Galaad Edizioni
Fumo
Ivan Turgenev
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 312
Figlio di un piccolo funzionario, Grigorij Litvinov rivede per caso nella stazione termale di Baden la principessa Irina, che lo aveva lasciato dieci anni prima preferendogli i salotti aristocratici di Pietroburgo e il matrimonio con un insulso generale. Otto giorni e la sua vita precipita. Nel girotondo di chiacchiere della società russa in vacanza, intellettuali vaniloquenti, nobili ammuffiti, artisti mediocri, biechi lacchè e mesdames con il loro seguito di adulatori, la passione amorosa lo trascina nel gorgo. La satira di un mondo che celebra solo la sua vanità si trasforma così nel resoconto del devastante potere di un demone, eros, che scardina l'esistenza e la sbilancia sul nulla. Questa storia d'amore, che secondo Pietro Citati "possiamo mettere vicino a quella di Anna Karenina", tiene in perfetto equilibrio i ritratti degli ambienti sociali, della natura e dell'anima, maestria descrittiva e finezza psicologica. La corsa degli amanti verso il loro destino di solitudine è un tumulto di promesse, missive, incontri segreti, rilanci e smentite. L'arte di Turgenev registra i movimenti del cuore tenendo alta la suspense come la trama di un giallo interiore, pieno di svolte e colpi di scena. Fino alla lunga scia di vapore di un treno che fugge lontano, tanto simile a quella coltre di fumo che avvolge ormai l'intero universo.
Tracce del sintomo. I Seminari di Lacan
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 140
Il sintomo è una necessità, la necessità più propria ed estranea a ciascuno. Il sintomo è una impossibilità, l'impossibilità più propria ed estranea a ciascuno. Il sintomo è una contingenza, la contingenza più propria ed estranea a ciascuno. Il sintomo è una possibilità, la possibilità più propria ed estranea a ciascuno. Il sintomo è una soddisfazione, la soddisfazione più propria ed estranea a ciascuno.
Lo scrittore problematico. Appunti biografici e interviste su Mario Pomilio
Simone Gambacorta
Libro
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 144
«A un certo punto della mia vita scoprii Mario Pomilio e cominciai a interessarmene. Ero piuttosto giovane, il periodo di cui parlo risale a una quindicina di anni fa, e al tempo non è che di questo grande scrittore si parlasse molto. Sembrava un dimenticato e per lo più lo leggevano gli esperti e gli appassionati. Per questa ragione, una quindicina di anni fa, cominciai a mettermi sulle tracce di critici che lo avevano studiato per chiedere loro delle interviste. Credo che sia stato un sistema per procurarmi degli interlocutori. Pian piano le pubblicai su giornali e riviste, come potevo e dove potevo. Anni dopo le ho messe insieme e ne ho fatto un libro. Ora questo libro torna per il centenario della nascita di Pomilio, e torna un po' aggiustato e ampliato, perché nel frattempo d'interviste ne ho fatta qualcun'altra. È un lavoro divulgativo che può essere utile a chi voglia avvicinarsi a uno scrittore formidabile» (dalla prefazione).
La perla. Favola senechiana
Angiolo Bandinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 60
Per riconquistare l'amore del suo sposo, incapricciatosi di un'altra, la principessa (di un regno immaginario, ovviamente, perché questa è pur sempre una favola) decide, su consiglio di un'amica, di ricorrere all'aiuto della fattucchiera del bosco. Costei, impastando con altri medicamenti una luminosa scheggia rubata dall'ampolla della Luce di Notte - il prodigioso unguento che il vecchio delle magie custodisce nei recessi di una buia caverna - crea una sferetta dai magici poteri: non appena il principe l'avrà inghiottita, la strega assicura alla principessa, abbandonerà l'amante e tornerà fra le braccia della legittima consorte. Non è che il primo atto di una storia cupa e avvincente: in una vorticosa serie di equivoci e peripezie, la piccola sfera passerà di mano in mano, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Uomini e donne, affascinati dalla magnificenza del portentoso monile, sono pronti a sfidare ogni pericolo pur di entrarne in possesso, senza rendersi conto che i suoi riflessi bluastri sollecitano gli istinti peggiori, quelli che giacciono nel fondo più oscuro e torbido delle nostre coscienze.
