Marsilio: I grilli
Le crisi umanitarie dimenticate dai media. 2011
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 176
Quanto vale un anno del Congo? Per i telegiornali della sera solo cinque notizie. Quando i riflettori dei media sono spenti, milioni di persone diventano invisibili. Il nuovo libro di Medici Senza Frontiere analizza alcune delle crisi umanitarie del 2011, talune quasi del tutto dimenticate. Contesti in cui la popolazione è sopraffatta dalla violenza armata o dalla malnutrizione. E malattie considerate "lontane". La pubblicazione include il Rapporto dell'Osservatorio di Pavia sui TG del nostro paese. Il viaggio questa volta attraversa anche l'Italia: qual è la rappresentazione mediatica degli sbarchi a Lampedusa?.
Un nemico alla Rai. 800 giorni «contro» nella tv pubblica
Mauro Masi, Carlo Vulpio
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 240
Chi ha letto in anteprima queste pagine - afferma Mauro Masi - ha chiesto con insistenza il perché di questo libro, soprattutto in un momento politico così particolare. A dispetto di ogni convenienza e calcolo, infatti, vi è ricostruita la realtà vissuta dall'ex direttore generale alla Rai - con i Santoro, i Vespa, il sindacato dei giornalisti che la vuol fare da padrone su tutto, il sinistrismo di maniera tanto ostentato in pubblico quanto poco praticato in privato, Sanremo e Piero Angela, Fazio e Miss Italia dall'aprile 2009 al maggio 2011. Nessuna rivalsa né "sindrome dell'ex", ma la volontà di rendere conto delle tante vicissitudini di una gestione che ha tentato il tutto per tutto per migliorare e riequilibrare una realtà da troppi anni immobile. Scandito dalle incalzanti domande di Carlo Vulpio, il libro fa rivivere le tappe salienti di questa "ultima battaglia per la Rai" così come si sono svolte, senza sconti. Documenti originali e inediti completano e sostanziano le ricostruzioni contenute nel volume. Prefazione di Vittorio Sgarbi.
I soldi dei partiti. Tutta la verità sul finanziamento alla politica in Italia
Elio Veltri, Francesco Paola
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 240
I partiti sono strumenti indispensabili alla democrazia. Quando diventano ostacoli al libero svolgimento della vita democratica, come accade in Italia, significa che qualcosa non funziona. I finanziamento pubblico ai partiti italiani - chiamato "rimborso delle spese elettorali" per aggirare il referendum abrogativo del 1993 e la tagliola della Corte Costituzionale - è il più elevato d'Europa. Le oligarchie politiche si alimentano di enormi quantità di denaro pubblico che percepiscono e gestiscono senza controlli. I fondi elettorali - che per legge devono andare ai partiti - possono, ad esempio, essere riscossi per conto del partito da associazioni controllate da poche persone o dirottati altrove senza che nessuno abbia qualcosa da eccepire. Questi sistemi di potere sono tanto più odiosi dato che si tratta di soldi che dovrebbero incrementare la partecipazione democratica e che, di fatto, ottengono l'effetto opposto. Reti di interesse assai ramificate possono prosperare sulla mancata diffusione delle informazioni e spostando abilmente il dibattito su temi sempre diversi e marginali. Questo libro svela i principali trucchi con cui si realizza l'accaparramento dei fondi, analizza alcuni casi eclatanti, ripercorre le radici storiche del fenomeno, individua le occasioni mancate e gli errori che hanno portato al declino.
Il potere in Italia
Lucia Annunziata
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 256
Il dubbio sul Potere è forse il più rilevante che gli uomini possano coltivare. Capire i suoi meccanismi significa conoscere quali sono le logiche di selezione e promozione sociale di una nazione, qual è la sua identità. L'imminente fine di un ciclo, in cui coincidono il declino di una forma della politica, di una maggioranza di governo e di un modello economico impone un'indagine su chi comanda davvero oggi in Italia. Questo libro tenta un primo bilancio strutturale della Seconda Repubblica, dominata da Silvio Berlusconi ma non solo. Il risultato è meno scontato di quel che si potrebbe immaginare e conduce a un aggiornamento della mappa dei poteri. Con un testo di Armando Spataro.
Anni '70. I peggiori della nostra vita
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 204
L'Italia appare oggi su più fronti un paese bloccato. Il welfare, la scuola, il mercato del lavoro, l'assetto istituzionale sono ancorati a schemi ormai desueti e ogni tentativo di modernizzare la società deve scontrarsi con resistenze corporative fortissime. Ripercorrendo le vicende che hanno prodotto questo ritardo il libro mostra come l'origine dei nostri mali sia da cercare negli anni settanta, "il decennio lungo del secolo breve" del quale larga parte dell'opinione pubblica sembra essere ancora prigioniera. Un conformismo sfacciatamente conservatore si cela sotto le sembianze di un'ideologia progressista, e l'autocelebrazione costante della generazione del Sessantotto rivela, in realtà, un cinico egoismo interessato soltanto a difendere lo status quo. È oggi vitale accantonare il retaggio di un passato infausto e riconoscere l'irresponsabilità delle scelte di quegli anni per liberare il futuro del Paese come tempo delle ambizioni e delle speranze. Introduzione di Maurizio Sacconi.
