Mimesis: Filosofie
Corso sulla percezione (1964-1965)
Gilbert Simondon
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 412
Il Corso sulla percezione, tenuto da Gilbert Simondon alla Sorbona nel 1964-1965, è presentato qui per la prima volta in lingua italiana. Attraversa la storia della filosofia – da Platone a Kant, da Cartesio alla psicologia della forma – per riconsiderare la percezione alla luce dei dati biologici e psicologici. Lungi dall’essere un semplice registro dei sensi, la percezione si configura come un’attività costruttiva, radicata nella motricità e nell’immaginazione, attraverso cui il vivente entra in rapporto con il suo ambiente. In questo quadro, Simondon ne approfondisce il significato come uno dei problemi centrali della riflessione filosofica.
Il navigatore. Saggio su Parmenide e le origini della scienza sperimentale
Franco Baldini, Silvana Dalto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 230
Questa nuova traduzione del poema parmenideo, corredata da un esauriente commento, sorge dall’esigenza di emendare l’opera del grande pensatore dalla massa di incoerenze concettuali, traduzioni arbitrarie ed esegesi infondate che si sono via via sedimentate dall’Ottocento a oggi. Lo scopo del libro è ricostruire la fisionomia intellettuale di Parmenide in accordo con una tradizione che nell’antichità lo riconosceva come uno scienziato naturale. Ciò vale a smascherare il grande imbroglio che, fin dalla scuola secondaria, si ostina a presentarlo come un logico banale – “l’essere è e il non essere non è” – e un metafisico grossolano – “esiste un essere unico sferico, innato ed eterno, omogeneo, immutabile e senza nulla fuori di sé” – facendo invece emergere per la prima volta in modo chiaro e dettagliato il grande metodologo, astronomo, cosmologo e fisico teorico che egli in realtà fu.
Il nulla e la determinazione
Nicoletta Cusano
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 104
Esiste una struttura fondamentale del significato come tale, a cui ogni posizione teoretica può essere ricondotta? In caso affermativo, che posto hanno quei significati come “nulla”, “insignificanza” ecc., che sono caratterizzati dal conflitto logico-semantico tra il contenuto che in essi è significato e il suo significare? Il nulla è davvero impensabile e insignificabile come afferma la lunga tradizione filosofica? Il nulla e la determinazione dà una risposta a queste e altre domande, introducendo la categoria dei significati incoerenti, riaffrontando la questione della pensabilità del nulla e mostrando che esiste un nesso essenziale tra il modo in cui nella storia della filosofia si è posto o eluso il problema del nulla assoluto e quello in cui si è concepito il rapporto tra ente, divenire, eternità.
Corpo, linguaggio e danza in Étienne Bonnot de Condillac
Serena Massimo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 164
Uno dei punti culminanti del pensiero condillacchiano è la tesi secondo cui l’arte di ragionare deve essere ricondotta all’arte di parlare, intesa come la capacità di scomporre il pensiero nelle singole idee che lo compongono, ripercorrerne la generazione e ricomporle in unità di senso che mettano in risalto la loro genesi “aistetica”. Tale è l’operazione dell’analisi, che nasce insieme al linguaggio d’azione. Fonte comune del linguaggio e dell’arte, il linguaggio d’azione vede nella danza – la prima forma d’arte a sorgere – la possibilità di rendere l’analisi un’arte. Il modo in cui la danza fa propria la “teatralizzazione” del sentire da cui ha origine il linguaggio d’azione le conferisce un ruolo chiave nello sviluppo dell’attività percettiva e delle potenzialità espressive, linguistiche e intellettive insite in essa. Il presente volume si concentra precisamente sulla centralità della danza nella “formazione aistetica” dell’individuo all’interno della teoria del linguaggio e dell’arte di Étienne Bonnot de Condillac.
Continuità. Ripensare la nostra relazione con il non-umano
Corrado Fizzarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 316
Il panorama delle “etiche verdi” è complesso per natura: coinvolge enti, interessi e metodi diversi di attribuzione del valore. Che cosa tiene insieme animalismo e ambientalismo quando le domande di considerazione morale collidono? La “continuità”: l’idea che non esista una separazione netta tra individuo e sistema, tra essere umano e animale. Connettendo il pensiero di Mary Midgley a enattivismo e pragmatismo, questo libro propone una bussola per leggere e ricomporre i conflitti tra etiche individualiste e olistiche, valorizzando le complesse dinamiche relazionali tra esseri umani, animali e ambiente. Dalla lezione darwiniana alla trama dell’ecologia, fino alle ricerche sulla cognizione animale, questo saggio parte dall’assunto che la nostra posizione nel mondo non sia “eccezionale” ma intrecciata; da questa consapevolezza nascono criteri pratici per decisioni pubbliche, attivismo e policy-making. Lavorare sulla “continuità” significa ridefinire la posizione dell’essere umano nel mondo, offrendo uno strumento teoretico significativo a chi è interessato a una visione integrata e dinamica che incoraggi una responsabilità ambientale condivisa e consapevole. Un metodo per orientarsi tra valori in concorrenza, tenendo insieme benessere animale e integrità degli ecosistemi.
