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Il Saggiatore: La cultura

Guida per cervelli affamati. Perché da bambini odiamo le verdure e altri misteri neurogastronomici che ci rendono umani

Guida per cervelli affamati. Perché da bambini odiamo le verdure e altri misteri neurogastronomici che ci rendono umani

Carol Coricelli, Sofia Erica Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 312

Fish and chips è più buono se mentre ci unge le mani ascoltiamo i Beatles. Un’insalata è più gustosa se servita con un impiattamento ispirato a Kandinskij. Il calice di vino a 45 euro ci sembra migliore dello stesso vino pagato 5 euro. E sappiamo tutti benissimo quanto ci attrae di più una bella fragola rossa rispetto a un cavolo viola. Mangiamo perché dobbiamo nutrirci, ma non solo: il cibo più che di pancia è una questione di cervello. Le neuroscienze se ne sono accorte e si sono messe a studiare la nostra percezione del cibo, trovando che mangiare risponde non solo al primitivo, indispensabile bisogno di sazietà, ma soprattutto al bisogno di gustare; dalla scelta di un alimento al suo assaggio, mangiare mette in moto una serie di meccanismi cognitivi – ancestrali o nuovissimi – che impegna ogni lembo del nostro organo più misterioso. “Guida per cervelli affamati” ci racconta il rapporto tra i nostri neuroni e quello che abbiamo nel piatto, sondato grazie a caschetti che identificano in tempo reale l’oggetto del nostro desiderio culinario, misuratori che rilevano la dilatazione delle nostre pupille davanti a un piatto e scanner che fotografano l’attività del nostro cervello mentre lo assaporiamo. In un viaggio fra menù thailandesi e menù marziani, dessert a forma di spugnette per lavare i piatti e uova centenarie, Carol Coricelli e Sofia Erica Rossi ci spiegano perché mangiamo quel che mangiamo e come ci siamo evoluti dalla raccolta delle bacche ai piatti molecolari, perché il suono che fanno le patatine sotto i nostri denti ci dà un piacere tanto intenso e la paura degli insetti ci fa provare disgusto di fronte a uno stufato di cavallette (anche se sappiamo che mangiarlo regolarmente farebbe molto bene al nostro pianeta). E soprattutto come mai, anche se la pancia è piena, c’è sempre posto per il dolce.
22,00

Lettere

Lettere

Italo Svevo

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 1232

Chi è Italo Svevo? In quale misura la sua esistenza da Ettore Schmitz, ottimo commerciante e industriale, si è riversata nella scrittura dei suoi romanzi? Quanto Schmitz c’è in Svevo e quanto Svevo in Schmitz? Queste domande hanno assillato Eugenio Montale e Bobi Bazlen sin dai momenti immediatamente successivi alla sua morte. Le riprende Federico Bertoni nel suo saggio introduttivo a questa nuova edizione delle Lettere: «Quali sono gli snodi, i compromessi, le intercapedini tra l’uomo e l’opera, tra l’esperienza vissuta e l’invenzione letteraria?». Nulla come un epistolario può aiutare a sciogliere i grovigli di una vita intera, illuminare gli angoli remoti e difficilmente raggiungibili di una personalità. Quella di Svevo emerge nei suoi lati più privati – l’ipocondriaco, l’innamorato, il marito, il padre – e più tardi in quelli pubblici – l’autore affermato, l’intellettuale ormai riconosciuto – attraverso i dialoghi con i grandi del suo tempo: Montale, Prezzolini, Comisso e soprattutto l’amico James Joyce. Il carteggio tratteggia i lineamenti di uno scrittore tra i più originali del panorama letterario del nostro paese. La sua prosa multiforme, che attinge dal dialetto, dai gerghi tecnici e dalle lingue straniere, è un grande esempio, visibile in maniera evidente anche nelle Lettere, di espressionismo e ibridismo letterario, fatto di contrasti e accumulazioni, di splendido e istintivo disordine, di sprezzo per il bello stile che ancora dominava il canone letterario del suo tempo: «Ho avuto sempre una certa antipatia per la parola dolce ch’è tanto facile di vergare e che non dice niente», scrive in una lettera. Il volume di Lettere qui presentato raccoglie tutte le ultime scoperte, nonché quattro missive fino a oggi inedite destinate a Joyce, ed è dunque la più completa edizione dell’epistolario sveviano finora mai pubblicata, curata scientificamente da Simone Ticciati. Le Lettere sono una finestra sul mondo ironico e nevrotico di Italo Svevo, scrittore in grado di mettere su carta la psicologia di un’epoca intera, di un cambio di secolo folle. Sullo sfondo di una Trieste in fermento, cogliamo tutte le sfumature dell’uomo Schmitz, dell’autore Svevo, di uno dei più grandi prosatori del Novecento italiano. Con un saggio di Federico Bertoni.
65,00

