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Fondazione Giovanni Angelini

Pelmo d'altri tempi

Pelmo d'altri tempi

Giovanni Angelini

Libro

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2023

pagine: 363

50,00

Monti di Longarone. Val Tovanella. Cima dell'Albero. Caiàda. Pèlf. Spiz Galìna

Monti di Longarone. Val Tovanella. Cima dell'Albero. Caiàda. Pèlf. Spiz Galìna

Pietro Sommavilla, Giuseppe Nart, Luca Celi

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2021

pagine: 464

Il libro valorizza i sentieri dimenticati e raccoglie le testimonianze, ormai sempre più rare, di coloro che hanno frequentato queste cime e queste valli. Il primo capitolo dedicato alla Val Tovanella ripropone uno scritto edito da tempo nella rivista Le Alpi Venete e corrisponde al più selvaggio tra gli ambienti trattati nel volume, ampliato con la descrizione delle aree vicine e meno impervie del Col Fasón e della Cima de l’Albero. Un altro capitolo interessa gli aspri versanti della Val Costa dei Nass, con la traversata de le Pale de la Cazéta da una parte e la lunga ricerca, coronata da successo, della Zengia de l’Adriano dall’altra. Si prosegue con una approfondita esplorazione del versante nord del Pèlf, la Montagna del Fontanón, e delle sue propaggini (Nervìlle e Zime de la Scala). Ampio spazio è dedicato alle cime che contornano la conca di Caiada: la dorsale Bécola-Cima Saline, le Crode de la Rachéta, le Zime e il Zimón de Caiada. La parte escursionistica-alpinistica si chiude con lo Spiz Galìna, il “Pan di Zucchero” che domina il paese di Soverzene.
28,00

Déodat de Dolomieu. Curiosando tra i taccuini di viaggio e nella vita avventurosa del padre delle Dolomiti

Déodat de Dolomieu. Curiosando tra i taccuini di viaggio e nella vita avventurosa del padre delle Dolomiti

Luigi Zanzi, Enrico Rizzi, Guido Roghi

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2021

pagine: 183

Il volume, curato da Paolo Zanzi, è dedicato a Luigi Zanzi (1938-2015), profondo studioso di Dolomieu nella storia della scienza e nella storia delle Alpi, autore del saggio in 4 lingue “Déodat de Dolomieu” (pp.13-28) e “Riscoperta di Dolomieu” (pp.29-36) e si apre con la Prefazione di Reinhold Messner che delinea Dolomieu come un aristocratico “gentiluomo della geologia” che inventò un’altra aristocrazia, quella della montagna intesa come scelta di una forma di vita. Il personaggio emerge, infatti, come un pioniere della geologia ma anche come un alpinista ante litteram per scopi scientifici, sulla scia di Horace-Bénédict de Saussure, curioso della natura del mondo, camminatore su impervi sentieri alpestri dove nessuno al suo tempo si era ancora spinto, dormendo sotto le stelle. Il saggio dello storico Enrico Rizzi (pp.37-60) ricostruisce la vita di Déodat de Dolomieu (1750-1801).
28,00

Per la conoscenza del Gruppo delle Pale di San Martino. Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul gruppo delle Pale di San Martino (Sistema n.3 delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO)

Per la conoscenza del Gruppo delle Pale di San Martino. Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul gruppo delle Pale di San Martino (Sistema n.3 delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO)

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2021

pagine: 170

Atti del corso di formazione interdisciplinare di Geografia sulle Dolomiti Patrimonio Unesco, organizzato nei giorni 9-11 luglio 2021 da Fondazione G. Angelini e Fondazione Dolomiti UNESCO, sotto la guida scientifica del prof. Giovanni Battista Pellegrini, già docente di geomorfologia dell’Università di Padova e membro del Consiglio scientifico della Fondazione G. Angelini, con la collaborazione del CAI sez. di Agordo, del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino e del comune di Agordo. La monografia è dedicata al gruppo delle Pale di San Martino-Pale di San Lucano, di cui approfondisce la complessa e affascinante geologia e geomorfologia, soffermandosi anche sugli aspetti carsici e glaciologici, sul paesaggio vegetale e le trasformazioni del paesaggio antropico, sulle problematiche derivanti dai cambiamenti climatici, in particolare a causa della tempesta Vaia, sulla toponomastica e la storia alpinistica. A conclusione vengono proposti due Itinerari lungo la Val di Garés in salita, e lungo la Valle di S. Lucano in discesa, dopo l’attraversamento dell’Altopiano delle Pale.
18,00

Buone pratiche per la cura dell'ecosistema alpino. Il caso del progetto Energianova al Rifugio Bosconero in Val di Zoldo

Buone pratiche per la cura dell'ecosistema alpino. Il caso del progetto Energianova al Rifugio Bosconero in Val di Zoldo

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2020

pagine: 53

Negli ultimi venti anni si è andato sempre più affermando il concetto che i rifiuti solidi e liquidi da problema (economico, tecnico, ambientale) possono trasformarsi in opportunità. Opportunità di cambiare modelli di vita - cercando di ridurne, ad esempio, la quantità o di migliorarne la qualità - e di sfruttare le risorse in essi racchiuse. L’idea di applicare il sistema ai rifugi alpini fu immediata. Un rifugio rappresenta un naturale impianto pilota, piccolo, controllabile e suscettibile di ricevere vantaggi dall’applicazione del sistema.” Dalla prefazione di Raffaello Cossu, ideatore del progetto “Energianova” e dell’impianto di gestione e di depurazione dei rifiuti installato presso il rifugio Bosconero, a 1480 m di quota in val di Zoldo, e curato dalla Fondazione G. Angelini. Il progetto rappresenta un modello nel panorama della sostenibilità ambientale per i rifugi distribuiti nelle Dolomiti oltre che nell’intero arco alpino e può costituire un reale riferimento anche per i nuclei insediativi della realtà montana bellunese.
10,00

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