Mondadori: Oscar baobab. Moderni
L'uomo senza qualità
Robert Musil
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1320
Ulrich, l'uomo "senza qualità", di qualità ne ha tante e straordinarie, ma non riesce a indirizzarle verso uno scopo. Ha ormai passato i trent'anni e ha alle spalle una breve carriera di ufficiale, studi di ingegneria e matematica, accompagnati da vaste letture in tutti i campi del sapere, quando viene nominato segretario del comitato che organizza le celebrazioni per il settantesimo anniversario dell'ascesa al trono di Francesco Giuseppe, che cadrà nel dicembre 1918. Un'attività che prende il nome di Azione parallela perché si contrappone ai festeggiamenti che i "cugini tedeschi" stanno organizzando per i trent'anni di regno di Guglielmo II, nel giugno del medesimo anno. La narrazione dei progressi dell'Azione parallela, scarsi fino all'insuccesso, si interseca nel romanzo con quella di vicende private, come la crisi della coppia formata da Walter e Clarisse o il complesso legame che unisce Ulrich alla sorella Agathe, e di vicende sociali a carattere esemplare, come quella di Christian Moosbrugger, condannato a morte per l'assassinio di una prostituta. La trama lascia ampio spazio a divagazioni e introspezioni, oltre che a complesse simbologie, sempre interpretabili da molteplici direzioni. In ogni pagina di questo capolavoro incompiuto, fondamentale nella storia della letteratura, rifulgono i frammenti di una struttura in perenne movimento, specchio di una realtà mai univoca, nella quale domina la dimensione del possibile, insieme apocalittica e liberatoria, esplorata con gli strumenti dell'ironia e del paradosso.
Tutti i racconti
Ellery Queen
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1272
«C'è l'ennesimo stereotipo che vuole che i racconti, per un autore che scrive romanzi, siano una produzione minore. Qualcosa che fai per forza perché te la chiedono per lo spazio ristretto di una rivista, o perché quell'anno non hai un'idea buona per qualcosa di più lungo, per cui tanto vale un'antologia, magari raschiando il proverbiale fondo del barile. Be', non è vero. Per un autore i racconti sono la stanza dei giochi. Un posto libero in cui correre, proprio come fanno i bambini. Un posto in cui giocare. E soprattutto per gli scrittori di gialli, che a giocare ci sono più abituati degli scrittori cosiddetti 'seri', e quindi figurarsi uno come Ellery Queen. Nei racconti si sperimenta, si prova, si inventa e ci si diverte. Nei racconti si dà tutto subito, proprio perché il traguardo è vicino, come nei cento metri, e non puoi permetterti nessun cedimento, nessun errore. Sono meravigliosi, i racconti. Ellery Queen ha scritto una quarantina di romanzi, va bene, ma anche un gran bel numero di racconti, e se volete sapere quanti andate a contarli nell'indice, perché qui ci sono praticamente tutti. Ce n'è anche uno in più, che era inedito in Italia». (Carlo Lucarelli)
Guardare. Disegno, cinema, fotografia, arte, paesaggio, visioni e collezioni
Italo Calvino
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 768
«L’unica cosa che vorrei poter insegnare è un modo di guardare, cioè di essere in mezzo al mondo. In fondo la letteratura non può insegnare altro»: così nel 1960, in una lettera all’editore francese François Wahl, Italo Calvino esplicita il compito che come scrittore si è dato e al tempo stesso una delle caratteristiche più significative della sua opera. L’elemento visivo è infatti dominante fin da Il sentiero dei nidi di ragno, il libro che segna il suo esordio. Non a caso, una delle prime passioni dello scrittore ancora ragazzo era stato, insieme al disegno, il cinema, vera e propria palestra nella quale si formerà la sua sensibilità artistica. Per tutta la vita di Calvino, poi, l’atto del guardare sarà fonte imprescindibile di conoscenza. Lo testimoniano gli scritti compresi in questo volume, con cui Marco Belpoliti corona una ricerca avviata fin dal 1996 con il testo teorico L’occhio di Calvino. Si tratta di scritti soprattutto saggistici, molti dei quali pochissimo conosciuti, incentrati – appunto – sull’esperienza visiva, e qui suddivisi in sezioni tematiche, ciascuna con un’ampia e specifica introduzione. Emerge da queste pagine una preziosa lezione: la lettura del mondo è difficile, complessa, talvolta destinata alla sconfitta, ma sempre possibile.
