Morcelliana: Filosofia. Testi e studi
L'oggetto buono dell'io. Etica e filosofia delle relazioni oggettuali
Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 256
La filosofia delle relazioni oggettuali che qui viene presentata intende essere anzitutto una teoria generale del rapporto che l'Io intrattiene col mondo. Determinandosi in questo modo, però, essa mostra di essere fin da subito anche un'antropologia trascendentale e un'etica fondamentale. Da sempre, infatti, ci troviamo a pensare il mondo senza indifferenza, perché gli oggetti di cui esso si compone sono sempre qualcosa che desideriamo o che all'opposto avversiamo. Il mondo, dunque, ci appare fin da subito sotto il segno della bontà oppure sotto quello della malvagità. E lo stesso si deve dire di quegli oggetti speciali che il mondo tiene in sé e che sono gli altri-Io. Il senso dell'amare e dell'odiare, dell'accogliere e del respingere, del distruggere e del riparare, si stabilisce a partire soprattutto dalla capacità di riconoscere, con verità, il bene ed il male che dagli altri-lo viene o può venire. In questo modo, lo sviluppo della più ampia società umana si regge sulla capacità di non presupporre sempre e comunque la malvagità altrui: soltanto un pensiero capace di autentica gratitudine è in grado di porre un freno al dilagare dell'invidia e dell'avidità che impediscono la crescita di un mondo più giusto. D'altra parte, l'odio distruttivo, al culmine del quale si trova il terrorismo, domina proprio quel pensiero che vede solo aggressione e malvagità intorno a sé, e che, pertanto, non sa più esser grato a nessuno. Al contrario, la filosofia delle relazioni oggettuali intende infine svilupparsi come un'etica del riparare: quando l'odio ha colpito ciò che non si sarebbe dovuto colpire, riparare è il nome che assume il nostro ultimo dovere e la nostra ultima speranza.
Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica
Salvatore Natoli
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 176
«Ogni discorso ha un suo regime di verità, ciononostante, esiste un piano di verità che include tutti i discorsi. Ed è in questo punto che la verità come regime assertorio, la verità come correttezza si divarica dalla verità come non-nascondimento. La verità che lascia essere è appunto quella che si ritrae e proprio per questo si dispone di là del giudizio, si situa prima e oltre il discrimine tra vero e falso. Ma è proprio la verità che sfugge al giudizio a render possibile ogni giudicare. L'apertura originaria del senso è quel nóus (intelletto) sempre vero di cui parla Aristotele e che rinviene, a diverso titolo, nella definizione wittgensteiniana dell'io come limite del mondo, nell'Atto di Gentile, nell'alétheia di Heidegger». La verità come questione del pensiero, il linguaggio come mezzo del disvelarsi del vero sono problemi costitutivi della filosofia. Nella prima parte del volume, Teoretica, i temi trattati sono l'origine in quanto meraviglia, la verità nella sua relazione con il tempo, il giudizio come forma critica dell'argomentazione. Nella seconda parte, Pragmatica, oggetto d'analisi divengono l'abitare il mondo e l'agire in esso tra complessità, pluralismo dei valori e loro conflittualità. In gioco è una pratica della filosofia come logica ermeneutica, cioè interpretare dei segni, ricercandone l'origine e i loro, spesso involontari, effetti.
Il razionalismo di Descartes
Jean Laporte
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 592
«Descartes, prescrivendoci di pensare in modo chiaro, ci raccomanda proprio di non parlare a vuoto. La raccomandazione non era superflua ai suoi tempi. Essa non conviene meno nella nostra epoca. Infatti, ai nostri tempi imperversa più che mai il verbalismo. La Scolastica ha mai conosciuto peggiore logomachia di quella di cui sono colme tante dissertazioni contemporanee sull’Essere e la Relazione, l’Atto e l’Azione, l’Essenza e l’Esistenza, il Divenire e il Tempo? I nostri metafisici sono in ciò, come lo sono sempre stati, vittime della vertigine dialettica. Ma anche in materia di fisica, e soprattutto di microfisica, quanti scienziati che si piccano di filosofia o quanti filosofi con un’infarinatura di scienza si compiacciono di giocare con dei concetti sbalorditivi!». Con rigore storico, senso critico e fedeltà assoluta all’opera cartesiana, Jean Laporte segue in questo libro un metodo che gli permette di cogliere pienamente l’élan d’esprit da cui nasce la riflessione di Descartes e, per conseguenza, di presentarci un cartesianesimo originale e molto più ricco e complesso di quello canonizzato da molte interpretazioni classiche. D’altronde, non è stato lo stesso Descartes a esortarci a mettere in discussione anche le più salde e radicate tradizioni? Laporte, forte dell’insegnamento cartesiano, affronta il mare magnum delle interpretazioni che, dal secolo XVII in poi, ci hanno a volte presentato un Descartes se non falso, quanto meno «falsato», dalle «scelte» di esegeti e storici. Introduzione, traduzione e note di Maria Vita Romeo.
