Elliot: Lampi
Florville e Courval o della fatalità
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 91
"Florville e Courval è uno dei più bei racconti di Sade e una funesta storia di 'infortunes de la vertu': la protagonista (una sorta di Justine in sedicesimo) apprende con raccapriccio, nel giro di pochi minuti, di essere l'amante di suo fratello, la moglie di suo padre, l'assassina di suo figlio e colei che ha mandato al patibolo sua madre... L'Ottocento ne avrebbe fatto un feuilleton: Sade, invece, spinge al massimo la follia combinatoria dando alla vicenda un che di favoloso, portandola avanti come un aggraziato balletto di tremende simmetrie dove, esprit de geometrie ed esprit de finesse si confrontano ammiccando e facendosi vicendevolmente lo sgambetto. Tutto si combina, tutto quadra, tutto si dimostra nell'infallibilità delle leggi della Natura, ricomponendosi in un'immagine sinistramente positiva e atrocemente beffarda che l'autore vivifica con un sottile humour nero per dimostrare una volta di più l'ineluttabilità del male". Con un'introduzione di Riccardo Reim.
Innaffiate i gerani
Henry Lawson
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 63
Solo chi si è spinto a cercare fortuna in quel territorio immenso, selvaggio e sconfinato di praterie e boscaglie che è il bush australiano può conoscere fino in fondo quel particolare tipo di solitudine che schiaccia i suoi abitanti. E in particolare le donne, che hanno abbandonato agi e disagi della civiltà moderna per seguire i loro uomini. Come la signora Spicer, eroica figura di donna forse un po' pazza e talvolta bisbetica, come chiunque sia costretto a vivere in quel paesaggio alienante e cerchi di conservare, con coraggiosa ostinazione, un filo di gentilezza e femminilità in una vita che appare ogni giorno più disumana. Ricordarsi di innaffiare i gerani che crescono a stento è il simbolo della resistenza, del rifiuto ad arrendersi. La forza annichilente del bush, vero protagonista dei racconti di Henry Lawson e soprattutto di questo che, per la modernità e l'insolita attenzione per la psicologia femminile, viene considerato il suo capolavoro, è l'antagonista nella lotta della signora Spicer per mantenere un qualche significato in un'esistenza che ne pare ormai priva.
Storielle
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 61
A duecento anni dalla morte del marchese de Sade è veramente il caso di affermare, come sosteneva lui stesso: "Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri". Le Storielle, vere e divertenti perle, poco conosciute e ancor meno lette, sono state dimenticate per lungo tempo, certo anche in rapporto alle vicende biografiche dell'autore, famoso più per la sua empietà, oscenità e perversione che per il suo reale valore letterario. Questa scia di scandalo ancora l'accompagna, ma negli ultimi anni, finalmente, il marchese de Sade ha avuto approfondimenti critici importanti. I suoi scritti sono diventati luogo di incontro e scontro tra psicanalisti e semiologi, tra sociologi e studiosi di morale, tra puristi e innovatori dello stile. Per Sade, assurto a prototipo della letteratura licenziosa e trasgressiva, si è sempre dimenticata la zona "leggera" della quale questi microracconti fanno parte. Le Storielle sono autentiche sassate contro l'ipocrisia, sferzate poetiche contro il moralismo che si trasformano in maschere, che fanno sobbalzare il lettore per sagacia e per improvvise illuminazioni. Questi dagherrotipi in parole sono come le ciliegie, uno tira l'altro, e lasciano in bocca un retrogusto di godibilità e in testa una spassosa leggerezza.
