L'Ancora del Mediterraneo: Gli alberi
Silone, un alfabeto
Francesco De Core, Ottorino Gurgo
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2003
pagine: 158
Dalla A di anarchia e Abruzzo alla P di partitocrazia, alla S di Stati Uniti, fino alla V di verità, Francesco De Core e Ottorino Gurgo ricostruiscono l'universo di Ignazio Silone, la sua attività di scrittore ma anche quella di pensatore socialista e cristiano mai piegato al potere (politico e della Chiesa).
Un paradiso abitato da diavoli. Identità nazionale e immagini del Mezzogiorno
Nelson Moe
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2003
pagine: 376
È dal Settecento, quando si formano nell'immaginario collettivo le categorie di "europeo" e "civilizzato" e si costruisce poi l'identità italiana, che il sud è visto come barbaro o pittoresco, parte malata della nazione, da curare anche con la forza, o crogiolo della cultura greco-romana, fondamento dell'occidente. "'Un paradiso abitato da diavoli' - scrive Christopher Duggan sul Times Literary Supplement- rappresenta un contributo importante all'enorme mole di scritti che hanno cercato di smantellare vecchie categorie di analisi e d'interpretazione, presentando il sud in termini più aderenti alla sua realtà e in maniera più complessa".
La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 407
Dal settembre 1943 all'aprile 1945 l'intera Emilia Romagna fu teatro di numerosi episodi di violenza collettiva - frutto di una criminalità organizzata - sia da parte del Terzo Reich sia della Repubblica sociale italiana. Stragi di civili, distruzione integrale dell'habitat, guerra feroce ai partigiani, rastrellamenti, deportazioni, stupri, uccisioni indiscriminate, gestione arbitraria e crudele degli ostaggi, torture sui corpi dei prigionieri politici. A questi vanno aggiunti altri delitti, inclusi quegli omicidi commessi da gruppi e singoli, quasi "per caso". Il tutto a costruire una particolare forma di "guerra totale" che, nella regione, assume i caratteri di una vera e propria "guerra terroristica".
Nel sud, senza bussola. Venti voci per ritrovare l'orientamento
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 256
Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale
Gabriella Gribaudi, Salvo Ascione, Andrea De Santo
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 465
Santi vicini. La religione locale nella Spagna del sedicesimo secolo
William A. Christian
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 240
I giochi dell'incertezza
Paolo Macry
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 192
Quando si ha ragione. Cronache italiane
Camilla Cederna
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 427
Il volume raccoglie inchieste che raccontano Milano, dal dopoguerra in poi, la ricca provincia del Nord e dell'Emilia, l'Avellino dei politici, la Napoli dei femminielli, fino alla Palermo della mafia. E inoltre, fulminanti ritratti di artisti (Toscanini e "la Wandissima", Maria Callas e Federico Fellini) e di politici (da Leone a Pertini a Berlusconi). E poi storie "di nera" fino all'impegno negli anni di piombo. Fanno da contrappunto due intermezzi. Il primo dedicato ai luoghi comuni, il secondo a una ironica galleria di ritratti di signore (la cacciatrice d'uomini, la lamentosa, l'intellettuale, la delusa, la snob, l'efficiente, l'ultrasensibile, la fastidiosa, la maligna, la villana, l'ansiosa, la coniuga, l'adultera, la malsana, le analizzate, la manager).
La politica del massacro
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2002
pagine: 460
Estate 1944: l'esercito tedesco elabora e mette in atto una "politica del massacro" di civili attuata senza pietà nei confronti delle popolazioni, per perseguire i diversi obiettivi dell'occupazione. La "politica del massacro" segue logiche strategiche specifiche nelle diverse realtà regionali e locali; molto dipende dai "carnefici", di cui qui si cerca di assumere la prospettiva, soprattutto nel caso di quelli che si mostrano più violenti e spietati di altri... Il filo conduttore resta la ricostruzione dei fatti e della memoria della violenza, che si intreccia con quello dell'indagine sulla "responsabilità" partigiana: una memoria comunque divisa, segmentata ma ancora forte nelle comunità colpite dagli eccidi.