Le Lettere: Biblioteca di Nuova Storia Contemporanea
Il ralliement di Leone XIII. Il fallimento di un progetto pastorale
Roberto De Mattei
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 370
Il pontificato di Leone XIII, che si estese dal 1878 al 1903, rappresenta un momento ancora non esaurientemente indagato nella storia della Chiesa moderna. L'autore di questo volume, basandosi su documenti inediti e su una vasta padronanza della letteratura edita, ci offre la ricostruzione storica di un aspetto cruciale del pontificato: il ralliement con la Terza Repubblica francese. Leone XIII si propose infatti di riaffermare il Primato della Sede Apostolica attraverso una ridefinizione dei suoi rapporti con gli Stati europei, e la riconciliazione della Chiesa con la modernità. La politica di ralliement costituì il cardine di questa politica e ci offre una chiave d'interpretazione non solo del pontificato leonino, ma anche della storia della Chiesa nell'epoca contemporanea. Con il ralliement entrò nella Chiesa un atteggiamento dello spirito e un modo di governo che segnarono in profondità la politica ecclesiastica del secolo successivo. Il progetto politico e pastorale di Leone XIII non ebbe successo. Roberto de Mattei ci mostra le ragioni e le conseguenze di questo fallimento.
La Resistenza italiana e lo «Speciale Operations Executive» britannico (1943-1945)
Mireno Berrettini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 168
Nel più ampio spettro di lavori che negli ultimi anni hanno rinnovato la storiografia sulla Resistenza, questo lavoro, basato sulla documentazione conservata presso i National Archives di Londra, analizza le relazioni tra lo Special Operations Executive britannico e i partigiani nel nord Italia, inserendo il conflitto italiano nella più ampia cornice delle relazioni internazionali della Seconda Guerra Mondiale. Qual è il contributo che lo studio delle fonti britanniche offre alla storiografia sulla Resistenza? Innanzitutto, aprendo interessanti prospettive di indagine: dall'analisi della progressiva politicizzazione della guerriglia allo studio della everyday diplomacy tra partigiani e British Liaison Officers. In secondo luogo, confermando alcune interpretazioni ma problematizzandone altre, permette di avanzare alcune ipotesi sui motivi per cui gli inglesi non appoggiarono totalmente la guerra partigiana, individuandoli in questioni tanto di carattere interno alla dinamica politica italiana quanto ad elementi di carattere internazionale.
Una relazione speciale. Stati Uniti e Israele dal 1948 al 2009
Antonio Donno
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 310
Il libro intende analizzare le relazioni intercorse tra lo Stato di Israele e i vari governi degli Stati Uniti dalla nascita dello Stato ebraico (1948) sino ad oggi, ma partendo dalla fine della seconda guerra mondiale, quando il movimento sionista ricominciò a tessere la sua trama diplomatica collegandosi al nuovo presidente americano, Harry Truman. L'analisi delle relazioni israelo-americane per tutto il secondo dopoguerra non potrà non tener conto del contesto medio-orientale, in cui Israele e, per diverse ragioni, gli Stati Uniti svolsero un'intensa attività politica: il primo, per creare le condizione per la propria sopravvivenza; il secondo, per contrastare la penetrazione sovietica nella regione. Nello svolgere tale attività, i due paesi talora trovarono comune ragioni per sviluppare un'intesa politica, ma altrettanto spesso percorsero strade diverse e talvolta contrappposte. Le oscillazioni di questa relazione sono analizzate nel libro. L'analisi e l'interpretazione degli avvenimenti si sviluppa sulla scorta di un'ampia documentazione proveniente dagli archivi americani, inglesi e israeliani, oltre che di una vasta bibliografia di fonti secondarie.
