Mondadori Education: Quaderni di storia
Resa nella guerra totale. Il Regio esercito nel Mezzogiorno continentale di fronte all'armistizio
Mario De Prospo
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: X-214
Il protagonista di questo lavoro è il Regio Esercito, nel corso dei drammatici mesi a cavallo tra il 1943 e il 1944 nel territorio del Mezzogiorno continentale. Quest’area della penisola è attraversata, in quel momento, dal fronte dei combattimenti tra tedeschi e angloamericani. La ricostruzione si snoda attraverso molteplici livelli di analisi: i vertici, i quadri intermedi, la truppa e i rapporti con la popolazione di quest’area. Il volume si dipana prima delineando la situazione di questi territori nei mesi che precedono la sconfitta. A partire da alcuni nuclei più consistenti di fonti militari sono poi proposti alcuni episodi che riguardano le vicende di alcune delle unità in grigio-verde in queste regioni di fronte all’annuncio dell’armistizio. Infine si prova a gettare uno sguardo alla situazione dell’istituzione militare in questa zona nei mesi successivi alla resa.
Libia 1911-1912. Immaginari coloniali e italianità
Gabriele Proglio
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: VI-442
L'Italia va alla guerra per conquistare il suo 'posto al sole' senza realmente sapere cosa troverà sull'altra sponda del Mediterraneo. Il volume analizza la propaganda coloniale e, in particolare, la stretta relazione tra la costruzione narrativa della colonia libica e le trasformazioni dell'italianità. All'iniziale studio degli immaginari sulla Libia precedenti il 1911, segue una disamina di quelle voci che si mobilitarono a favore della guerra, partendo dai nazionalisti di Enrico Corradini con i riferimenti all'Impero romano, al Risorgimento, al mito della 'terra promessa'. L'archivio coloniale è indagato anche attraverso lo studio delle omelie funebri per i soldati caduti durante la guerra, con immagini che vanno dal buon soldato al figlio della patria. Un altro campo d'analisi è quello dell'infanzia: i discorsi dei docenti sul conflitto, del "Corriere dei Piccoli" e della letteratura per ragazzi lavorano per "costruire" i corpi dei piccoli italiani. Non manca, infine, lo studio della letteratura interventista: Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli, Filippo Tommaso Marinetti, Matilde Serao, Ezio Maria Gray, Umberto Saba, Ada Negri, Giovanni Bevione.
Tra politica e antipolitica. La nuova «società civile» e il movimento della rete (1985-1994)
Daniela Saresella
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: VI-202
Da realtà diverse sia per orientamento culturale che per provenienza politica nasceva nel 1991, in un momento di profonda crisi del sistema politico internazionale ed italiano, il movimento della Rete, la prima esperienza postideologica del secondo dopoguerra. In essa confluirono credenti disillusi dalla DC e critici nei confronti dell'unità politica dei cattolici, e militanti della sinistra disorientati per la crisi progettuale del comunismo e la disgregazione delle organizzazioni storiche che si rifacevano a tale utopia. Il libro traccia il percorso di un gruppo, di una generazione di giovani - tra cui Leoluca Orlando, Nando Dalla Chiesa, Diego Novelli - che intendeva rinnovare profondamente la politica sulla base di principi etici, e che, dopo la sconfitta elettorale del 1994, avrebbe convogliato il proprio sforzo progettuale e l'impegno politico nell'esperienza dell'Ulivo di Romano Prodi.
La continuità necessaria. Università e professori dal fascismo alla Repubblica
Giovanni Montroni
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: VIII-232
Raccontare la transizione dal fascismo alla Repubblica nell'università italiana vuol dire innanzitutto fare i conti non con il fascismo in astratto, ma con una serie di problemi lasciati aperti dal crollo del regime. Il primo era la necessità di sanzionare o licenziare il personale più compromesso con il regime: le epurazioni. Contemporaneamente bisognava reintegrare i professori rimossi dal fascismo per motivi politici e razziali o perché avevano rifiutato il giuramento. Vi era inoltre la questione dei ricorsi di quelli a cui il regime aveva precluso i concorsi, di quelli che durante il Ventennio erano entrati nell'università per "chiara fama", senza un regolare concorso, e di quelli nominati in Sicilia dal Governo Militare Alleato. Le soluzioni di ciascuno dei problemi non erano affatto scontate e le misure adottate dicono molto su quei difficili anni di transizione.
