Lindau: Le gazzelle
Liberi dal pensiero unico. La rivoluzione culturale della spiritualità
Maurizio Pallante
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 136
Nelle società che finalizzano l’economia alla crescita della produzione di merci il consumismo non è un vizio privato, ma una pubblica virtù, perché se la domanda non crescesse di pari passo con l’offerta occorrerebbe ridurre la produzione e l’occupazione, innescando una crisi che si aggraverebbe progressivamente. In queste società l’atto di acquistare travalica la sua funzione utilitaristica e diventa un valore in sé. Non importa cosa si compra. Importa che si compri. Secondo uno slogan pubblicitario, non a caso in inglese, "Shopping is life". Ma gli acquisti possono soddisfare solo le esigenze materiali della sopravvivenza, non possono dare un senso alla vita. Nel 1968, in un discorso pubblico, Robert Kennedy affermò che «il Pil misura tutto, ma non ciò che rende la vita degna di essere vissuta». Solo la spiritualità, che è una dimensione costitutiva degli esseri umani (e non va confusa con la fede in qualcosa che non è dimostrabile razionalmente), consente di appagare le esigenze esistenziali più profonde e di vivere come una conquista la riduzione della dipendenza dal consumismo compulsivo, che è la causa principale della crisi ecologica. Valorizzare la spiritualità significa oggi promuovere una forma di disobbedienza civile.
Camminare. Con un testo di Virginia Woolf
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 72
Bisogna tornare a camminare, ci dice Thoreau in questo piccolo saggio. Ma è l’Arte del camminare quella che con ardore appassionato chiede di coltivare, e avendo in mente ben precisi effetti. Anche in Walking, infatti, l’autore di Walden e di Disobbedienza civile – del quale Virginia Woolf traccia in appendice un acuto ritratto intellettuale – punta il dito sul vero nemico dell’uomo, la cosiddetta civiltà, che vuole trasformare il mondo in un ordinato mosaico di prati rasati e campi coltivati, tra città e villaggi abitati da docili membri della società. Gli uomini seguono ormai soltanto le strade che altri hanno tracciato, adeguandosi passivamente a quanto viene deciso altrove. Quasi incapaci di pensieri coraggiosi, perché credono di sapere ma di fatto non si avventurano oltre il circolo vizioso di idee trite e preconcette, non conoscono più il piacere che offrono la ricerca e la scoperta e pertanto non riescono a vedere e godere del bello. Perché a nutrire in profondità la vita e gli esseri è proprio il terriccio vergine di boschi e paludi, quello che è divorato dalla avanzata ordinatrice dell’uomo, che rischia di scoprire in punto di morte di non aver mai davvero vissuto. È investendo il proprio tempo nella nobile pratica del fare «anche la camminata più breve pieni di spirito d’avventura, come se partissimo per un viaggio senza ritorno» che più aria e più luce circoleranno tra i nostri pensieri facendo resuscitare speranza e futuro.
Mangiare è un atto agricolo
Wendell Berry
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 280
Viviamo nell’attesa che la nostra giornata di lavoro finisca, nell’attesa delle vacanze e della pensione. Non lavoriamo perché amiamo il nostro lavoro, perché ci è necessario esistenzialmente, oltre che economicamente, ma per poterlo finalmente lasciare. Questo pensiero, ormai largamente diffuso in tutte le classi sociali, è frutto dell’economia industriale, che ci ha fatto smarrire il valore umano di ciò che facciamo e ci ha reso estraneo ciò che produciamo. La meccanizzazione del lavoro ci ha poi portato a pensare alla terra come a una macchina, e non come a una creatura vivente, la cui salute dipende dal buon funzionamento di tutti i suoi organi. L’effetto sull’agricoltura di questo approccio, indifferente ai principi fondamentali della vita, è stato ed è devastante, anche perché essa abbraccia tutto ciò che riguarda la sopravvivenza e il benessere dell’uomo: il suolo, l’aria, l’acqua, le piante, gli animali, la produzione di cibo, quindi di energia. In questa raccolta di saggi, da uomo e da contadino, Wendell Berry riflette sui problemi dell’agricoltura contemporanea e ci indica un cammino non solo auspicabile ma già perseguito da molti, in cui ritorna centrale la gestione responsabile e amorevole della terra e delle creature che su di essa vivono, in cui il coltivare si fonda su principi sostenibili, ecologici e biologici, piuttosto che su principi meccanicisti orientati a ottenere proventi tanto rapidi quanto dannosi. Un cammino in cui nessuno può più permettersi di ignorare i processi di produzione che portano sulle nostre tavole ciò di cui ci nutriamo. Se torneremo a essere consapevoli che «mangiare è un atto agricolo»‚ inevitabilmente lo saremo anche di tutto quanto vi è connesso e ci preoccuperemo del benessere delle generazioni presenti e future e dunque della natura, di quel luogo che ci ospita e in cui cresce ciò che ci permette di esistere. Introduzione di Michael Pollan.
La vita condivisa
Andreas Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 136
La vita condivisa di Andreas Weber è un invito a riscoprire l’intima rete di relazioni che sostiene ogni forma di esistenza. Con stile poetico e rigore scientifico, l’autore ci mostra come il respiro, la percezione e persino l’amore siano atti di co-creazione con il mondo. Weber indaga i fondamenti biologici e filosofici dell’interdipendenza, mostrando come la vera identità individuale nasca e si rafforzi soltanto nello scambio con l’altro. Dall’ecologia alle relazioni sociali, questo libro propone una visione della realtà in cui ogni essere partecipa al grande flusso della vita: una prospettiva capace di ispirare un cambiamento profondo e di ricordarci quanto abbiamo bisogno di relazionarci, condividere e creare insieme per sentirci davvero vivi.
La città come organismo culturale
C. Modonesi, Serafini
Libro
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 72
Prendere sul serio il concetto di “città come organismo” permette di comprendere il ruolo vitale svolto dall’interfaccia tra le città e l’ambiente circostante. L’interfaccia tra un sistema e il suo ambiente è ciò che infatti determina il destino di qualsiasi sistema complesso. Le città hanno reso opaca e poco permeabile l’interfaccia con l’ambiente rurale e naturale e sono diventate dipendenti da flussi provenienti da fonti globali e delocalizzate, in modo simile a un organismo tenuto in vita da dispositivi esterni. Questo saggio riflette sulla necessità di rigenerare tale interfaccia vitale come unica possibilità per favorire la nascita di una nuova civiltà urbana.
Mirtilli o L'importanza delle piccole cose
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2025
pagine: 80
I temi centrali di questo breve saggio coincidono con due capisaldi del pensiero di Thoreau: le “piccole cose” e l’educazione. Se ci si chiedesse cosa sia più importante fra un discorso politico e un mirtillo, la maggior parte delle persone sceglierebbe il primo. Eppure, come possiamo stabilire in modo assoluto cosa è davvero essenziale? Thoreau opera un rovesciamento sorprendente parlando proprio dei mirtilli, un frutto all’apparenza minuto ma ricco di meraviglia, attraverso pagine che intrecciano storia, dinamiche sociali e potenti descrizioni poetiche tutte imperniate su una piccola bacca scura. Raccogliere frutti selvatici diviene per lui una metafora di libertà: un’occasione per ritirarsi nella natura, riscoprendo la propria vitalità e il senso di un’armonia profonda con l’ambiente circostante.