Un perenne domandare. Il percorso filosofico di Franco Volpi
Luca Bianchin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 226
Questo volume ricostruisce il percorso intellettuale di Franco Volpi (1952-2009), professore, traduttore e divulgatore tra i più noti nel panorama filosofico italiano della seconda metà del Novecento. Conosciuto soprattutto come interprete di Heidegger, Volpi ha in realtà abbracciato l’intera storia della filosofia, dall’aristotelismo alla Rehabilitierung der praktischen Philosophie, fino al nichilismo e alla crisi della modernità, mediante un metodo capace di coniugare esegesi puntuale e originalità teorica, muovendosi come “uno spirito libero della filosofia” tra autori, lingue e tradizioni diverse. Viene qui offerto un profilo critico unitario della sua opera, con lo scopo di restituire l’immagine di una mente brillante e inquieta, che ha saputo leggere la filosofia come una storia aperta e dialogica: un perenne domandare, costantemente rivolto al cuore dei problemi fondamentali.
Le filosofie francesi dell'abitudine nel tardo Ottocento. Lemoine, Dumont, Renouvier ed Egger
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 196
Il volume contiene quattro saggi rappresentativi delle filosofie dell’abitudine sviluppatesi in Francia nel secondo Ottocento. Apre la raccolta L’abitudine di Albert Lemoine (1869), che, nel solco di Maine de Biran e di Ravaisson, propone un’innovativa teoria sul rapporto fra abitudine e ripetizione. Segue La nascita delle abitudini di Victor Egger (1880), nel quale l’allievo di Lemoine si propone di perfezionare la teoria del maestro, introducendo un’analisi del ruolo dell’inconscio nella genesi dell’abitudine. La seconda coppia di testi è composta da due articoli apparsi nel 1876. Léon Dumont, in L’abitudine, estende, sulla scia di Comte, il fenomeno dell’abitudine al regno dell’inorganico e concepisce gli esseri umani come il terreno di un conflitto permanente tra abitudini. Dal canto suo, Charles Renouvier, in L’abitudine e le rivoluzioni, descrive il circolo vizioso dell’abitudine, che può essere spezzato soltanto dall’impegno trasformativo di una filosofia laica e repubblicana.
Simmel e il denaro. La cifra dell'essere. Simbolo forme e vita sociale
Antonio De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 236
Georg Simmel è “un nostro contemporaneo” per l’incidenza della sua filosofia e sociologia dell’azione reciproca e del conflitto, del rapporto tra essere e denaro, per la capacità di descrivere la vita, la cultura, la socialità umana e i processi di singolarizzazione entro i limiti, i confini, i frammenti e i conflitti che fluidificano le forme esistenziali specifiche, compresa la forma-denaro. La sua “filosofia del denaro” è filosofia che, nell’“analisi del presente”, si arricchisce dei materiali presi in prestito da psicologia, sociologia, economia politica, storia, diritto, estetica, teoria della conoscenza e metafisica, articolandosi con una critica sociale e culturale. In questo libro Antonio De Simone mostra come nella Geldanschauung di Simmel il denaro sia una metafora della totalità e simbolo della Modernität: il valore e il denaro designano l’essenza del mondo moderno e la morfologia della soggettività e della vita sociale. Allora, qu’est-ce qu’une “philosophie de l’argent”? Perché per Simmel il denaro è molto più del denaro? Perché è ciò che è? Perché nell’umano è la cosa che io sono: la cifra relativa dell’essere? Soggetto, oggetto, desiderio, valore, scambio, forma e materia. Denaro e vita. Denaro e merce. Denaro e società. Denaro e cultura. L’essere e l’avere. Il tempo, lo spazio, la metropoli e il denaro: la vita e le forme. L’Io denaro. Simbolizzazioni ambivalenti. Nella sua pagina, il filosofo urbinate offre chiasmaticamente alcune possibili risposte indispensabili oggi per ri-leggere Simmel
Protogaea
Gottfried Wilhelm Leibniz
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 168
Terminata tra il 1693 e il 1694 e pubblicata postuma nel 1749, la Protogaea è un ambizioso resoconto della storia terrestre che fu centrale per lo sviluppo delle scienze della Terra nel XVIII secolo e che fornisce spunti filosofici fondamentali sull’unità del pensiero di Gottfried Wilhelm Leibniz. Per Leibniz la Terra, che all’origine era un globo incandescente, si sarebbe poi raffreddata e indurita, mentre il calore si concentrò all’interno, dove Leibniz collocò un fuoco centrale. Rocce e sabbie furono il risultato della fusione iniziale, mentre il processo di raffreddamento avrebbe prodotto bolle piene di aria o acqua che, collassando, diedero origine a montagne e valli. Quando la Terra si raffreddò, i vapori si condensarono in acqua e in essa si sciolsero i sali, per formare i mari. Terremoti, inondazioni ed eruzioni vulcaniche seguirono questi grandi eventi. Leibniz fa uso degli studi di carattere stratigrafico di Stenone e fornisce descrizioni dettagliate dei processi fisici e chimici responsabili delle trasformazioni che nel tempo si produssero sulla Terra. Propone così una teoria della Terra e della sua storia che, pur non contraddicendo i Testi Sacri, non è da essi dedotta. Il volume include anche una serie di tavole provenienti dall’edizione del 1749 e in particolare la famosa ricostruzione di un “unicorno fossile”.
