Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie
L'anima bella nella Fenomenologia dello spirito
Friedrich Hegel
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 192
Che cos’è un’anima bella? Se da Platone a Goethe è un’anima armoniosa, orientata istintivamente al bene, è a partire da Hegel che in lei si scorge una soggettività inconsistente, incapace di misurarsi con la realtà. Sono qui proposte in una nuova traduzione queste celebri pagine della Fenomenologia dello Spirito, ampiamente commentate da Adriano Tassi che, nella Postfazione, ne chiarisce le premesse filosofiche e il contenuto. Quel punto che si credeva al massimo grado dell’elevazione dello spirito, la buona coscienza morale, è mostrato nella sua negatività e degradato a mera astrazione. Resta un senso di sconforto destinato a essere superato al termine del cammino della coscienza.
Ontologia dei valori
Nicolai Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 304
La teoria dei valori di Nicolai Hartmann occupa un posto di rilievo nel dibattito europeo fra il XIX e il XX secolo - accanto a Nietzsche, Weber, Scheler, Schmitt, Troeltsch - e si caratterizza per l'orizzonte ontologico nel quale si colloca e si legittima. Da questa antologia emerge l'originalità di una riflessione che verte sull'oggettività dei valori disvelandone al contempo l'intrinseca contraddittorietà. Se i valori, infatti, sono indipendenti dal soggetto, è quest'ultimo che, nell'esercizio del suo assentire o dissentire, li rende validi. Una 'relatività' del soggetto rispetto ai valori che non è 'relativismo', perché essi sono plurali ma non indifferenti: necessari in quanto eccedenti l'individuo, i valori sono contingenti nella misura in cui la libertà del singolo di darvi un 'senso' li pone 'in situazione' e potenzialmente in conflitto - di qui il loro lato tragico, la 'tirannia dei valori' divenuta celebre con Schmitt. Sull'orlo di queste antinomie si spinge Hartmann, con un 'realismo ontologico' che non solo lascia aperta la possibilità di una sempre ulteriore relazione di senso, ma pone la stessa dialettica fra i valori alla base del pluralismo. Nella babele dei valori Hartmann è oggi una voce fuori campo la cui classicità è proprio nella tensione all'universale che dovrebbe essere in ogni seria indagine filosofica.
L'ira di un Dio d'amore. Decifrare un enigma biblico
John de Taizé
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 192
Un monaco del nostro tempo dinnanzi agli enigmi più profondi della Sacra Scrittura. Frère John di Taizé si interroga sul messaggio biblico, dove ancora la visione di un Dio irascibile urta la sensibilità di molte persone di buona volontà, desiderose di spiritualità, alla ricerca di un senso alla loro vita. A loro sono rivolte queste pagine che hanno l'intento di scandagliare il mistero del male e la misericordia divina. Un libro che aiuta davvero a leggere la Bibbia, una storia di liberazione sulla quale ha a lungo influito una teologia dell'ira nella sua relazione con la collera dell'uomo.
Emmanuel Lévinas
Xavier Tilliette
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 108
Tilliette scrive queste pagine - inedite e per la prima volta tradotte - per un corso in Gregoriana del 1981-1982. Un libro che introduce il pensiero di Levinas ricostruendone per temi i principali snodi concettuali, supportando le argomentazioni con numerose citazioni bibliografiche e l'indicazione di debiti o nessi con altri pensatori. Oggetto e suo interprete si stringono in una particolare affinità, che restituisce il vigore e la finezza della parola di Tilliette. Il testo si chiude sul tema della Morte, a sigillo di un dialogo inesauribile.
Quasi evangelista, quasi talmudista. Lettere (1949-1975)
Cesare Angelini, Paolo De Benedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 336
Bisognerebbe sgomberare il campo dal rumore di fondo di tutto quel che già si sa e si è scritto di Cesare Angelini e Paolo De Benedetti, rispettivamente il "quasi evangelista" e "quasi talmudista" di questo carteggio, per coglierne appieno i tratti. Due personalità di spicco del Novecento letterario e teologico che - missiva dopo missiva, in un lasso di tempo che va dal 1949 al 1975 - si addentrano l'uno nell'altro e si delineano nella reciproca relazione: lo sguardo di Angelini restituisce epistolarmente ritratti di De Benedetti, e viceversa. Lettere nelle quali si respira aria di cultura - letteratura, teologia, poesia - in una cornice di "ironica letizia".
Pregare nella nebbia. La fede ha un futuro?
Heinrich Spaemann, Hans Joas
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 128
La religione, nella modernità, è divenuta superflua ed è quindi destinata a scomparire? Nella storia del cristianesimo europeo mai la vita religiosa cristiana si è eclissata come negli ultimi vent'anni. Scopo di questo libro è cercare di comprendere a fondo tale evoluzione. Robert Spaemann e Hans Joas, entrambi pensatori cattolici, dialogano sul futuro della religione toccando temi quali il ruolo del Concilio Vaticano II in questo processo di decadenza, la figura di Benedetto XVI e il fenomeno Francesco, la morale sessuale cattolica e il sacerdozio femminile. Le concordanze e le differenze fra loro rispecchiano l'ampiezza e la pluralità del mondo cattolico, restituendo fiducia nella fecondità del dialogo intellettuale capace di diradare la nebbia del nostro tempo.
