Libri di Adriano Dessì
Paesaggio che avanza. Progetti di nuove nature nei territori post-industriali sardi. Ediz. italiana e inglese
Adriano Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 164
L'eredità dei paesaggi industriali dismessi pone diverse questioni che non possono più essere affrontate dal punto di vista di una sola disciplina né nella prospettiva della mera conservazione o della bonifica. La riproblematizzazione critica di questo patrimonio nell'attualità, infatti, deve contemplare molteplici apporti che si possono ricercare in un campo ampio che va dalle tecniche alle scienze naturali fino alle arti e agli studi umanistici: il modello del paesaggio sembra costituire, più credibilmente oggi, questo campo, nella sua connaturata "bifaccialità" - concettuale e concreta, ecologica e simbolica - in quanto ambito in cui un nuovo rapporto tra viventi, ma anche le manifestazioni simboliche di tale rapporto, si possono esprimere. Il paesaggio è però, soprattutto dopo la Convenzione Europea, anche quello che risulta dal degrado, dall'abbandono, dallo scarto: è un paesaggio "che avanza" dall'interruzione di un processo incompiuto, o dalla conversione tra un sistema produttivo e un altro. È un concetto che investe molte dimensioni, forse tutte, e "che avanza" anche nel senso comune che una collettività esprime rispetto ai luoghi. La ricerca e il punto di vista offerto da questo testo provano a proiettare il paesaggio post-industriale del sud-occidente sardo - uno dei bacini minerari più significativi in Europa tra Ottocento e Novecento - in questa dimensione nuova in cui il progetto prefigura nuove relazioni, nuove figure e nuove nature che possono essere suggerite dall'abbandono industriale, dagli scarti minerari, dalle nuove dinamiche di colonizzazione vegetale, dai nuovi usi spontanei. Un approccio interpretativo e pragmatico, allo stesso tempo, che parte dal riconoscimento di queste figure, "scavi", "fratture", "topografie", "scarti e ritrovamenti" per immaginare i resti industriali come nuove macchine ecologiche, che partecipano come protagoniste nella costruzione di un nuovo paesaggio.
Il topolino di Laborit
Adriano Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: La Torretta
anno edizione: 2024
pagine: 372
Più che a un romanzo questo libro assomiglia a una pièce teatrale tutta basata sui dialoghi, o alla sceneggiatura di un vecchio film in bianco e nero, girato in economia negli ambienti ristretti di un teatro di posa. Anche il linguaggio profuma d’antico, con sentori degli anni Sessanta del secolo scorso. Del tutto insolita per un romanzo è invece la ricca varietà dei temi toccati nel racconto: la giustizia, l’amore coniugale, l’amicizia, il cinema, la poesia, la filosofia, il latino e la psicanalisi; un programma, insomma, che può essere utile anche come ripasso per l’esame di maturità (è una battuta autoironica dell’autore, che anche nel romanzo non se le risparmia). La storia narrata riguarda uno strano caso di malagiustizia, e abbraccia l’infanzia, la giovinezza e l’età adulta del protagonista, che la racconta in prima persona. Anche gli altri personaggi trovano il modo di raccontare la propria storia, ricorrendo ai consueti espedienti letterari del diario intimo (ovviamente femminile), del memoriale per i figli (ovviamente maschile) e di missive varie.
Paesaggi neometropolitani. Ricerca e progetto di architettura per la città di Sestu
Giovanni Battista Cocco, Adriano Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 240
Successivamente all'istituzione delle aree metropolitane in Italia, maturano numerosi interrogativi sia in riferimento agli aspetti amministrativi, ben richiamati dalla Legge, che alle questioni del progetto alle diverse scale, dall'architettura al paesaggio, che questa nuova condizione impone. La città di Sestu, uno dei nuclei più importanti e popolosi della prima corona cagliaritana, propone di orientare la propria politica di governo del territorio urbano attorno a un suo rinnovato ruolo nell'area vasta, e avanza ai propri organi di governo di approfondire le 'derive territoriali' misurate alla grande scala, al fine di rendere evidenti le necessità di costruire strategie per la realizzazione di un nuovo rapporto tra costruito e natura, sulle quali ripensare i propri modi di Abitare i luoghi. Questo studio si propone d'investigare il rapporto tra ricerca e progetto di architettura attraverso un approccio multiscalare, fondando il percorso di 'modificazione' dei luoghi sui principi del progetto paesaggistico e urbano, esplorati nei lavori di sintesi finali - 'narrazioni' - all'interno della Scuola di Architettura di Cagliari. Prefazione di Andrea Sciascia.
Materie dell'architettura
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 204
La semplicistica collocazione dell'architettura in una posizione intermedia tra scienza e arte trova in questo testo alcune riflessioni, critiche, ricerche iniziali intorno ai temi proposti da tredici tesi di laurea triennale in Scienze dell'Architettura nella Scuola di Cagliari. La risposta che si è provato a dare risiede nelle "materie" stesse dell'architettura, quelle tangibili della sua costruzione, tecnica e materiale, ma anche quelle della sua percezione, dell'essere "fatto osservato" e da cui "osservare il mondo". Emerge un'ulteriore conferma nello studio e nel primo approccio al progetto di architettura: la materia principale è il "luogo". Esso è qui interpretato come il lavoro costante di piccoli manufatti e trasformazioni quotidiane - architetture e paesaggi, autori e osservatori - figure e opticon, di necessità e utopie che solo questa disciplina "intermedia", fin dai suoi studi, può restituire in senso immaginifico e operativo.
Le città della campagna. Il paesaggio rurale nel progetto urbano
Adriano Dessì
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 196
Il presente saggio è proposto a valle di studi e ricerche condotti, in quasi dieci anni, sulle forme urbane tradizionali, sui modelli della modernità e sulle esplorazioni insediative contemporanee nei paesaggi rurali mediterranei. L’itinerario proposto vuole sostanziare una via comune, tanto storicizzata quanto troppo presto abbandonata dalla modernità, che il progetto della città e del paesaggio rurale possono intraprendere quando superano alcune posizioni disciplinari fondate da un lato su una radicata cultura del progetto urbano come esperienza autoreferenziale, dall’altro sulle ideologie ecologiste o neoruraliste imposte negli ultimi decenni. Lo studio sulla dimensione rurale “resiliente” di alcuni contesti mediterranei fa cogliere, in tal senso, l’opportunità di riconsiderare le logiche formative dei paesaggi storici all’interno di nuove concezioni e interpretazioni dell’insediamento contemporaneo. Infatti, l’emergere della necessità di ripristinare il consolidato rapporto con la dimensione naturale, in particolar modo con quella storica a fronte del dissolversi della città nel territorio, ha ricondotto alla possibilità che la campagna possa ancora fare città. Da questo angolo visuale vengono reinterpretate le forme dei villaggi rurali premoderni, le riforme e le colonizzazioni dei territori rurali nel Novecento, le sperimentazioni moderne “autoriali” sui modelli agro-urbani, alcune ricerche, progetti e realizzazioni contemporanei. Il testo si muove tra linee teoriche e progettuali in quell’indispensabile prospettiva delle discipline del progetto architettonico e urbano che vede il paesaggio non come nuovo “paradigma linguistico” ma come efficace strumento in grado di allontanare, citando Frampton, “le prassi consolidate nel Novecento di un’architettura come pratica reiterata di produzione indefinita di oggetti estetici”.