Franco Angeli: Il riccio e la volpe. Studi, ricerche e percorsi di sociologia
Sociologia degli stati mentali. Teoria e ricerca
Maurizio Bonolis, Carmelo Lombardo
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 284
Il filo conduttore che percorre variegatamente i contributi presenti in questo libro riposa sulla convinzione che sia possibile parlare di «stati mentali» in quanto evidenze appartenenti a un dominio fenomenico indagabile in base a variazioni interne a esso, cioè non "riducibili" a incidenze ontologiche di altro ordine, come - invece - si sostiene nella presunzione di un determinismo neurofisiologico rispetto al quale nemmeno esisterebbero «stati mentali», ma solo «cerebrali». Vi è una certa analogia (più che una metafora) tra questo enunciato e quello durkheimiano, nel quale si sostiene che i «fatti sociali» vanno spiegati con i «fatti sociali». Il libro si occupa anche di questa assonanza, approfondendola in molte direzioni. Il presupposto dell'indagine, testé richiamato, comporta, in forma di corollario, che l'osservabilità degli «stati mentali» non possa che essere inferenziale, ossia che si renda possibile solo mediante ricostruzioni analitiche di comportamenti modellizzati e inter-relati, come quando si tratta di cogliere euristicamente, prima di farlo empiricamente, le "ragioni" (principio della razionalità soggettiva) di una determinata condotta. L'aspetto problematico, in un certo senso la sfida, che caratterizza intrinsecamente questo disegno riguarda la documentata evidenza di una multiforme discontinuità tra le categorie sociologiche dell'intenzionalità e la produzione di atti (corsi di azione) che solo euristicamente, a volte poco persuasivamente, appare riconducibile a quelle categorie. Tutto accade - questo è esattamente il fuoco contemporaneo del dibattito sulla cosiddetta «filosofia della mente» - come se i corsi di azione fossero generati da processi che percorrono la mente e da essa scaturiscono, in modalità però a essa paradossalmente estranee. Estranee, talvolta alle sue proprietà teleologiche, talvolta alla coscienza, talvolta a entrambe queste istanze. Il libro, in questo senso, vuol essere una sfida nei confronti degli orientamenti naturalistici che, muovendo dalle evidenze alle quali guarda il paradigma della eterogenesi dei fini, si prefiggono di risolvere la dualità cartesiana nella sintesi eliminativista di un materialismo sostanzialmente monologico.
L'Europa della conoscenza. Politica della ricerca e scienze sociali in prospettiva transnazionale
Matteo Gerli
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 368
I programmi quadro europei rappresentano un'opportunità di rilevanza non trascurabile per la ricerca e l'innovazione e hanno mostrato la capacità di incidere sulle direzioni e sui processi di produzione e circolazione delle conoscenze scientifiche. Nonostante ciò, la possibilità di indagare l'esistenza di un nesso tra processo di costruzione europea e produzione scientifica rimane ancora largamente disattesa, soprattutto nel contesto italiano. Il volume si pone l'obiettivo di colmare questo vuoto attraverso un percorso di ricerca fondato su una "triangolazione" tra le prospettive sociologiche relative ai processi culturali e comunicativi, alla formazione e circolazione delle idee e della conoscenza e all'integrazione europea. A partire da questo orizzonte generale, l'interesse specifico del libro verte su un ambito particolare di pratiche e saperi esperti, quello delle scienze sociali, il cui ruolo emerge sia in relazione alla loro applicabilità, sia come riserva di significati e di artefatti empirici a supporto della costruzione di uno spazio pubblico europeo. In questa prospettiva, la tesi di fondo che si sostiene nel testo è che gli scienziati sociali, attraverso la realizzazione di progetti di ricerca patrocinati dall'UE, vengano sollecitati a esercitare un ruolo latamente politico, agendo da potenziali catalizzatori di trasformazioni socioculturali su questioni transnazionali di interesse collettivo. Tale dinamica avviene in un contesto fortemente pervaso da imperativi di natura politica, economica e sociale. Ciò, se da un lato induce a riflettere su una perdita di autonomia dell'universo accademico tradizionalmente inteso, dall'altro è indicativo di un processo di valorizzazione del portato civico-intellettuale delle scienze sociali.
