Fabrizio Serra Editore: Italiana. Per la storia della lingua scritta in Italia
Giuseppe Rigutini lessicografo e grammatico
Emiliano Picchiorri
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2021
pagine: 328
Giuseppe Rigutini, nato nel 1829, insegnò nelle Università di Pisa e di Firenze e fu Accademico della Crusca. Filologo e scrittore, è noto principalmente per il Vocabolario italiano della lingua parlata, che ebbe numerose edizioni. Questo volume ripercorre la sua vasta produzione, di carattere sia lessicografico che didattico, le traduzioni, i testi per l’infanzia e gli studi sui Promessi sposi del Manzoni. Se le indagini più recenti hanno messo a fuoco il tentativo di Rigutini di conciliare un moderato toscanismo con la norma della tradizione letteraria, altri aspetti della sua attività sono rimasti invece più in ombra. l’Autore ha quindi deciso di isolare e approfondire singoli temi, legati alle specifiche opere esaminate oppure ai problemi linguistici di volta in volta affrontati, dalla lessicografia alla riflessione grammaticale, alla didattica e alla traduzione, fino al commento ai Promessi sposi e ai racconti per l’infanzia pubblicati nel «Giornale per i bambini» e in «Cordelia».
La lingua della prosa sacra del Seicento
Raphael Merida
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2018
pagine: 204
Sintassi e retorica: di questo si occupa prevalentemente il libro di Merida, che fissa l’obiettivo sull’oratoria sacra del Seicento e in particolare su Paolo Aresi, Giovan Battista Marino e Paolo Segneri, attraverso l’esame di opere scritte dal 1611 al 1694. Un tempo sufficiente per verificare come la scansione, il ritmo e i tempi del periodo, insieme con la religiosità, siano le note storicamente più rilevanti di una prosa che obbedisce al gusto di autori distanti dai modelli tradizionalmente consacrati, ma non per questo da relegare in un cantuccio della nostra storia linguistica. Il volume mette insieme i frutti di accertamenti diretti, talvolta nuovi, e rappresenta uno strumento adeguato per l’intelligenza del testo sacro, simbolo della civiltà letteraria dell’epoca.
La prosa del Cinquecento. Studi sulla sintassi e la testualità
Maurizio Dardano
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2017
pagine: 478
Nel volume si studiano gli aspetti formali di alcuni trattati e dialoghi del Rinascimento: il "Principe", i "Discorsi sulla prima deca di Tito Livio", gli "Asolani", il "Cortegiano", la "Storia d’Italia" e le "Vite de’ più eccellenti architetti, pittori et scultori". Di queste opere fondamentali della nostra storia letteraria, culturale e linguistica si analizzano in particolare la sintassi, la testualità e gli aspetti pragmatici. Machiavelli, Bembo, Castiglione, Guicciardini e Vasari seguono vie diverse nella ricerca di una lingua adatta all’esposizione di principi, all’argomentare e alla rievocazione storica e questa ricerca si propone di descrivere e interpretare tale diversità mediante un’analisi condotta in settori che finora sono stati scarsamente indagati, in particolare la testualità e l’enunciazione, in modo da far comprendere al lettore la varietà del panorama e la bellezza di una lingua d’altri tempi.
Affermare e negare nella storia dell'italiano
Maria Silvia Rati
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2015
pagine: 244
Sono numerosissime le modalità linguistiche di cui ci si è avvalsi, nella storia dell'italiano, per esprimere un concetto in modo affermativo o negativo: anche se ci si ferma alle sole unità lessicali specializzate in questa funzione - dunque a prescindere dai procedimenti grammaticali a cui è legata l'espressione dell'affermazione e della negazione -, le forme che grammatiche e dizionari menzionano dal Cinquecento a oggi sono realmente un centinaio. Nel presente volume si cerca di tracciare un quadro complessivo della distribuzione di queste forme in diacronia e in sincronia, concentrando l'attenzione soprattutto su quelle che appaiono a vario titolo più interessanti (Assolutamente, Affatto, Appunto, Infatti, Mai, Mica, Già). Vengono osservati le loro caratteristiche semantiche e il loro comportamento sintattico, con particolare riguardo alla posizione all'interno della frase. Nell'ultimo capitolo sono trattati in modo più sintetico altri moduli affermativi e negativi. Per quanto riguarda le motivazioni che sono alla base di questa indagine, alla volontà di documentare aspetti della grammatica che finora non sono stati indagati con l'ausilio degli archivi elettronici, si aggiunge l'intento di ricostruire la storia di avverbi il cui uso è spesso oggetto di dibattiti e di censure grammaticali.
