Libri di Paolo Bettineschi
Gentile e la metafisica
Gustavo Bontadini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 112
Giovanni Gentile è stato il filosofo italiano più influente e discusso del Novecento. Queste pagine raccolgono la valutazione finale che del suo pensiero ha dato Gustavo Bontadini, allievo e interprete originalissimo di Gentile, che non ha mai smesso di interrogarsi sul rapporto che lega attualismo e metafisica. Le rivendicazioni attualistiche circa il primato del pensiero consentono o impediscono la costruzione della metafisica? Che cosa va salvato e che cosa respinto delle tesi gentiliane affinché la metafisica possa crescere come un sapere incontrovertibile? Domande che hanno segnato il dibattito filosofico novecentesco e interpellano ancora oggi.
Pensiero trascendentale. Studi di antropologia filosofica
Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 208
Che cosa sono io? A questa domanda inaggirabile cerca di rispondere da sempre l'antropologia filosofica, che si caratterizza per una vocazione all'universale: ambisce a dire dell'uomo qualcosa che non possa essere smentito, a prescindere dal tempo e dallo spazio. Da ciò scaturisce la tensione al trascendentale: l'essere umano è essenzialmente pensiero trascendentale e la dignità umana può essere affermata e custodita soltanto se l'infinito che ci definisce riesce a essere stabilmente riconosciuto. Attorno a questo argomento fondamentale si sviluppa il volume, allo scopo di sondarne la verità e di mostrare alcune delle implicazioni etiche che investono la dimensione ultima dell'umano.
Nichilismo e morte di Dio. Prospettive filosofiche e teologiche
Amerigo Barzaghi, Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 316
Il volume offre una lucida analisi teorica del senso del nichilismo e della morte di Dio, condotta attraverso un fitto corpo a corpo con le tesi e i testi di alcuni dei più geniali indagatori del nulla a cui tutte le cose sembrano essere irrimediabilmente destinate. Filosofia e teologia rivolgono così a sé stesse una sfida decisiva: lavorare insieme affinché il nichilismo possa essere non solo radicalmente compreso, ma anche radicalmente oltrepassato.
Essere in relazione. Scritti in onore di Carmelo Vigna
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 288
Essere in relazione, per le persone, non è solo una conseguenza del fatto che coesistono in uno stesso spazio o che devono spartirsi risorse limitate. Né si entra in relazione soltanto per garantirsi la sopravvivenza. Non è neppure solo un ingrediente della felicità individuale. La relazione è il luogo in cui le persone si costituiscono come tali. È parte del loro essere. Ma per portare a fondo questa idea bisogna arrivare a pensare che l’essere stesso sia in sé anche una relazione. È il senso della ricerca di Carmelo Vigna, che scende fino all’ontologia per tornare poi all’etica e offrire un orientamento all’agire. In questo movimento, Vigna ha ritrovato alcuni motivi classici, ma li ha rinnovati anche perché non ha mai smesso di confrontarsi con la filosofia contemporanea. Un lavoro teorico, dunque, che è sempre anche una pratica di relazione.
L'oggetto buono dell'io. Etica e filosofia delle relazioni oggettuali
Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 256
La filosofia delle relazioni oggettuali che qui viene presentata intende essere anzitutto una teoria generale del rapporto che l'Io intrattiene col mondo. Determinandosi in questo modo, però, essa mostra di essere fin da subito anche un'antropologia trascendentale e un'etica fondamentale. Da sempre, infatti, ci troviamo a pensare il mondo senza indifferenza, perché gli oggetti di cui esso si compone sono sempre qualcosa che desideriamo o che all'opposto avversiamo. Il mondo, dunque, ci appare fin da subito sotto il segno della bontà oppure sotto quello della malvagità. E lo stesso si deve dire di quegli oggetti speciali che il mondo tiene in sé e che sono gli altri-Io. Il senso dell'amare e dell'odiare, dell'accogliere e del respingere, del distruggere e del riparare, si stabilisce a partire soprattutto dalla capacità di riconoscere, con verità, il bene ed il male che dagli altri-lo viene o può venire. In questo modo, lo sviluppo della più ampia società umana si regge sulla capacità di non presupporre sempre e comunque la malvagità altrui: soltanto un pensiero capace di autentica gratitudine è in grado di porre un freno al dilagare dell'invidia e dell'avidità che impediscono la crescita di un mondo più giusto. D'altra parte, l'odio distruttivo, al culmine del quale si trova il terrorismo, domina proprio quel pensiero che vede solo aggressione e malvagità intorno a sé, e che, pertanto, non sa più esser grato a nessuno. Al contrario, la filosofia delle relazioni oggettuali intende infine svilupparsi come un'etica del riparare: quando l'odio ha colpito ciò che non si sarebbe dovuto colpire, riparare è il nome che assume il nostro ultimo dovere e la nostra ultima speranza.
Tecnica, capitalismo, giustizia. Dieci lezioni su Severino
Paolo Bettineschi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 160
La tecnica moderna sembra porsi al servizio del capitalismo per soddisfare sempre meglio i desideri degli esseri umani all'interno del libero mercato. Eppure, rispetto a questo indefinito accrescimento della potenza della tecnica, che ne è della giustizia e del rispetto della dignità umana? Emanuele Severino ci avverte che il capitalismo - con tutte le forze della tradizione, le fedi e le ideologie ad esso opposte - si trova piuttosto a essere sempre più asservito alla tecnica e alla volontà di potenza, che nella tecnica trova la sua espressione suprema. Su questa base, il volume porta in luce le contraddizioni che investono tanto l'agire tecnico quanto l'idea di giustizia che la globalizzazione della tecnica vorrebbe realizzare su scala planetaria: quando infatti ogni cosa viene rimessa ai processi di produzione e distruzione tecno-scientifici, anche la giustizia diventa il prodotto di una manipolazione cui è impossibile guardare senza angoscia. Ripercorrendo i tratti essenziali dell'argomentazione di Severino, nel suo serrato confronto con Heidegger e Gentile, queste pagine offrono una limpida introduzione al pensiero del filosofo e, al tempo stesso, non si sottraggono al tentativo di delineare le ragioni di una risposta critica.