Il mulino del Po
Riccardo Bacchelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1200
Autunno 1812. Durante la disastrosa ritirata dalla Russia dell’Armata napoleonica, il soldato ferrarese Lazzaro Scacerni salva dall’annegamento nelle gelide acque del Vop un ufficiale, che lo ricompensa svelandogli come entrare in possesso di un suo tesoro. Con quella somma, una volta tornato in patria, Lazzaro decide di iniziare l’attività di mugnaio. Autunno 1918. Un’altra battaglia, un altro corso d’acqua – il Piave -, un altro Lazzaro. Sono passate quattro generazioni, l’Italia è mutata, sulle rive del Po gli Scacerni hanno vissuto gioie, speranze, dolori: alterne vicende, come alterno è lo scorrere del fiume. In modo diretto o indiretto hanno partecipato intensamente alla vita politica e sociale del nostro Paese, dalla Restaurazione al Risorgimento, dalle prime organizzazioni di lavoratori alla Grande Guerra. Epopea di umili personaggi e di un territorio che si fanno specchio della totalità del mondo e della Storia, Il mulino del Po ha il respiro ampio dell’epica e l’andamento narrativo mutevole di una corrente. L’autore domina la varietà multiforme dei caratteri e la concatenazione degli eventi, in tutti i loro risvolti personali e collettivi, aderendo ai valori e ai sentimenti di una civiltà antica quanto vitale. Antiretorico, denso di altissima poesia, il capolavoro di Bacchelli mostra al lettore che, se il bandolo dell’aggrovigliato gomitolo della Storia lo tiene Dio, gli uomini e le donne vi sono dentro non come rassegnate comparse, ma come attori consapevoli, che rispondono con il lavoro e la fatica ai disastri della natura e della politica.
Sono nato in America. Interviste 1951-1985
Italo Calvino
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 720
Oltre cento interviste distribuite nell’arco di quattro decenni: il più imponente corpus disponibile di autocommenti calviniani. L’effetto è quello di un grande cantiere autobiografico: un’autobiografia in progress, mobile e sfaccettata, costruita per successive espansioni. Un’autopresentazione simile a un prisma rotante che prende forma davanti ai nostri occhi, senza mai consentire una visione completa e stabilizzata. Proprio così, forse, Calvino avrebbe desiderato apparire: coerente ma non inerte, dinamico senza essere dispersivo, e intento a un’assidua costruzione di sé. Pur nella brevità del respiro consentito dalla forma intervista, queste pagine offrono una messe di osservazioni straordinariamente ricca. Sull’opera calviniana, ma anche sul genere romanzesco, sulla letteratura italiana, sul modo di leggere e sul ruolo dei lettori. E poi valutazioni politiche sulla storia italiana, unite a numerose considerazioni su se stesso.
Poesie e prose
Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
Per poche altre figure della lirica italiana novecentesca si può dire, come scrisse di Vittorio Sereni l'amico e critico Pier Vincenzo Mengaldo, che «l'uomo e il poeta facevano tutt'uno». Per il poeta di Luino, infatti, la poesia era una divorante passione, vissuta senza falsi pudori; una passione fatta di attese, della capacità di selezionare i componimenti, tanto che ognuno appare a noi inevitabile. Come Leopardi, come Mallarmé, Sereni concentra il suo estro su pochi testi, essenziali, derivati da una assoluta necessità interiore e dotati di una impareggiabile finitezza formale. Ma accanto all'esigenza di scrivere versi, Sereni sentì altrettanto potente quella che egli stesso chiamava «la tentazione della prosa». Dell'una e dell'altra produzione dà conto questo volume che riunisce integralmente le raccolte poetiche, da "Frontiera" (1941) a "Diario d'Algeria" (1947) a "Gli strumenti umani" (1965) a "Stella variabile" (1981), la sua scelta di traduzioni "Il musicante di Saint-Merry", i due volumi di prose, "Gli immediati dintorni" e "La traversata di Milano", infine un'ampia scelta di testi critici dedicati all'arte e alla letteratura. Con uno scritto di Pier Vincenzo Mengaldo.
