Libri di Massimo De Carolis
Convenzioni e governo del mondo
Massimo De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 228
Fino a un secolo fa, la dinamica sociale sembrava saldamente vincolata alle norme istituite dagli Stati e agli obblighi contrattuali che garantivano il funzionamento dei mercati. Eppure già allora, al di sotto dei meccanismi normativi dello Stato e del mercato, la vita collettiva era consegnata a un genere di accordi molto più informali, esenti da obblighi e promesse, che David Hume designava col termine di convenzioni, paragonandoli all'intesa spontanea che nasce tra due rematori sulla stessa barca, portati a imitare ciascuno il ritmo dell'altro. A lungo trascurate dai grandi meccanismi istituzionali, le dinamiche emulative che danno forma alle convenzioni sono gradualmente divenute, negli ultimi cento anni, il bersaglio principale di tecniche sempre più sofisticate di manipolazione e controllo, seduzione e governo, che hanno finito per creare una rete di legami sempre più fitti e opachi tra la politica e l'economia. Norme e contratti, in questa zona grigia, perdono la loro forza vincolante, lasciando trapelare una specie di normalità senza norme. Mentre le grandi istituzioni diventano così sempre più fragili e porose, al loro interno ha preso corpo un ordine sostitutivo, alimentato dal continuo scambio tra potere e valore. La difficoltà è che le convenzioni sono intrinsecamente ambivalenti: sempre in bilico tra la festa e la guerra, possono veicolare tanto l'accordo quanto il conflitto, tanto la stabilità quanto la crisi. Nell'universo della convenzionalità domina perciò l'insicurezza, non c'è limite al possibile e la normalità convive con lo spettro del tracollo di ogni ordine civile. Su un terreno così insidioso, le forze che aspirano a un nuovo equilibrio globale devono misurarsi con una rete di centri di dominio cresciuti alla frontiera tra politica ed economia, pronti a rendere cronica l'insicurezza pur di mantenere intatta la propria egemonia. La posta in palio, nello scontro, è il governo del mondo. E l'esito non è mai stato tanto incerto.
Il rovescio della libertà. Tramonto del neoliberalismo e disagio della civiltà
Massimo De Carolis
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 304
Il ristagno economico, l'esplosione delle disuguaglianze e l'esasperazione dei conflitti annunciano oggi il tramonto del modello politico che, nei decenni scorsi, ha ispirato l'azione dei maggiori apparati di governo e ha rimodellato alla radice lo stile di vita di milioni di persone. È il paradigma etichettato come neoliberalismo, basato sull'assunto antropologico che vivere, in una grande società, debba significare essenzialmente stare sul mercato: partecipare allo scambio collettivo e concorrere, così, alla genesi di un ordine spontaneo, troppo complesso e imprevedibile per essere ingabbiato in un progetto disegnato dagli esperti o nei decreti di un'autorità sovrana. Elaborato in Europa, negli anni febbrili tra le due guerre mondiali, per opera di un gruppo variegato e rissoso di economisti e sociologi sfuggiti al terrore nazista, il neoliberalismo è rimasto a lungo ai margini delle istituzioni ufficiali, per conoscere poi un successo tardivo e travolgente a conclusione della guerra fredda e diventare, nel giro di pochi anni, la formula politica egemone a livello planetario. Eppure, con uguale inesorabilità, sembra oggi avviarsi al tramonto, sotto il peso della crescente rifeudalizzazione della società. Nell'insieme, perciò, la sua storia disegna una parabola che abbraccia per intero gli ultimi cento anni e che ha letteralmente trasformato il mondo, stringendo in un unico nodo la vita civile e le pratiche di governo, le tecniche di mercato e l'esercizio del potere. Senza che la teoria politica ufficiale sappia tuttora offrire una qualche spiegazione tanto della sua ascesa trionfale quanto dell'attuale declino. Questo libro ricostruisce dall'interno la parabola del neoliberalismo, inscrivendola nell'orizzonte della crisi generale della civiltà moderna, per tentare di chiarire, infine, per quali ragioni profonde un paradigma elaborato con l'esplicita intenzione di promuovere l'intraprendenza e la creatività diffusa, non abbia alla fine partorito altro frutto che il rovescio della libertà.
