Quodlibet: Estetica e critica
Le arti nell'estetica analitica
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 208
Per una fenomenologia del melodramma
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2006
pagine: 266
Il melodramma, nel suo gioco di suono e significato, musica e concetto, è al centro degli studi proposti in questa raccolta; un'analisi che muove dalle opere di Monteverdi, Schöenberg, Bizet, Verdi e Guaccero. Il percorso ha quale filo conduttore il metodo fenomenologico, storiograficamente nato con Husserl, ma le cui origini si possono rintracciare ai momenti aurorali del pensiero stesso. Il fenomeno melodramma viene così ripercorso seguendone le categorie del tragico e del comico, ricostruendo la sua evoluzione storica ed i legami con i mutamenti sociali; mentre si affrontano le relazioni con il pensiero di Nietzsche, Benjamin, Heidegger e Adorno, fino alla domanda su che cosa sia la comprensione dell'opera melodrammatica.
La pietra di Eraclea. Tre saggi sulla poetica antica
Giovanni Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 146
Sotto il simbolo platonico della "pietra di Eraclea", cioè della calamita, il cui flusso creativo, trasmettendosi dalla Musa al poeta e da questi ancora al recitatore e all'ascoltatore, stabilisce una catena magnetica chiamata metaforicamente a rappresentare l'esperienza intertestuale che lega le opere e la loro ricezione, questo libro raduna tre saggi intesi a considerare la storia letteraria in quanto trasposizione (nel tempo e nello spazio) di motivi e di forme. Il primo saggio ricerca le origini antiche dei moderni meccanismi dell'intertestualità. Il secondo ricostruisce alcune fasi della storia antica (Callimaco) e moderna (Montale) di un topos. Il terzo, l'idea della trasposizione entro i processi formativi del testo.
Il giudizio dell'arte. La critica storico-estetica in Croce e nei crociani
Vittorio Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 499
La critica letteraria e la critica artistica del Novecento italiano sono state per molti decenni dominate dal pensiero di Benedetto Croce, che ha fornito ad entrambe le basi filosofiche, i canoni estetici di giudizio e perfino, attraverso la propria attività saggistica, i modelli concreti cui liberamente ispirarsi. Questo libro, opera di uno dei massimi conoscitori del pensiero crociano, esplora le vie e il senso complessivo di questa influenza, decisiva e capillare, che non ha forse riscontri in nessun'altra cultura europea.
Ai limiti dell'immagine
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2005
pagine: 265
Che cos'è un'immagine e soprattutto che cosa la differenzia dal discorso o dal concetto? I saggi raccolti in questo volume cercano di rispondere a questa domanda, esplorando i limiti contro i quali l'immagine si scontra, ma anche quelli all'interno dei quali le immagini sono immagini - cioè qualcosa di più della semplice riproduzione di un dato, qualcosa di più dell'impallidita presenza di un'assenza. Attraverso vari campi del sapere, filosofia e letteratura, pittura e musica, teologia e storia delle scienze, questa indagine di studiosi italiani e francesi ricostruisce il "luogo incerto" che la nostra cultura ha assegnato all'immagine.
Saggi sul moderno
Samuel Lublinski
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2004
pagine: 148
I quindici saggi qui raccolti, scritti fra il 1902 e il 1911, offrono un ampio spaccato dell'attività pubblicistica di Samuel Lublinski, al centro della quale si può identificare una riflessione sul genere tragico caratterizzata, secondo un orientamento diffuso all'inizio del Novecento, dal prevalere delle forme non aristoteliche. Lublinski presta la propria attività di spregiudicato teorico nella definizione del movimento della Neuklassik, le cui realizzazioni più importanti sono da riconoscere non tanto nelle singole opere tragiche (si pensi a Paul Ernst), quanto nel lavoro di chiarificazione condotto sul motivo della forma tragica come luogo di una rivelazione definitiva sulla struttura del mondo.
L'oggetto poetico. Conrad, Ingarden, Hartmann
Daniela Angelucci
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2004
pagine: 201
Il problema dell'oggetto estetico nella sua struttura ontologica e nella sua essenza più autentica è alla base del pensiero di Waldemar Conrad, Roman Ingarden e Nicolai Hartmann: tre filosofi uniti dalla convinzione che un avvicinamento il più possibile rispettoso della specificità dell'opera d'arte sia garantito dall'immediatezza di una descrizione fenomenologica, declinata in senso realistico. L'intenzione di questo libro è quella di far emergere come una simile fedeltà all'oggetto si traduca nei termini di un'attenzione particolare alla poesia e alla letteratura, in quanto forme artistiche intimamente più complesse delle altre.
Forma e memoria. Scritti in onore di Vittorio Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2004
pagine: 540
Battere il tempo. Estetica e metafisica in Vladimir Jankélévitch
Silvia Vizzardelli
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2003
pagine: 182
La regressione dell'ascolto. Forma e materia sonora nell'estetica musicale contemporanea
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2002
pagine: 206
Costellazioni. Storia, arte e tecnica in Walter Benjamin
Giovanni Gurisatti
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 384
A settant'anni dalla sua tragica scomparsa, l'opera di Walter Benjamin continua a suscitare un fervido interesse, soprattutto per le sue rivoluzionarie aperture nei confronti di un nuovo modo "politico" di concepire la storia, l'arte e la tecnica, al tramonto dei tradizionali paradigmi filosofici di comprensione dell'esistente. Ma proprio in quanto assume le forme del saggio, dell'articolo, della recensione, essa è rimasta spesso vittima del suo stesso carattere frammentario, che ne ha ostacolato la collocazione perspicua nell'ambito del pensiero. Con l'intento di sopperire a tale difficoltà, questo libro fornisce una lettura selettiva ma unitaria della produzione di Benjamin, individuando la "costellazione" che ne costituisce la struttura portante - quella di Barocco, Moderno e Avanguardia -, e delineando la "costellazione di pericoli" contro cui essa, a detta dello stesso Benjamin, storicamente si è mossa, quella del nazismo e dei suoi supporters. Ma questo studio è anche un contributo alla storia dell'estetica contemporanea. Sia perché a tema, in esso, sono l'arte, la pittura, la poesia, la letteratura, l'architettura, come furono concepite da Benjamin e dagli autori con i quali, e contro i quali, la sua opera ebbe a che fare. Ma anche perché Benjamin ci ha insegnato a considerare un problema estetico non solo l'arte, ma anche la tecnica in sé e la tecnologia delle immagini, nonché, tutte le forme concrete della cultura urbana.