Tutte le poesie. Testo inglese a fronte
Sylvia Plath
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
Sylvia Plath, voce tra le più potenti e limpide della letteratura americana, dopo la tragica morte divenne rapidamente e a lungo rimase un simbolo delle rivendicazioni femministe. Educata ai rigidi valori della società statunitense, nella sua breve vita la Plath riuscì a coniugare potenza espressiva e realizzazione estrema di sé, evadendo dalle sbarre imposte dalla condizione di “moglie” e trovando proprio in questo tentativo di superamento la suprema forza creativa. Nei suoi versi il tono è assoluto, ogni parola, e ciò che essa rappresenta, non potrebbe essere altrimenti: «suono e senso» scrive Seamus Heaney nel brano che introduce il volume «si alzano come una marea dalla lingua per trascinare l'espressione individuale su una corrente più forte e profonda di quanto l'individuo potesse prevedere». In tutto il percorso lirico della Plath, e fino alle perfette composizioni di Ariel, istanze psicologiche, biografiche e poetiche si fondono con un tono di libertà e perentorietà unico, un senso di urgenza e spontaneità che emerge dalla disciplina di metro, metafore, rime con la potenza di un fiat, con l'euforia di una mente che crea e supera il dolore personale, per approdare a un sentimento stupefatto, meravigliato dell'esistere.
Le storie dipinte
Dino Buzzati
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 156
"Il fatto è questo: io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie." "Storie dipinte", appunto, com'era il titolo della prima personale tenuta da Buzzati nel 1958 nella milanese Galleria dei Re Magi. Da quell'esposizione prende avvio questo volume, una raccolta inedita che presenta cinquantatré dipinti narrativi, scene accompagnate da brevi didascalie, apologhi figurati (figli della stessa ispirazione dei romanzi e delle cronache). Racconti da guardare, scritti col pennello invece che con la macchina per scrivere, che aprono un'ulteriore porta sull'universo poetico, talvolta inquietante, del grande artista.
Cronache fantastiche
Dino Buzzati
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 648
Chi si muove nella botola scoperta dagli operai sotto i pavimenti del Municipio? Da dove arriva quel tappeto rosso comparso improvvisamente nella sala degli specchi di Palazzo Ignazi? E perché diventa sempre più grande? Il "fantastico", per Dino Buzzati, confina con il reale, gli vive accanto, e si alimenta alla stessa fonte: la quotidiana pratica nella cronaca, "nera" e non solo, del «Corriere». Le "cronache fantastiche" selezionate per questo volume sono infatti elzeviri pubblicati sul «Corriere della Sera» e sul «Corriere d'Informazione» dai primi anni Trenta fino alla morte: oltre un centinaio di scritti, in cui l'autore del Deserto dei Tartari dà forma narrativa ad angosce e fantasie personali dimostrando come non vi fossero cesure tra la sua attività di scrittore e quella di giornalista («lo stesso guanto, ma rovesciato» è l'efficace definizione di Eugenio Montale). Veri e propri reportage dal mondo parallelo che fa da sfondo alla narrativa buzzatiana, queste "cronache fantastiche" tracciano anche il ritratto di un uomo, delle sue inquietudini, della sua straordinaria capacità di penetrare il mistero di una realtà "altra" che è forse l'unica possibile.