Accadde un giorno
Massimo De Carolis
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 110
La vicenda si svolge in una cittadina del Colorado (Usa) e narra le disavventure di Alex, un architetto, che per motivi di lavoro viene inviato dagli studi di architettura Norman & Ass. di New York e Richmond & Co. di Denver per una consulenza al comitato cittadino circa l'approvazione del piano paesistico da sottoporre all'approvazione dell'ufficio Distrettuale. A Evergreen Alex incontra Linda con la quale deve fronteggiare i tentativi di speculazione edilizia perpetrati da un proprietario terriero. Dopo alterne vicende e imprevisti la storia assume un finale a sorpresa.
Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica
Massimo De Carolis
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 176
Che cosa unisce l'identità dei singoli individui a quella dei soggetti collettivi, delle nazioni e dei popoli? Come si legano tra loro l'unità dell'io e quella del noi? Un tempo, l'una e l'altra erano affidate a una medesima scissione orizzontale, che divideva nettamente un alto e un basso: all'Io il compito di sottomettere gli istinti e le pulsioni, allo Stato quello di contenere le spinte centrifughe della moltitudine, per garantire l'unità del popolo. Da qualche decennio però un tale equilibrio sembra sfaldarsi sotto i nostri occhi, lasciando il posto a una rete di scissioni verticali, una miriade di spazi circoscritti, nicchie e micromondi artificiali, situati spesso in una zona grigia che rende i fatti indistinguibili dalle rappresentazioni. Uno scenario ancora in piena evoluzione, che al momento però sembra imporre agli individui un regime di precarietà e dissociazione sempre più profondo, lasciando emergere nei suoi interstizi solo delle comunità imperfette: troppo fragili e interdipendenti per potersi segregare in uno spazio autarchico, ma troppo ostili e concentrate su se stesse per riuscire a cooperare in una forma non antagonistica.
Una lettura del «Tractatus» di Wittgenstein
Massimo De Carolis
Libro
editore: Cronopio
anno edizione: 2002
pagine: 223
La Nigeria dei bambini. Storie di ogni giorno
Rita Messori, Massimo De Carolis
Libro
editore: Sinnos
anno edizione: 1999
pagine: 70
Diffidare del linguaggio. Verità e limiti del linguaggio nella tradizione filosofica
Massimo De Carolis
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1989
pagine: 222
Nuovi disagi nella civiltà. Un dialogo a quattro voci
Francesca Borrelli, Massimo De Carolis, Massimo Recalcati, Francesco Napolitano
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 201
Davvero, come si sente dire sempre più spesso, la nostra civiltà sta assistendo a un mutamento antropologico? O i cambiamenti in corso sono piuttosto nell'ordine di un grande sconvolgimento culturale? A oltre ottant'anni dalle diagnosi formulate da Freud tra le pagine del "Disagio nella civiltà", questo libro tenta di aggiornarne le tesi, proponendo una lettura dei fenomeni attuali abbastanza ampia da chiamare in causa la costituzione biologica della specie umana e abbastanza articolata da mettere a fuoco i reciproci riflessi della dimensione psichica e di quella collettiva. La sfida è quella di offrire nuove prospettive alle domande non solo teoriche, ma innanzitutto pratiche, imposte dalla nostra contingenza storica, evitando di inscatolare la complessità dei fenomeni in categorie astratte. Un dialogo a quattro voci per sondare il senso delle nuove declinazioni della sofferenza mentale, e indagare l'intreccio fra dimensione psicologica, politica e sociale, cercando di verificare quanto ci sia di vero e quanto di infondato nelle ipotesi sulla degenerazione dell'uomo contemporaneo e sulla caduta in una nuova barbarie. Per innescare, cosi, una ripresa del dibattito sulla natura umana.
