Ibiskos Editrice Risolo: Schegge

Amore nel deserto è la storia di un uomo libero che vive esperienze di ogni genere, descrivendo simbolicamente il variegato caleidoscopio delle esistenze umane. Gioie e dolori, delusioni e gratificazioni vengono affrontate dal protagonista a testa alta, fino alla fine del romanzo, grazie alla indole sempre positiva che lo caratterizza.

Milleme è un capriccio del linguaggio e dell'immaginazione. Un insieme di storie che contiene un qualsiasi te, o un qualsiasi me. Nessuna regola, neanche nel titolo o nel significato. Pura composizione e scomposizione di pensieri e relazioni, dove il lettore è totalmente libero di interpretare questo "intreccio di parole".

Stella, una ragazza fragile, una bambina-donna "Non sono sbagliata vivo la vita vivo l'amore lo faccio per ore". Attraverso le pagine quasi cantate di questa storia si vivono sensazioni profonde, la vita di Stella accompagna con grazia e forza il lettore nel profondo dell'anima, là dove l'amore è il desiderio più grande di riscatto. Due grandissimi amori, un'andata e un ritorno per poi restare. Io sono così...

"Quando Antonietta Risolo mi ha proposto di curare la pubblicazione di questo volume destinato a commemorare i 50 anni dall'alluvione, non ho esitato ad accettare, consapevole dell'impegno che sarebbe stato ma, soprattutto, della soddisfazione che avrei riscontrato lungo il percorso costellato di interviste, raccolte di storie, aneddoti curiosi. È stata un'avventura bellissima, che mi ha fatto scoprire meglio il mio territorio, capire alcuni aspetti del passato e come si sviluppava la vita nelle nostre città, nei paesi e nelle campagne appena mezzo secolo fa. Era molto diversa, questo il primo dato che emerge. Non che non lo sapessi, o che fosse un aspetto sconosciuto, ma sentire raccontare le storie da coloro che hanno vissuto in pieno il 4 Novembre 1966 e, più in generale, quegli anni, assume una valenza ben diversa, più affascinante, emozionante [...]"

L'amore per il mare e per qualsiasi cosa ci galleggiasse sopra, era una passione che Marco, mio fratello maggiore, aveva avuto fin da piccolo; passione forse derivata dal fatto che eravamo nati entrambi a Zara, dal cui porto tutte le settimane salpavano navi che era così bello guardare mentre si allontanavano con il loro carico di storie...

Per Elena non è stato facile rialzarsi dopo la scoperta del tradimento del marito. Da quel giorno per lei esiste solo il piccolo Tommaso, il figlio che si trova a dover crescere da sola e a cui deve dedicare tutto il poco tempo libero che le rimane, barcamenandosi tra due lavori per arrivare alla fine del mese. Elena ha dovuto mettere da parte la sua vita, dimenticandosi di essere anche una giovane donna oltre che una madre, finché un giorno la sua auto non tampona quella di Roberto Martini, giovane e affascinante avvocato in carriera. Quell'incidente non sarà solo uno scontro tra due auto, ma tra due realtà completamente opposte costrette a confrontarsi.

Se, come sosteneva Erich Fromm, "il compito principale della vita di un Uomo è di dare alla luce se stesso", io credo che, attraverso i suoi scritti, le sue poesie, i suoi disegni, Carlo Borghesan abbia portato alla luce se stesso, la sua dolce ed elegante personalità, la sua profondità d'animo, la sua grande sensibilità e umanità, permettendo a tutti noi di conoscerlo più da vicino, amando la sua semplicità, generosità, unicità. Come mi dice spesso Lui: Dove non arrivano capacità e ingegno, supplisca il cuore!"