Il grande libro del vintage

Il grande libro del vintage

Sabina Minardi

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 280

Drive-in, Polaroid, la Vespa. Le borse all’uncinetto, i pantaloni a vita alta, le Vans. Friends, Mazinga Z, Dune. La voce di Orietta Berti che fuoriesce da una cassa bluetooth mentre un barman in gilet e baffi a manubrio serve un Old Fashioned in uno speakeasy inaugurato da poco. Che cos’è questa confusione di immagini e oggetti di epoche diverse, stili di vita dimenticati e musica retrò? Che cos’è questa nostalgia nell’aria? La risposta sta tutta in una parola: vintage. Sabina Minardi ci conduce in un colorato viaggio nel cuore di uno dei grandi cortocircuiti del contemporaneo: tra moda e costume, storia e tendenze giovanili, "Il grande libro del vintage" spalanca le porte di questa indefinibile Wunderkammer di destini che si riavvolgono e gusto dell’usato. Un’opera fondamentale per comprendere perché più ci proiettiamo nel futuro più siamo affascinati dal passato; per ritrovarci nei panni appena smessi, che rivestiremo domani.
29,00

Teoria della raffigurazione e della forma

Teoria della raffigurazione e della forma

Johannes Itten

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 160

Nell’autunno del 1919 Walter Gropius invita Johannes Itten a fare parte del corpo insegnante del neonato Bauhaus a Weimar. La celebre scuola non ha ancora un programma definito e Itten propone di inserire in un corso preliminare tutti gli studenti che mostrano un interesse di tipo artistico. Al pittore viene lasciata la più totale libertà riguardo ai temi e alla struttura delle lezioni: è l’inizio di uno dei corsi più innovativi della scuola e l’occasione per ribaltare il concetto tradizionale di insegnamento artistico basato sulla ripetizione di modelli consolidati. Il corso ha lo scopo di impratichire gli studenti con le più diverse modalità di raffigurazione – pittura, scultura, fotografia, uso del colore, del ritmo e dei contrasti di forme e tonalità – al fine di trovare quella più consona alle inclinazioni individuali e produrre opere ispirate non da modelli teorici, ma da un’emozione. Le lezioni di Itten sono introdotte da esercizi di respirazione che eliminino rigidità e tensioni dal corpo, e proseguono sfidando la creatività degli allievi nei modi più vari: si scompongono i capolavori di Goya e Giotto in sezioni di luce e ombra; si sperimenta con tessuti, legni e metalli, toccandoli, plasmandoli e assemblandoli; si cerca il modo più spontaneo di riprodurre a memoria la corteccia di un albero o di tracciare con poche linee istintive l’essenza di una tigre o di un cavallo al galoppo. "Teoria della raffigurazione e della forma", che raccoglie le indicazioni creative di Johannes Itten per il suo insegnamento al Bauhaus e le riproduzioni dei lavori degli allievi, è una fonte inesauribile di idee e intuizioni e, oggi come allora, il manifesto di una concezione rivoluzionaria dell’arte: un’arte che nasce non dall’imitazione del passato ma da un’emozione profonda e personale.
23,00

Il giorno in cui il mondo smette di comprare

Il giorno in cui il mondo smette di comprare

J. B. MacKinnon

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 384

I primi ad accorgersi che qualcosa è cambiato sono i commessi dei negozi: quel giorno stanno clamorosamente mancando gli obiettivi di vendita. Poche ore dopo i responsabili di zona mandano resoconti preoccupati ai loro capi. Il giorno successivo gli addetti ai magazzini dei maggiori siti di shopping online vedono i loro ritmi frenetici rallentare. Nel giro di pochi giorni il colore del cielo cambia con il calare delle emissioni di anidride carbonica. Il mondo ha smesso di comprare: non è l’inizio di un romanzo distopico; è l’unica cosa che può salvare noi e la Terra. Parliamoci chiaro: è lo stile di vita basato su un consumo costante la causa principale del collasso ecologico. Siamo disposti ad avviare trasformazioni radicali su scala globale per rendere più verde e sostenibile il nostro stile di vita, ma non a diminuire i nostri acquisti, quello no, è l’ultimo tabù. Se smettiamo di comprare, dicono politici ed economisti, sarà una catastrofe, la fine della nostra società e di milioni di posti di lavoro. Ma è davvero così? Per rispondere a questa domanda, J.B. MacKinnon ha attraversato il pianeta parlando con gli ultimi cacciatori-raccoglitori africani, con dirigenti dell’industria della moda e con chi lavora negli stabilimenti tessili in Bangladesh, con pubblicitari più o meno pentiti e membri di comunità autosufficienti, con chi produce oggetti usa e getta e chi li cura come prodotti artigianali. Ha visitato gli ultimi luoghi degli Stati Uniti in cui i negozi sono chiusi la domenica; ha attraversato città in cui, avendo tagliato l’illuminazione artificiale, si è tornati ad ammirare le stelle; ha scoperto insospettabili sacche di resistenza al consumo nel cuore del Giappone ipertecnologico. Ridurre i nostri consumi non è un processo indolore, ma è possibile, necessario e non rimandabile se vogliamo interrompere la spirale distruttiva che sta devastando le nostre vite e la Terra. "Il giorno in cui il mondo smette di comprare" è la proposta di un futuro diverso, un futuro che inizia da una nostra semplice decisione: devo davvero premere il pulsante «acquista»?
22,00