Sotto il sole d'Italia
D. H. Lawrence
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 69
Scritti nell'ultima stagione italiana di D.H. Lawrence, i tre racconti qui tradotti sono tra le prove più mature e consapevoli dell'autore inglese. Lawrence ha bisogno di riposo e di rigenerarsi, ecco allora venirgli in aiuto l'Italia, la natura, le forze primordiali, il sesso innocente e innovatore. Il racconto "sole" è ambientato in Sicilia, e condensa i temi fondamentali dell'autore: la riscoperta della natura, il contrasto città-campagna e il potere della sessualità. L'americana Juliet si lascia alle spalle un matrimonio infelice e incontra il sole della Sicilia e un contadino istintivo e carnale (uno dei motivi portanti dell'Amante di Lady Chatterly), che le farà scoprire la forza trascinante del desiderio. Dipenderà solo da lei decidere se abbandonarsi o restare ingabbiata nel suo civile borghesismo. "L'uomo che non muore" prende avvio da una narrazione yiddish in cui "divino" e "umano" si contrappongono, ma offre anche una riflessione sul creare storie, sullo scrivere. "Mercurio" è ancora una prorompente meditazione sul divino e sulle forze naturali. Tre racconti di ispirazione comune, sempre in bilico tra "artificiale" e "naturale", tra "sessualità libera e innocente" e "convenzioni sociali mortificanti", scritti in modo appassionato e coinvolgente, con sorprendenti sbalzi poetici.
Lana caprina. Epistola di un licantropo
Giacomo Casanova
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 69
Nel 1772 Casanova arriva a Bologna, dove si trova a suo completo agio. Scrive nelle sue "Memorie": "non esiste in Italia una città in cui si possa vivere con maggiore libertà che a Bologna, dove ci si può procurare con poca spesa ogni sorta di piacere". Anche intellettualmente, s'intende. Ma ecco che in una libreria gli vengono presentati due opuscoli dove si discute il problema se la donna ragioni o meno con l'utero... Casanova, leggendo della "querelle", da quel gran conoscitore del sesso femminile qual è, si sente stimolato a parteciparvi e scrive subito un libello dove si fa beffe della disputa pedantemente condotta dai due professori, giudicandola una questione di "lana caprina", priva di buon senso e di buon gusto. Nella sua deliziosa e divertita risposta, pur ammettendo certe differenze fisiologiche e psicologiche, contesta energicamente - in uno stile sospeso tra ironia e satira di costume la subordinazione della volontà femminile ai capricci dell'utero.
Teoria del camminare
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 86
Nella sterminata lista delle opere di Balzac, tra drammi, romanzi, testi di critica letteraria e articoli giornalistici, ci fu spazio anche per questa "Teoria del camminare", beffardo e serissimo saggio psico-sociologico sul movimento umano, nel quale il grande scrittore indossa le insolite vesti di antropologo. L'autore della "Commedia umana" dedicò non poco tempo e riflessioni all'argomento, abbandonando e riprendendo il progetto diverse volte ma continuando sempre a interrogarsi sul significato profondo, e a suo dire mai sondato, delle andature belle e di quelle sgraziate. Man mano che le sue scoperte in materia aumentavano in quantità e chiarezza ("Brrr! Le domande schizzavano come cavallette! Un eccezionale argomento!"), Balzac si convinse di essere sulla soglia di un segreto tanto oscuro quanto affascinante. "Non è davvero incredibile" scrisse "il fatto che, da quando l'uomo ha iniziato a camminare, nessuno si sia chiesto perché cammina, come lo fa, se potrebbe forse farlo meglio, cosa avviene mentre passeggia e se non esiste un modo per impostare, modificare e studiare la sua andatura?".
Un omicidio, un mistero e un matrimonio
Mark Twain
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 61
Nella città immaginaria di Deer Lick, l'umile contadino John Gray vorrebbe dare in matrimonio sua figlia Mary al rampollo della famiglia più ricca. L'arrivo di un misterioso straniero, però, spariglia le carte. Apparso dal nulla in un campo di neve, l'uomo rifiuta di dare informazioni sulla sua persona, limitandosi a proclamare di essere il conte di Fontainbleu. Avvolto dall'aura di un fascino imperscrutabile, il conte mette gli occhi sulla bella Mary e dà inizio a una corte serrata. La faccenda, insomma, si complica, fino a diventare del tutto assurda quando il fratello del contadino, David Gray, viene improvvisamente assassinato... Rimasto nel cassetto per oltre un secolo e apparso per la prima volta in volume nel 2001, il racconto era destinato a un progetto proposto dallo stesso Twain alla rivista "Atlantic Monthly", nel quale alcuni scrittori (tra cui anche il giovane Henry James) dovevano escogitare finali diversi per un'unica storia. Il progetto naufragò perché, secondo Twain, "agli altri scrittori non piaceva l'idea di trotterellare in processione dietro a me", e il racconto scomparve. Al suo ritrovamento "Un omicidio, un mistero e un matrimonio" è stato però accolto come un'opera importante, che anticipa i temi e la maturità di stile dei romanzi successivi del grande scrittore americano. Questa edizione viene arricchita dai disegni di Peter de Seve, collaboratore del "New Yorker" e noto al grande pubblico per i suoi film di animazione come "L'era glaciale".