Lo «spirito» nell'anima. Indagine sulla spiritualità giovanile
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il volume raccoglie i risultati di ricerca ottenuti somministrando un questionario a una popolazione di intervistabili, di fatto preselezionati, per fascia di età e titolo di studio, tra gli studenti universitari dei corsi di primo anno delle Lauree triennali del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale di Sapienza, nonché tra giovani di analoga fascia di età raggiunti mediante screening appositamente organizzato in piattaforma telematica. Tra le risultanze dell’indagine è innanzitutto da rimarcare come, al riguardo del concetto di «secolarizzazione», pure da ritenersi non del tutto implausibile nel contesto della riflessione sociologica sul fenomeno religioso, sia da escludere che esso possa ancora dar luogo a sommarie presunzioni di inattualità storica del sacro. La ricerca illustra gli estremi di una metamorfosi della spiritualità religiosa, in nessun senso il suo venir meno, sebbene innumerevoli evidenze mostrino come l’esito di tale processo si renda palese attraverso una sorta di impalpabilità delle linee di condotta riconducibili alla dimensione del sacro e dello straordinario, del tutto inidonee quindi a caratterizzarsi come «modello» e pertanto foriere di una multiformità di orientamenti comportamentali. Correlativamente, emergono e restano osservabili gli aspetti di indeterminatezza che caratterizzano la vita spirituale nel contesto moderno, ove il rinvigorito bisogno di spiritualità, di devozione e di sensibilità etica, alimentato proprio dalla perdita di fiducia nella temporalità della chiesa, quale che sia il suo ordine confessionale, non può non confluire in manifestazioni di smarrimento, dominate da una coscienza sempre più priva di eterodirezione e però sempre più viva, inferma e al tempo stesso travagliata. Il che si accorda con la rilevabilità di vere e proprie polarizzazioni al riguardo dell’elemento simbolico-normativo: da un lato, le fragilità di una perenne coltivazione del dubbio, con conseguenti oscillazioni e «bizzarrie» dell’orientamento spirituale; dall’altro, l’intransigenza di ottemperanze ispirate addirittura a convinzioni di ordine fondamentalista. Le une e le altre paradossalmente suscettive di mutua fungibilità, ossia di scorrimento posizionale delle persone lungo l’asse dei due estremi. Le risultanze di ricerca inducono a ritenere che la difficoltà di cogliere il profilo della spiritualità giovanile contemporanea sia inseparabile dal suo intrinseco trasformismo endogeno, a sua volta fortemente correlato alla modernizzazione individuale che caratterizza il nostro tempo; alle sue manifestazioni «iperboliche», come le ha definite Raymond Boudon. Cosa che può trovare il proprio limite solo in un rinnovato, cioè fortemente coltivato, sentimento di fiducia e partecipazione istituzionale delle giovani generazioni.
Labirinti di cristallo. Strutture di genere nell’accademia e nella ricerca
Ilenia Picardi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 124
Il volume offre una nuova prospettiva di indagine sulla dimensione di genere nella scienza nella sua intersezione con altre categorie analitiche – in particolare con quella della precarietà nelle carriere accademiche – indicando come fuorviante il modello che guarda il soffitto di cristallo come “frontiera” da conquistare e infrangere. Attraverso l’adozione di un metodo rigoroso che interroga teoricamente i dati empirici, l’indagine sposta il piano dell’analisi e la problematizzazione delle disuguaglianze di genere (e non solo) sulla porta e sui labirinti di cristallo, ovvero sui meccanismi che regolano l’ingresso, la permanenza e la fuoriuscita delle donne dal percorso scientifico e accademico. La ricerca ricostruisce con un’esposizione sistematica la specifica configurazione che la dimensione di genere assume all’interno delle istituzioni accademiche, alla luce delle pratiche istituzionali, culturali e organizzative basate sulla presunta “neutralità” e “universalità” della scienza, mettendone in evidenza ambiguità e distorsioni che producono effetti negativi – in alcuni casi controintuitivi – rispetto ai criteri di gender equity.
La mente e l'azione. Sociologia e metapsicologia
Maurizio Bonolis
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 186
Il volume è dedicato a un’esplorazione teoretica della dimensione ex ante facto del problema dell’intenzionalità – e quindi anche della non intenzionalità – dell’azione. Il testo affronta il tema della definizione e della consistenza del presupposto teleologico da cui muove l’eterogenesi dei fini, servendosi di argomenti che ricollegano la categoria weberiana della razionalità al sillogismo pratico in Aristotele, la filosofia dell’azione alle indagini di ispirazione fenomenologica e psicoanalitica sul rapporto tra mente, volontà e coscienza, la psicologia cognitiva alla teoria critica dell’introspezionismo. La riflessione mostra come l’eterogenesi dei fini trovi la sua ragion d’essere già nel contesto della cosiddetta «razionalità parametrica» (ex ante facto), ossia nel carattere non coordinato delle istanze della vita mentale e nei moventi interni di tipo contrastivo che impediscono di concepirla come un sistema ecologico integrato. Sicché, a rigore, prima che di «eterogenesi» si deve parlare di autoinganni e di compartimentalizzazione della vita mentale. La teleologia dell’azione si forma, secondo questo indirizzo teoretico, scontando dinamismi che rendono implausibile l’ipotesi e il desiderio di un governo della ragione sull’azione, o meglio, una corrispondenza logica tra l’azione e un’entità mnestica a vario titolo denominabile in termini di «conoscenza». Il problema aristotelico dell’incontinenza (acrasia) è preso in esame senza che ciò possa essere liquidato mediante buffe diagnosi sulla diabolicità umana o sommarie allusioni alla «bestia che c’è in noi».
