LetteraVentidue
Composizione e progetto
Elena Vigliocco, Silvia Gron, Massimo Camasso
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il libro è un carnet de voyage che raccoglie e sistematizza pensieri e studi maturati, elaborati e verificati in un arco temporale lungo, ritornando più volte e in tempi diversi a visitare e osservare opere che fanno parte di quello che Kahn definì il “tesoro dell’architettura”, dove permanenza e ricorsività dei caratteri sono i filtri attraverso i quali è possibile ricostruire una storia dell’architettura che accosta il Partenone di Atene al Padiglione di Barcellona di Mies, ma anche alla Casa da Música di OMA. Filtrato dalla pratica interpretativa di alcuni autori scelti e organizzato in tre parti correlate tra loro, il libro sviluppa il ruolo della Composizione nella costruzione del Progetto architettonico osservato alla scala dell’opera inserita all’interno di un contesto, piuttosto che come strumento interpretativo per la riconfigurazione di interi settori urbani.
Quali parole ci servono? Breve glossario per l'architettura contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 160
Quali parole utilizziamo per descrivere i fenomeni architettonici contemporanei? Quali significati veicolano? Sono queste parole sufficienti a cogliere la complessità del presente? Ridefinire un lessico per le teorie dell'architettura, oggi inevitabilmente plurali e transdisciplinari, è essenziale per affrontare i cambiamenti in atto. A questi troppo spesso si risponde accostando al termine "architettura" aggettivi di richiamo - come "sostenibile", "inclusiva", "green", "parametrica" - il cui significato si perde nella superficialità del discorso pubblico. La condizione di stallo della cultura architettonica riflette certamente una più ampia crisi culturale, ma è necessario comprenderne le cause specifiche. L'architettura, privata di una fase di riflessione critica, rischia di ridursi a pratica meramente esecutiva. Proprio nell'intervallo tra idea e realizzazione deve risuonare un pensiero chiaro e consapevole, capace di supportare il progetto senza ridurlo a semplice risposta immediata alle esigenze di mercato.
Paesaggio che avanza. Progetti di nuove nature nei territori post-industriali sardi. Ediz. italiana e inglese
Adriano Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 164
L'eredità dei paesaggi industriali dismessi pone diverse questioni che non possono più essere affrontate dal punto di vista di una sola disciplina né nella prospettiva della mera conservazione o della bonifica. La riproblematizzazione critica di questo patrimonio nell'attualità, infatti, deve contemplare molteplici apporti che si possono ricercare in un campo ampio che va dalle tecniche alle scienze naturali fino alle arti e agli studi umanistici: il modello del paesaggio sembra costituire, più credibilmente oggi, questo campo, nella sua connaturata "bifaccialità" - concettuale e concreta, ecologica e simbolica - in quanto ambito in cui un nuovo rapporto tra viventi, ma anche le manifestazioni simboliche di tale rapporto, si possono esprimere. Il paesaggio è però, soprattutto dopo la Convenzione Europea, anche quello che risulta dal degrado, dall'abbandono, dallo scarto: è un paesaggio "che avanza" dall'interruzione di un processo incompiuto, o dalla conversione tra un sistema produttivo e un altro. È un concetto che investe molte dimensioni, forse tutte, e "che avanza" anche nel senso comune che una collettività esprime rispetto ai luoghi. La ricerca e il punto di vista offerto da questo testo provano a proiettare il paesaggio post-industriale del sud-occidente sardo - uno dei bacini minerari più significativi in Europa tra Ottocento e Novecento - in questa dimensione nuova in cui il progetto prefigura nuove relazioni, nuove figure e nuove nature che possono essere suggerite dall'abbandono industriale, dagli scarti minerari, dalle nuove dinamiche di colonizzazione vegetale, dai nuovi usi spontanei. Un approccio interpretativo e pragmatico, allo stesso tempo, che parte dal riconoscimento di queste figure, "scavi", "fratture", "topografie", "scarti e ritrovamenti" per immaginare i resti industriali come nuove macchine ecologiche, che partecipano come protagoniste nella costruzione di un nuovo paesaggio.
Cino Zucchi
Luigi Spinelli
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 168
Cino Zucchi è un architetto colto e sperimentatore, capace di interpretare i diversi contesti dei progetti con uno sguardo contemporaneo. Il suo lavoro è raccontato attraverso chiavi di lettura complementari: la familiarità con le stratificazioni del territorio europeo, l'abilità di innescare mutazioni all'interno di consuetudini sedimentate, l'attenzione all'involucro edilizio come interfaccia tra spazio domestico e scena urbana, la capacità di trasformare in architettura suggestioni culturali e formali del tutto eteronome, la ricerca del "carattere" adeguato ad ogni tema e luogo. La narrazione non è cronologica; ogni capitolo parte da direzioni diverse per ritrovare punti di contatto e sovrapposizioni all'interno di un processo compositivo al contempo rigoroso ed aperto.