Lettere agli italiani

Lettere agli italiani

Giorgio Strehler

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 184

«Credo che oggi si debba avere fiducia non tanto nella società, quanto piuttosto nell'essere umano. Nell'individuo. Deve esserci un modo per vivere un po' meglio.» Per tutta la vita Giorgio Strehler ha alternato alla carriera artistica l'impegno politico, con pari passione e ardore: oltre a essere stato un faro per la scena teatrale nazionale, infatti, per quasi mezzo secolo ha pubblicato articoli sui principali quotidiani italiani e ha militato nei partiti della sinistra, fino a essere eletto prima al Parlamento europeo e quindi al Senato, sempre intrecciando ai grandi eventi storici del secondo Novecento le proprie riflessioni e i propri vissuti. Le "Lettere agli italiani" raccolgono il fiore di questa lunga esperienza da intellettuale pubblico, il suo pensiero sull'eredità della Resistenza, sull'emergere del razzismo, sulla fine dell'Unione Sovietica, sulla necessità di unire culturalmente l'Europa in «un nuovo Umanesimo europeo» ancor prima che a livello di istituzioni, su Tangentopoli e sul crollo della Prima Repubblica, sul bisogno di giustizia e sugli eccessi del giustizialismo. Quelle di Strehler sono considerazioni mai banali e sempre espresse con coraggio, esponendosi in prima persona nelle assemblee e sulla carta stampata, all'interno delle quali trovano spazio inediti e intimi ritratti di luoghi e personaggi: dalla Trieste dell'infanzia alla tanto amata Milano, da Sandro Pertini a Norberto Bobbio, senza dimenticare il compagno di strada Paolo Grassi, con cui fondò il Piccolo Teatro. Queste pagine - arricchite dalla prefazione di Ferruccio de Bortoli - rappresentano una testimonianza unica di impegno civile e delle possibilità che ha l'arte di «agire tra le strade del mondo». Un invito che dal cuore del turbolento XX secolo giunge intatto sino a noi: perché il palcoscenico del presente torni a essere un luogo in cui la voce e le speranze degli uomini possano risuonare.
18,00

Come fermare il nuovo fascismo. Storia, ideologia, resistenza

Come fermare il nuovo fascismo. Storia, ideologia, resistenza

Paul Mason

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 360

Facciamo un'ipotesi fantascientifica: i nazisti riescono a inventare una macchina del tempo e nelle ultime settimane della Seconda guerra mondiale inviano una squadra nel futuro per creare il Quarto Reich. La squadra arriva nell'Europa di oggi. Dapprima si scandalizza per l'ultraliberismo della nostra società, per la nostra musica e la cultura degenerata. Poi vede partiti di estrema destra inondare i media e fare bottino di voti con una retorica violenta contro femministe e migranti. Poi scopre che un milione di musulmani cinesi è internato in qualcosa di molto simile ai lager e che a nessuno gliene importa niente. La squadra impara a usare internet e si rende conto che tutte le sue idee circolano a livello globale sui canali Discord e sui gruppi WhatsApp tra milioni di persone arrabbiate. Guarda i segni premonitori di una guerra civile negli Stati Uniti manifestarsi sotto l'occhio benevolo dello stesso presidente. Capisce che la sua missione è superflua: i fascismi non sono affatto stati sconfitti, anzi godono di ottima salute e si preparano al trionfo. Questa non è fantascienza. In "Come fermare il nuovo fascismo" Paul Mason racconta come il futuro della nostra democrazia sia minacciato dall'ascesa di movimenti autoritari che hanno incanalato la rabbia di chi si sente lasciato indietro dalla società, l'amarezza di chi ha creduto nelle promesse infrante del neoliberismo e, soprattutto, la paradossale paura della libertà e delle conquiste della democrazia. Mason traccia inquietanti parallelismi tra l'ascesa di Hitler e Mussolini e quello che sta accadendo sotto i nostri occhi con il tacito consenso di parte della politica. Per fermare questa minaccia è necessaria non solo una presa di posizione da parte dei partiti politici progressisti, ma anche uno sforzo dei singoli individui e delle comunità per creare un fronte comune che trascenda classi e confini nazionali, fondato su un concetto allargato di giustizia: sociale, economica, climatica e razziale. Perché l'antifascismo non è un distintivo alla moda, ma il solo e unico antidoto al ritorno dei tempi più bui dell'umanità.
25,00