I cattolici tra Risorgimento e antirisorgimento. Centocinquant'anni di unità politica italiana
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 194
La celebrazione del mito risorgimentale dell'unificazione italiana ha a lungo impedito di cogliere i coni d'ombra nell'assetto politico-istituzionale che la monarchia sabauda diede all'Italia dopo la proclamazione del Regno nel 1861. In questo contesto si inquadra la vicenda italiana attraverso la relazione tra la monarchia dei Savoia e la Chiesa cattolica. Tematiche affrontate dal presente volume che raccoglie le riflessioni dei relatori al convegno "Centocinquant'anni di unità politica italiana - I cattolici tra Risorgimento e antirisorgimento" promosso dall'Ambito di Storia dell'Università Europea di Roma. L'opposizione tra Casa Savoia e Chiesa impedì che il popolo italiano si identificasse con il sovrano sabaudo. L'identificazione dello Stato nella nazione e viceversa avviene, nell'800, nei Paesi europei grazie alle monarchie, consapevoli della necessità di coinvolgere nello spazio politico le istituzioni religiose. Una questione che le case regnanti avevano dovuto affrontare e in cui si colloca il percorso di compiuta identificazione dell'Italia in un sistema politico che ha ignorato quel sostrato di matrice cattolica che da sempre caratterizza l'identità della nazione.
Fascismo e riforme istituzionali
Francesco Perfetti
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 190
Il dibattito sul parlamentarismo e sulla sua funzionalità, particolarmente vivace nell'ultima fase dello Stato liberale, ruotò attorno a temi tornati ora di attualità: monocameralismo, bicameralismo, ruolo del Senato, sistemi elettorali e via dicendo. Al dibattito, che interessò tutte le forze politiche dell'epoca, prese parte anche il fascismo. Le discussioni sulla riforma costituzionale proseguirono pur dopo la conquista del potere e accompagnarono l'intera storia del regime mettendo in evidenza come, all'interno del fascismo, coesistessero tendenze contrastanti i cui poli estremi erano, da una parte, la volontà di eversione e sovvertimento del sistema parlamentare e, dall'altra, l'aspirazione a inserire il nuovo edificio istituzionale nel solco della tradizione conservatrice. Il volume ricostruisce i termini del dibattito e le trasformazioni istituzionali fino alla istituzione della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Dall'Impero britannico all'impero americano
Ottavio Barié
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 386
Il volume raccoglie alcuni importanti scritti di Ottavio Barié, allievo di Federico Chabod e Franco Valsecchi, Professore emerito dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha insegnato per trent'anni Storia delle relazioni internazionali. Essi offrono un panorama sui due principali ambiti e periodi storici studiati da Barié nella sua lunga attività scientifica: il secolo dal 1815 al 1914 e la Guerra Fredda. Il primo vide protagonista l'Impero britannico, il secondo l'impero americano. L'uso nel primo caso della maiuscola e nel secondo della minuscola vuole indicare la diversità tra le due esperienze storiche. La Gran Bretagna utilizzò ampiamente e senza remore il termine Impero e la Regina Vittoria nel 1876 assunse il titolo di Empress of India. Negli Stati Uniti, invece, fin dall'inizio del secolo XX si è sviluppato un ampio dibattito sul fatto se il termine impero fosse appropriato per descrivere l'espansione e il ruolo egemonico più tardi assunto dal Paese. Il dibattito si è poi rinnovato, negli Stati Uniti e all'estero, durante la Guerra Fredda (si ricordi ad esempio la nota definizione di Raymond Aron dell'America come République impériale) e nel periodo post-bipolare.
Diplomatico tra due guerre. Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone
Giovanni Tassani
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 510
Un re afghano in esilio a Roma. Amanullah e l'Afghanistan nella politica estera italiana 1919-1943
Luciano Monzali
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 141
Per molti anni visse in esilio a Roma un importante sovrano afghano, Amanullah, che aveva combattuto vittoriosamente contro i Britannici nel 1919 e che aveva cercato di avviare un coraggioso programma di riforme politiche e sociali per il proprio popolo. Fra il 1929 e gli anni della seconda guerra mondiale Roma divenne il luogo da cui Amanullah cercò di orchestrare svariati intrighi e macchinazioni per riconquistare il trono perduto. Questo libro, fondato su documentazione diplomatica in gran parte inedita, da una parte è un tentativo di comprendere come i diplomatici italiani di stanza a Kabul, fra i quali spicca Pietro Quaroni, percepissero e interpretassero la società afghana e i suoi problemi; dall'altra è una ricostruzione delle relazioni italo-afghane all'interno del quadro generale della politica italiana verso il Medio Oriente e l'Asia centrale negli anni fra le due guerre mondiali.