La società nelle urne. Strategie comunicative, attori e risultati delle elezioni politiche 2018
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Quale società è emersa dalle urne all’indomani dei risultati elettorali del 4 marzo 2018? Il volume cerca di fare il punto su questo difficile interrogativo, presentando riflessioni in un’ottica di sociologia elettorale e analisi di dati rilevanti a livello territoriale, per poi restituire i risultati di un’indagine sulla campagna elettorale nel sistema mediale ibrido, sulle innovazioni e sulle tendenze rintracciabili nell’ambiente mainstream, in quello social e nei rimandi tra l’uno e l’altro.
Una tensione inessenziale. Storiografia, concettualizzazione, generalizzazione
Antonio Fasanella, Carmelo Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 162
Il volume presenta una breve raccolta di saggi di metodologia delle scienze sociali che affrontano alcune tensioni che ricorsivamente caratterizzano il dibattito intellettuale interno alla disciplina: oggettività-soggettività, macro-micro, spiegazione-comprensione, legge-caso, quantità-qualità, teoria-ricerca, concetti-intuizioni. I saggi, pur configurandosi come articolazioni storiografiche su alcuni di questi temi, hanno l’ambizione da un lato di fornire prospettive di integrazione, dall’altro di suggerire soluzioni esemplari delle controversie. L’argomentazione che attraversa i contributi si caratterizza, perciò, non solo per il tentativo di ridurre l’attrito all’inessenzialità, ma anche per lo sforzo di superare la divisione affermando un’utile – e stavolta, forse, fondamentale – complementarità.
E-lettori. I risultati di una web survey alla vigilia delle politiche del 2018 in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 230
Di fronte alle nuove fratture sociali, a un’offerta politica e a un clima d’opinione radicalmente mutati, a un sistema mediale sempre più complesso e condizionato dalla Rete, il volume si pone l’obiettivo di testare e adattare strumenti di indagine al fine di un loro utilizzo ripetuto nel tempo e si domanda quali cambiamenti siano intervenuti nell’elettorato italiano nell’ultimo decennio. Rispetto ai numerosi target elettorali emersi, sempre più sfuggenti e magmatici, si ricostruisce un identikit dettagliato sul piano sociologico, isolando i fattori connessi con la scelta di voto/non voto, nonché con le diverse forme di partecipazione politica. Lo studio degli atteggiamenti, tra i quali spiccano un risentimento profondo e trasversale verso i “politici” e una sfiducia dilagante verso le istituzioni, ha consentito di formulare risposte pertinenti a interrogativi complessi: cosa origina tali sentimenti sociali di segno negativo? Quali sono gli scenari futuri? Quali i rischi? Quali le possibili soluzioni?
Ritorno a Simmel. Saggi sull'eredità di un classico
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 188
I saggi raccolti in questo volume muovono dal presupposto secondo il quale le immagini caleidoscopiche dei giudizi su Simmel non solo non possono impedire di cogliere nel suo profilo una spiccata e feconda linea logico-coerente, in questo senso unitaria, ma altresì devono arrendersi di fronte all’evidente idoneità della sua sociologia a offrire utilmente chiarezza e supporto agli sviluppi contemporanei che la sociologia ha subito dopo il periodo luminoso della sua classicità, lungo linee che hanno, appunto, lasciato un po’ in ombra lo sforzo di Simmel. Si tratta, invece, di cogliere e perseguire l’opportunità di veri e propri sviluppi teorici, in cui il contributo di un classico come Simmel - analogamente a quanto accade con altri - si offre quale configurazione di valore teorematico i cui corollari restano sempre aperti. È anche in questo senso che va letta l’esortazione a non dimenticare che ci si sta muovendo sulle spalle di giganti: in altri termini, non è solo il dovere di un tributo ma il suggerimento ad approfittare dell’altezza di sguardo consentita dal richiamo a certi predecessori. Il che significa cercare fili conduttori, principi di unità, nella convinzione che sia possibile - nonostante facili apparenze contrarie - pervenire ai lineamenti di una sistematicità di pensiero, come tale non altrimenti feconda.