Illusioni mediterranee. Il dialogo euro-arabo
Silvio Labbate
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: XII-308
Lo shock petrolifero del 1973 impose alla Comunità Europea una elaborazione in termini completamente nuovi del rapporto con i paesi produttori e, più in generale, con le nazioni della sponda meridionale del Mediterraneo. Il collegamento tra importazioni di greggio e iniziative finanziarie diventò così il cardine di un dialogo che si inseriva nello sforzo del vecchio continente industrializzato di garantirsi gli approvvigionamenti energetici. L'iniziativa divenne quasi subito un importante banco di prova per una politica estera comunitaria chiamata a costruire una strategia mediterranea di più ampio respiro in un contesto di nuovo protagonismo del sud del mondo. In breve tempo, però, la difficoltà di risolvere le divergenze intracomunitarie, i pesanti condizionamenti della guerra fredda e l'impossibilità di sciogliere il nodo del conflitto arabo-israeliano evidenziarono i limiti di un progetto destinato a non dare i frutti sperati.
Zombie, alieni e mutanti. Le paure dall'11 settembre a oggi
Gaia Giuliani
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: 202
Quanto ci raccontano fantascienza e produzione horror dei nostri sogni, delle nostre ansie e delle nostre paure? Cosa ci dicono della società attuale? Questo libro indaga le paure nella contemporaneità post-11 settembre e le loro rappresentazioni in alcune produzioni cinematografiche e televisive occidentali. Un'analisi multidisciplinare che unisce storia, filosofia politica e postumana, studi culturali, teoria postcoloniale e studi di genere, intrecciando analisi del discorso e semiotica. In quella che è un'oscillazione continua tra reale e fantastico, questo lavoro ricostruisce la memoria del futuro, ossia la memoria di ciò che nel passato più recente abbiamo immaginato avvenisse nel futuro, testimoniando un riemergere violento della figura del mostruoso, che accompagna l'Occidente e il suo incontro con l'Altro/a sin dall'alba della Modernità. Zombi, alieni e mutanti divengono allora allegorie del nostro presente e ci aiutano ad indagare gli orizzonti in cui vengono ripensate oggi la comunità umana, i legami affettivi, i valori alla base della convivenza.
La pace atomica. Ronald Reagan e il movimento antinucleare (1979-1987)
Angela Santese
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: XII-292
Le armi nucleari costituiscono uno dei simboli peculiari della Guerra fredda. Crearono una situazione d’interdipendenza tra le due superpotenze e divennero terreno privilegiato della loro competizione. Contribuirono inoltre ad alimentare nell’opinione pubblica la paura di una guerra atomica che si tradusse in una mobilitazione dal basso contro gli arsenali nucleari. Negli anni Ottanta, con il tramonto della distensione, il movimento antinucleare ricomparve con forza sulla scena pubblica americana assumendo una dimensione e un’influenza senza precedenti nella storia del Paese. Il volume indaga l’ondata di proteste antinucleari che si delineò negli Stati Uniti tra il 1979 e il 1987 e la risposta articolata da Ronald Reagan per farvi fronte, facendo emergere l’incidenza che il movimento antinucleare ebbe sulla retorica e sull’approccio alla questione atomica dello stesso Presidente.
L'ultimo anno di una pace incerta. Roma 1914-1915
Marco De Nicolò
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: 216
Durante il periodo giolittiano, con la formazione della Giunta Nathan, Roma aveva trovato una sua cifra nazionale. Il conflitto sociale, le tornate elettorali e la tensione internazionale determinarono una rapida trasformazione della sua fisionomia politica. La risposta del ceto medio alla Settimana rossa, il tramonto della Giunta progressista, l'erosione del fronte non interventista, il coinvolgimento di molti giovani nella campagna nazionalista, l'emersione di una figura catalizzatrice come D'Annunzio, in un contesto privo di leader politici carismatici, innalzarono la temperatura politica fino a giungere a una guerra civile, interrotta solamente dalla guerra nazionale. L'interventismo diede la percezione di una volontà popolare capace di imporsi attraverso una mobilitazione di massa nonostante la scelta dell'entrata in guerra fosse presa in altre sedi e a dispetto di una larga maggioranza del Paese ostile al conflitto.
