InVento
Legislazione differenziata: il futuro delle aree interne. Una riforma per salvare i piccoli comuni italiani
Virgilio Caivano, Alessandro Gisoldi
Libro
editore: InVento
anno edizione: 2025
pagine: 48
La casa rurale nella grande masseria di Torremaggiore
Antonio Di Cesare
Libro
editore: InVento
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il filo e la cruna. Trenta poesie dalla vita e due dal dolore
Rosario Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: InVento
anno edizione: 2022
pagine: 68
Canti prigionieri, le poesie, ogni volta intrappolate in chissà quali sotterranei e quali recessi del nostro animo. Non c’è poeta che non possa dichiararsi recluso in questa o quella morsa dell’esistenza. Capita anche di liberarsi, ma nell’assenza di costrizione la poesia rapidamente si spegne, perché fonte primaria del sogno poetico è l’affanno, la pena più o meno segreta, la fiamma che addolora e tiene vivi. E Rosario Brescia, in quale regione del suo universo interiore nasconde la sorgente?
Il matrimonio al mio paese non era una cosa normale
Antonio Caivano
Libro: Libro in brossura
editore: InVento
anno edizione: 2021
pagine: 58
La Madonna del Cardellino e il Rinascimento a Rocchetta
Andrea Gisoldi, Gianfranco Piemontese
Libro: Libro in brossura
editore: InVento
anno edizione: 2020
pagine: 68
Hanno rubato l'orologio
Antonio Caivano
Libro: Libro in brossura
editore: InVento
anno edizione: 2017
pagine: 48
Muore di più chi parte o chi resta? "Hanno rubato l’orologio" è il primo di una serie di racconti che non vogliono essere un semplice esercizio di nostalgia ma la voglia di non disperdere e di lasciare traccia del nostro passato a chi avrà voglia in futuro di interessarsene. Mi auguro che serva da stimolo a chi ha sempre tenuto nel cassetto quel tale ricordo, quella tale usanza, quel tale gioco e non l’ha mai tirati fuori… fino ad ora.
Gesù il Nazareno nella Babilonia odierna. La parola si fa carne se accolta e vissuta!
Ida Bernabei
Libro: Copertina morbida
editore: InVento
anno edizione: 2015
pagine: 130
Un percorso religioso attraverso la conoscenza della parola, scandito da 30 meraviglie, l'autrice (la Teologa Ida Bernabei) conduce il lettore ad un sentiero ricco di amore. L'esperienza vissuta dalla piccola Valentina che, come dice l'autrice "Nella sua tenera età, è stata scelta da Dio, per donare nella sua sofferenza dignitosa la gioia di vivere e rincuorare tutti, con semplicità!... La sua vita è un dono!".
Sabino di Canosa. Un sostenibile percorso nelle origini longobarde del culto del santo a Torremaggiore
Antonio Di Cesare
Libro: Copertina morbida
editore: InVento
anno edizione: 2015
pagine: 100
Al Sabino di Spoleto, di Canosa e di Avellino, si aggiunge un Santo Sabino vescovo di Lesina la cui figura ha generato non poca confusione nell'individuazione dell'"autentico" Sabino Santo Patrono di Torremaggiore. Le prime notizie relative ad un San Sabino di Lesina le abbiamo da un resoconto della visita del sacerdote napoletano Aurelio Marra, per commissione dei rettori della chiesa della santissima Annunziata in Napoli, a cui era soggetta la chiesa di Lesina (nel 1411 la regina Margherita, madre di Ladislao re di Napoli, ne aveva donato tutte le giurisdizioni ed appartenenze alla chiesa e all'orfanotrofio "Ave Gratia Plena" della santissima Annunziata di Napoli).
Amici per la pelle
Franco Garofalo
Libro: Copertina morbida
editore: InVento
anno edizione: 2014
pagine: 310
I protagonisti del romanzo sono Antonio Garofalo detto Luigino, Nicola Danaro di poco più grande, Nicola Pezzella con qualche anno in meno e Armando Della Rovere suo coetaneo. Amici per la pelle che lasciano il paese di nascita Montaguto e vanno a vivere ad Ascoli Satriano nella frazione di San Carlo. Il romanzo è ispirato da fatti realmente accaduti negli anni che vanno dal 1920 al 1970.
Vocabolario del dialetto rocchettano. Prima edizione del vocabolario di Rocchetta Sant'Antonio
Libro: Libro rilegato
editore: InVento
anno edizione: 2020
pagine: 192
Il dialetto ci rappresenta e ci identifica nelle origini, nelle tradizioni, nella storia; ci colloca in maniera precisa in un certo luogo, in una comunità e ci fa appartenere ad essa. Il dialetto fa emergere tutto ciò che non deve essere dimenticato ma protetto e difeso dall’oblìo del tempo che passa, nessuno di noi può e deve dimenticare chi siamo né da dove veniamo. Nella sua genuinità e schiettezza c’è tutta la forza necessaria per rivisitare la memoria, consentendoci di riproporla nella sua semplicità, bellezza e significato. Possiede una forza espressiva e descrittiva con la quale è più facile esprimere il vissuto della gente; i fatti, gli episodi, i luoghi, le tradizioni ci vengono restituiti in maniera precisa, vera e con tutte le emozioni conservate intatte nel tempo. Il nostro, come tutti i dialetti, rappresenta la gente comune e il suo vocabolario è fatto delle parole che servono alle azioni, alle esigenze, alle emozioni, ai sentimenti della vita quotidiana. “Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà” (P.P.Pasolini).