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Edizioni per la Decrescita Felice: Movimento per la decrescita felice

Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare

Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 407

"Questo libro parla delle azioni che vengono compiute, sul mondo quando la merce che noi acquistiamo è il nostro cibo e cerca di individuare delle vie affinché esse siano il più possibile leggere e affinché i loro effetti collaterali siano tali da rendere migliore, cioè più verde e vivo, il pianeta. Dati numerici ed esperienze concrete ci mostreranno che imprimere alle nostre scelte in campo alimentare una direzione che riesca a rendere il mondo migliore è, almeno secondo ragione, effettivamente molto più facile di quanto non si immagini e soprattutto di quanto "loro" non vogliano farci credere. Convincersene significa essere già oltre la metà del cammino. Vediamo ora di percorrerlo tutto. Senti spesso parlare dell'enorme potere delle multinazionali. Ma in cosa consiste questo potere? Dove sono i carri armati di Monsanto? Dove sono i bombardieri di McDonald's? Non esistono. Il loro potere, dirai tu, sta nei soldi, un'enorme quantità di soldi. Giusto. Ma da dove vengono questi soldi? Ovvio: dalle tue tasche. Ecco dunque in che mani è l'enorme potere delle multinazionali: nelle tue."
19,90

La decrescita, i giovani e l'utopia. Comprendere le origini del disagio per riappropiarci del nostro futuro

La decrescita, i giovani e l'utopia. Comprendere le origini del disagio per riappropiarci del nostro futuro

Jean-Louis Aillon

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 176

Essere giovani, oggi, è un'impresa colossale. A sedici anni ci si ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da "terra promessa" si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato, senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide, è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e dei suoi miraggi. È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull'analisi della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso un'attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di scandagliare l'universo giovanile attraverso la lente della decrescita, alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La "nostra" crisi diventa, allora, un'opportunità per comprendere noi stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Prefazione di Maurizio Pallante
15,00

Malati di farmaci. Perché l'industria farmaceutica vende farmaci, inventa malattie e specula sul cancro

Malati di farmaci. Perché l'industria farmaceutica vende farmaci, inventa malattie e specula sul cancro

Mauro Di Leo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2010

pagine: 246

Le persone sono convinte che il loro benessere si identifichi col possesso di cose e la soddisfazione che ne ricevono non dura, tutta la loro vita sarà una rincorsa continua di un obbiettivo che non raggiungeranno mai (...) si confonde il "ben essere" col "tanto avere", il tanto avere produce "mal essere". A questo mal essere generale la crescita della produzione di merci aggiunge un malessere specifico in due ambiti strettamente legati tra loro: l'alimentazione e la salute umana. (...) per riuscire a vendere le quantità crescenti di cibo le grandi aziende del settore hanno indotto una crescita dei consumi superiore al fabbisogno fisiologico, da cui sono derivati una serie di gravi problemi alla salute: dalla diffusione dell'obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari. Il tanto avere si è trasformato in malessere. Non potendo sottrarsi alle dinamiche della crescita economica, nel momento in cui la produzione e l'offerta di farmaci sono diventate superiori alla domanda espressa normalmente dalla società, le aziende farmaceutiche hanno dovuto crearsi una domanda aggiuntiva. A tal fine hanno indotto ad abbassare progressivamente le soglie degli indicatori di alcune malattie, trasformando in patologici alcuni valori precedentemente considerati normali. L'industria farmaceutica può essere interessata alla prevenzione delle cause di malattie per cui produce le medicine? La logica della crescita non lo consente.
18,00

Vivere la descrescita. Una felice esperienza di autoproduzione

Vivere la descrescita. Una felice esperienza di autoproduzione

Filippo Schillaci

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 238

Nella primavera del 1996 Filippo Schillaci, tecnico informatico presso un ateneo romano, lascia il suo appartamento e va a vivere in campagna. Dietro questo passo non c'è né un ossequio alle mode né una scelta estrema di "esistenza selvaggia" ma la semplice decisione di non basare più la propria vita interamente sul denaro. L'autore comincia così ad affiancare alla propria convenzionale attività retribuita l'autoproduzione di beni di uso quotidiano; impara a coltivare un orto, a curare gli alberi da frutto, poi a costruire e riparare da sé semplici oggetti o anche parti della casa. Il libro, alternando e fondendo narrazione e riflessioni, racconta le tappe di questa esperienza e le idee, gli obiettivi che l'hanno motivata è guidata. È una sorta di diario di viaggio ma anche una discussione sulla concreta possibilità per ognuno di migliorare il proprio stile di vita qui e adesso, senza impegnarsi necessariamente in "ardimentose" avventure alternative bensì semplicemente mutando la propria percezione di alcuni concetti chiave della vita di ogni giorno: benessere, divertimento, lavoro, tempo libero. E mutando di conseguenza le proprie scelte in ciascuno di tali campi.
15,00