Chi ha paura di Nichi Vendola? Le parole di un leader che appassiona e divide l'Italia
Elisabetta Ambrosi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 192
Si può vincere in politica senza avere le parole giuste? Quelle che, oltre a spiegare la realtà, ci invitano ad amare e sperare? Se il centrosinistra italiano non riesce a convincere, perché incapace di emozionare, Nichi Vendola sembra avere successo perché rinnova il discorso politico e sa farsi comprendere dalle giovani generazioni, registrando intorno a sé un consenso crescente da più fronti. Ricostruendo il vocabolario programmatico del governatore pugliese, Elisabetta Ambrosi individua le parole chiave per dare vita a una nuova sinistra liberale, seguendo l'esperienza dell'uomo che appassiona e divide l'Italia tra chi, per esorcizzarne il carisma, lo raffigura come un sognatore inadatto a governare, e chi vorrebbe trasformarlo in un'icona salvifica. Affrontando i problemi della vita e del presente, Vendola mostra che è possibile superare la pericolosa impasse tra la demagogia al governo e un riformismo solo sulla carta, tra populismo e impopolarità, che paralizza il Paese. Con prudenza e coraggio, immaginazione e riflessione, fino a che - dice Vendola nell'intervista che chiude il libro - "tornerà la politica come grande passione di conoscenza e di formazione".
Ho visto morire il comunismo
Renzo Foa
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 205
Renzo Foa è stato un lucido osservatore della realtà impegnato nella costante ricerca della verità. Una ricerca che lo ha condotto gradatamente dalla critica - maturata attraverso l'esperienza di corrispondente dai paesi del "comunismo reale" - alla rottura con "l'Unità" e al distacco totale nei confronti del partito e dell'ideologia, fino a quella "traversata nel deserto" che è stata la sua vicenda umana e professionale degli ultimi anni. "Ho visto morire il comunismo" raccoglie alcuni scritti che segnano le tappe fondamentali del percorso di Foa: le riflessioni sul Vietnam e la Cambogia, dopo gli anni dei grandi reportage in Estremo Oriente, quando la politica estera era divenuta per lui mestiere e passione; gli incontri con Gorbaciov, Dubcek, Jaruzelski e Mario Chanes; i ritratti delle sue "cattive compagnie": Patrice Lumumba e Margarete Buber-Neumann, Viktor Kravcenko e Arthur Koestler, Ronald Reagan e Karol Wojtyla, personalità molto diverse tra loro ma accomunate dalla ribellione al conformismo e dall'attaccamento alla libertà. Queste pagine di storia, raccontate con una rara onestà intellettuale, ci restituiscono l'essenza della ticetca di Renzo Foa, "un uomo del suo tempo lo definisce Lucetta Scataffia nell'introduzione - uno di quei giovani che hanno creduto che con la politica si potesse risolvere tutto; per questo si può considerare la sua vita come emblematica, attraversata com'è dal dramma delle ideologie del Novecento". Introduzione di Lucetta Scaraffia.
Ciascuno per sé. Vivere senza welfare
Edoardo Narduzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 176
Grazie alla diffusione delle tecnologie, alla maggiore disponibilità di tempo, alla ricchezza prodotta e accumulata con lo sviluppo economico, alla rete globale, le ragioni che avevano favorito la nascita del welfare state così come lo abbiamo conosciuto sono venute meno. Oggi individui e gruppi di interessi hanno il medesimo obiettivo: uno Stato leggero. Siamo di fronte a uno scenario sociale che l'autore definisce con un neologismo: "Olibù". Una società fatta da oligarchie e tribù che mette insieme i due poli estremi della globalizzazione contemporanea, dove si imparerà a vivere senza welfare e nella quale ciascuno farà per sé. E in questo contesto la "classe della massa", all'interno della quale sempre più conta l'imponente ammontare di patrimonio individuale, si organizzerà sfruttando le opportunità offerte dai network per formare nuove tribù di interessi. In questo provocatorio pamphlet Edoardo Narduzzi delinea un panorama in forte trasformazione: stiamo vivendo in una società nata dalla caduta del muro di Wall Street dove tutto si rinnova, anche la politica.
