Giuntina: Fuori collana
Supplemento alla rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 82/2-3
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 174
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Con questo numero diamo seguito alla nuova serie recentemente inaugurata, i «Supplementi della Rassegna Mensile di Israel», dedicati principalmente alla pubblicazione di atti di convegni e di contributi speciali che esulino dalla normale programmazione. Il volume raccoglie gli atti di una giornata di studio dedicata al collezionismo di libri ebraici in Europa, promossa dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia insieme alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e svoltasi il 27 marzo 2015, a conclusione e coronamento della mostra Judaica Pedemontana. Libri e argenti da collezioni piemontesi. I sette saggi che compongono il volume concorrono a delineare un quadro ricco e composito delle vicende relative alla produzione, alla diffusione e alla raccolta di libri ebraici, soprattutto a stampa; gli autori, studiosi e direttori di importanti biblioteche, contribuiscono a gettare nuova luce su parte della complessa storia del libro ebraico in Italia (collezioni della Biblioteca Nazionale di Torino, della Palatina di Parma, della Casanatense e del Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e all’estero (in Francia e in Spagna).
Supplemento alla rassegna mensile di Israel vol. 23 n.2-3. Volume Vol. 23/2-3
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 174
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, le rassegne, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Questo supplemento raccoglie gli Atti del convegno «La vera legalità. A ottant’anni dall’emanazione dei provvedimenti per la tutela della razza», organizzato in occasione della Giornata della Memoria 2018 dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in Ricordo della Shoah. Questo convegno, dedicato a una riflessione sulle leggi razziste emanate in Italia nel 1938, si è svolto il 24 gennaio 2018 presso la Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica ed è una ideale prosecuzione del percorso iniziato nel 2017 con il convegno tenutosi il 26 gennaio di quell’anno presso la sede dell’Istituto della Enciclopedia Italiana in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma, i cui Atti sono stati raccolti nel supplemento «Legge e la legalità. Le armi della democrazia: dalla memoria della Shoah a una integrazione dei diritti dell’Uomo dell’Unione europea». Il volume, curato e introdotto da Giorgio Giovannetti che ha anche coordinato il convegno, contiene, nell’ordine, gli interventi di Maria Elena Boschi, Andrea Orlando, Giovanni Canzio, Giovanni Legnini, Alessandro Pajno, Andrea Mascherin e Salvatore Lombardo, e le relazioni di Fabio Levi, Michele Sarfatti, Valerio Di Porto, Saverio Gentile, Antonella Meniconi, Claudio Marazzini, Valerio De Cesaris e rav David Shlomo Rosen.
Le lapidi dell’Antico Cimitero Ebraico del Lido di Venezia. Storia, arte, poesia e paleografia
Sofia Locatelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 140
