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Libri di Filippo Schillaci

Tarkovskij in Italia. Cinema e luoghi di Andrej Tarkovskij

Tarkovskij in Italia. Cinema e luoghi di Andrej Tarkovskij

Filippo Schillaci

Libro: Libro in brossura

editore: Ortica Editrice

anno edizione: 2024

pagine: 308

Un viaggio in Italia alla ricerca dei luoghi in cui il regista Andrej Tarkovskij visse e in cui girò il film Nostalghia. Il racconto di un pellegrinaggio laico sulle orme di un artista esule alla ricerca di ciò che fu il suo approccio alla vita, intesa come cammino di crescita interiore, e al cinema, inteso come arte che affonda le proprie radici nel divenire della vita stessa. Il diario di un viaggio fra nebbie e silenzi, pietre attraversate dal tempo e circondate dall’aura sommessa delle immagini, dei suoni di un regista che ha fatto scuola nel cinema per le sue lunghe sequenze e per l’importanza della fotografia, con la quale riuscì a creare atmosfere oniriche, metafisiche e spirituali.
20,00

Il tempo interiore. L'arte della visione di Andrej Tarkovskij

Il tempo interiore. L'arte della visione di Andrej Tarkovskij

Filippo Schillaci

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 303

Un bambino stacca un lume dal soffitto, un altro siede su un lenzuolo disteso sul pavimento. Entra in campo la madre che cammina fra le stanze, si volta indietro, dice alcune parole che non udiamo, esce all'esterno. Rivediamo, al di là di una porta, il primo bambino che armeggia col lume. Rientra in campo la madre, passa davanti a noi ed esce nuovamente. La lasciamo per tornare a rivolgerci all'interno, dove il secondo bambino, immerso nel buio, accende un fiammifero... Il piano sequenza è tutto qui, dal punto di vista narrativo è pressoché inesistente: è vita che scorre nel fluire del tempo. Per Andrej Tarkovskij fare cinema non consiste infatti nel raccontare «piccole 'storie' recitate e filmate». I suoi film si distinguono invece per un uso accentuato delle specificità del cinema, concepito come un'arte più vicina alla musica e alla poesia che alla letteratura. Le sue opere ci immergono in un narrare in cui la rappresentazione della cosiddetta azione, ovvero della parte immanente della vita, si è ineffabilmente rarefatta. La diegesi lascia il posto a meditazioni che si fanno pura immagine, immerse nel silenzio e nel tempo. Un altro tempo. E affinché ciò accada tutto deve fermarsi. Si medita stando immobili, si può ancora meditare in pacato cammino; non si medita in corsa.
24,00

Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare

Un pianeta a tavola. Decrescita e transizione agroalimentare

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2013

pagine: 407

"Questo libro parla delle azioni che vengono compiute, sul mondo quando la merce che noi acquistiamo è il nostro cibo e cerca di individuare delle vie affinché esse siano il più possibile leggere e affinché i loro effetti collaterali siano tali da rendere migliore, cioè più verde e vivo, il pianeta. Dati numerici ed esperienze concrete ci mostreranno che imprimere alle nostre scelte in campo alimentare una direzione che riesca a rendere il mondo migliore è, almeno secondo ragione, effettivamente molto più facile di quanto non si immagini e soprattutto di quanto "loro" non vogliano farci credere. Convincersene significa essere già oltre la metà del cammino. Vediamo ora di percorrerlo tutto. Senti spesso parlare dell'enorme potere delle multinazionali. Ma in cosa consiste questo potere? Dove sono i carri armati di Monsanto? Dove sono i bombardieri di McDonald's? Non esistono. Il loro potere, dirai tu, sta nei soldi, un'enorme quantità di soldi. Giusto. Ma da dove vengono questi soldi? Ovvio: dalle tue tasche. Ecco dunque in che mani è l'enorme potere delle multinazionali: nelle tue."
19,90

Vivere la descrescita. Una felice esperienza di autoproduzione

Vivere la descrescita. Una felice esperienza di autoproduzione

Filippo Schillaci

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni per la Decrescita Felice

anno edizione: 2009

pagine: 238

Nella primavera del 1996 Filippo Schillaci, tecnico informatico presso un ateneo romano, lascia il suo appartamento e va a vivere in campagna. Dietro questo passo non c'è né un ossequio alle mode né una scelta estrema di "esistenza selvaggia" ma la semplice decisione di non basare più la propria vita interamente sul denaro. L'autore comincia così ad affiancare alla propria convenzionale attività retribuita l'autoproduzione di beni di uso quotidiano; impara a coltivare un orto, a curare gli alberi da frutto, poi a costruire e riparare da sé semplici oggetti o anche parti della casa. Il libro, alternando e fondendo narrazione e riflessioni, racconta le tappe di questa esperienza e le idee, gli obiettivi che l'hanno motivata è guidata. È una sorta di diario di viaggio ma anche una discussione sulla concreta possibilità per ognuno di migliorare il proprio stile di vita qui e adesso, senza impegnarsi necessariamente in "ardimentose" avventure alternative bensì semplicemente mutando la propria percezione di alcuni concetti chiave della vita di ogni giorno: benessere, divertimento, lavoro, tempo libero. E mutando di conseguenza le proprie scelte in ciascuno di tali campi.
15,00

Caccia all'uomo. Quello che è indispensabile sapere sui cacciatori

Caccia all'uomo. Quello che è indispensabile sapere sui cacciatori

Filippo Schillaci

Libro: Copertina morbida

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 2005

pagine: 156

Filippo Schillaci è un cittadino stanco di sopportare gli abusi dei cacciatori e valuta il problema della caccia da un punto di vista insolito: l'attività venatoria è pericolosa, così tanto che uccide proporzionalmente più degli incidenti sul lavoro. A perdere la vita o a rimanere feriti per mano dei cacciatori non sono solo fringuelli e volpi, ma anche uomini, donne e bambini che hanno avuto, come unica colpa, quella di trovarsi sulla traiettoria di un cacciatore poco attento e del suo fucile. Un panorama impressionante di violenza documentato con fonti giornalistiche e statistiche. L'autore dimostra che i cacciatori sono una delle poche categorie, forse l'unica, che può permettersi di violare diritti fondamentali e garantiti.
10,00

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