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Il Saggiatore: La cultura

Leggere il cielo. Diari 1912, 1914, 1923

Leggere il cielo. Diari 1912, 1914, 1923

Arnold Schönberg

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 166

Leggere il cielo, leggere nelle nuvole il futuro, la guerra, la bellezza, l'arte: c'è tutta la vita di Arnold Schönberg, e tutta la sua musica, in questi diari scritti a partire dal 1912, l'anno successivo alla pubblicazione di quel "Trattato di armonia" che apriva la strada verso il pensiero dodecafonico. Sono pagine intensamente private, dal ritmo franto di chi cerca di restituire non il racconto ordinato di un'esistenza ma le impressioni dell'istante; pagine da cui affiora un'immagine insolita dell'uomo e dell'artista: agli squarci aperti sull'intimità della vita domestica e al racconto delle prove d'orchestra fanno da contrappunto le riflessioni sul significato del genio musicale, i giudizi taglienti dedicati ai critici musicali e i rapporti alterni con i colleghi, da Busoni a Berg, da Webern a Richard Strauss. Testimonianza unica e irripetibile, anche per la particolare contingenza storica che ne ha visto la nascita, i diari di Schönberg ritraggono un uomo sensibile a ogni fenomeno, pronto a ricevere il mondo, a risuonare con la storia, a interrogarsi su ogni evento: così, nel 1914, il diario diventa un giornale di guerra e Schönberg legge nelle manifestazioni atmosferiche i destini dell'umanità, con l'acume, la lungimiranza e la preveggenza degli antichi aruspici, che sapevano scorgere l'invisibile nel visibile.
23,00

Intelligenza e pregiudizio. Contro i fondamenti scientifici del razzismo

Intelligenza e pregiudizio. Contro i fondamenti scientifici del razzismo

Stephen Jay Gould

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 476

I pregiudizi del determinismo biologico hanno ampiamente indirizzato, nell'età moderna, le ricerche scientifiche e antropologiche del mondo occidentale. Teorie come quella poligenetica, che intende affermare con risolutezza le diverse origini delle razze umane, e gli studi craniometrici e fisiognomici, ispirati dal padre della criminologia Lombroso, sono diventati - nelle mani dei fomentatori dell'odio e del razzismo - strumenti letali di propaganda e ghettizzazione in grado di muovere alla propria causa un numero sorprendente di intellettuali e studiosi, e di plasmare l'immaginario xenofobo di intere popolazioni. Molti scienziati hanno caldeggiato, nel corso dei secoli, ipotesi prive di credibilità, approfittando dell'arretratezza dei sistemi culturali e della scarsità delle competenze scientifiche, senza porsi remore nell'artefare i risultati delle proprie indagini per avvalorare argomentazioni disumane: nei loro reportage si trovano spesso crani di neri abbozzati in modo da apparire simili a quelli degli scimpanzé, o fotografie di bambini cresciuti in ambienti poveri, immortalati insieme ai genitori in pose ebeti e sinistre composte intenzionalmente per il dagherrotipo. In tempi recenti, anche sistemi più maturi di valutazione cognitiva, come il calcolo del quoziente d'intelligenza, hanno dimostrato la propria insufficienza e vulnerabilità, portando a risultati suscettibili di interpretazioni faziose e manipolazioni.
25,00

Io sono Burroughs. Una biografia

Io sono Burroughs. Una biografia

Barry Miles

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 812

William Burroughs ha cinque anni quando, seduto con il fratello nella casa di famiglia, scoppia improvvisamente a piangere: "Era come la sensazione disperata e assoluta di essere vulnerabile". William ne è ancora ignaro, ma lo Spirito del Male è già penetrato in lui, entità ostile che lo perseguiterà per tutta la vita. Che studi medicina a Vienna o antropologia ad Harvard, che faccia il disinfestatore a Chicago o si rifugi tra le braccia dell'amico Allen Ginsberg, lo Spirito del Male non gli darà mai pace, portandolo alle azioni più sconsiderate e alle sperimentazioni più folli, ma anche, per reazione violenta, alle visioni più lucide e alle verità più drammaticamente insondabili. L'uccisione della moglie nella delirante e ubriaca imitazione di Guglielmo Tell, la ricerca di giovani corpi nei casini di Tangeri, l'automutilazione del mignolo per farne dono all'innamorato, la dipendenza dall'alcol e dalle droghe, la fascinazione per l'occulto in tutte le forme con cui si manifesta: Burroughs sperimenta ogni possibile deragliamento dei sensi, convinto di poter sfuggire al controllo dello Stato, delle religioni, del sesso, della droga, delle dipendenze solo immergendovisi fino in fondo, sprofondandovi ogni volta, dando in pegno la sua vita per guadagnarne mille. Barry Miles assistette in presa diretta alla sua eccezionale esistenza e ne ricostruisce, tramite testimonianze inedite, l'intera vicenda biografica.
40,00

Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita

Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita

David Lynch

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 424

Il fuoco, il fumo. Strade notturne con semafori rossi mossi dal vento, tende rosse agitate da brezze invisibili. Donne angeliche in pericolo, agenti dell'Fbi con una passione maniacale per caffè e torte alla ciliegia. Il fischio delle segherie, le sirene sull'acqua. Queste e mille altre ossessioni affollano la fantasmagoria allucinata di David Lynch, regista fra i più visionari della sua generazione. Il suo cinema è un'esperienza simile a quella che si vive al risveglio, quando il mondo del sogno sfuma lentamente nella consapevolezza. È un sogno vigile, un viaggio attraverso l'ignoto, l'oscuro, il bene e il male che forgiano ognuno di noi. Per questo Lynch è così difficile da spiegare e così restio a spiegarsi, perché la parola non può attingere al nucleo dell'incubo, può solo lambirlo. "Io vedo me stesso" è il risultato di più di un decennio di interviste raccolte da Chris Rodley, a cui David Lynch ha affidato il racconto della propria formazione, la passione per la pittura e l'influenza di artisti come Oskar Kokoschka e Francis Bacon, il lavoro di fotografo e la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, fino alle grandi opere cinematografiche, spesso frutto di difficili compromessi per mantenere il controllo creativo.
25,00

Wagner. Tannhäuser, Lohengrin, il Vascello fantasma

Wagner. Tannhäuser, Lohengrin, il Vascello fantasma

Franz Liszt

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 540

Parigi, 1840. Quando si incontrano per la prima volta nelle stanze dell'editore Maurice Schlesinger, Liszt è il pianista più acclamato d'Europa, conteso da tutti i salotti e dalle corti, mentre Wagner è un giovane compositore ancora sconosciuto, costretto a guadagnarsi da vivere con le trascrizioni per pianoforte. È il primo passo di una delle più feconde, celebri e complesse amicizie della storia della musica. Negli otto anni successivi, Wagner compone Il Vascello fantasma, Tannhäuser e Lohengrin, e già all'inizio degli anni cinquanta Liszt, compresane la portata rivoluzionaria, si butta anima e corpo in quella che lui stesso chiama "propaganda wagneriana": il culmine è raggiunto a Weimar nel febbraio-marzo 1853 con un ciclo - il primo di questo genere - in cui Liszt dirige di persona le tre opere. Accanto a una messe di articoli e interventi che celebrano il genio assoluto di Wagner, Liszt concepisce anche un libro, dove è manifesta la volontà di non separare il compositore dal librettista - punto essenziale del nuovo sistema drammatico - e di mettere in primo piano i mezzi utilizzati da Wagner per fondere musica e dramma. Sono, queste di Liszt, pagine appassionate e profonde che rivelano una ricerca personale e musicale inesausta, sostenuta da innumerevoli riferimenti alla filosofia, alla Bibbia, alle mitologie greco-latina e germano-scandinava, alla letteratura e alle arti figurative, e da un lessico ricco e raro.
38,00

La veglia all'alba

La veglia all'alba

James Agee

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 107

In un austero collegio religioso, un sacerdote irrompe nella penombra notturna del dormitorio e chiama uno a uno tutti i ragazzi. Il grande orologio segna le quattro meno un quarto: è il Venerdì Santo, l'ultima ora di Nostro Signore. Sopraggiunge la notte più lunga dell'anno, dunque bisogna vegliare. Il tredicenne Richard e i suoi compagni si dirigono, ridendo sottovoce, verso la cappella della scuola. Qui, tra l'odore d'incenso e il mormorio delle preghiere, Richard ha la possibilità di ricordare i momenti cruciali della sua vita: la perdita del padre, il desiderio nascosto di santità che lo ha spinto, più di una volta, a sognare di essere crocifisso insieme a Gesù, la vanità della sua giovinezza - orgogliosa e testarda come tutte le giovinezze. Una veglia che dura poche ore ma che ha la consistenza dell'eternità, rapinosa e lustrale, in cui si trova a fare i conti con l'ossessione per la morte, respinta con paura e timore, ma anche desiderata, attesa, inseguita come raggiungimento del proprio martirio; per il sesso, in un incompreso, malcerto impulso di liberazione e divieto; e per il riconoscimento della propria individualità. Dall'oscurità della cappella alla luce che trafila da Grotta Bagnata - simbolico eden in cui si rifugia dopo la veglia, dove scorrono acque acquitrinose e sibila il serpente del peccato originale - la notte santa diventa il momento della rinascita interiore, e l'approdo a una libertà vera, originaria, assoluta, vissuta fuori dalle gabbie del cattolicesimo.
18,00