Il presente volume è il decimo della collana Corpus Epitaphiorum Hebraicorum Italiae ed è dedicato all’Antico Cimitero Ebraico del Lido di Venezia. L’opera è frutto del lavoro di ricerca portato avanti dall’autrice per il suo dottorato in Studi Ebraici conseguito presso l’Università di Bologna in cotutela con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi. L’opera è stata concepita in due tomi. Il tomo I si apre con le presentazioni di Mauro Perani, Dario Calimani, Rav Alberto Sermoneta e Jack Arbib con Rosemary Eshel, che introducono l’autrice e il contesto storico-culturale in cui è inserito il cimitero. I capitoli seguenti includono studi approfonditi riguardanti gli aspetti più importanti delle lapidi veneziane. Il primo capitolo racconta brevemente le vicende storiche e i mutamenti che ha subito l’Antico Cimitero nel corso dei secoli, dalla sua fondazione nel 1389 fino ad oggi, nonché gli studi e gli interventi che sono stati condotti in passato sulle lapidi, in modo da definire il quadro storico in cui si inserisce il cimitero nella Laguna. Il secondo capitolo considera l’aspetto letterario degli epitaffi. Vengono esaminate le forme e gli stili poetici che caratterizzano la composizione degli epitaffi, contestualizzandoli poi nell’ambito della coeva poesia ebraica e italiana sia dal punto di vista testuale che contenutistico. Il terzo capitolo invece include un’analisi paleografica delle lapidi, con cui si cerca di capire come si sia sviluppata la scrittura epigrafica in Italia nel corso degli anni e da cosa essa sia stata influenzata. Il quarto capitolo si focalizza sull’aspetto artistico e decorativo delle lapidi e si divide in due paragrafi. Il primo riguarda gli stili architettonici con cui sono state realizzate le pietre tombali, il secondo è invece un approfondimento sull’araldica ebraica attraverso l’analisi degli stemmi familiari incisi sulle lapidi del cimitero del Lido. Il cuore di questo tomo, e dell’opera in generale, è il catalogo di tutte le 1238 epigrafi (di cui 3 bifronti) dell’Antico cimitero, frammenti compresi. Per ognuna è stata elaborata una scheda descrittiva che include l’analisi di alcuni aspetti specifici che riguardano la lapide stessa, ossia: lo stile architettonico; il supporto lapideo e lo stato di conservazione della pietra; gli elementi figurativi; la forma poetica dell’epitaffio; il tipo di scrittura; le notizie storiche riguardanti il defunto e i riferimenti bibliografici. Gli epitaffi trascritti e tradotti sono 650. Per i restanti non è stato possibile fare uno studio approfondito o perché gli epitaffi risultano illeggibili o perché si tratta di lapidi frammentarie. Il tomo II include invece tutto l’apparato fotografico delle epigrafi. Si tratta in totale di 1244 immagini che presentano le lapidi in ogni loro dettaglio: dagli epitaffi incisi nelle splendide grafie aškenazita, sefardita e italiana, alle architetture; dalle decorazioni che adornano le stele, agli stemmi familiari. Il tomo inoltre contiene un indice dei nomi in italiano e uno in ebraico che includono tutti i defunti registrati durante la catalogazione. Si tratta di uno strumento che agevola la ricerca di determinate lapidi descritte all’interno del tomo I. Conclude l’opera una ricca bibliografia suddivisa per argomenti. Questo lavoro si configura come un nuovo contributo allo studio della storia dell’Antico Cimitero Ebraico del Lido e, al tempo stesso, rappresenta un ulteriore impulso alla ricerca sull’epigrafia ebraica italiana di età moderna.
Dizionario pratico bilingue. Italiano-ebraico, ebraico-italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 808
Il nuovo dizionario ebraico-italiano/italiano-ebraico edito da Prolog assieme a Giuntina rappresenta uno strumento fondamentale per lo studio dell'ebraico. 50.000 vocaboli, espressioni idiomatiche, slang, consigli di traduzione, e soprattutto traslitterazione completa di tutti i termini. Grazie alla traslitterazione anche lo studioso alle prime armi potrà imparare con più facilità e anche l'apprendimento della lettura diventerà più semplice.
