Libri di Vittorio Sereni
Miei cari tutti quanti... Carteggio di Vittorio Sereni con Ferruccio Benzoni e gli amici di Cesenatico
Vittorio Sereni, Ferruccio Benzoni
Libro: Libro rilegato
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2004
pagine: 72
Canzoniere infimo e altri versi. Miei cari tutti quanti...
Ferruccio Benzoni, Vittorio Sereni
Libro: Copertina rigida
editore: San Marco dei Giustiniani
anno edizione: 2004
pagine: 152
La casa nella poesia. Ediz. numerata
Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2006
pagine: 71
Questo volume raccoglie tre scritti inediti del poeta Vittorio Sereni. Due pezzi apparsi nelle sezioni "arte" e "letteratura" della rivista "Pirelli", pubblicata su iniziativa della grande azienda Milanese nel secondo dopoguerra. L'altro pezzo, che dà il titolo al libro, è interamente dedicato alla possibilità di una "Poesia d'oggetti", poesia che alberga nella quotidianità e negli oggetti della casa a cui il poeta riesce a dare una "vita lirica". Particolarmente interessante la sequenza di citazioni che esemplificano nell'articolo la vita poetica degli oggetti: dalla consolle di Mallarmè, ad un luogo celebre di Gozzano (sul quale Sereni si era laureato qualche anno prima), per giungere al più oggettuale dei poeti della sua generazione, Leonardo Sinisgalli, e a Eugenio Montale, a cui è dedicata la sosta più lunga.
Il musicante di Saint-Merry. Testo originale a fronte
Vittorio Sereni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 216
Viaggio in Cina
Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Via del Vento
anno edizione: 2004
pagine: 32
Due rive ci vogliono. Quarantasette traduzioni inedite. Testo francese a fronte
René Char, Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 156
"Due rive ci vogliono per la verità: per la nostra andata, per il nostro ritorno. Strade che bevano le loro nebbie. Che serbino intatte le nostre risate felici. Che, interrotte, ancora salvaguardino i nostri minori a nuoto in acque gelide." (Con una presentazione di Eliza Donzelli)
Carteggio 1947-1983
Giorgio Caproni, Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2020
pagine: 226
Il volume ricostruisce la corrispondenza tra due protagonisti della poesia italiana del secondo Novecento, illuminando esegeticamente i principali snodi tematici del dialogo: i diversi luoghi d'appartenenza e d'elezione, i lavori di traduzione, il milieu letterario condiviso. Allo studio del carteggio si fonde quello dei rispettivi fondi librari, con un'attenzione particolare alle dediche d'autore apposte sui libri reciprocamente donati e alle relative note di lettura.
Poesie e prose
Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
Per poche altre figure della lirica italiana novecentesca si può dire, come scrisse di Vittorio Sereni l'amico e critico Pier Vincenzo Mengaldo, che «l'uomo e il poeta facevano tutt'uno». Per il poeta di Luino, infatti, la poesia era una divorante passione, vissuta senza falsi pudori; una passione fatta di attese, della capacità di selezionare i componimenti, tanto che ognuno appare a noi inevitabile. Come Leopardi, come Mallarmé, Sereni concentra il suo estro su pochi testi, essenziali, derivati da una assoluta necessità interiore e dotati di una impareggiabile finitezza formale. Ma accanto all'esigenza di scrivere versi, Sereni sentì altrettanto potente quella che egli stesso chiamava «la tentazione della prosa». Dell'una e dell'altra produzione dà conto questo volume che riunisce integralmente le raccolte poetiche, da "Frontiera" (1941) a "Diario d'Algeria" (1947) a "Gli strumenti umani" (1965) a "Stella variabile" (1981), la sua scelta di traduzioni "Il musicante di Saint-Merry", i due volumi di prose, "Gli immediati dintorni" e "La traversata di Milano", infine un'ampia scelta di testi critici dedicati all'arte e alla letteratura. Con uno scritto di Pier Vincenzo Mengaldo.
Sentire già passato il nostro presente. Carteggio (1970-1981)
Vittorio Sereni, Fernando Bandini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 90
Lo scambio epistolare tra Vittorio Sereni e Fernando Bandini documenta vari aspetti della ricerca poetica e del rapporto tra i due autori, alla luce delle vicissitudini storico-letterarie che interessano l’Italia tra il 1970 e il 1980. Dal carteggio emerge in particolare la vicenda editoriale relativa al poemetto bandiniano Sacrum hiemale e alla sua traduzione, firmata da Vittorio Sereni con il titolo Festa d’inverno – due delle prove poetiche più rilevanti per entrambi gli autori, di cui si forniscono le edizioni critiche. Completa il volume la pubblicazione di una lezione di Fernando Bandini che sviluppa un punto di vista originale sulla poesia sereniana "La malattia dell’olmo".