Dickens
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 54
È difficile comprendere pienamente cosa Charles Dickens abbia rappresentato per i suoi contemporanei. Forse solo un autentico "old Dickensian" poteva sapere con quale trepidazione gli inglesi aspettassero i fascicoli azzurri con le nuove puntate del "Circolo Picwick". Basti pensare che la prima uscita fu stampata in quattrocento esemplari, la quindicesima in quarantamila. Quando Dickens lo lesse in pubblico, l'Inghilterra andò in delirio e le sale furono prese d'assalto. "L'effetto di un fenomeno letterario di tali proporzioni, sia dal punto di vista della diffusione che del coinvolgimento emotivo esercitato sul pubblico" scrive Zweig "può realizzarsi solo in concomitanza della presenza di due elementi perlopiù divergenti: la presenza di uno spirito geniale che riesca a inserirsi nella tradizione di un'epoca". Pur annoverandolo, insieme a Balzac e Dostoevskij, tra i tre maggiori narratori ottocenteschi, lo scrittore austriaco non gli risparmia qualche bordata: "Soddisfatto nei confini della propria cultura nazionale, mai ha sentito l'esigenza di trasgredire la misura artistica, morale o estetica dell'Inghilterra. Non si pose come un rivoluzionario." Eppure, alla fine, all' "inesauribile poeta" che fu Dickens, Zweig perdona anche questo, perché; "solo quando si detesta la stupida ipocrisia della cultura vittoriana si può valutare giustamente il genio di un artista che ha trasformato la più insignificante delle vite in poesia".
Ida
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 64
Sono molti anni che Ida Sconin scende i trenta gradini del music-hall che ha consacrato il suo successo, e anche se il pubblico l'ama ancora, il tempo passa e Ida invecchia. Un giorno, però, i suoi impresari introducono un nuovo numero eseguito da una ballerina americana, che si esibirà nuda. Quando Ida vede la ragazza alle prove, comincia a temere. Quel corpo magro e sodo le ricorda la propria giovinezza, i suoi difficili inizi. La discriminazione del pubblico verso di lei, straniera, povera. Poi, all'improvviso, dopo una lunga gavetta, il successo, la fama, la ricchezza, grazie a un amante che scrive canzoni per lei. Per quest'uomo, Ida abbandona un marito fedele, dal quale ha avuto un figlio gracile di cui nessuno nell'ambiente del teatro ha mai sospettato l'esistenza. Ricordi dolorosi che non vanno risvegliati. Continuano le prove del nuovo spettacolo. Ida ha aperto incautamente la diga del passato che ora la travolge con i suoi dolori rimossi. La sera della prima è stanca, sente all'improvviso il peso degli anni. La giovane ballerina americana fa la sua esibizione e l'incantesimo sembra spezzarsi. Il pubblico vede improvvisamente Ida per quello che è, una donna sfiorita. E un ultimo ricordo, terribile, va a insidiarla in cima alla scala, nel momento di estrema fragilità prima di entrare in scena. Un ricordo feroce, nocivo, che le sarà fatale.