Feluche d'Italia. Diplomazia e identità nazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 247
La nascita del Regno d'Italia fu possibile anche per il sapiente operato di una classe diplomatica di stretta osservanza cavourriana. Da quel momento le "feluche", dal nome del copricapo anticamente utilizzato dagli ambasciatori, hanno operato, nel corso delle varie fasi della storia nazionale, per tutelare gli interessi permanenti del paese. I contributi contenuti in questo volume ricostruiscono l'azione della diplomazia italiana dal 1861 alla conclusione del confronto bipolare. Una riflessione corale che non si limita a descrivere le attività dei diplomatici, ma che cerca di comprendere i valori, la forma mentis e il modus operandi di un'élite che, anche nell'Italia contemporanea, svolge una funzione di estremo rilievo. Formalmente subordinata al potere politico, essa ha saputo ritagliarsi dei margini di autonomia che le hanno permesso, nei limiti delle sue facoltà, di contenere gli sbandamenti del paese nell'arena internazionale. Attiva quanto silente tessitrice della politica estera italiana, la diplomazia rappresenta, a centocinquant'anni dall'unità, una realtà ancora da scoprire e valorizzare.
L'antigermanesimo italiano. Da Sedan a Versailles
Federico Niglia
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 133
I rapporti tra Italia e Germania si caratterizzano da sempre per una certa dose di ambivalenza: dietro all'aspirazione alla conoscenza e all'intesa si celano sovente il sospetto e l'incomprensione. Gli italiani, per parte loro, hanno sempre avuto un atteggiamento di amore-odio per il mondo tedesco. Dietro agli stereotipi, positivi e negativi, che influenzano l'attuale visione italiana del mondo tedesco si nasconde una storia articolata e complessa. Questo volume analizza il momento cruciale in cui la Germania si afferma come polo di riferimento culturale per l'Italia: nell'ultimo trentennio dell'Ottocento la Germania bismarckiana penetra la politica, l'economia e la cultura del Regno d'Italia. Vista inizialmente come fonte di rinnovamento per il paese, l'influenza tedesca viene progressivamente rigettata da porzioni consistenti dell'intellettualità e del mondo politico nazionale. Lo schieramento di Italia e Germania su fronit opposti nella grande guerra trasformerà l'antigermanesimo nel paradigma dominante della visione italiana dell'Europa.
Fascismo
Renzo De Felice
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 118
Sintesi storica scritta da Renzo De Felice sulla storia del fascismo dalle origini alla Repubblica sociale. Un testo scritto con finalità divulgative e interpretative. Il saggio è seguito da un altro saggio sul fascismo italiano e sui fascismi stranieri che De Felice scrisse per una enciclopedia storica tedesca, ma rifiutò poi di pubblicare per dissensi con l'editore: una nota ricostruisce, sulla base delle carte dello storico, la vicenda di questo scontro. Infine conclude il volume un dibattito tra Renzo De Felice, Augusto Del Noce e James A. Gregor sulla natura del fascismo. Prefazione di Sergio Romano e introduzione di Francesco Perfetti.
La Francia di Vichy. Una cultura dell'autorità
Maurizio Serra
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 300
Ormai da alcuni anni i contributi più validi e stimolanti per la conoscenza della realtà di Vichy vengono da studiosi non francesi. Col presente lavoro, Maurizio Serra affronta uno degli aspetti fondamentali e più controversi di tale realtà. Quello della cultura, non limitandosi però agli anni di Vichy, ma risalendo agli anni Trenta e anche più indietro, così da tracciare un convincente profilo della tradizione antirepubblicana e poter poi vedere come le diverse componenti di questa tradizione abbiamo giocato e si siano atteggiate nel 1940-44. Ne è uscito un libro che farà a lungo testo e che al tempo stesso si inserisce autorevolmente nel dibattito in corso sul "fenomeno fascista" e sui caratteri del "fascismo" francese.