Decrescita e migrazioni

Decrescita e migrazioni

Maurizio Pallante

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 78

Un sistema economico fondato sulla crescita del prodotto interno lordo deve aumentare in continuazione il numero dei produttori e consumatori di merci. Ovvero, indurre, con le buone o con le cattive, con la persuasione o con la forza, un numero crescente di contadini tradizionali ad abbandonare l'autoproduzione di beni, cioè l'agricoltura di sussistenza dove la vendita è limitata alle eccedenze, per andare a produrre merci e guadagnare in cambio il denaro necessario a comprarle. Questo passaggio implica l'abbandono delle campagne e il trasferimento nelle città con costi sociali e ambientali elevatissimi. Uno stile di vita non omologato sui modelli consumistici, oltre a migliorare la qualità della vita di chi lo pratica, può contribuire a rimuovere le cause che inducono a emigrare in misura superiore a quanto comunemente si pensi. Il volume fornisce delle immediate "risposte", pur nella sua sinteticità, a queste problematiche epocali.
8,00

Ritorno al passato. La fine dell'era del petrolio e il futuro che ci attende. Conversazione con James Howard Kunstler

Ritorno al passato. La fine dell'era del petrolio e il futuro che ci attende. Conversazione con James Howard Kunstler

Andrea Bizzocchi, James H. Kunstler

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 221

I giacimenti di petrolio si stanno rapidamente esaurendo. Quali saranno le conseguenze di questo accadimento sulle nostre vite? Perché la nostra economia crollerà e che ne sarà della grande distribuzione, dei supermercati, dei viaggi aerei, delle vacanze e dei trasporti? Come saranno l'istruzione e la sanità, che importanza rivestirà la religione? Come saranno le città in cui ci troveremo a vivere? Torneremo a lavorare nei campi? Quali saranno i nostri rapporti con l'Islam? Perché le energie alternative non ci salveranno? E soprattutto, quale impatto avranno il riscaldamento globale e i danni ambientali in genere provocati dall'uomo? L'autore, nel corso di una conversazione con il saggista e romanziere statunitense James Howard Kunstler, dà risposta a questi quesiti e ad altri ancora, descrivendo così il futuro che ci attende e che nessuno si aspetta.
12,00

Alla città nemica. Diario di una donna di campagna

Alla città nemica. Diario di una donna di campagna

Sonia Savioli

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 199

Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno; di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza; di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti; di impegnarsi politicamente affinchè questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un "fare finalizzato a fare sempre di più", il lavoro dovrà tornare a essere un "fare bene" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi. Di questa elaborazione, resa drammaticamente urgente dalla necessità di impedire che l'effetto serra esca fuori controllo, le Edizioni per la decrescita felice si propongono di essere un tassello, costituendo un laboratorio di idee per un Rinascimento ancora possibile.
10,00

Un programma politico per la decrescita

Un programma politico per la decrescita

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 268

Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno, di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza, di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti, di impegnarsi politicamente affinché questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un "fare finalizzato a fare sempre di più", il lavoro dovrà tornare a essere un "fare bene" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi.
15,00

La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL

La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL

Maurizio Pallante

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 136

II segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l'avvicinarsi dell'esaurimento delle fonti fossili e le guerre per averne il controllo, i mutamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, l'aumento dei rifiuti, le devastazioni e l'inquinamento ambientale. Eppure gli economisti e i politici, gli industriali e i sindacalisti con l'ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell'attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l'India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale. Né si può pensare che si possano mantenere le attuali disparità tra il 20 per cento dell'umanità che consuma l'80 per cento delle risorse e l'80 per cento che deve accontentarsi del 20 per cento. Forse è arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi.
12,00

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