Cattività
Joseph Conrad
Libro
editore: Elliot
anno edizione: 2013
Fra il 1904 e il 1905 Conrad scrisse quindici brani che compongono una "serie di bozzetti marinareschi" e che apparvero su varie riviste prima di essere raccolti nel volume Lo specchio del mare. Ricordi e impressioni. Tra quelli, vengono ora riproposti Cattività, scritto nel 1905 e pubblicato per la prima volta su "Blackwood's Magazine", e Iniziazione, apparso nel 1906 sulla stessa rivista. Il primo è una bellissima riflessione sulle barche costrette all'inattività, ormeggiate con nodi doppi alla banchina nei porti e sorvegliate dai marinai "rinnegati" che "adocchiano furtivamente il morale depresso delle prigioniere". Iniziazione invece è un omaggio all'arte della costruzione navale, all'infinità varietà di forme ma soprattutto all'amore dedicato dagli uomini alle navi, al loro carattere e alle loro qualità, e, non ultimo, al mare. Ed è proprio a questo, alla sfida costante che esso lancia alle capacità umane di sopravvivenza, fermezza e abilità, che riconducono questi due splendidi scritti dedicati a chi, come l'autore, sente "di essere marinaio, di cuore, di mente e - per così dire - fisicamente. Soltanto uomo di mare e di navi".
Un amore in pericolo: Giorno d’estate-Un amore in pericolo-L'inizio e la fine
Irène Némirovsky
Libro
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 92
Tre racconti inediti sulla nostalgia, l'egoismo e l'illusione di vivere. Il racconto "Un amore in pericolo" fu pubblicato il 22 febbraio del 1936 su "le Figaro littéraire". Irène Némirovsky mise in scena il rammarico delle cose perdute, i momenti felici che sempre, e per sempre, svaniscono. Per Sylvie, in punto di morte, il senso della perdita si tinge d'una interrogazione morale: dove vola il pensiero nell'ora fatale, incerto tra il pentimento e il rimpianto? All'ansietà dolorosa di un lungo amore o alla breve convulsione di un momento di piacere? Il suo dilemma servirà all'autrice tre anni più tardi per l'ossatura del romanzo "Due". Un delicato studio filosofico sulle età della vita è invece lo spartito del secondo racconto, "Un giorno d'estate", in cui Irène Némirovsky abbatte uno scandaglio sull'adagio solipsistico che accompagna e scocca le ore delle vite umane ("Ciascuno vede solo se stesso"), ma devia poi su un piano chimico, biologico, ineluttabile: l'indifferenza universale della natura, l'incessante mormorio dell'esistenza, "Io, io, io". Quello stesso egoismo che sembra ispirare la madre del giovane assassino e il procuratore incaricato di condurne il processo, protagonisti dell'ultimo racconto, L'inizio e la fine, apparso sul settimanale "Gringoire" il 20 dicembre del 1935. Quell'egoismo che nella prima, per paura della morte, scatena una difesa insensata, e al secondo, col mero tramite di una fredda requisitoria, fornisce l'illusione di vivere.
Tutto mi è piaciuto. Conversazione sulla libertà, la letteratura e la vita
Manlio Cancogni
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2013
pagine: 64
"Tutto mi è piaciuto" nasce da alcune conversazioni con Manlio Cancogni che hanno avuto luogo tra febbraio e aprile 2013 nella casa di Fiumetto, a Marina di Pietrasanta, dove lo scrittore vive con la moglie Rori. Questo piccolo libro, divertito e prezioso, offre al lettore un'ideale introduzione non solo al mondo letterario e giornalistico dell'autore di grandi romanzi come "Azorin e Mirò" e "Parlami, dimmi qualcosa", ma a quelli che dello scrittore toscano sono stati da sempre i valori più importanti, i punti cardinali lungo i quali ha percorso il proprio cammino di uomo: il coraggio delle proprie idee, la libertà intellettuale, un sentimento della vita che fa forza a tutto unito a una straordinaria curiosità. "Il Duemila per me è un'astrazione, non so cosa significhi. In un certo senso è una prosecuzione cadaverica del Novecento, non c'è qualcosa che lo distingua davvero... Certo, dovremo affrontare un periodo di povertà, adattarci. Sarà un bene forse. Di sicuro non ho nostalgia del fatto che ci si dovesse intruppare e combattere per delle bandiere logore e consunte, proprio no. Sono contento che quel mondo non ci sia più".