Wes Anderson, quasi per caso

Wes Anderson, quasi per caso

Wally Koval

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 368

Vecchi fari a strisce rosse e bianche, casinò in legno ai piedi del Monte Bianco, hotel dai colori pastello, stazioni ferroviarie attraversate da treni a vapore, binocoli a gettone sul molo di un lago: abbiamo imparato che l’arte imita la realtà, ma in ogni angolo del pianeta appaiono edifici che sembrano usciti quasi per caso da un film di Wes Anderson. Questo libro è una raccolta di storie e luoghi «andersoniani» davvero esistenti e visitabili in tutta la loro simmetrica bellezza. Un invito alla scoperta e allo smarrimento, a guardare il mondo dal punto di vista del più romantico e agrodolce dei registi contemporanei.
49,00

Nuova cucina italiana. 1400 ricette fra tradizione e innovazione

Nuova cucina italiana. 1400 ricette fra tradizione e innovazione

Allan Bay, Paola Salvatori

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 760

Quanto è italiana una tortilla? E un hamburger di trota con panna acida alla Worcester? Vi sembra una bestemmia inserire nel canone delle ricette nazionali un poke di riso o un borsch? Il mondo evolve, si allarga, si apre ogni giorno alle trasformazioni, e il cibo, che del mondo è una delle anime, si trasforma con lui. Oggi c'è una nuova cucina italiana, che convive serenamente con la tradizione, innovandola e ampliandola, e di essa fanno parte allo stesso modo il sushi e l'amatriciana, una padellata di tofu con verdure e le sarde a beccafico. Allan Bay ci guida alla scoperta dei cambiamenti che hanno attraversato il patrimonio culinario nazionale negli ultimi anni, dalla grande fusion che ha fatto diventare la maggior parte dei piatti regionali proposte nazionali, condivise dalle Alpi alla Sicilia, fino alla più recente rivoluzione portata dal web e dai social, che hanno permesso a chiunque di accedere a ricette da tutto il mondo. Uno scambio dinamico e sempre in qualche modo traditore, perché qualunque novità si adatta ai gusti locali, generando proposte originali e deliziose, qui presentate con chiarezza e dovizia di particolari: da antipasti come la bamia in agrodolce o i blini con caviale a primi piatti quali gli gnocchi d'ortica in salsa al porto o l'orzo risottato con mele, dalle proposte vegane come il ragù di seitan a piatti a base di carne quali il chop suey o la mussaka, dal sushi alla apple pie, ma senza tralasciare carbonare, zuppe di fagioli, brodetti di pesce e babà al rum. Paola Salvatori, a completamento dell'opera, ci aiuta a scoprire e capire la storia di alcune delle più classiche ricette italiane. Nuova cucina italiana, edizione aggiornata del precedente volume sulla «cucina nazionale italiana», è insieme uno straordinario strumento per conoscere come si è evoluto e arricchito in poco tempo il nostro modo di mangiare e uno sconfinato ricettario - oltre 1400 piatti - pieno di consigli pratici alla portata di qualunque tipo di cuoco, che sia esperto o alle prime armi. Un'autobiografia collettiva attraverso il palato per capire chi siamo stati, chi siamo oggi e chi saremo domani.
25,00