Il primo registro degli ebrei di Mantova ritornati dopo l’espulsione (1631-1633)
Agnese Faccini, Mauro Perani, Andrea Yaakov Lattes
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 154
Il presente volume offre al lettore la trascrizione del testo ebraico e la relativa versione italiana di un pinqas o registro manoscritto della Comunità ebraica di Mantova, che contiene i verbali delle sedute dei consigli della confraternita del Talmud Torah, compilati negli anni 1631-1633. Oggi il registro fa parte della collezione di codici ebraici manoscritti di David Kaufmann, ed è conservato nella Biblioteca dell’Accademia Ungherese delle Scienze di Budapest, con la sigla MS. Kaufmann 336. Il manoscritto, in buono stato di conservazione, è costituito da 48 fogli cartacei recto e verso, dei quali 75 pagine sono scritte in ebraico, 7 in italiano e 2 in entrambe le lingue. Lo scriba che compilò i verbali, sia in ebraico sia in italiano, è Salomone da Formigine che sigla firmando con il suo nome tutte le pagine al termine di ogni delibera dei Consigli. L’importanza di questo registro sta nel fatto di essere l’unico testimone diretto che ci illustra la faticosa ripresa della vita degli ebrei mantovani negli anni dal 1631 al 1633, quando erano appena ritornati dall’espulsione da Mantova, ingiunta loro dall’esercito austriaco nel luglio del 1630. Si consideri che, dei 1600 ebrei espulsi, ne ritornarono a Mantova solo 500, ossia meno di un terzo. Dalla lettura di questo registro emergono dettagliate descrizioni relative alla riorganizzazione della vita nella comunità ebraica mantovana, tutta concentrata nell’unica Confraternita del Talmud Torah, la prima ad essere ricostituita. Grazie ai verbali relativi alle nomine dei due Consigli, il maggiore e il minore, i cui membri erano eletti con cadenza annuale, sappiamo che il gran Consiglio era composto da 21 membri: il rabbino capo, 4 massari e 16 rappresentanti di ceto elevato, mentre i componenti del Consiglio ristretto erano 12, di cui 3 massari e 9 rappresentanti.
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 88
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 220
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Questo volume si apre con il ricordo, a opera della sua allieva e collaboratrice Marilena Fatigante, di una grande protagonista del mondo ebraico e italiano. Il 5 novembre del 1922 ci ha infatti lasciato Clotilde Pontecorvo, “Maestra della scuola democratica”, per molti anni membro della redazione de «La Rassegna Mensile di Israel». Enrico Achille Colombo, studioso di filosofia classica tedesca, offre ai nostri lettori, per la prima volta in traduzione italiana, l’autobiografia del filosofo berlinese Lazarus Bendavid (1762-1832), «esempio d’integrità di costumi, di sobrietà di vita, di impegno filosofico». Segue l’originale studio di Sandro Temin La Pastorale Americana di Philip Roth vista da me, nel quale l’autore scopre fra le righe del capolavoro di Philip Roth, e nella biografia stessa dell’autore, una “molto ebraica” devozione al lavoro artigianale. Ne Il terreno della memoria dello studioso dell’Università di Bologna Antonio Spagnuolo si propone uno studio sul cimitero ebraico di Ferrara e sulla sua presenza nelle opere di Giorgio Bassani, per cui esso costituisce un importante «spazio identitario». «Fra l’antico mondo e il nuovo»: tradurre la letteratura ebraica moderna in italiano, 1910-1980 è un contributo Dario Miccoli, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che segue in dettaglio le vicende della letteratura ebraica nella Penisola. Anche di letteratura ebraica tratta Femminile ma non femminista del linguista franco-israeliano Cyril Aslanov, in cui si analizzano le opere di sei note scrittrici. A concludere una riflessione di Lia Tagliacozzo, Prendersi cura ed ebraismo, dove l’impegno ebraico al Tiqqun ‘Olam è esplicitato attraverso una serie di indicazioni di autori contemporanei rivolte alla «cura collettiva del Creato» e all’attenzione costante verso i bisogni dell’Altro. In chiusura, la Rassegna di libri, convegni, mostre e riviste a cura di Myriam Silvera.