Lavorare ai margini di Hegel. Intermezzi critici della soggettività
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 248
Il lavorio ininterrotto e l’ammissione da parte di Hegel, poco prima della morte, della difficoltà del filosofo dinanzi all’accelerazione e all’imprevedibilità dei cambiamenti prodotti dal lavoro dell’umano portano in primo piano il significato degli aggiustamenti, dei ripensamenti, delle sospensioni necessari a un sistema in equilibrio precario tra forze centrifughe e forze centripete. Richiamando l’“ancora” in qualche modo imitiamo il “gesto” hegeliano riconoscendolo come “passato che non passa”, facendosi materia della nostra immaginazione per cogliere il punto in cui il circolo si flette in una spirale nel movimento della corda – sotterranea o sopraelevata – in un processo dinamico e plastico, come sospesa tra l’inizio e la fine. Più che imitare, perciò, proviamo a ripetere, spostandoci rispetto a una mera operazione storiografica, focalizzando i passaggi o i nuclei in cui è più evidente la strategia hegeliana di compensazione.
Cristina Campo. L'ambasciatrice mondana di regni non mondani
Aldo Marroni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 184
Scrittrice e pensatrice dalla personalità anomala, immune da ogni ambizione di successo, refrattaria allo scrivere purché si scriva, tormentata da una religiosità tendente all’eresia, autrice di un cospicuo numero di lettere ove non manca mai di manifestare un amaro senso di inappartenenza al mondo – non avere lettori era un point d’honneur di cui vantarsi – questa era Cristina Campo (1923-1977). Nelle poche opere pubblicate appare pervasa da una curiosità sempre alla scoperta dell’inaspettato e dell’impossibile, soprattutto nelle fiabe, considerate lo specchio dei nostri celati destini. Ammirava quei poeti “imperdonabili” ossessionati, come lei, dall’idea di perfezione e dalla ricerca del “sapore massimo di ogni parola”. Il libro qui proposto, attingendo soprattutto alla corrispondenza, ripercorre i momenti esistenziali e creativi che più la rappresentano: la malattia come linguaggio divino, la scrittura quale rito pari alla liturgia sacerdotale, il mito della perfezione come accesso alla “parola piena” spinta fino all’indicibile, il fatale incontro tra mistero della fiaba e segretezza del destino, la riscrittura della sua giovanile iniziazione alla vita sotto le insegne di una magica e fiabesca imprevedibilità.
Postfenomenologia e tecnoscienza. Lezioni all'Università di Pechino
Don Ihde
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 132
Postfenomenologia e tecnoscienza nasce da una serie di lezioni tenute da Don Ihde durante un viaggio accademico in Cina nel 2005, in cui l’autore propone una rilettura originale della fenomenologia classica. Attraverso un’analisi critica del lavoro di Husserl, Heidegger e Merleau-Ponty, arricchita dall’influenza del pragmatismo americano, in particolare di Dewey, Ihde ricostruisce le origini della postfenomenologia. Questa nuova prospettiva filosofica analizza l’impatto della tecnologia sull’esperienza, sulla società e sulla ricerca scientifica, evitando astrazioni e concentrandosi sui contesti specifici di azione. Il volume presenta una sintesi chiara del pensiero di Ihde, sistematizzando decenni di ricerca e offrendo al lettore un’introduzione alla postfenomenologia come strumento per comprendere le complesse interazioni tra uomo e tecnologia nel mondo contemporaneo.