Etica del riparare
Paolo Bettineschi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 192
Perché distruggiamo anche ciò che è buono? Cosa possiamo fare per rimediare alla distruzione? Cosa significa attraversare il male? In che relazione stanno riparazione e speranza? Sono alcune delle domande alle quali il volume cerca di rispondere. Il problema che si pone anzitutto al centro dell'attenzione è quello della distruzione che esercitiamo verso ciò da cui dipendiamo. La distruzione diventa fonte di un'angoscia che è tanto più grande e spaventosa quanto più viene rivolta contro ciò di cui abbiamo bisogno per esistere. D'altro canto, se non fossimo capaci di rimediare in alcun modo agli attacchi distruttivi di cui siamo responsabili, rimarremmo chiusi per sempre all'interno del male e della colpa angosciante che a noi si riconduce. Il libro, delineando un'etica del riparare, analizza l'intenzionalità riparativa nelle sue dinamiche fondamentali e nelle sue fondamentali applicazioni pratiche: la cura della sofferenza altrui, la rigenerazione e la salvaguardia della natura, lo studio e la trasmissione della cultura, la restaurazione della giustizia, sono tutte modalità secondo cui operiamo la riparazione del bene in opposizione all'accadimento del male. E sono, queste, anche le forme principali che assume il nostro più concreto impegno etico per un mondo migliore.
Discorsi di religione
Giovanni Gentile
Libro: Libro rilegato
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 178
Viene qui ripubblicata in forma editoriale rivista e migliorata una delle più belle e significative opere gentiliane, in cui messo a tema è il problema, sempre urgente ed attuale, del senso filosofico della religione. Quale significato può attribuire il sapere speculativo a quella forma mai davvero oltrepassabile dello spirito umano che è la religione? Se, per l’attualismo, «il pensiero non può esistere a nessun patto senza assumere un atteggiamento religioso», allora, «prescindere da questo è lo stesso che proporsi di fare a meno del pensiero». Così, non solo la politica e la morale non riescono ad esistere veramente al di là di un rapporto concreto con la religione e con il divino, ma anche la teoria dell’atto spirituale impone al soggetto quell’«auto-obiettivazione», tipica del momento religioso e dell’idea di Dio, senza della quale «lo spirito sarebbe solo una semplice presunzione, non una realtà che si prova reale».
Tommaso d'Aquino e i filosofi analitici
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 240
L’opera di Tommaso d’Aquino non ha mai smesso di impegnare filosofi e teologi, non solo per il suo significato e i suoi effetti nella storia del Cristianesimo, ma anche per la radicalità delle prospettive che apre, la forza delle argomentazioni che avanza e le sintesi teoriche che offre. Questo libro esplora i diversi modi secondo cui tali qualità hanno stimolato e alimentato i lavori di un numero crescente di pensatori contemporanei dell’area analitica. Ricerche come quelle di Elizabeth Anscombe, Anthony Kenny, Alasdair MacIntyre, John Finnis, Philippa Foot e di molti altri si sono sviluppate e si sviluppano infatti in un confronto serrato con gli scritti dell’Aquinate. E questi recenti modi di guardare alle antiche pagine invitano a un dibattito rinnovato, in cui il pensiero di Tommaso si mostra ancora una volta in grado di dispiegare il suo carattere decisivo anche per la nostra ricerca della verità.
Intenzionalità e riconoscimento. Scritti di etica e antropologia trascendentale
Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2012
pagine: 200
La necessità che l'uomo avverte del rapporto con soggetti altri e analoghi a lui si pone in forza della trascendentalità che in essenza lo definisce come un centro illimitato di intenzionalità. Se non fosse un centro siffatto, egli non dovrebbe nemmeno sottostare a quella necessità. E invece, proprio perché il soggetto umano è un illimitato - per quanto potenziale - apparire dell'essere, proprio per questo egli non può sopportare che siano esclusivamente il finito e il limitato ad apparire in lui o innanzi a lui. È da questa necessità dell'incontro con altri soggetti che l'uomo ricava i suoi piaceri più grandi. E pertanto in essa si inscrivono le storie e le sorti dei suoi desideri più importanti.
Critica della prassi assoluta. Analisi dell'idealismo gentiliano
Paolo Bettineschi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2012
pagine: 164
Il volume analizza e discute l'idealismo di Giovanni Gentile incentrando la propria critica attorno al tema dell'assolutezza della prassi. La centralità di questo concetto consente che le critiche teoriche rivolte all'attualismo e alla sua logica passino senz'altro attraverso i risvolti delle istanze morali che avvolgono per intero la dottrina gentiliana. Anzi, è proprio nella soppressione della possibilità di distinguere la teoria (come orizzonte della presenza dei significati) dalla prassi (come dimensione della produzione della presenza) che il dialettismo attualistico può meglio essere decifrato e confutato, funzionalmente alla fondazione di una logica differente e in vista di un'idea della prassi umana non divinizzata in senso immanente perché, piuttosto, trascendentalmente aperta all'alterità che è presente e all'alterità che, pure, può trascendere infinitamente la stessa presenza.