Sui «Pensieri» di Pascal
Jean Mesnard
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 448
Questo libro è un classico per gli specialisti di Pascal e del XVII secolo. Nelle dense pagine di quest'opera, Jean Mesnard offre una lettura dei Pensieri destinata a rimanere di riferimento, come strumento capace di perlustrare la ricchezza e la complessità - lungamente sottovalutate - dei famosi frammenti pascaliani. Così l'illustre studioso francese ci guida in un'avvincente 'avventura pascaliana', esaminando nella prima parte il contesto storico-culturale in cui sorge e si sviluppa il suo disegno apologetico, nella seconda parte più propriamente l'importante problema della 'dialettica' dei frammenti pascaliani, e nella terza parte il significato dei Pensieri, quindi i temi dominanti: l'ironia, il tragico, la mistica. In appendice è riportata una analitica sezione sulla collocazione dei Pensieri all'interno dell'opera di Pascal, sulle diverse edizioni e sulle varianti. Una ricostruzione compiuta con rigoroso metodo critico: affermare il primato del testo rispetto agli arbìtri di non pochi editori e critici che, nel corso dei secoli, hanno arrecato confusione e danni nell'ordinare e nell'interpretare le carte di Pascal.
Il pensiero dialogico. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber
Bernhard Casper
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 416
Se c’è un’eredità che il Novecento ci ha consegnato e che non è stata ancora del tutto meditata è quella del “pensiero dialogico”. Casper non propone una storia compiuta di questo orientamento teorico, ma piuttosto cerca di risalire alla sua genesi, di ricostruirne gli inizi, segnati dal timbro fondativo di Rosenzweig, Ebner e Buber, accomunati da un radicale anti-idealismo. La concretezza dell’uomo, di ogni singolo nel suo nucleo di sacra irriducibilità, va sempre e comunque salvaguardata dall’aggressione del pensiero sistematico e insieme va salvata l’autenticità della Rivelazione nella sua peculiare dimensione verbale. Con puntualità e finezza interpretative, Casper penetra progressivamente nel progetto dei tre grandi pensatori, individuando nella filosofia dialogica – che affronta il tema della “relazione delle relazioni”, ovvero il rapporto con il Tu assoluto – il cuore della loro proposta teorica. Secondo l’autore, fra i tre spetta senza alcun dubbio a Rosenzweig una posizione di preminenza teoretica poiché fu sin dall’inizio lo spirito più universale, e la sua opera, condensata in particolare nella Stella della redenzione, è filosoficamente compiuta. Il volume traccia anche i possibili frutti della lezione dialogica sul futuro del cristianesimo in rapporto alle religioni universali. Una lezione che, in termini più generali, è un correttivo radicale, una risorsa per far fronte al male e al rischio delle tragedie che incombono sull’umanità.
Kant diverso. Pena, natura, dignità
Paolo Becchi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 128
Quale eredità ci ha lasciato Kant? A partire dai suoi primi scritti sino alle sue opere fondamentali, si delineano qui - e vengono discussi - i concetti chiave della sua 'filosofia pratica', e i loro effetti sino a oggi: pena, (doveri verso la) natura, dignità. Categorie che, se in Kant hanno una fondazione morale, si declinano anche in senso giuridico. È il caso emblematico della pena - oggetto del primo capitolo - con riferimento alla quale Kant, al di là degli scopi che con essa si possono perseguire, è alla ricerca di un principio di giustificazione. Centrale anche il rapporto fra l'uomo e la natura, indagato nel secondo capitolo. Di fronte alle sfide dello sviluppo e dell'ambiente, alle urgenze dell'ecosistema, paiono trasformarsi gli stessi termini in gioco: le teorie etiche che coinvolgevano il soggetto-uomo si estendono ora ad altri soggetti, agli animali e al pianeta. E che ne è della dignità umana? Il terzo capitolo evidenzia che l'attuale dibattito intorno a questo principio è certamente diverso da quello verificatosi nell'immediato dopoguerra. E tuttavia, ora come allora, se non basta il semplice ritorno a Kant per risolvere i problemi, il richiamo al 'nocciolo durò della dignità, che consiste nel considerare l'uomo come 'fine in sé', può continuare a offrire un punto cardinale per orientarsi.