Senatori ebrei nel Regno d'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 520
Il Risorgimento fu nel contempo processo di unificazione e percorso di inclusione nei confronti di fasce della popolazione e di minoranze tenute per lungo tempo ai margini della società. In questo quadro di emancipazione e di rapida integrazione, l'impegno del piccolissimo nucleo ebraico nel tessuto socio-istituzionale della nuova nazione, mosso da una sincera vocazione patriottica e da una appassionata dedizione per la cosa pubblica, è testimoniato dalla nomina, durante il Regno d'Italia, di 44 senatori ebrei. Il volume presenta una prima rappresentazione corale, dall'emancipazione fino all'epilogo segnato dalle leggi razziali e dalla persecuzione nazifascista e con una proiezione sulla fase immediatamente successiva, di transizione verso la democrazia. L'opera si articola in tre sezioni: nella prima i saggi introduttivi di Gadi Luzzatto Voghera, Fabrizio Rossi, Massimiliano Boni, Valerio Di Porto e Manuele Gianfrancesco espongono le linee di ricerca e ricostruiscono il contesto storico; nella seconda sono raccolti i profili biografici dei senatori ebrei; la terza offre un'antologia dei discorsi da loro pronunciati nel cinquantennio 1882-1932, che spaziano su molti temi, dalla protezione degli animali all'impresa coloniale in Etiopia, dalle riforme elettorali ai poteri normativi del governo. Le tre sezioni si integrano in un avvincente ritratto collettivo, da cui emerge sia il profondo senso civico e la vivacità culturale e politica dell'ebraismo italiano, sia un importante spaccato della storia d'Italia. Prefazione della Senatrice Liliana Segre. Presentazione di Noemi Di Segni.
La «Bildung» e l'insidia dell’antigiudaismo fra Settecento e Ottocento in Germania. La questione ebraica da Federico II alla Restaurazione
Sergio Campagnano
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 600
La problematica centrale del saggio, rispetto alla quale l'indagine della Bildung e della Kultur tedesche, pur esaustiva, intende essere funzionale, è costituita dal processo di emancipazione e di integrazione ebraica che, grazie alla spinta dell'Aufklärung e della legislazione napoleonica, aveva cominciato, fra '700 e '800, a muovere i primi passi significativi anche in Germania. L'autore ha indagato come la storia della Bildung si sia rapportata con la questione ebraica e con lo stesso ceto ebraico tedesco, laddove, arricchitosi con le attività finanziarie e imprenditoriali, cominciava ad affacciarsi alla vita sociale della borghesia tedesca, aspirando alla concessione dei diritti civili e politici di cui godeva il resto della popolazione. Avveniva dunque che la Bildung e la Kultur fossero considerate dagli ebrei stessi, che potevano permetterselo, come lo strumento e la modalità per integrarsi e persino assimilarsi nella società tedesca, dovendo, in ogni caso, fare i conti, non solo con antiche vessazioni e radicati pregiudizi, ma anche con resistenze conservatrici interne al mondo ebraico, preoccupate che il processo di integrazione potesse compromettere il rispetto delle tradizioni religiose. La ricerca ha potuto rilevare che alle aspirazioni di integrazione dei ceti ebraici più evoluti culturalmente, quasi mai si è corrisposta una analoga disponibilità, non solo da parte della popolazione tedesca, ma anche da parte degli intellettuali tedeschi che coltivavano la Bildung. Resta allora fondamentale, per l'autore, l'interrogativo se forse anche nella Bildung si annidasse il germe, ovvero «l'insidia dell'antigiudaismo», che avrebbe reso impossibile un vero dialogo fra gli ebrei e la società tedesca, la presunta mitica simbiosi, che ad alcuni, ma forse solo agli ebrei, sembrò sul punto di realizzarsi.
La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 87/3
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 168
«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell’ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell’ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. Apre questo volume un contributo su Samuel Hirsch Margulies, Rabbino Maggiore di Firenze dal 1890 al 1922. Jan Władysław Woś ne ricostruisce la giovinezza in Polonia e ne illustra le radici familiari. Segue l’accurata analisi del «più antico registro contabile riconducibile a un banco feneratizio ebraico in Italia» a opera della giovane studiosa Elena Lolli. Nei contributi di Lionella Viterbo e di Giovanna Grenga con Celeste Pavoncello la pietas familiare armoniosamente si intreccia alla ricerca storica; in Uno sguardo alle carte Ambron, Viterbo ricrea un frammento delle vicende della sua numerosa casata; Grenga e Pavoncello riscoprono la figura del giovane Mosè Isacco di Capua, ferito a morte nella battaglia di Custoza. La sezione Memorie e testimonianze è composta dai contributi di Sergio Della Pergola e di Renzo Ventura: Sui saliscendi della memoria: Gino Bartali fra mito e storia e Gino Bartali: il Giusto che salvò gli ebrei. Un ricordo. A seguire la consueta Rassegna di libri, convegni, mostre e riviste a cura di Myriam Silvera.