La cosa godente. I filosofi di fronte alla psicoanalisi
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 270
Vi è chi ha pensato che la psicoanalisi sia ispirata dalla filosofia. Ma le intenzioni strategiche di Freud scuotono dalle fondamenta i pilastri della cultura che la precede, e segnatamente della filosofia, costringendola a un confronto, e rimarcando una differenza: il contributo conoscitivo della psicoanalisi non è nel dire ma nel mostrare, nel suo corpo a corpo col paziente e l'inconscio. Al di là del rapporto fra psicoanalisi e filosofia, ci interroga il rapporto fra il pensiero e noi stessi, la domanda sulla verità che ci è preclusa. E su questo piano si collocano l'irresistibile spinta alla ricerca del godimento (Lust) e l'impossibilità di sapere, inaugurata dalla rimozione originaria. Su questo terreno di precarietà e di mancanza stupisce che l'interesse attuale per la psicoanalisi venga soprattutto da giovani filosofi, e non da giovani psicologi e psichiatri. In principio è la pulsione, quella che Freud definiva «il nostro mito», nell'idea che scienza e mito non siano contrapposti. A cavaliere della divisione corpo/mente si pone la sintesi metapsicologica freudiana, con l'ibrido statuto delle pulsioni protese fra le due diverse polarità, e la loro iscrizione psichica per rappresentanti di rappresentazioni. La pulsione crea la destabilizzazione e la tensione che tracciano le linee di un «divenire dell'essere», e segna una nuova frontiera fra senso e non-senso. La psicoanalisi, dapprima centrata, in Lacan, sull'azione dell'Altro, cioè sull'azione incessante del linguaggio che marchia il vivente, si rivolge poi anche all'Uno, al non-nato, al c'è dell'Uno - alle vicissitudini del godimento. A fronte della capacità della psicoanalisi di misurarsi con la pulsione, con l'inconscio, con la mancanza di senso, può la filosofia provare di non ridursi a pura elucubrazione, di poter rinunciare anch'essa al senso, toccare il reale?
La rosa segreta
William Butler Yeats
Libro
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 124
"La rosa segreta" è un fiore nascosto che nasce dall'ibridazione di due varietà diverse: la rosa alchemica e la rosa che, accanto al più famoso trifoglio, ha rappresentato per molto tempo il simbolo della nazione irlandese, poiché è stata usata come espressione cifrata per poter parlare di Irlanda sotto il dominio britannico. Yeats intraprende la ricerca della rosa segreta scrivendo una raccolta di racconti che affonda a piene mani nel folklore irlandese per trarne una serie di gemme preziose. Grazie alla sua personale e potente alchimia narrativa, infatti, l'autore si cimenta in una celebrazione delle proprie radici culturali che è anche un'operazione di trasformazione e di costruzione di una mitologia completamente rinnovata. Si tratta, in fondo, dello stesso processo di re-incantamento del mondo che si ritroverà nel suo saggio intitolato Magia: "Come il musicista o il poeta incanta, ammalia e lega con un sortilegio la sua stessa mente quando vuole incantare la mente altrui, così l'incantatore creava o rivelava per sé oltre che per gli altri l'artista soprannaturale o il genio, la mente all'apparenza transitoria ricavata da molte menti".
Lo sguardo occidentale. Come abbiamo visto il mondo. Storie di artisti dall'Ottocento al Duemila
Marco Di Capua
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 384
C'è tutto un mondo di forme e colori là fuori, e qualcuno l'ha visto, l'ha messo in relazione a ciò che si portava dentro e l'ha rappresentato in quadri e sculture. Probabilmente non si potrà mai più parlare di canone occidentale, ma di un certo tipo di sguardo, intensamente nostro, mutevole, aperto, avido di tutto, allarmato, spettacolare, universale e intimo al tempo stesso, anche perché connesso alla vita e alle esperienze degli individui. Leggendari artisti europei e americani della Modernità l'hanno meravigliosamente esercitato, cercando i corpi, le città, la natura o, andando contromano, desiderando il nulla, un vuoto che li placasse, ma sempre, ogni volta, illuminando una realtà altrimenti opaca. E così, ancora ci invitano a seguire la rotta del loro/nostro modo di guardare, interpretandone il punto di impatto, la bellezza imprevedibile, come rifrazioni di un'intera civiltà. Questo libro interroga gli occhi e narra le storie di molti tra i più grandi protagonisti dell'arte occidentale degli ultimi due secoli, da Ingres a Peter Doig, da Monet a Picasso, da Schiele a Lucian Freud, da Gauguin e Matisse a Jackson Pollock e Gerhard Richter.
Dall'immaginario all'acustinario. Prolegomeni a un'ecosofia sonora
Roberto Barbanti
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 232
La civiltà occidentale si è costituita in una dinamica concettuale, sensibile e immaginativa essenzialmente centrata su un approccio visivo della realtà. Il mondo è stato guardato, scrutato, osservato, esaminato, analizzato; raramente ascoltato. Con il neologismo acustinario l'autore propone una nuova dimensione acustico-sonora dell'immaginario, attenta all'universo dei suoni e da questi fecondata, ripercorrendo alcune tappe e problematiche fondamentali del concetto da lui forgiato negli anni Ottanta. Immaginare diversamente significa non soltanto concepire diversamente, ma anche sentire differentemente. A questa dimensione del sentire viene dunque ricondotta l'estetica superando in tal modo la visione hegeliana che l'aveva teorizzata unicamente come filosofia dell'arte. Così intese, le problematiche estetiche più attuali vengono prese in esame in un approccio complesso, al contempo estetico, ecologico e immaginativo, che propone un nuovo ascolto del mondo: l'ecosofia sonora. Decolonizzare l'immaginario vuol dire pertanto nuova capacità d'intendere e di sentire per affrontare le future decisive sfide dell'umana sopravvivenza. Già preesistenti all'urgenza pandemica planetaria, queste infatti persistono nella loro minacciosa incombenza. Qualunque siano gli esiti e i tempi del contagio, nessun augurio di un "ritorno alla normalità" dovrebbe essere formulato, bensì il superamento di quella passata, mortifera "normalità" in un nuovo sentire e intendere ecosofici.