La metapsicologia di Freud. Inconscio e destino
Francesco Tomasoni
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 320
Inconscio, preconscio, conscio; Es, Io, Super-Io: sono le tripartizioni che emergono dalla metapsicologia freudiana, alla quale lo psicanalista viennese pensò di dedicare dodici scritti pubblicandone solo cinque a partire dal tragico sfondo della Prima guerra mondiale. Studi che seguirono a numerose rotture e dibattiti nel nascente gruppo psicanalitico, ma che permisero a Freud di affrontare i problemi della civiltà e della cultura, dell'etica e della religione e di interrogarsi sui confini della sfera psicologica di fronte all'istanza di un nuovo modello di scienza. Questo libro illustra il significato della metapsicologia mostrando la sua genesi e i suoi sviluppi sullo sfondo della tradizione precedente e nella corrispondenza epistolare con importanti figure come Carl Gustav Jung, Wilhelm Fliess, Lou Andreas-Salomé. Ne risulta una complessa rete di relazioni con numerosi pensatori: da Platone a Schelling, da Schopenhauer a Feuerbach, da Nietzsche a Eduard von Hartmann, da Franz Brentano a Theodor Lipps, da Pierre Janet a Henri Bergson. Vengono approfondite tematiche nodali della psicanalisi: inconscio e sogno, fantasia e scienza, eros e ambivalenza, destino e morte.
Agostino e la sua eredità. Teologia, filosofia e letteratura
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 432
«Le due città non sono riconoscibili in questo fluire dei tempi e sono fra di loro commischiate, fino a che non siano separate dall'ultimo giudizio». Con queste parole Agostino consegna alla cultura occidentale la prima proposta, da un punto di vista cristiano, di una visione organica della storia nella quale bene e male - la città di Dio e la città terrena - sono da sempre presenti e profondamente legati. È alla luce della rivelazione trinitaria che sarà possibile rileggere la storia in un'ottica pienamente positiva in cui dall'esperienza del male vinto emergerà l'Amore, lo stesso che unisce il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Nel periodo delle invasioni barbariche che sconvolsero l'Impero Romano, le riflessioni dell'Ipponate gettano le basi per costruire una nuova epoca e forniscono una prospettiva epistemologica che diverrà il fondamento di gran parte del pensiero filosofico e teologico. Dal Medioevo al Rinascimento, fino alle incertezze tipiche della contemporaneità indecisa fra postmoderno e dopomoderno: l'eredità di Agostino attraversa i secoli - un'eredità qui esemplificata attraverso Scoto Eriugena, Guglielmo di Saint-Thierry, il Cinquecento spagnolo, Fichte, Rosmini, Scheler, Sciacca, Ricoeur, Chrétien, Marrou e Marion - e offre spunti sempre attuali per riflettere sul rapporto tra Dio e il mondo, tra eternità e tempo.
L'umanità in comune. Cultura, libertà, solidarietà
Gerardo Cunico
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 352
In un tempo in cui si affaccia l'immagine inquietante del post-umano o trans-umano e ritorna la minaccia del dis-umano, queste pagine riportano l'attenzione sull'umano, che implica un orizzonte di costruzione, di impegno, di autorealizzazione, impone un vincolo al rispetto e alla solidarietà e invita a liberarsi dalle ottiche troppo anguste e ad aprirsi a nuove ridefinizioni e progettazioni. La necessaria attenzione per le differenze deve accompagnarsi alla coscienza dell'universale, inteso come ciò che è universalmente umano, che accomuna, unisce e spinge a comunicare e lavorare insieme, proprio quando più forti sembrano diventare le spinte alle contrapposizioni e alle esclusioni, alle esasperazioni delle diversità di interessi e di (più o meno presunte) identità culturali. Come cuore dell'etica comune dell'umanità emerge il valore sintetizzante della solidarietà, qui proposto a partire dalle concezioni di alcuni tra i filosofi più determinanti della nostra tradizione culturale (come Immanuel Kant, Ernst Bloch, Jürgen Habermas) in vista di un'attivazione consapevole e corale tanto più urgente in una situazione di emergenza come quella della crisi pandemica.