La lingua della divulgazione astronomica oggi
Michele Ortore
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2014
pagine: 268
La lingua scientifica ha guadagnato ultimamente un'assoluta centralità nel quadro del nostro sistema linguistico, grazie al prestigio dei suoi protagonisti. Il ruolo dei media ha poi permesso di ampliare l'area di contatto fra linguaggi specialistici e lingua comune, rendendo interessante lo studio di quelle forme testuali che sono una mediazione fra i due livelli e che compongono la letteratura scientifica divulgativa. Questo libro si occupa della lingua della divulgazione astronomica contemporanea e si propone di trarre dall'analisi del corpus preso in considerazione (dieci testi editi fra il 2007 e il 2012) una descrizione della lingua astronomica divulgativa. Oltre agli aspetti lessicali e morfologici, ampio spazio è dato alle strutture testuali e sintattiche, individuando in queste due aree i tratti tipici della lingua scientifica e gli stilemi della divulgazione.
L'epistolario di Giacomo Leopardi. Lingua e stile
Fabio Magro
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2012
pagine: 332
La lingua di Leopardi è stata nel complesso largamente studiata; mancava però uno studio approfondito sulle lettere, cioè, come è stato detto giustamente, sull'Epistolario "più bello" e "più commovente" della nostra letteratura. Ora il vuoto è coperto da questo studio completo e intelligente di Fabio Magro, già affermatosi per stringenti analisi stilistiche di poeti del Novecento (come Bertolucci e Raboni) e già entrato nell'officina leopardiana con un saggio su Aspasia. Magro procede, sulla base di spogli esaustivi, secondo le partizioni indispensabili, a sistemare un'analisi linguistica globale: via via dalla grafia e dalla punteggiatura alla morfologia e alla sintassi, aspetto in Leopardi e in genere decisivo, infine al lessico organizzato e discusso secondo i suoi vari "colori" (aulicismi e arcaismi, forestierismi ecc.). Ma c'è qualcosa che arricchisce e anima fortemente questi spogli e la loro sistemazione tecnica, ed è il fatto che le relative risultanze sono sempre incrociate con quelle di altri e a loro volta esaurienti riscontri. Vale a dire con l'uso generale - specie epistolare - dell'italiano dell'epoca; con quello dei maggiori corrispondenti (il padre, Giordani, i fratelli); con la lingua delle altre opere di Leopardi, specie quelle in prosa con le quali il confronto è sempre serrato; infine, guardando dentro la stessa scansione cronologica dell'epistolario e guardando i dati alla sua luce.
Idee linguistiche e pratica della lingua in Giovanni Gentile
Claudia Fabrizio
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2008
pagine: 108
Il volume indaga e ripercorre i tre nuclei tematici intorno ai quali si aggregano le idee linguistiche di Gentile: il primo capitolo prende in considerazione il versante filosofico della concezione del linguaggio gentiliana: vi si raccolgono le riflessioni sulla natura spirituale del linguaggio e della parola; sull'unicità e irripetibilità di ogni atto di parola; sulla possibilità della comprensione linguistica, che lungi dall'essere il contraltare scontato del dire, richiede un'applicazione costante e paziente e ha come garanzia, contro ogni scetticismo comunicativo, l'identità della natura e dello spirito in ogni parlante. Il secondo capitolo analizza gli interventi di Gentile sulla norma linguistica e grammaticale: le tesi ribadite dal filosofo sono l'affermazione della logicità del linguaggio contro la separazione crociana delle sfere intuitiva e concettuale, ma rappresentano anche il rifiuto del parallelismo logico-grammaticale di lontana filiazione scolastica. Infine, vengono fatti oggetto del terzo capitolo la politica linguistica intrapresa da Gentile nella scuola attraverso la riforma scolastica varata nel 1923, la collaborazione con Giuseppe Lombardo Radice, autore di programmi per la nuova scuola elementare, e la flessione che la filosofia di Gentile subisce in senso sociale e collettivo con gli ultimi scritti.
Un modello di prosa d'arte. L'italiano di Emilio Cecchi
Carmelo Scavuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2011
pagine: 216
In questo lavoro l'autore si propone d'indagare la lingua di Emilio Cecchi attraverso alcuni scritti che toccano tre ambiti culturali: la critica letteraria, la letteratura di viaggio e l'epistolografia. Ricadono nel primo ambito un lungo saggio su Pascoli, un libro sui grandi romantici inglesi e alcuni articoli di letteratura italiana contemporanea apparsi su vari quotidiani. Al secondo due libri che raccolgono riflessioni e memorie legate ai lunghi soggiorni dell'autore negli Stati Uniti e in Messico: del 1932 è 'Messico'; del 1939 è 'America amara'. Nel terzo ambito rientrano i carteggi con Mario Praz e Gianfranco Contini. Si tratta di scritti eterogenei da cui emerge con forza la padronanza del mezzo linguistico che privilegia gli stilemi della prosa d'arte, ma che sa anche mutare di costume attraverso una tastiera espressiva estesa fino al fiorentino vivo e ai meccanismi tipici della comunicazione dialogica.