Il pollice del panda

Il pollice del panda

Stephen Jay Gould

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 316

"Il pollice del panda" raccoglie alcuni dei più importanti brani scritti da Stephen Jay Gould sulla storia naturale e le teorie evoluzionistiche. Con il suo stile consueto, diretto e arguto, Gould spazia tra gli aspetti più disparati della storia naturale: dalla teoria dell'evoluzione di Darwin all'anatomia comparata, dall'evoluzione della razza umana a diverse teorie scientifiche del passato oggi ormai dimenticate. Ma l'autore mostra anche come la scienza possa essere usata per giustificare la discriminazione di precisi gruppi sociali o minoranze: come i "pregiudizi scientifici" del secolo scorso nei confronti delle donne e delle popolazioni europee, o le teorie che mettono in relazione la massa cerebrale con le capacità intellettuali.
22,00

Citizen gay. Affetti e diritti

Citizen gay. Affetti e diritti

Vittorio Lingiardi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 160

Un tempo erano discriminate per la loro "devianza", oggi perché rivendicano il diritto a una cittadinanza "normale" che comprenda matrimoni, famiglie, pensioni. Come mai le persone omosessuali, storicamente marchiate come peccatrici, invertite o malate mentali, chiedono di poter adottare quell'ordine familiare che tanto ha contribuito alla loro sfortuna? Dopo un faticoso cammino, anche in Italia, come in gran parte del mondo, le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono legge dello Stato. È un traguardo storico per la democrazia italiana, ma non è ancora il matrimonio egualitario. Soprattutto, non è una legge che riconosce diritto d'esistenza ai genitori gay e lesbiche e ai loro figli. Per raccontare le omosessualità e la lunga marcia verso l'uguaglianza, Vittorio Lingiardi mette in dialogo psicoanalisi e biologia, psichiatria e scienze sociali, storia e giurisprudenza. Alla sua terza edizione, completamente aggiornata, "Citizen gay" è diventato un classico, che spiega la varietà degli orientamenti sessuali, gli inganni contenuti nella domanda "si nasce o si diventa?", le radici dell'omofobia sociale e interiorizzata -, gli effetti psicologici del minority stress, i risultati delle ricerche scientifiche sulle famiglie omogenitoriali, la fine del pregiudizio psicoanalitico sull'omosessualità. Un libro per capire che ogni maggioranza è un insieme di minoranze, che la varietà è una ricchezza, che non c'è "natura" senza "cultura" e che la curiosità è meglio del sospetto.
20,00

La commedia umana. Conversazioni con Sebastiano Mondadori

La commedia umana. Conversazioni con Sebastiano Mondadori

Mario Monicelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 384

Ignorata o screditata per anni dalla critica ufficiale, oggi la commedia all'italiana è celebrata come uno dei filoni più originali e fecondi nella storia del nostro cinema. Mario Monicelli ne è stato fondatore e massimo esponente. In questo fitto dialogo con Sebastiano Mondadori, il regista che ha inventato Totò neorealista e Vittorio Gassman comico, Monica Vitti mattatrice della risata e Alberto Sordi attore drammatico racconta passo dopo passo i suoi quasi sessanta film. Una storia artistica e personale che s'intreccia alla storia d'Italia, di cui Monicelli è stato testimone e censore, mettendo in scena fatti e misfatti, vizi e piccolezze di connazionali mediocri. Nella Commedia umana Monicelli fa emergere, come in un testamento spirituale, tutta l'essenza di un cinema in cui la risata sgorga, amara, da una vera "poetica del cialtrone", capace di svelare senza indulgenze la sproporzione tra l'atteggiamento sbruffone e millantatore degli italiani e le loro reali capacità, il loro individualismo tanto generoso di parole quanto gretto nell'animo e nei fatti. Ridere delle miserie umane, infierire sui disgraziati smascherandone difetti, tabù e pregiudizi: è la vena dissacratoria tipica di molta della migliore letteratura italiana ad animare la comicità spietata, spesso disperata di film come I soliti ignoti, La grande guerra, L'armata Brancaleone, Amici miei, Un borghese piccolo piccolo, Il marchese del Grillo, Speriamo che sia femmina.
24,00