Violenza e tenerezza
Juan Rof Carballo
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 352
È questa la prima edizione italiana di un'opera del medico umanista galiziano Juan Rof Carballo; anzi, dell'opera più rappresentativa per introdursi al suo pensiero filosofico e clinico: Violenza e tenerezza sono le polarità costitutive del «mondo emozionale» proprio dell'essere umano, sulla base delle quali comprenderlo e curarlo. Entrambe hanno radice nella urdimbre primaria (la relazione prenatale) e identitaria (la costruzione del sé in autonomia dall'altro), un "ordito" relazione che condiziona l'intera vita dell'uomo adulto, le sue preferenze, le idiosincrasie, la vulnerabilità alle malattie nonché la capacità di affrontarle. Rof Carballo, confrontandosi con l'eredità dell'antropologia medica di Viktor von Weizsäcker, del pensiero dialogico di Martin Buber e Franz Rosenzweig, della nozione di imprinting dell'etologo Konrad Lorenz e della fenomenologia di Xavier Zubiri, ridisegna nella categoria di urdimbre l'insieme delle relazioni umane intessute con gli altri uomini, con gli esseri della natura, con la Trascendenza. Un pensiero originale nel quale le conoscenze della psicanalisi e della medicina psicosomatica sono integrate da una visione antropologica in grado di tenere insieme, con le specifiche differenze, la dimensione biologica e quella affettiva.
Breviario di politica
Pier Paolo Portinaro
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 256
Se la seconda metà del XX secolo aveva rassicurato sulla diffusione della democrazia nel mondo, il XXI non può nascondere un'inversione di tendenza, che vede acuirsi incertezze e preoccupazioni per le sorti del processo di democratizzazione e per la complessa e irrisolta relazione tra modello di governo democratico-liberale e capitalismo. Questo Breviario - suddiviso in tre parti - nella sezione Categorie ripercorre la storia dei concetti classici della politica a partire dalla loro origine greca; in Dinamiche analizza i processi storici che hanno condotto alla formazione della civiltà occidentale; infine, in Diagnosi, si sofferma sul futuro di una democrazia in pericolo dopo le due grandi crisi globali, quella economica del 2008 e quella pandemica del 2020. La globalizzazione ad oggi ha accresciuto disuguaglianze e risvegliato aspirazioni all'autodeterminazione, generando le condizioni per un'alta conflittualità identitaria e causando l'indebolimento della sovranità degli Stati nazionali, soppiantati da mercati e nuove superpotenze transnazionali: all'orizzonte appaiono regimi ibridi tra democrazia e autoritarismo.
Da Kant a Hegel. Volume 2
Richard Kroner
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 464
Von Kant bis Hegel uscì in due volumi, nel 1921 e nel 1924 e venne poi ristampato nel 1961 e nel 1977. Si tratta di un classico per lo studio dell'Idealismo tedesco, un punto di riferimento per le ricerche successive e l'insegnamento della storia della filosofia moderna. Kroner esamina lo sviluppo dell'Idealismo da Kant a Hegel con metodo storico-critico, che significa, da una parte, evidenziare gli aspetti più significativi del pensiero degli autori presi in considerazione, dall'altra, mostrarne l'unitarietà all'interno del movimento filosofico, pur nelle specifiche differenze. Un approccio metodologico che gli consente di concentrarsi, con rigore e sorprendente padronanza della letteratura primaria e secondaria, esclusivamente sulle opere degli autori senza inutili digressioni, nella convinzione che la filosofia non può che essere speculazione: così mette in rilievo (primo volume) i contributi speculativi dei filosofi presi in considerazione (oltre a Kant, Fichte e il primo Schelling, anche Jacobi, Reinhold e Maimon), mostrandone limiti e meriti, e (secondo volume) quali di questi contributi Hegel sarà in grado di accogliere nel sistema, eliminandone gli aspetti negativi o unilaterali e portando così a compimento lo sviluppo dell'Idealismo classico tedesco. Nonostante la distanza che ci separa da Kroner - temporale e anche interpretativa, come può capitare ai grandi pensatori - la sua ricostruzione dell'idealismo rende quest'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere quell'incredibile stagione della filosofia tedesca dopo Kant.