Il sacro
Nathan Söderblom
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 128
Pubblicato nel 1913, questo saggio di Söderblom rappresenta la prima riflessione sul sacro del Novecento. «Sacro è la parola fondamentale per la religione», ancora più importante del termine Dio perché denota l'origine sovrannaturale del religioso. Se la sua genesi psicologica «sembra dovuta a una reazione allo spaventoso, allo stupefacente, al nuovo, al terrificante», nello stesso tempo esso «è la più valida fonte di salute, di forza, di cibo, di successo, di autorità». Di qui il suo carattere ambiguo, investigato da Söderblom, con sguardo comparativo e sensibilità etnografica, anche al di fuori del contesto giudaico-cristiano: il sacro rappresenta la categoria trascendente alla quale possono essere ricondotte le diverse esperienze religiose nei vari continenti, nei loro aspetti magici e rituali. Un testo che figura tra le fonti dell'omonima e celebre opera di Rudolph Otto (1917) e che ha attraversato, spesso sotterraneamente, lo studio contemporaneo delle religioni.
Il costume
Ferdinand Tönnies
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 176
Che cosa si intende per "costume"? Come si declina tale concetto in rapporto a moda, etica, scienza e diritto? Per Tönnies, in pagine che ne mostrano la lungimiranza dello sguardo, il costume, forza conservatrice orientata al passato, si definisce come abitudine sociale, espressione della volontà collettiv;a, priva di riflessività e consapevolezza: un'entità sottoposta a mutamenti e declino, causati dal cambiamento di condizioni sociali ed economiche conseguenti all'avvento dell'industria e della modernità. Tale vuoto potrà essere colmato dalle pratiche intenzionali della scienza e della politica, se sapranno assumere il compito di riformare e migliorare le condizioni del vivere associato.
Tre scritti sul nichilismo
Jean Paul
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 112
Di Jean Paul - pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter (1763-1825), tra i protagonisti della stagione romantica in Germania - sono qui tradotti la Lamentazione di Sheakespeare morto... in cui si proclama che non vi è Dio alcuno, il Discorso del Cristo morto..., sogno nel sogno, testi la cui eco tra '800 e '900 è stata enorme, sia in campo letterario che filosofico e teologico. In essi era contenuta la prima angosciante testimonianza - Dio è morto ed assente - che annuncia il nichilismo come anima profonda della modernità. Rileggere oggi questi testi aiuta non solo a capire la situazione spirituale del nostro tempo, ma anche a scoprire che in quel primo annuncio v'erano i bagliori di una nuova esperienza religiosa. Adriano Fabris ricostruisce il contesto in cui apparvero questi scritti, illustrandone le caratteristiche filosofiche e letterarie.
Lo spirito europeo
Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 75
«Se vogliamo darle dei nomi - afferma Jaspers nel discorso del 1946 qui pubblicato -, l'Europa è la Bibbia e l'antichità. L'Europa è Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, è Fidia, è Platone e Aristotele e Plotino, è Virgilio e Omero, è Dante, Shakespeare, Goethe, è Cervantes e Racine e Molière, è Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Rembrandt, Velàzquez, è Bach, Mozart, Beethoven, è Agostino, Anselmo, Tommaso, Niccolò Cusano, Spinoza, Pascal, Kant, Hegel, è Cicerone, Erasmo, Voltaire. L'Europa è nei duomi e nei palazzi e nelle rovine, è Gerusalemme, Atene, Roma, Parigi, Oxford, Ginevra, Weimar, l'Europa è la democrazia di Atene, della Roma repubblicana, degli svizzeri e degli olandesi, degli anglosassoni». Ma essa non è un museo e non è nemmeno identificabile con uno di questi momenti: per definirne la natura bisogna risalire alla sua origine più profonda, dove libertà, storia e scienza danno vita a una sempre nuova e rinnovantesi trasformazione. Non si è europei, ma lo si diventa stando in equilibrio sull'orlo di questa origine.
Sulla traduzione
Paolo De Benedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 144
Maestro di editoria e studi biblici, Paolo De Benedetti è stato traduttore - a partire dalla giovanile versione del "Cantico dei cantici", revisore di traduzioni altrui e teorico dell'arte del tradurre. Entriamo qui nella sua officina, a contatto con una metodologia critica che non si limita a segnalare i problemi dei testi, ma sa andare in profondità alla ricerca di soluzioni alternative. Emblematiche in tal senso sono le pagine sulla preghiera di Gesù, il "Padre nostro". Tradurre, per De Benedetti, è mettersi al servizio del testo e dei lettori, in un andirivieni tra competenza filologica, sapienza ermeneutica e resa linguistica. Ogni buona traduzione ha un «settantunesimo senso»: tiene conto delle tradizioni «che non sono meno di settanta», ma sa introdurre, se così si può dire, un altro inatteso significato.
Signoria e servitù nella Fenomenologia dello spirito
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 224
Nella "Fenomenologia dello spirito" Hegel dedica alla dialettica servo-signore nell'autocoscienza alcune delle sue pagine più discusse tra Otto e Novecento, da Marx a Kojève, da Sartre a Lacan. Questa nuova traduzione, puntualmente commentata da Adriano Tassi, è seguita da un ampio saggio che mette in risalto la figura della "Signoria e servitù" nel contesto dell'evoluzione del pensiero e del sistema hegeliani, mostrandone la ricca problematicità: una costellazione di significati che richiede una lettura distaccata dagli schemi interpretativi e attenta alle implicazioni esistenziali ed etiche che interrogano, anche oggi, le nostre vite.