Carteggio 1946-1982
Franco Fortini, Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 460
Franco Fortini e Vittorio Sereni sono stati due intellettuali assai diversi per indole e temperamento, prima ancora che per visione del mondo e concezione della letteratura. Hanno spesso trovato al riparo dello schermo epistolare la possibilità di un confronto, anche negli anni in cui entrambi vivevano stabilmente nella medesima città, Milano, e condividevano il «posto di vacanza», Bocca di Magra. Il loro carteggio, qui pubblicato per la prima volta integralmente, si compone di centoquarantadue lettere scambiate nell’arco di trentasei anni, dall’estate del 1946 a quella del 1982, a testimonianza di un «particolarissimo rapporto» sempre oscillante fra attrazione, delusione e insofferenza. Era formidabile l’ammirazione di Fortini per l’uomo e per il poeta Sereni; sconfinata la stima, screziata di invidia, provata da Sereni nei confronti del Fortini intellettuale: come se ciascuno vedesse nell’altro una possibilità non realizzata di sé, allo stesso tempo affascinante e respingente. Questa particolare increspatura emotiva costituisce il basso continuo di un dialogo che ha avuto profonde ripercussioni sulla loro attività poetica e critica. Ma nel loro scambio si legge anche un segno di più vasta portata, si avverte l’esaurirsi di un’epoca, quella in cui i poeti potevano riconoscersi membri di una comunità letteraria. Qui il confronto, a tratti, è già fra due professionisti dell’industria culturale.
Gli immediati dintorni. Primi e secondi
Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 264
«Si vorrebbe non aggiungere verbo mai a quel che si scrive. Lasciare che la cosa scritta parli da sé…» Così commenta Vittorio Sereni in uno dei testi che compongono Gli immediati dintorni. Pubblicata per la prima volta dal Saggiatore nel 1962 e poi accresciuta da altri testi successivi nel 1983, questa raccolta di brani in prosa rappresenta un piccolo capolavoro di stile, nascosto tra le gemme della produzione poetica. In queste pagine, scritte tra gli anni quaranta e sessanta – gli stessi in cui componeva Gli strumenti umani –, Sereni alterna riflessioni sull’attualità e appunti critici, note di viaggio e ricordi autobiografici, percorrendo sentieri paralleli a quelli tracciati nelle sue poesie: l’esperienza in Algeria, la prigionia e il rammarico di non aver potuto prendere parte alla Resistenza; il dialogo con le opere di Ezra Pound, Arthur Rimbaud ed Eugenio Montale; gli interrogativi sul proprio essere poeta e sul proprio essere uomo; la fede calcistica per l’Inter, vissuta come metafora esistenziale; le amicizie e i ritratti di città – dalla nativa Luino alla lontana Luxor, passando per Milano –, sui cui muri, con le loro scritte, si scopre a rispecchiarsi; ma anche narrazioni, riflessioni critiche, liriche e traduzioni. Arricchita da una nuova prefazione di Emanuele Trevi, questa sorta di diario-zibaldone, da Sereni stesso antologizzato, si rivela il completamento della sua opera letteraria in versi e allo stesso tempo un’occasione inedita di affacciar si sul proprio mondo interiore. Un luogo in un cui poesia e narrativa si incontrano lasciandoci sfiorare, ancora una volta, attraverso la parola, il mare senza fondo del fenomeno umano.
Gli strumenti umani
Vittorio Sereni
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2023
pagine: 480
"Gli strumenti umani" rappresentano una svolta nella poesia di Vittorio Sereni e più in generale in quella italiana contemporanea. Pubblicati nel 1965 dopo un lungo periodo di afasia poetica, "Gli strumenti umani" sono una raccolta di testi lungamente elaborati a partire dal 1945 e poi durante gli anni della ricostruzione, del miracolo economico e del neocapitalismo. Ponendo dunque sullo sfondo le contraddizioni di quell'epoca e il loro intreccio con la sua storia individuale, Sereni tocca vertici di straordinaria intensità nello struggente colloquio con i propri morti o nella riflessione sull'incerto statuto del fare poesia nel mondo contemporaneo. Accanto alle ferite esistenziali, alla sofferenza per la monotonia dell'esistere, negli "Strumenti umani" trovano spazio anche improvvisi squarci di luce, la bellezza naturale, la passione per lo sport, l'amicizia, il sentimento della gioia. Il dettato poetico della silloge presenta una straordinaria novità: con la sua apertura ai dati dell'esperienza e alle voci del reale avvia nell'alveo della tradizione un rinnovamento del genere lirico che sarà fondamentale per la poesia italiana dei decenni successivi. Oltre a fornire un nuovo inquadramento generale degli Strumenti umani e della loro genesi, la presente edizione mette al centro l'interpretazione dei singoli testi, tra i più complessi della poesia italiana novecentesca. Il commento offre al lettore la spiegazione puntuale di ogni verso e insieme una ricostruzione della genesi e del contesto di elaborazione di ciascun componimento, di cui sono enucleati i temi portanti, vagliati i diversi gradi di intertestualità con autori della tradizione letteraria e registrate le peculiarità linguistiche, stilistiche e metriche, sempre con il supporto di una vasta e aggiornata bibliografia.