La difficoltà di studiare atteggiamenti e valori nella ricerca standard
Serena Liani, Marco Palmieri, Maria Concetta Pitrone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 160
Il volume illustra con approccio critico gli strumenti più diffusi nella ricerca standard per lo studio di atteggiamenti e valori. Nel primo capitolo gli autori passano in rassegna la letteratura relativa alle diverse concezioni di atteggiamento e valore, sottolineando le difficoltà di indagare stati interiori estremamente profondi dell’individuo, dei quali egli stesso non è sempre del tutto consapevole. Il secondo capitolo è dedicato alle tecniche di scaling, delle quali si sottolineano pregi e difetti. Il terzo capitolo riporta i risultati di una ricerca empirica relativa al funzionamento di due diverse tecniche di pretest utili a individuare eventuali limiti delle domande: il verbal interaction coding e l’intervista cognitiva. Lo studio evidenzia la complementarietà tra le due tecniche nel far luce su aspetti differenti relativi all’inadeguata formulazione di alcune domande, che rischiano di minare la fedeltà delle risposte raccolte con il questionario. L’ultimo capitolo affronta le sfide che lo studio dei valori pone a chi intende indagarli con tecniche strutturate come il rating o il ranking. Si fa riferimento, in particolar modo, alla tendenza dei soggetti intervistati a fraintendere il significato di alcune espressioni come “impegno politico”, “fiducia”, “impegno religioso”. I risultati delle due ricerche qui riportate mostrano che nel trattare valori e atteggiamenti emergono in pieno i limiti delle procedure standard, che ingabbiano l’interazione tra intervistatore e intervistato riducendo la possibilità di giungere a un’utile negoziazione dei significati.
Tra la logica della scienza e la pratica della ricerca. Lezioni dalla storia e dalla metodologia della scienza
Antonio Fasanella, Carmelo Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 224
Il volume raccoglie alcuni saggi di storia e metodologia della scienza, con un'attenzione all'impatto che specifici temi del dibattito epistemologico della seconda metà del Novecento hanno avuto sulla metodologia delle scienze sociali. Il filo che li tiene insieme rinvia all'idea che i dati, in qualsiasi modo prodotti o costruiti - in questo senso non oggettivi - se dotati della necessaria consistenza, sono capaci di condizionare la scelta degli schemi teorici utilizzabili per interpretarli. Si tratta di una libertà teoretica e metodologica condizionata, sia sul piano della logica che della concreta indagine.
La dimensione latente dell'azione sociale
Lorenzo Sabetta
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 212
Ossessione ricorrente nell'opera di Robert K. Merton, la tematica della “latenza” ha rappresentato un terreno di riflessione elettivo su cui il pensiero sociologico ha spesso misurato capacità e limiti della propria immaginazione e della propria originalità. Dialogando criticamente con un ristretto numero di autori di riferimento (Bourdieu, Goffman, Hacking, Ginzburg, Freud, Elster e Garfinkel), il volume prova a rielaborare i fondamenti stessi di tale tematica, ponendovi al centro il concetto di dimensione latente dell'agire sociale: la discrepanza tra ciò che il soggetto dell'azione ritiene che la sua azione sia (e quindi gli elementi da cui egli pensa che essa sia formata) e ciò che quella sua stessa azione si rivela essere concretamente (di fatto, nelle sue conseguenze, a-tutti-gli-effetti occorsi nella pratica). Fondata su una sottovalutazione del peso del proprio agire da parte dell'agente, tale dimensione è formata da tutti quegli elementi che erano, sì, presenti nell'azione materialmente attuata, ma che esistenzialmente (nella testa degli attori e nel contesto in cui si muovevano) erano ai margini della stessa, quando non ignorati del tutto. Sulla scorta di questo concetto inedito, i capitoli del libro sviluppano alcuni dei nodi principali a cui poter ancorare una versione rinnovata della teoria dell'azione sociale: l'identità mutevole degli eventi passati; il rapporto consequenziale tra passionalità e riflessività dell'agire; il senso comune e le routine quotidiane inavvertite; il ruolo di indizi, minuzie e di ciò che si presenta come apparentemente banale; la funzione analitica delle nozioni di aggregazione e meccanismo; le potenzialità inesplorate delle tecniche qualitative; il singolare passaggio dall'inconsapevolezza alla volontarietà di effetti e valutazioni.