Run River

Run River

Joan Didion

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 322

Il sole ambrato della California accende il cielo di un'estate torrida e interminabile; il luppolo verde matura avvinghiato ai filari, il fiume scorre a valle, disseta la terra e rinfresca i corpi mentre, sotto la superficie, erode e divora gli argini con la forza inesorabile di una piaga biblica. Sulle sponde, nei ranch e nelle piscine illuminate delle ville, si trascina una festa sospesa nel tempo, tra balli e bourbon, abiti di seta e champagne, tra morti e addii. È qui che Lily ed Everett vivono la dissoluzione di un amore lungo una vita. Perché si può amare e mille volte tradire, amare e consumarsi, non conoscersi mai, non avere neppure per un attimo l'illusione di una scelta, e perdere tutti per strada, mentre il fiume corre. "Run River", romanzo d'esordio di Joan Didion, è la saga di una famiglia accecata dal tramonto del sogno americano, il racconto dell'inarrestabile declino dei discendenti di cercatori d'oro e pionieri, privi ormai di una frontiera da inseguire. Ad aprire le sue pagine è il fragore di uno sparo che squarcia una notte d'agosto del 1959. La traiettoria del proiettile è un viaggio lungo ventun anni, che inizia con due ragazzi che scoprono il sesso in riva a un fiume e si conclude in un deserto emotivo in cui ognuno porta con sé un'inguaribile solitudine: ogni incontro è una collisione dalla quale si esce feriti.
20,00

La fiaba nella tradizione popolare

La fiaba nella tradizione popolare

Stith Thompson

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 626

Per almeno tre o quattro millenni, e certo in lunghe epoche precedenti, l'arte del fabulare è stata protagonista della vita sociale dell'umanità. Ulisse intrattiene la corte di Alcinoo con il racconto delle sue incredibili avventure; secoli più tardi, i preti condiscono i loro sermoni di aneddoti, mentre un paggio legge nottetempo romanzi cavallereschi alla sua signora per divertirla in attesa che torni il signore lontano, in crociata; il vecchio contadino inganna le serate invernali con racconti di eroi, magie e avversari soprannaturali, e le bambinaie narrano ai pargoli la fiaba di Raperonzolo; in tempi più recenti, nei fumoirs dei vagoni letto e delle navi e attorno alle tavole dei banchetti fiorisce l'aneddoto orale di un'età nuova. Nella "Fiaba nella tradizione popolare" Thompson, maestro di folclore, esamina il campo della fiaba tramandata di generazione in generazione, per iscritto o oralmente. Rileva l'importanza della tradizione favolistica sia come forma d'arte vitale per la civiltà e base della narrativa letteraria, sia come sostanzioso indice socioculturale. Passa in rassegna le grandi fiabe popolari di tutto il mondo, con la loro storia, la loro diffusione e le loro varianti, dall'antichità classica all'Italia di Straparola e del Pentamerone di Basile, dall'Irlanda all'Estremo Oriente, fino ai miti degli indiani del Nordamerica.
35,00

Un eroe borghese

Un eroe borghese

Corrado Stajano

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2016

pagine: 235

L'Italia degli anni settanta è l'Italia della loggia P2, della strategia della tensione, del terrorismo rosso e nero, l'Italia in cui la nascente società civile scopre che la democrazia non è un bene acquisito una volta per sempre. Giorgio Ambrosoli è un avvocato milanese, conservatore, cattolico, in gioventù monarchico. Muore nella notte di una Milano deserta, ucciso da un sicario venuto dall'America, l'11 luglio 1979. Nel settembre 1974 la Banca d'Italia aveva nominato Ambrosoli commissario liquidatore dello scricchiolante impero bancario di Michele Sindona. Basta poco ad Ambrosoli per scoprire, allibito, il castello di trucchi contabili, operazioni speculative, autofinanziamenti truffaldini su cui si è retto l'inganno della sindoniana Banca Privata Italiana. Sfatando le previsioni di chi lo vorrebbe influenzabile, sensibile agli equilibri politici, il "moderato" Ambrosoli si rivela invece un osso durissimo, fedele alla propria integrità morale nonostante le pressioni dall'alto, i tentativi di corruzione che sfociano in minacce, la solitudine in cui gradualmente sprofonda. Fino all'omicidio, ordinato da Sindona. La storia di Giorgio Ambrosoli - che Corrado Stajano ricostruisce in un'inchiesta incalzante, fulminea nelle sue giustapposizioni impreviste di fatti e scene, sempre attenta alla verità del particolare - è un frammento illuminante, tragicamente emblematico, della storia politica italiana.
20,00

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