Piccoli. La pancia del paese
Dario Di Vico
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 173
Piccoli: quattro milioni di piccole aziende, otto milioni di partite Iva rappresentano per un Paese un patrimonio vitale. Ma se questi signori, da quando aprono bottega fino a sera, hanno la sensazione di lavorare "contro", c'è qualcosa che non va. La crisi ha moltiplicato gli outsider, reso più corta la coperta e ha lasciato senza voce non solo precari e disoccupati, ma anche artigiani, piccoli commercianti, partite Iva e professionisti. E il silenzio deve preoccupare più di una protesta clamorosa. Nel silenzio i valori finiscono nel tritacarne, quelli tradizionali non reggono l'urto della secolarizzazione e quelli moderni sono considerati velleitari, buoni per le élite. I Piccoli credono nella libera impresa e nel lavoro autonomo, non disdegnano il mercato e lo considerano meglio della politica, odiano le tasse e la burocrazia, lo Stato-imprenditore e le oligarchie industriali. Sono la pancia del Paese, ne esprimono gli umori, le paure, gli slanci. Non hanno riti da onorare, linguaggi da tenere in vita, manifestazioni da propagandare, Pantheon da riempire. E anche per questo le élite e la cultura li escludono sistematicamente dalla rappresentazione del Paese. Per loro sono e restano degli Invisibili.
Passione verde. La sfida ecologista della politica
Francesca Santolini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 144
Può essere la "passione verde" la chiave per riconciliare le nuove generazioni con l'impegno politico? Secondo Francesca Santolini - giovane giurista ambientale e militante del nuovo ecologismo pragmatico -, chi oggi ha trent'anni sa bene che sui temi dell'ambiente si gioca una sfida decisiva che coinvolge nello stesso tempo i grandi equilibri del pianeta e la qualità della vita di ciascuno di noi. Solo la politica può raccoglierla, ma in Italia la strategia irresponsabile del "poi si vedrà" finora non ha fatto altro che scaricare sul futuro i costi delle mancate decisioni. Eppure un radicale cambiamento di rotta è possibile, non solo necessario. Basta guardare ai risultati raggiunti da altri paesi europei per scoprire che proprio l'ambiente sta spingendo la politica a rinnovarsi, sulla strada della responsabilità e della concretezza. La nuova politica verde, promossa in Europa e nel mondo da leader coraggiosi sia di destra che di sinistra, è la politica dei risultati che riacquista dignità agli occhi delle nuove generazioni. La questione ambientale rappresenta per l'Italia un'opportunità per sbarazzarsi dei vizi di un sistema politico autoreferenziale e bloccato da una transizione infinita, e per imporre un salto di qualità che dia finalmente spazio alla razionalità, alla conoscenza scientifica e alla lungimiranza delle decisioni. Aprendo le porte al coraggio, all'audacia e alla passione per il bene comune.
La svolta. Lettera a un partito mai nato
Francesco Rutelli
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 155
È difficile sostenere che il Partito democratico non sia nato. Ma si tratta davvero dell'adempimento della sua promessa? La lettura della società da parte del Pd, partito nuovo, è stata vecchia. La sua politica è stata oscillante tra un eclettismo di iniziative che non catturano l'attenzione e non mobilitano il popolo, e il ritorno al passato. In un paese che si ripiega e si frammenta in cento direzioni è possibile una svolta? Ci può essere un coraggioso cambiamento, che riporti il Pd al centro, nel cuore della società italiana? È necessario dire con chiarezza quali sono gli errori da evitare. Avanzare proposte per sconfiggere in modo serio e onesto i populismi di destra e di sinistra, che si preparano a cavalcare sfiducia e rabbia sociale di molti cittadini. Niente illusioni: se i democratici - liberali, moderati, riformatori, progressisti - non ce la faranno, il centrodestra potrà essere in grado di affrontare le sue crisi, anche quelle più gravi; di riorganizzarsi, e confermarsi maggioranza del paese. Questo libro è un appello, l'apertura di una battaglia delle idee.
La regina del mondo. Il potere dell'opinione pubblica
Jacques Julliard
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 106
"Un leader democratico non può avere per unico programma quello di essere compreso, e ancor meno quello di essere amato. Ma conduce il popolo a volere ciò che è nel suo superiore interesse. Il riconoscimento, quando e se avviene, non può essere che finale o postumo. La sua ricompensa è quella di ogni maestro: diventare un servo inutile. Per permettere alla regina del mondo di diventare padrona di se stessa". Lo storico e giornalista Jacques Julliard riconosce negli avvenimenti dell'attualità i segni di una rivolta dell'opinione pubblica, la regina del mondo, nei confronti della politica tradizionale. Se i fenomeni d'opinione sono sempre esistiti nei sistemi politici, ciò che colpisce oggi è il carattere permanente della pressione esercitata, tanto da poter parlare di una "doxocrazia". È in ballo il futuro della democrazia. La partita si giocherà sull'equilibrio che saremo in grado di raggiungere tra le due facce della rappresentanza: la politica e i media. "Una politica che torni ad ascoltare il territorio, a battere i marciapiedi, a sporcarsi le mani con le paure più inconfessabili e i bisogni più elementari scrive Ferruccio de Bortoli nella prefazione - può avere un futuro. Altrimenti la Rete la seppellirà".