Edizioni di Storia e Letteratura: Studi vichiani
Configurazioni filosofiche di sé. Studi sull'autobiografia intellettuale di Vico e Croce
Rosario Diana
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 141
Le narrazioni di sé di Vico e Croce e le intenzioni ad esse sottese consentono di ravvisare nell'autobiografia intellettuale una tipologia di scrittura filosofica che adotta una modalità comunicativa centrata sulla ostensività di un sapere che si fa azione e pratica di vita e sulla esortazione più o meno implicita, rivolta al lettore, a condividere liberamente e magari a ripetere in tutto o in parte l'itinerario esistenziale e professionale dell'autobiografato. Questo paradigma viene confermato dal Progetto di Giovanartico di Porcìa, ripubblicato nell'Appendice I, e si mostra efficace nel saggio, presentato nell'Appendice II, su di una diversa autonarrazione intellettuale: 'Le mie prigioni' di Silvio Pellico.
Ottavo contributo alla bibliografia vichiana (2006-2010)
Alessia Scognamiglio
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 148
La filosofia della storia. Giambattista Vico. Ediz. italiana e spagnola
Juan Donoso Cortés
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 139
La complessità e l'affascinante ambiguità del Vico di Juan Donoso Cortés, indiscusso protagonista del pensiero e della cultura spagnola della prima metà dell'Ottocento, hanno costituito i presupposti fondamentali per uno studio tanto traduttologico quanto storico-politico, nonché culturale, del saggio "Filosofia della storia. Giambattista Vico", ed è in questa direzione che si è inteso realizzare il lavoro proposto, al fine di offrire, partendo proprio dalla traduzione del testo, un'accurata analisi del Marchese di Valdegamas e di come egli abbia sollecitato la cultura spagnola sua contemporanea ad una maggiore attenzione verso il filosofo napoletano e i suoi studi sulla filosofia della storia, studi che consentiranno di definire l'importante funzione assolta dalla filosofia quale unica scienza capace di intendere la natura ultima delle cose.
Nova scientia tentatur. Introduzione al diritto universale di Giambattista Vico
Raffaele Ruggiero
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 270
Settimo contributo alla bibliografia vichiana (2001-2005)
David Armando, Monica Riccio
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2009
pagine: 168
Come i volumi che l'hanno immediatamente preceduto, relativo all'arco di un quinquennio, questo settimo contributo alla bibliografia vichiana si segnala per la registrazione di una presenza sempre più chiaramente globale e transculturale del pensiero del filosofo napoletano. Trovano infatti posto nell'opera, non solo i testi apparsi su riviste elettroniche, ormai universalmente equiparate a quelle cartacee, ma le molte testimonianze di una diffusione del pensiero di Vico ben oltre i confini europei: basti citare la prima edizione della Scienza nuova in ebraico, la prima traduzione in cinese di un'opera di Vico effettuata direttamente dall'originale latino, in questo caso, trattandosi delle Orazioni inaugurali e non attraverso la mediazione delle versioni inglesi, nonché i primi studi su Vico in lingua slovena e in lingua turca.
Vico. Storia, linguaggio, natura
Vincenzo Vitiello
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2008
pagine: 122
Muovendo dall'analisi del rapporto tra storia ideale eterna e lingua eroica, che nella "Scienza Nuova" rinnova la tensione del "De antiquissima" tra infinito e finito, Vitiello mostra come Vico seppe vedere, dietro la storia spirituale dell'umanità, una più antica storia, naturale e sacra insieme, valendosi, nel narrarla, di tutte le risorse della sua straordinaria lingua barocca: la storia della nascita della "iconologia della mente" dal grido animale e dal terrore destato dal fulmine di Giove che apre il Ciclo e fa tremare la Terra. Legata profondamente alla tradizione platonica e neoplatonica, la genealogia vichiana della mente non solo anticipa molti temi della filosofia successiva, da Kant a Hegel, a Nicetzsche in particolare, e a Husserl e Heidegger, sino a certo naturalismo e biologismo contemporaneo, ma ne e, per molti versi, anche una critica "avant la lettre".