Streghe. Una storia di terrore dall'antichità ai giorni nostri

Streghe. Una storia di terrore dall'antichità ai giorni nostri

Ronald Hutton

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 424

Streghe che cavalcano lupi e iene, cortei notturni di morti senza riposo, uomini trasformati in animali, formule magiche in grado di controllare spiriti e divinità: ogni popolo e ogni cultura del mondo, dall’alba dei tempi fino a oggi, ha creduto nell’esistenza di individui capaci di nuocere agli altri attraverso poteri magici; personaggi che incutono paura o provocano repulsione, dai quali è necessario difendersi, le cui caratteristiche vanno a formare la sfaccettata figura della strega. Dall’Africa al Baltico, dall’antica Grecia alle Americhe, le streghe hanno tratti sorprendentemente simili: agiscono di notte, causano malattie e morte a distanza, sono particolarmente pericolose per i bambini, costituiscono una minaccia per l’ordine sociale. Il mondo antico teme e disprezza chi pratica la stregoneria perché considera i suoi poteri un tentativo di appropriarsi di prerogative divine, e nella Roma imperiale la magia è combattuta ferocemente in nome della religione ufficiale. Altre culture oppongono alla stregoneria figure specifiche dotate a loro volta di poteri straordinari, come esorcisti specializzati in Africa, i praticanti delle tradizioni sciamaniche in Siberia ed Europa settentrionale o i benandanti friulani. Nell’Europa continentale del Medioevo streghe e guaritori dai poteri innati convivono con maghi eruditi eredi di una tradizione di magia rituale che ha origine nell’antico Egitto. A partire dalla fine del XIV secolo la cultura cristiana produce lo stereotipo della strega diabolica, schierata con le forze del male nell’eterna battaglia contro la Chiesa, che è all’origine delle persecuzioni dell’età moderna. Dappertutto e in ogni tempo le persone etichettate come streghe sono il capro espiatorio di tensioni e invidie all’interno delle comunità. Ronald Hutton, studioso di magia e paganesimo, seguendo le orme di Carlo Ginzburg e Wolfgang Behringer esamina la credenza nelle streghe da ogni angolazione e in prospettiva globale, attraverso epoche e continenti, a caccia dei nessi tra le tradizioni folkloriche di svariati popoli e società. "Streghe" è una discesa vertiginosa nelle più oscure e antiche fantasie dell’umanità, che testimonia come la nostra fascinazione per la paura e l’ignoto non abbia confini di spazio e di tempo.
28,00

Il continente buio. Caverne, grotte e misteri sotterranei. Alla scoperta del mondo sotto i nostri piedi

Il continente buio. Caverne, grotte e misteri sotterranei. Alla scoperta del mondo sotto i nostri piedi

Francesco Sauro

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 320

Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c'era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c'è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l'abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. In "Il continente buio" le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell'atmosfera, dell'età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell'Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un'apertura, c'è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell'esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l'ignoto, il buio. Un universo in cui l'essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell'umanità.
22,00

Prosecco, pannolini e pappa per il gatto. Piccole grandi storie della nostra vita in 150 liste della spesa

Prosecco, pannolini e pappa per il gatto. Piccole grandi storie della nostra vita in 150 liste della spesa

Giulio Castoro

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 192

Cosa dice di una persona un post-it arancione con scritto in biro rossa «prosecco e biscotti»? Quanta angoscia si nasconde dietro un quadratino di carta dai bordi strappati che recita «mancano torte»? Chi mai può scrivere al proprio partner un bigliettino a forma di cuore che dice: «Ricorda che ti amo e ti amerò sempre! P.S. È finito il latte»? Quelle che Giulio Castoro ha raccolto in queste pagine non sono semplici liste della spesa, ma veri e propri autoritratti inconsapevoli: testi anonimi nati con la sola funzione di ricordarci cosa comprare, scarabocchiati sul primo foglietto a portata di mano e destinati a essere cestinati l'attimo dopo il loro utilizzo; eppure allo stesso tempo testi capaci di narrare, attraverso un'emoticon di accompagnamento o una grafia sbagliata, con la scelta di un aggettivo raffinato o di una frase secca, un mondo. Un mondo spesso ignoto al suo stesso autore. A volte rassegnate, a volte comiche, a volte addirittura struggenti, ma sempre rivelatrici, le 150 liste della spesa che Castoro ha raccolto in giro per l'Italia con l'energia dell'archeologo e il piglio del sociologo sono un variopinto catalogo di quello che le luci abbaglianti di un supermercato fanno emergere della nostra interiorità. Divisi in sette categorie in base all'identità degli acquirenti - dai single alle coppiette, dai bambini agli anziani -, gli elenchi che compongono "Prosecco, pannolini e pappa per il gatto" sono un invito a cogliere i dettagli con cui ci mostriamo e ci raccontiamo. Perché in quelle bizzarre poesie estemporanee vergate su pezzi di calendario e fogli a quadretti stropicciati c'è molto più di quanto scriviamo; c'è forse, anzi, proprio ciò che di noi non siamo in grado di spiegare.
14,90

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