La Scuola di Architettura di Siracusa. Città e progetti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 112
Questo volume scaturisce da un ciclo seminariale che si è tenuto nell'A.A. '22-'23 nei Laboratori di Progettazione Architettonica, a corsi riuniti dal secondo al quinto anno, presso la SDS Architettura di Siracusa. Ogni incontro ha visto coinvolto un docente e ha avuto come tema una città specifica e l'attività progettuale che questi vi ha svolto. Il progetto di architettura veniva così proposto come chiave di lettura privilegiata attraverso la quale capire e raccontare la città. I contributi presenti in questo volume, quindi, sono di architetti che hanno sperimentato l'attualità delle idee e delle pratiche del progetto come forma di conoscenza, della città per prima, contribuendo a delineare una ricerca condivisa - o che tale si vuole intendere guardando a ritroso - che sostanzia una specificità della Scuola di Architettura di Siracusa. Perlopiù si tratta di docenti della stessa Scuola - o che vi insegnano e vi hanno insegnato presupponendo e affinando una comunanza di idee e strategie -; oppure di architetti che hanno rappresentato un riferimento nel tempo per la costituzione di quella specificità. La misura e la collocazione delle città in oggetto - quasi tutte nel Val di Noto, il territorio di pertinenza della Scuola stessa, alfine - lungi dal rappresentare una deminutio regionalistica, vuole ribadire un aspetto della stessa specificità che nel suo insieme costituisce una condizione affatto particolare, richiamandosi a esperienze forti e caratterizzanti dell'architettura europea recente - con le dovute proporzioni - quali quella svizzera o portoghese.
L'anima del luogo. Fatti geografici e forme dell'abitare
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 160
Questo libro raccoglie, in forma di saggio, le lezioni tenute all’interno del seminario didattico “L’anima del luogo”, organizzato dal prof. Michele Montemurro e dal DR Nicola La Vitola nel 2021 nel Politecnico di Bari, all’interno del quale si è sviluppato un ampio e plurale confronto sul valore del rapporto tra la casa di abitazione ed il sostrato fisico nella costruzione del luogo, la cui “anima” è riposta nei caratteri fisici e topologici della geografia, vera radice etimologica della forma dell’architettura. È emersa la necessità di intendere il senso del progetto di architettura in maniera relazionale, focalizzando l’attenzione non solo sulle grammatiche interne alla forma ma anche sulla loro ragione in rapporto agli ordini delle forme di lunga durata (geografia, natura) che la precedono. I caratteri formali del sostrato fisico diventano così una sorta di ordine soggiacente al progetto, in cui il principio insediativo assume il valore di fondamento, di segnatura primigenia del territorio, riconoscendo come momento decisivo, quello in cui il manufatto stabilisce una relazione con il sito, in cui l’uomo abita la Terra misurandosi con la natura. I saggi si articolano in due parti tra loro complementari, l’una dedicata alla comprensione di alcune opere paradigmatiche di A. Aalto, J. Utzon, U. Riva, L. Cosenza, A. Kostantinidis, F. Barata; l’altra dedicata ai progetti di autori contemporanei come M. Cannatà e F. Fernandes, M. Mannino, B. Messina, A. Monaco, E. Vacchini che hanno assunto nelle loro opere il rapporto con la topografia come matrice morfogenetica dell’architettura e del paesaggio.
Città dolce. Densità, diversità e prossimità nella vita di tutti i giorni
David Sim
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 264
Immaginate di svegliarvi con i dolci rumori della città e di affrontare la vostra giornata con la certezza di arrivare a destinazione in modo rapido ed efficiente. Città dolce significa semplicità e comfort, un luogo in cui la densità ha una dimensione umana, che si adatta alle nostre esigenze in continua evoluzione, alimentando le relazioni e accogliendo i piaceri della vita quotidiana. Come possiamo passare dalla realtà attuale della maggior parte delle città – usi separati e lunghi spostamenti su veicoli a uso singolo che prosciugano le risorse umane, ambientali e comunitarie – a un approccio “dolce”? In questo libro, per la prima volta in edizione italiana, David Sim attinge alla sua grande esperienza di lavoro su progetti in tutti i continenti e in tutte le culture, con la sua eccezionale capacità di vedere, osservare e riflettere sulle scene di vita e sulle città. Città dolce è un contributo importante nella crescente letteratura sull’architettura e la pianificazione delle città centrata sulle persone. Architettura e pianificazione hanno bisogno di essere un po’ più dolci e questo libro è un buon punto di partenza. Con circa 25 traduzioni fino a oggi, il libro Soft City ha decretato David Sim come un leader di pensiero nella vivibilità urbana e nella pianificazione sostenibile. Prefazione di Jan Gehl.
Sebastián Irarrázaval. Ediz. italiana e spagnola
Fernanda De Maio
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 288
L'esperienza di Sebastián Irarrázaval, uno dei protagonisti più affermati della felice stagione dell'architettura cilena, è l'occasione per compiere un viaggio attraverso una selezione mirata dei suoi scritti e delle sue opere ed entrare in contatto con il suo universo di pensieri e forme intorno all'architettura. Pensieri e forme che attingono a un orizzonte ampio del sapere umano e offrono un punto di vista alternativo del mestiere di architetto.