Appunti per una storia della Società Canottieri Mutina (1930-2020)
Caterina De Carolis, Massimo De Carolis, Daniele Gianfreda, Stefano Minarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Colombini
anno edizione: 2020
pagine: 120
Questo libro racconta le vicende e i protagonisti della Canottieri Mutina, una società remiera fondata a Modena nel 1930. Ricostruisce 90 anni di vita di un sodalizio che ha intrecciato il proprio percorso sportivo con gli avvenimenti e i personaggi della città, riuscendo con successo a collezionare risultati prestigiosi, anche a livello nazionale e internazionale. Tanti, infatti, sono gli atleti di grande valore che hanno iniziato l’attività di “rematori” all’ombra della Ghirlandina. Nel percorrere il suo cammino quasi centenario la Canottieri Mutina ha saputo evolversi e – pur continuando a curare con rilevanti risultati il settore agonistico – si è aperta alle istanze della società, assumendo un ruolo attivo all’interno della comunità locale col promuovere importanti attività di carattere sociale. Gli anni Duemila hanno visto – tra le varie iniziative di inclusione e di partecipazione a cui la la società ha dato vita – l’avvio del progetto Happy Kayak e la nascita delle Mutina Pink Dragons: due pietre miliari nel percorso di impegno sociale che la Canottieri Mutina ha intrapreso con entusiasmo e convinzione.
Il rovescio della libertà. Tramonto del neoliberalismo e disagio della civiltà
Massimo De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 298
Il ristagno economico, l’esplosione delle disuguaglianze e l’esasperazione dei conflitti annunciano oggi il tramonto del modello politico che, nei decenni scorsi, ha ispirato l’azione dei maggiori apparati di governo e ha rimodellato alla radice lo stile di vita di milioni di persone. È il paradigma etichettato come neoliberalismo, basato sull’assunto antropologico che vivere, in una grande società, debba significare essenzialmente stare sul mercato: partecipare allo scambio collettivo e concorrere, così, alla genesi di un ordine spontaneo, troppo complesso e imprevedibile per essere ingabbiato in un progetto disegnato dagli esperti o nei decreti di un’autorità sovrana. Questo libro ricostruisce dall’interno la parabola del neoliberalismo, inscrivendola nell’orizzonte della crisi generale della civiltà moderna, per tentare di chiarire, infine, per quali ragioni profonde un paradigma elaborato con l’esplicita intenzione di promuovere l’intraprendenza e la creatività diffusa, non abbia alla fine partorito altro frutto che il rovescio della libertà.
Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica
Massimo De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 160
Al contrario delle altre specie viventi, l'animale umano non dispone di una sua nicchia ecologica ed è esposto perciò senza filtri biologici all'infinita contingenza del reale. È un vantaggio evolutivo ma, nello stesso tempo, un onere paradossale che grava su ogni cultura umana, costretta a tracciare un confine tra ordine e disordine, interno ed esterno, fatti e rappresentazioni a partire dalla loro indistinzione. Ne discendono così due istanze opposte ma ugualmente imprescindibili: proteggersi dal disordine del mondo, perimetrando una nicchia artificiale, o esporsi, al contrario, alla contingenza illimitata, per riconoscervi l'unico ambiente veramente adatto all'uomo. Di questo paradosso antropologico, illustrato dai rituali arcaici non meno che dalla moderna opposizione tra civiltà e barbarie, il libro rincorre la traccia in alcuni degli aspetti più attuali e più inquietanti dell'esistenza contemporanea: la disgregazione delle forme tradizionali di unità politica, il proliferare di ogni genere di nicchie e micromondi, la diffusione di un modello di identità psichica basato sulla dissociazione dell'Io e sul diniego della realtà esterna. Fenomeni in apparenza puramente negativi, che letti invece come manifestazioni del paradosso antropologico svelano una ricchezza e un potenziale innovativo fino ad ora del tutto insospettati.