PubMe: Segreti in giallo

La tranquilla vita di Nella viene sconvolta dal passato. Fiorenzo, il mezzadro della casa in cui è vissuta fino all’adolescenza, la invita a ritornare a Donna del Noce, il suo paese, per via di un’antica maledizione che perseguita la sua famiglia. Un’esperienza che la cambierà nel profondo e l’aiuterà a fare pace con ricordi molto dolorosi e a chiudere un’amicizia ambigua.

Il Babau, l'Omonero, il Lupo Mannaro, mostri, fantasmi, diavoli: vecchi e nuovi terrori, incubi, spaventi autentici o immaginari, un Halloween per ogni stagione che interpreta in chiave horror paure e spettri della nostra infanzia. L'autore ne rievoca sedici in altrettanti racconti, talora spaventosi senza scampo e talora venati da una saggia e dissacrante ironia: dal nobile fantasma ubriacone al Lupo Mannaro contaballe, alle inquietudini esistenziali del mostro di Frankenstein, a Dracula a spasso per la Capitale, sino alla prodigiosa e terrificante Macchina sputasalsicce. Una ghiotta e sconcertante sfida per gli "appassionati" del genere, perché il Babau è caotico e disordinato per natura, semina confusione e si sposta qua e là seguendo il suo capriccio o le vie insondabili del mistero.

Evelin vive ai margini della Foresta Nera. Tenuta a distanza dai suoi coetanei, conduce una vita solitaria in cui per lei la musica diviene l’unico rifugio. Proveniente da una famiglia di musicisti, Evelin, sin da piccola ha dimostrato il proprio talento suonando il flauto di legno regalatole dal nonno. Un bel giorno, invece di scendere in paese, come suggerito dalla mamma, si inoltra nel bosco con il suo inseparabile flauto e incantata dalla natura, comincia a suonare. Proprio qui, fa uno straordinario incontro e diventa amica di un lupo col quale trascorrerà le giornate tra passeggiate e melodie. E sarà questa singolare amicizia a farle capire una grande e profonda verità. La storia di Evelin è una favola moderna sul senso intimo dell’amicizia e dell’appartenenza.

Torino, ottobre 2007. Nella sala operatoria delle “Molinette” muore una giovane studentessa. L’anno dopo, nel mese di dicembre, la giovane studentessa Valentina Rossetti viene ritrovata cadavere nell’appartamento di un condominio al centro del capoluogo piemontese. Il caso viene chiuso in breve tempo con un nulla di fatto. Nel 2010, trascorso un altro anno, la vicenda viene riaperta e a indagare sulla misteriosa e inquietante morte della giovane si ritrova l’ispettore Marco Masera. Le indagini apriranno scenari inediti, mentre continueranno a verificarsi strane morti, una dietro l’altra, per avvelenamento. Morti, forse riconducibili alla medesima mano assassina. Ne verrà fuori una torbida storia di tradimenti, abusi, incontri clandestini, party tra droga e sesso, in cui risulteranno coinvolti personaggi insospettabili dell’ambiente universitario cittadino, fino alla terribile e sconcertante rivelazione finale. Un racconto che vi terrà con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.

Credete ai fantasmi? Avete mai vissuto, in prima persona, esperienze paranormali? Per voi cinque storie ispirate a vicende realmente accadute, tratte da: “Il libro dei fatti incredibili ma veri” di Charles Berlitz. In questa breve raccolta leggerete di un uomo morto che torna a casa a riprendersi il suo cane; il racconto incredibile di una coppia catapultata in una dimensione parallela dove assiste a un antico rituale sacrificale; la storia di una casa inquietante e del lancio di pietre sugli ignari vicini, quella della ricerca di un testamento nascosto in un cappotto e di un fantasma vendicativo alla ricerca della sua collana. Storie vere, inspiegabili, storie che vi faranno ricredere.

Ritorna la famiglia Corneto, già protagonista del romanzo “La regola del Leviatano”, in quello che può essere considerato una sorta di sequel. Siamo sempre a Regola. Circa un anno dopo gli omicidi a sfondo rituale in cui hanno perso la vita quattro figlie naturali di alcuni cardinali, nel rione accade un altro fatto misterioso. Un cane deposita una mano umana fuori dalla porta di un’abitazione del luogo. In seguito, cominciano a verificarsi sparizioni sospette nel quartiere e, al ritrovamento di un ennesimo pezzo di cadavere, ci si rende conto che l’assassino o gli assassini non si limitano a uccidere e far sparire i corpi, ma li fanno anche a pezzi. La famiglia Corneto si vede costretta ancora una volta a occuparsi di un fatto di sangue. Dopo una serie di indagini inizialmente fallimentari, si riesce finalmente a trovare un punto di contatto tra tutte le vittime in un’osteria della zona: Il Mulo impertinente. La storia è liberamente ispirata a un fatto risalente alla metà del ‘600, avvenuto a Roma a piazza della Rotonda, quando due norcini che avevano in quel posto una rinomata bottega vennero giustiziati con l’accusa di vendere carne umana mescolata a quella di maiale.