Il Labirinto
Sull'indolenza e altre odi. Testo inglese a fronte
John Keats
Libro
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2010
pagine: 40
Morsi di morte e altre tanatologie
Gianfranco Palmery
Libro
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2010
pagine: 40
Da una vena unica
Michele Colafato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2009
pagine: 32
Dicono di strappi e di ferite i nuovi versi di Colafato, portando tuttavia in sé poteri lenitivi; se evocano piaghe di prigionia, annunciano, sia pure amare, raggiunte liberazioni: "sulle serrature e le ferite" si distendono le unzioni della poesia. Una poesia che si è andata affinando nell'uso di semitoni e staccati, con una vocalità a tratti vibrante, sempre essenziale: di pagina in pagina, tra ironie e agnizioni, si sente battere il suo cuore segreto, suo motore e sua mira: il silenzio. Per questo può contenersi e contenere, con ferma intensità, temi e moti contrapposti: la pena e la quiete, la lotta e la pacificazione, e perfino una sospirata gioia o almeno la "calma della mente", miltonicamente o buddicamente o cristicamente: tutto prende, scorre e si nutre "da una vena unica".
Il sogno e altri pezzi domestici. Testo inglese a fronte
George G. Byron
Libro: Copertina morbida
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2008
pagine: 96
Se Shelley teorizzava il poeta come "legislatore segreto", Byron con le sue opere e i suoi gesti - il gran teatro di sé, il variopinto caravanserraglio di domestici, medico personale, cani e altre specie con cui attraversava l'Europa - è stato il legislatore manifesto: un legislatore paradossale, provocatorio e vibrante, come il suo primo discorso alla Camera dei Lord - un ribelle, un eslege che affascinava con i suoi versi e i suoi eroi "normativi" chi non osava sottrarsi al giogo delle regole correnti. È difficile dire quanto di un poeta che è stato così noto e apprezzato e di così vasta influenza, sia ancora leggibile oggi. Certo è che il byronismo come un veleno vitale è corso, per tutto l'Ottocento, nelle vene di poeti europei e americani - basti pensare a Poe, a Baudelaire -, anche se nei loro versi si trova filtrato in più elaborate quintessenze.