«Speriamo in giorni migliori». Gli ebrei stranieri a Modena: vita quotidiana, persecuzione, deportazioni, salvataggio, ritorno (1933-1947)
Fabio Montella
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 490
Sono circa cinquecento gli ebrei presenti sul territorio modenese quando, il 30 novembre 1943, viene emanato l'ordine di polizia n° 5 che impone il loro arresto e la loro deportazione. Sono donne e uomini di ogni età e condizione sociale. Molti di loro sono italiani, appartenenti a una comunità da sempre ben integrata nel tessuto cittadino, ma sono presenti anche ebrei stranieri o apolidi, che studiano o si sono laureati a Modena, o che si sono trasferiti nella nostra penisola per sfuggire alle persecuzioni e alla guerra. Questi ultimi, per un periodo significativo della loro vita, vivono in provincia di Modena come «internati liberi» o «non internati», ma comunque sempre in condizione di estrema precarietà e stretta sorveglianza. Avvalendosi di una grande mole di documenti provenienti da una pluralità di fonti, il volume ripercorre in modo puntuale le vicende di questi ebrei stranieri che a Modena vivono, per periodi più o meno lunghi, tra il 1933 e il 1945. La ricerca affronta anche le storie degli ebrei italiani - soprattutto quando queste si intersecano a quelle dei primi - in occasione dei salvataggi, degli arresti e delle deportazioni. Una attenta ricostruzione di una vicenda e di un periodo complesso in cui a Modena hanno convissuto gesti di grande generosità e concrete pratiche di collaborazione al disegno nazista di sterminio degli ebrei.
Gli ebrei della Sardegna durante le leggi antiebraiche e la Shoah. Vittime, carnefici, spettatori e Giusti
Alessandro Matta
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2024
pagine: 176
Sardegna, Italia. Una regione che dal 1492 non ha più una comunità ebraica organizzata per effetto dell’espulsione dalla Spagna di tutti gli ebrei, che priva soprattutto Cagliari e Alghero di due comunità ebraiche di lunga data, costringendo alla conversione chi sceglierà di rimanere. Nel XIX secolo, una piccola presenza ricomincia a nascere, ma che ne è di quelle poche famiglie dal 1938 al 1945? Come hanno reagito la popolazione non ebrea e le autorità davanti ai provvedimenti antisemiti del regime? E che ruolo, se ce ne sono stati, hanno avuto gli ebrei dell’isola nel dopoguerra e nella ricostruzione? Questa ricerca, iniziata nel 2012 come tesi di laurea in Scienze Giuridiche e negli anni sviluppatasi con un incrocio tra le fonti documentarie dell’Archivio di Stato di Cagliari con gli archivi centrali dello Stato, gli archivi del Cdec, dello Yad Vashem, dell’Egeli, e gli archivi personali di alcune famiglie e alcune preziose testimonianze, e tuttora in corso, mira a ricostruire in modo completo i rapporti dell’isola con questi eventi. Prefazione di Anna Foa.
Materia giudaica. Rivista dell'Associazione italiana per lo studio del giudaismo. Volume Vol. 27/1
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2023
pagine: 728
"Materia giudaica" è la rivista semestrale dell'Associazione italiana per lo studio del giudaismo, di cui fanno parte docenti universitari italiani e stranieri e chiunque sia interessato allo studio dell'ebraismo in tutti i suoi variegati aspetti. Vi appaiono, presentati con tempestività, i resoconti più aggiornati delle scoperte e delle ricerche condotte in Italia nel campo del giudaismo antico, medievale, moderno e contemporaneo.