Se qualcuno qui vuole cercare la storia completa e dettagliata della prima guerra mondiale è meglio che compri qualche altro testo. Questo libro, all'interno della cronologia classica del conflitto, prima di tutto vuole proporre fatti noti e meno noti in una luce il meno accademica possibile, come se si stesse parlando di questo evento tragico tra amici al bar, dove ognuno ha il suo intervento da fare e per questo al lettore apparirà come un insieme di brevi saggi dove ogni parte concorre a creare il testo ma anche dove ogni parte può vivere a se stante. In secondo luogo il testo si propone di mitizzare fatti e personaggi; forse, presuntuosamente, ho voluto fare quello che Foscolo attribuisce a Machiavelli ne "I Sepolcri" cioè di colui che "alle genti svela di che lagrime rondi e di che sangue" la politica e con essa la guerra in omaggio al sangue e alle lacrime versati da milioni di soldati sotto ogni bandiera e in ogni fronte per la follia, o meglio, la stupidità criminale delle loro guide. Infine ho voluto proporre fatti ed eventi pressoché sconosciuti in Italia perché, spesso, ci si basa su fonti straniere inedite presso di noi.

Oggi la nostra preparazione in tema di banca e finanza è sempre più importante per comprendere tutti gli ingranaggi del sistema finanziario. Questa guida vuole aiutare i risparmiatori a capire meglio e in modo semplice i vari strumenti finanziari e i metodi migliori per investire consapevolmente senza problemi. L'Educazione Finanziaria entra così nella vita di tutti i giorni, dedicata a tutti quelli che vogliono vederci chiaro. Dopo aver letto questo libro ogni risparmiatore avrà aperto gli occhi su un mondo che solo apparentemente sembra complicato.

Mario D'Agata, nato ad Arezzo il 29/05/1926, morto a Firenze il 04/04/2009. Pugile professionista dal 10/10/1950 al 19/05/1962 - categoria peso gallo, altezza cm 157. Si aggiudicò il titolo Italiano nel settembre 1953, due volte il titolo Europeo (ottobre 1955 e ottobre 1957) e la Corona Mondiale allo stadio Olimpico di Roma il 29/06/1956. Per le sue caratteristiche sportive gli vennero affibbiati tanti nomignoli, fra cui "il piccolo Marciano". Proverbiale il suo colpo al fegato, che gli fruttò tanti allori. Nella sua carriera non conobbe mai l'onta del tappeto.

Nelle pagine di Guido si staglia il ricordo del Primo Festival dedicato a Busoni, nel 1958, cui partecipò di persona il Presidente della repubblica Giovanni Gronchi, il quale ritornò a Empoli tre anni dopo, per il Secondo Festival, inaugurando ufficialmente la casa natale in Piazza della Vittoria (oggi sede del Centro Busoni). Attraverso le sentite parole di Guido, sembra quasi di vedere al lavoro i primi empolesi che misero tutto il loro entusiasmo per valorizzare la figura di Busoni, come Lelio Landi, i sindaci Gino Ragionieri e Mario Assirelli, e tanti altri ancora. E proprio a un instancabile melomane come Guido si deve l'arrivo a Empoli di un giovane ma già famoso Maurizio Pollini nel 1967. Tre anni dopo, gli Amici della Musica chiusero l'attività: Guido rammenta con amarezza la mancanza di gratitudine per una presenza ventennale sul territorio.

"E poi ti sei girata nella sala gremita di gente guardandomi e sorridendomi. Non ti avevo mai visto prima ma era come se ti avessi conosciuto da sempre. Occhi negli occhi come specchi che riflettono vite precedenti, antichi saperi e dolci sapori che riaffiorano prepotenti facendosi largo tra la memoria. Nuova consapevolezza di essersi appartenuti, nuove vie da percorrere su sentieri polverosi già tracciati. Sono anni ma possono essere trascorsi anche secoli dall'ultimo incontro. Somme di vite srotolate nell'universo che si depositano le une sulle altre, incessantemente. Il tempo si è come congelato, sospeso in bilico tra l'essere e il divenire. È un ricongiungersi naturale, doveroso, obbligato quasi. Due anime che si ritrovano nel delirante ed immotivato percorso del destino, bramando e tessendo nuove speranze. Bentornata a casa anima mia!"