondo, perimetrando una nicchia artificiale, o esporsi, al contrario, alla contingenza illimitata, per riconoscervi l'unico ambiente veramente adatto all'uomo. Di questo paradosso antropologico, illustrato dai rituali arcaici non meno che dalla moderna opposizione tra civiltà e barbarie, il libro rincorre la traccia in alcuni degli aspetti più attuali e più inquietanti dell'esistenza contemporanea: la disgregazione delle forme tradizionali di unità politica, il proliferare di ogni genere di nicchie e micromondi, la diffusione di un modello di identità psichica basato sulla dissociazione dell'Io e sul diniego della realtà esterna. Fenomeni in apparenza puramente negativi, che letti invece come manifestazioni del paradosso antropologico svelano una ricchezza e un potenziale innovativo fino ad ora del tutto insospettati.
La fine dell'avanguardia
Cesare Brandi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 194
Il saggio che dà il titolo al presente volume è del 1949, e costituisce uno di quei felici casi in cui non solo un testo dopo tanti anni non ha perso smalto e vigore interpretativo, ma addirittura non smette di abbracciare ambiti del reale non prevedibili per lo stesso autore. Parlando di "fine dell'avanguardia" Brandi chiama in causa un paradigma dell'opera d'arte e della funzione dell'artista che fa risalire al romanticismo - l'arte come rivolta, come rottura, la metafisica del nuovo a tutti i costi - che per l'appunto con le avanguardie novecentesche raggiunge il suo punto di estenuazione e che, a quanto pare, non sembra più lasciare spazio a nuove modalità espressive degne del titolo di "arte". Gli accenti sono sovente quelli del pamphlet (esemplari a riguardo le pagine sull'America, il proibizionismo, l'isolazionismo, l'ambiguo rapporto da un lato col jazz e dall'altro con la madre Europa), ma i pamphlet spesso guardano al passato per castigare il presente; in questo caso la voce di Brandi avvolge soprattutto ciò che viene dopo, ciò che ci ha riguardato negli ultimi decenni e da cui ancora non si può dire si sia preso commiato.
Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico
Karl Marx
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2007
pagine: 260
La crocifissione di Cristo-La crocifissione di Aman
James George Frazer, Edgar Wind
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2007
pagine: 254
Racconta la Bibbia che Aman, primo ministro persiano, una volta appreso che il suo antagonista Mardocheo è ebreo, si adopera affinché, insieme a lui, siano sterminati tutti gli ebrei del regno. Le sorti però si rovesciano e Aman finisce sulla forca che lui stesso aveva fatto predisporre per Mardocheo. La vicenda, narrata nel Libro di Ester, è al centro della festa carnevalesca di Purim, in cui si ricorda la salvezza degli ebrei e la morte di Aman, il ministro che ne aveva progettato lo sterminio. Nella sua congettura, che si basa su un'originale quanto controversa interpretazione del Libro di Ester, Frazer ipotizza che Cristo sia stato ucciso nel corso di una sacra rappresentazione di Purim. Scartare l'ipotesi frazeriana come un esercizio di immaginazione sarebbe facile. Più interessante è seguire Frazer nella convinzione che all'interno della sua congettura su Cristo siano presenti, e possano quindi ricercarsi, "grani di verità". Questo volume introduce un nucleo problematico nello studio dell'intreccio-scontro tra cristianesimo ed ebraismo. Il testo di Frazer è pressoché ignoto, perché non incluso nella versione ridotta del "Ramo d'oro" preparata dall'autore, tradotta in tutte le lingue). Alla "Crocifissione di Cristo" seguono alcune pagine di Edgar Wind, che studia, in relazione con la tesi di Frazer, la raffigurazione di Aman proposta da Michelangelo nella Cappella Sistina, dove Aman è rappresentato crocifisso.
Le vite di Spinoza
Johannes Colerus, Jean-Maximilien Lucas
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2006
pagine: 180
Kafka. Pro e contro. I documenti del processo
Günther Anders
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 210
Questo saggio unifica linee interpretative solitamente separate, teologiche, estetiche e filosofico/politiche, esplorando quel fenomeno che è la prosa di Kafka. Ricognizione dei materiali, discussione dei due punti centrali e sentenza: il tagliente saggio kafkiano di Anders (pubblicato nel 1951, ma risalente nel suo nucleo alla conferenza "Teologia senza Dio" del 1934, cui presenziarono Hannah Arendt e Walter Benjamin) ha anche esteriormente la struttura del processo. Ma l'imputato non è tanto Kafka quanto ogni moda kafkiana che in campo religioso o in quello politico/sociale giustifichi l'inversione tra colpa e pena.
Manifesto del Terzo paesaggio
Gilles Clément
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 87
Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree disabitate del pianeta, ma anche spazi più piccoli e diffusi, quasi invisibili: le aree industriali dismesse dove crescono rovi e sterpaglie; le erbacce al centro di un'aiuola spartitraffico. Sono spazi diversi per forma, dimensione e statuto, accomunati solo dall'assenza di ogni attività umana, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica. Questo piccolo libro ne mostra i meccanismi evolutivi, le connessioni reciproche, l'importanza per il futuro del pianeta.
Kandinsky
Alexandre Kojève
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 82
Viene esposta, secondo una architettura tanto densa quanto chiara e lineare, un'interpretazione di Kandinsky inquadrata in una teoria generale del bello, dell'arte e della pittura, che scaturisce direttamente dalla profondità dei concetti filosofici con cui l'autore si confrontava in quegli anni nel modo più serrato. Tali riflessioni, anche per la loro provenienza non specialistica, possono costituire ancora oggi un utile contributo all'estetica, alla critica e alla storia dell'arte.