La guerra di Troia. Figure e testi per una messinscèna del mito
Beniamino Servino, Eugenio Tescione
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 240
La guerra di Troia è il luogo del conflitto interiore, dove la guerra delle parti si risolve nel linguaggio. Così i rapsodi, corpo unitario che non ebbe bisogno di vedere quel che accadde poiché accadde in loro, poterono inventare la lingua, alta quanto alta è la posta in gioco, e sovrapporla ai fatti, già accaduti. La loro narrazione, intrisa dal mito e dalla sua necessità fondata sulla spinta a capirli e a rappresentarli per alimentare la nostra memoria e costruire la nostra identità, è diventata il verbo arcaico, quello che precede non altri fatti, ma altre parole, a quelle parole epiche ed eroiche sovrapposte. Dunque in principio non è il verbo, ma l’azione: e qui, in questa Guerra di Troia che emerge dalla contemporaneità come l’arcaico che ci sostiene e che ad esso si sovrappone, l’atto, il gesto, il fatto architettonico e pittorico sono conciliati nell’azione creativa: precedono la parola e la attendono. Qui il conflitto tra le nostre parti può conciliarsi, qui avviene quello che costantemente inseguiamo nel nostro quotidiano attraversare i mari e le terre sconosciute della nostra giornata: amore guerreggiato, guerra rispettosa, parola che contiene l’emozione del vedere.
Cleto Morelli. L'architettura e l'urbanistica di un intellettuale del territorio
Francesco Crupi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 256
Cleto Morelli (1924-2012) professore universitario, ingegnere, architetto, urbanista, storico, con la sua vasta opera ha attraversato tutte le scale della progettazione e i nodi concettuali della ricerca scientifica. Negli anni Sessanta, in un periodo di grande fermento culturale e politico, è stato uno dei protagonisti del processo di rinnovamento culturale delle basi dell’urbanistica. Ha svolto importanti ricerche di ambito nazionale, assunto incarichi di altissima responsabilità istituzionale, scritto saggi, progettato piani che hanno esercitato una profonda influenza sui percorsi evolutivi della pianificazione urbana, paesistica e territoriale. Il volume testimonia e documenta la coerenza del percorso di intellettuale del territorio lungo i quasi 60 anni di attività, cercando di ricomporne l’opera e la complessità del profilo culturale e professionale.
La città di Snozzi
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Quando progetti una casa, un quartiere, un sentiero, pensa sempre alla città», scriveva, e più volte ripeteva, Luigi Snozzi. La sua intera opera dimostra come solo l’architettura può dare risposte risolutive al progetto della città, può coglierne misura e carattere, può portare a sintesi la complessità urbana con soluzioni chiare, immediate. Per Snozzi, l’architettura è l’unico strumento in grado di opporsi alla perdita della forma della città. I suoi progetti assumono una posizione limpida di resistenza. Resistenza agli orientamenti predeterminati, all’omologazione dei comportamenti e delle idee.
Stop city now! Progetti di architettura dal finito al non-finito
Luciano Crespi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 244
"Stop City Now! è un manifesto politico. Il titolo è un omaggio a No-Stop City di Andrea Branzi ma, al tempo stesso, ne sovverte il senso: propone una città degli avanzi, dove il design prevale ancora sull'architettura ma attraverso la trasformazione di quella esistente abbandonata e dimenticata. L'autore narra un'avventura progettuale dal finito al non-finito guidata dalla tensione nei confronti delle trasformazioni della realtà in cui operare. Il finale del libro rappresenta un nuovo inizio, ci fa sapere che è necessario e possibile dare risposte al problema dell'abitare il mondo nel secolo nomade inventando un uso diverso degli spazi abbandonati, senza inseguire le mode e senza rinunciare a sperimentare nuovi codici estetici in grado di rappresentare la cifra della contemporaneità. Nei lavori di Luciano ritrovo la consapevolezza che tutto scorre, e noi siamo immersi in questo flusso dinamico che non solo ci trasforma, ma accelera anche il nostro desiderio di rinnovamento. Le quattro tematiche che scandiscono il ritmo del libro - riparare, sostituire, connettere e non finire - ci indicano una chiara direzione progettuale, volta alla creazione di un dialogo felice tra passato, presente e futuro. La maggior parte dei suoi progetti si concentra su aree dismesse ed edifici costruiti con tecnologie e funzionalità ormai superate, non più adatte al contesto attuale. La loro riattualizzazione diventa quindi una necessità. Non serve progettare altri spazi, ma inventarne un uso diverso. Non servono altre architetture che celebrino la vanità dell'autore, ma un nuovo paradigma che conduca a un diverso modo di ragionare: oggi è molto più importante lo spazio che riqualifichiamo o liberiamo di quello che costruiamo." (Dalla presentazione di Michele De Lucchi)