La periferia del partito. La DC trentina negli anni del centro-sinistra (1955-1968)
Giovanni Agostini
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2016
pagine: 304
Pur attraversata dalla leadership di uomini di primo piano come Alcide De Gasperi, Flaminio Piccoli e Nino Andreatta, la Democrazia cristiana trentina si sentirà a lungo distante e manifesterà radicale diffidenza rispetto alle dinamiche e alle prospettive politiche discusse nelle sedi nazionali. Una lontananza non solo geografica, germogliata nelle specificità del partito cattolico trentino e corroborata dal particolare contesto politico-istituzionale nel quale si trova a operare. Quasi un sentimento di "alterità" dei leader democristiani trentini, a lungo affascinati dalla prospettiva di un partito federato a quello nazionale, e destinati invece a misurare l'irreversibile avvicinamento del "loro" scudocrociato alla Dc "romana". Questo libro ricostruisce gli anni del centro-sinistra tra il 1955 e il 1968 concentrando lo sguardo sulla distanza tra "due DC", quasi come se quello trentino e quello nazionale fossero partiti distinti. Lo fa con appassionata precisione, ancorato a una ricca bibliografia e attraverso l'utilizzo originale di fonti inedite.
Osservata speciale. La neutralità italiana nella prima guerra mondiale e l'opinione pubblica internazionale (1914-1915)
Riccardo Brizzi
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2015
pagine: VI-346
Il 2 agosto 1914 la dichiarazione di neutralità dell'Italia viene osservata distrattamente da gran parte dell'opinione pubblica internazionale, impegnata a celebrare in un clima di euforia nazionalistica l'inizio di un conflitto che si immagina rapido. Scomparsa l'illusione di una guerra breve, sia i paesi belligeranti che quelli neutrali iniziano a ritenere l'eventualità di un ingresso dell'Italia un fattore sempre più rilevante per modificare gli equilibri della "guerra europea" e destinano un crescente interesse alle vicende politiche italiane, ai negoziati del governo Salandra con i due schieramenti e all'acceso dibattito tra neutralisti e interventisti che infiamma la Penisola. A un secolo esatto dagli eventi narrati le pagine di questo volume ricostruiscono - attraverso l'eco della stampa di sedici nazioni (europee e non) - un quadro dinamico e fedele dello sguardo che l'opinione pubblica internazionale ha destinato all'Italia nei dieci mesi compresi tra lo scoppio della Prima guerra mondiale e l'ingresso del nostro paese a fianco dell'Intesa.
Storia della Gran Bretagna (1832-2014)
Giulia Guazzaloca
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2015
pagine: VIII-376
Il cosiddetto modello inglese, declinato in forme diverse a seconda delle epoche e delle circostanze, ha sempre popolato il dibattito pubblico e politico in Italia. Perché la Gran Bretagna ci appare la patria della "regolarità" politica? Come hanno fatto a radicarsi un solido bipartitismo e una democrazia dell'alternanza? Come mai i partiti radicali e "anti-sistema", come il partito fascista negli anni Trenta o quello comunista, hanno sempre incontrato scarso seguito presso i cittadini? Cosa c'è all'origine del profondo attaccamento che ancora oggi lega il popolo inglese alla monarchia? È a partire da questi interrogativi che il presente volume intende offrire al lettore italiano un affresco della storia della Gran Bretagna degli ultimi centocinquant'anni. Una storia ricca di successi e di sconfitte, di lotte politiche e tensioni sociali, di battaglie ideologiche e crisi economiche, di guerre e di ricostruzioni. Leggendo questa storia si potranno forse capire meglio le specificità del caso inglese e, indirettamente, di quello italiano.
L'indipendenza dell'America spagnola. Dalla crisi della monarchia alle nuove repubbliche
Federica Morelli
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2015
pagine: VI-234
Il passaggio dell'America spagnola all'indipendenza non è semplicemente una guerra di liberazione coloniale. È un processo frammentato e complesso, contraddistinto da continuità e discontinuità, da violenze e vendette collettive, in cui le esperienze al di là e al di qua dell'Atlantico si influenzano a vicenda. È la prima dissoluzione di uno di quei grandi insiemi multicomunitari, i sistemi imperiali dell'età moderna, che nel corso dell'Otto e del Novecento daranno vita a una pluralità di stati nazionali. Restituendo centralità alla dimensione imperiale, il libro propone una nuova interpretazione dell'indipendenza e della nascita degli stati ispano-americani: le rivoluzioni politiche e sociali non sono la causa del crollo della monarchia spagnola, ma la sua conseguenza. Solo molto lentamente, attraverso violente guerre e continue negoziazioni, si andranno configurando quegli spazi attorno a cui si formeranno le nuove nazioni.