Teatro. Testi e traduzioni
Giovanni Raboni
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 1332
Che cos'è un poeta - si chiedeva Baudelaire - se non un traducteur e un déchiffreur? E attentissimo interprete e vero e proprio "decodificatore" del congegno teatrale è stato Giovanni Raboni nel suo pluridecennale rapporto con l'arte drammatica: come autore, traduttore, storico e critico. Lo testimonia questo volume, nel quale pièces e traduzioni drammaturgiche sono affiancate da note di scena, autocommenti e apparati esplicativi che danno conto di un'esperienza a tutto tondo. Sempre domina in Raboni la preoccupazione di rendere il testo pienamente fruibile nello spazio scenico, nel segno di una continuità che va dal teatro greco classico a quello d'avanguardia del Novecento, passando per Shakespeare, il secolo d'oro francese - illuminato dagli astri di Molière, Racine, Marivaux - e poi Hugo, Claudel, Maeterlinck, Eliot. E se Raboni traduttore mostra una notevole capacità di adattamento all'originale con cui si misura, in questa duttilità non si perde mai la sua voce; piuttosto, in una feconda dialettica tra rispetto dell'autore e reinvenzione stilistica, risplende quella capacità di mettere «a nudo la polpa» che è propria dei grandi artisti e che si ritrova anche nelle due pièces da lui scritte, il «poema teatrale» d'argomento sacro Rappresentazione della Croce (2000) e la libera riscrittura del mito euripideo di Alcesti (2002).
Lettere
Jack Kerouac, Allen Ginsberg
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 660
Vere icone culturali, Jack Kerouac e Allen Ginsberg sono i nomi più celebrati della Beat Generation, legati da una profonda sintonia artistica e da un'amicizia sincera e duratura, che ha influenzato notevolmente la loro scrittura. Le quasi duecento lettere comprese in questo volume (buona parte delle quali inedite) gettano nuova luce sul loro rapporto, a partire dal 1944, quando Ginsberg era uno studente alla Columbia University, fino a poco prima della morte di Kerouac nel 1969. Uno scambio epistolare di grande fascino, che permette di conoscere dettagli delle loro vite e comprendere le loro opere come mai prima, oltre a fornirci una visione dell'America e del mondo dal dopoguerra agli anni Sessanta. Nonostante momenti di disaccordo, i due scrittori si sono ispirati reciprocamente a livello sia spirituale sia creativo e la loro corrispondenza è presto diventata un laboratorio vitale per la loro arte: tra viaggi, amori e battaglie culturali, queste lettere appassionanti e spontanee offrono un intensissimo ritratto dei due uomini più rappresentativi di un movimento che ha dato il nome a un'intera generazione.
Pubblici segreti
Maria Bellonci
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 1020
Dal giugno 1958 al gennaio 1970 Maria Bellonci tenne – prima per la rivista «Il Punto», poi per «Il Messaggero» – una rubrica settimanale fatta di cronache letterarie, note di costume, ricordi personali. Raccolti in due successivi volumi, nel 1965 e nel 1990 (qui riuniti per la prima volta in un unico tomo), questi interventi vanno sotto il titolo emblematico di "Pubblici segreti": "pubblici" perché, nonostante l'aspetto diaristico, non di memorie private si tratta, ma appunto destinate ai lettori; "segreti" perché, come sottolinea Stefano Petrocchi nella sua introduzione, gli eventi e i dettagli «che catturano l'attenzione di Maria Bellonci non hanno nulla a che fare con ciò che non si può rivelare (il suo sguardo non è mai pettegolo o indiscreto), ma con ciò che è nascosto, non immediatamente percepibile». Attraverso lo sguardo acutissimo dell'autrice di "Rinascimento privato", ecco allora prendere vita i ritratti di autori a lei contemporanei o appartenenti alla storia della letteratura, con un'attenzione particolare per il rapporto di amicizia e collaborazione con le colleghe scrittrici, da Anna Banti ad Alba de Céspedes, di cui coglie appieno l'elemento di novità rispetto alla società letteraria del suo tempo.

