Il Foglio Letterario Edizioni: Biblioteca di scienze politiche e sociali
Il dio mortale. Il mito dello Stato tra crisi europea e crisi della politica
Dalmacio Negro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 112
"Lo Stato si è configurato come una nuova Polis, ma imitando la Chiesa. Da un lato ha integrato lo spirito della Polis, una comunità naturale (koinonía) fondata sulla filía, sul sangue: Chiesa (ekklesia) e governo contemporaneamente, rappresentavano l'autorità e il potere della Natura per mezzo degli dèi. Dall'altro, lo Stato si è strutturato prendendo dalla Chiesa, communio spirituale basata sulla fede, elementi come le potestà legislativa, giudiziaria ed esecutiva, alcuni ereditati dall'Impero e, scartata politicamente la Chiesa che rappresentava l'autorità e il potere di Dio, lo Stato ha trattenuto il suo spirito missionario. Ma con una differenza fondamentale rispetto alla Polis e alla Chiesa: il potere dello Stato non si basa sulla potenza o dynamis della Natura, né sul potere di Dio creatore, bensì, come comprese Nietzsche quando parlava di nichilismo e volontà di potenza, su di un potere senza intermediari, esclusivamente immanente, senza altra garanzia che il suo successo: lo Stato, diceva Nietzsche, è il più freddo di tutti i mostri." (Dalmacio Negro, dal Capitolo II)
Liberalismo triste. Un percorso: da Burke a Berlin
Carlo Gambescia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 165
Il libro di Carlo Gambescia non ha la pretesa di essere una storia dettagliata né tantomeno un'enciclopedia del pensiero liberale. In realtà, l'importanza dello studio risiede altrove: nel suo essere un saggio, e nel senso più autentico del termine, quello di verificare, come si usa in campo chimico o fisico, la natura, la qualità, il valore di un certa sostanza. La sostanza esaminata è il liberalismo, e in particolare un certo tipo di liberalismo, che l'autore definisce triste, un liberalismo consapevole delle durezze della realtà politica, un liberalismo non ridens, perché non confida in alcuna provvidenziale armonia, né del mercato, né di altro genere, ma assolutamente cosciente di un fatto fondamentale: che si comanda alla politica ubbidendo alle sue leggi.