Un sussurro nel buio
Louisa May Alcott
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 144
Autrice di "Piccole donne", Louisa May Alcott affronta in questo racconto un tema analogo, trattando di una giovane ereditiera prossima al matrimonio; tuttavia, il tono e l'atmosfera sono ben diversi e se da un lato alludono al genere gotico, dall'altro anticipano in modo sorprendente la riflessione femminista sulla violenza fisica e psicologica entro le mura domestiche. Non è eccessivo sostenere che il racconto si concentra esattamente su questioni di genere, compreso il femminicidio - reale o tentato - ben prima della nascita del termine. Uscito per la prima volta, anonimo, nel 1863, "Un sussurro nel buio" affronta infatti tematiche ancor oggi cruciali quali l'accusa di pazzia, la libertà delle scelte individuali, il legame madre-figlia, i rapporti di potere all'interno della famiglia tradizionale. Il tutto con l'apparente leggerezza di uno stile brillante e con l'aiuto di un intreccio avvincente.
Lacan al presente. Per una clinica del reale
Alex Pagliardini
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 510
Si tratta di tracciare due linee del reale e di farlo su una superficie, l'insegnamento di Jacques Lacan, dunque di affermare il reale come impossibile e il reale come c'è dell'Uno. Si tratta, di conseguenza, di frequentare queste due linee, di perdere e trovare qualcosa nel loro zig zag, dunque di determinare errori e incontri fino a estrarre alcune affermazioni, parziali, sbilenche, opache, evidenti, della pratica psicoanalitica, della sua logica, della sua etica, della sua causa e del suo godimento. Si tratta, ancora, di farsi utilizzare dalle due linee del reale per produrre qualche variazione nella sostanza che da sempre rende necessaria, dunque superflua, la pratica psicoanalitica, ossia la ripetizione del sintomo, la ripetizione che è il sintomo, la ripetizione che è il reale di una vita. Si tratta infine, una volta fatto tutto ciò e mentre si sta facendo tutto ciò, di non perdere mai di vista "un fatto": il reale, almeno per Lacan, dà fuoco a tutto!
Come suono di natura. Metafisica della melodia nella Prima Sinfonia di Gustav Mahler
Carlo Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 312
Il movimento che apre la Prima Sinfonia di Gustav Mahler sollecita interrogativi inquietanti, a cominciare dall'indicazione espressiva "Come un suono di natura" posta all'inizio della partitura: con quel gesto, che crea un ponte fra gli aspetti più nascosti del mondo e il suono musicale, capace di svelarli, il compositore fa entrare l'ascoltatore nella dimensione più intima del farsi della natura, mettendolo di fronte alla sua voce più nascosta. La Prima Sinfonia deriva da un Lied composto nel 1884, "Ging heut' morgen übers Feld" ("Questa mattina andavo per i prati"), un canto che affronta il topos dell'irraggiungibile bellezza del mondo, a cui l'uomo vorrebbe partecipare, ma che lo vede sempre bloccato su una soglia che non riesce a superare: il destino umano sembra così giocato dalle luminescenze di una natura che attrae, senza mai farsi penetrare sino in fondo.
La carta da parati gialla
Charlotte Perkins Gilman
Libro
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 144
Travolta da un eccesso di premure mascherate da amore coniugale, soggiogata dall'autorità del marito, isolata, derisa, messa a tacere, la protagonista senza nome di questo racconto si rifugia progressivamente in un mondo tutto suo, che giorno dopo giorno, in maniera sempre più ossessiva, coincide con la carta da parati della stanza in cui trascorre la maggior parte del suo tempo. Una casa stregata? O un'ordinaria quanto agghiacciante storia di violenza domestica? Cosa si cela dietro la carta da parati gialla? Pubblicato nel 1892, questo racconto ambiguo e conturbante, che avrebbe reso celebre Charlotte Perkins Gilman, intreccia l'eredità culturale del gotico con la denuncia sociale della condizione di subalternità della donna, ed è in parte ispirato all'esperienza di depressione post partum vissuta dall'autrice. Oltre a essere una testimonianza drammatica dell'epoca in cui fu scritto, "La carta da parati gialla" continua a funzionare nel nostro presente come monito prezioso rivolto alle donne affinché imparino a difendersi - con la penna, con la parola, con il libero pensiero - da ogni forma di sopruso travestito da amore.