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Fondazione Giovanni Angelini

Buone pratiche per la cura dell'ecosistema alpino. Il caso del progetto Energianova al Rifugio Bosconero in Val di Zoldo

Buone pratiche per la cura dell'ecosistema alpino. Il caso del progetto Energianova al Rifugio Bosconero in Val di Zoldo

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2020

pagine: 53

Negli ultimi venti anni si è andato sempre più affermando il concetto che i rifiuti solidi e liquidi da problema (economico, tecnico, ambientale) possono trasformarsi in opportunità. Opportunità di cambiare modelli di vita - cercando di ridurne, ad esempio, la quantità o di migliorarne la qualità - e di sfruttare le risorse in essi racchiuse. L’idea di applicare il sistema ai rifugi alpini fu immediata. Un rifugio rappresenta un naturale impianto pilota, piccolo, controllabile e suscettibile di ricevere vantaggi dall’applicazione del sistema.” Dalla prefazione di Raffaello Cossu, ideatore del progetto “Energianova” e dell’impianto di gestione e di depurazione dei rifiuti installato presso il rifugio Bosconero, a 1480 m di quota in val di Zoldo, e curato dalla Fondazione G. Angelini. Il progetto rappresenta un modello nel panorama della sostenibilità ambientale per i rifugi distribuiti nelle Dolomiti oltre che nell’intero arco alpino e può costituire un reale riferimento anche per i nuclei insediativi della realtà montana bellunese.
10,00

Per la conoscenza del Gruppo delle Tofane e degli Altopiani ampezzani. Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul gruppo Tofane e Altopiani ampezzani (Dolomiti settentrionali, Sistema n. 5 Dolomiti UNESCO)

Per la conoscenza del Gruppo delle Tofane e degli Altopiani ampezzani. Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul gruppo Tofane e Altopiani ampezzani (Dolomiti settentrionali, Sistema n. 5 Dolomiti UNESCO)

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2020

pagine: 150

Raccolta dei contributi del Corso di formazione di Geografia su “Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici sul Gruppo delle Tofane e Altopiani ampezzani”, svoltosi con la supervisione scientifica di G.B. Pellegrini, già docente di Geomorfologia all’Università di Padova. Nell’opera sono descritti dettagliatamente due Itinerari che rappresentano le escursioni svolte durante il Corso di formazione, segnati su carta topografica con la segnatura dei punti di sosta di carattere tematico, che hanno permesso di “guardare” gli aspetti del paesaggio in modo interdisciplinare, com’è tipico della Geografia, considerandoli nello stesso luogo dal punto di vista geologico, geomorfologico, floristico-vegetazionale, faunistico e storico antropico; essi rappresentano anche le caratteristiche salienti dei gruppi montuosi e degli altopiani ampezzani indagati durante il Corso di Geografia
18,00

Lingua e toponomastica. Percorsi di toponomastica nell'arco alpino orientale

Lingua e toponomastica. Percorsi di toponomastica nell'arco alpino orientale

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2019

pagine: 148

Cos’è un toponimo? Cosa sono gli oronimi che costellano le montagne dolomitiche? Da cosa derivano i nomi di paesi come Alnét o Ciarpenét o Baselga di Piné o del fiume Reno e del rio Rin? I toponimi vengono paragonati ad un “fossile” in cui rimane depositata la storia di un determinato luogo, la sua caratterizzazione geografica, talvolta la sua economia: analizzarli e comprenderne l’etimologia rappresenta un esercizio interessante, una scienza riservata ai glottologi, ma di grande fascino per tutti. Il lavoro si apre con una panoramica sui principali toponimi delle aree venete, ladine, trentine e friulane, opera di autori che sono stati in questi anni promotori di progetti di ampio respiro, oltre ad essere solide guide per l’interpretazione dei nomi di luogo, materia avvincente ma anche facilmente ingannevole.
18,00

Dolomiti di Sesto e del Comelico. Aspetti geologici, geomorfologici e paesaggistici. Dolomiti Settentrionali (Sistema n. 5 di Dolomiti UNESCO)

Dolomiti di Sesto e del Comelico. Aspetti geologici, geomorfologici e paesaggistici. Dolomiti Settentrionali (Sistema n. 5 di Dolomiti UNESCO)

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2019

pagine: 96

Il volume raccoglie i contributi del corso di formazione di geografia su “Aspetti geologici, geomorfologici, antropici e paesaggistici delle Dolomiti di Sesto e del Comelico" organizzato dalla Fondazione G. Angelini nel luglio 2019. Vengono proposti due itinerari descritti passo a passo e completi di carta topografica, segnatura del percorso e dei punti di sosta presentati. Il volume inizia con un'introduzione geologica e geomorfologica dei luoghi (D. Giordano), per trattare poi i seguenti argomenti: i lineamenti vegetazionali e paesaggistici (C. Lasen); gli eventi climatici estremi sull'economia forestale partendo dall’analisi della tempesta VAIA di fine ottobre 2018 (D. Pettenella, N. Andrighetto, M. Masiero, A. Pra); il paesaggio del Comelico e le sue trasformazioni (v. Ferrario); i cippi di confine del Comelico e i toponimi del Comelico e di Auronzo (E. Cason). Il volume è corredato da circa 80 foto e 20 grafici a colori.
15,00

Geomorfologia del territorio bellunese. Negli scritti di Giovanni Battista Pellegrini

Geomorfologia del territorio bellunese. Negli scritti di Giovanni Battista Pellegrini

Giovanni Battista Pellegrini

Libro

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2018

pagine: 363

Approfondire le conoscenze geomorfologiche del territorio bellunese, col supporto di una grande ricchezza di immagini, schemi e disegni che facilitano il lettore nella comprensione dei diversi fenomeni naturali. Il libro rappresenta anche un valido sussidio didattico per gli insegnanti impegnati a far conoscere la geografia e la geomorfologia del territorio e uno strumento utile per le guide ambientali, turistiche e naturalistiche in quanto vengono segnalati anche i beni geomorfologici, che per il loro particolare pregio naturalistico e paesaggistico, sono oggetto di richiamo turistico. Definita l’area di studio dal punto di vista geografico, se ne analizzano le caratteristiche fisiche, mettendo in evidenza gli elementi che regolano la morfogenesi di questa regione partendo dall'esame sintetico delle caratteristiche climatiche odierne, utili per un confronto con quelle del passato. Le caratteristiche geomorfologiche sono largamente collegate a quelle geologiche dell’area.
25,00

Spiriti delle Dolomiti

Spiriti delle Dolomiti

Alan Boyle, Susan Boyle

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2018

pagine: 2019

Il volume ripercorre lo straordinario viaggio che Amelia Edwards fece nel lontano 1872, in compagnia di Lucy Renshaw, e che la celebre romanziera inglese documentò nel suo libro "Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys", 1873. I fratelli Alan e Susan Boyle, ispirati dalla sua narrazione di un viaggio che appariva davvero intrepido per l'epoca, hanno deciso di ripetere lo stesso itinerario di Amelia, da Cortina a Bolzano, nella stessa sequenza, tra cime inesplorate e valli sconosciute, aggiungendo notizie e illustrazioni aggiornate sui luoghi visitati, compresi alcuni acquerelli inediti dell'autrice.
29,99

Per la conoscenza dei Gruppi Marmarole e Antelao (Sistema n. 5 di Dolomiti UNESCO)

Per la conoscenza dei Gruppi Marmarole e Antelao (Sistema n. 5 di Dolomiti UNESCO)

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2018

pagine: 97

Raccolta dei contributi del corso di formazione di geografia su "Aspetti geologici, geomorfologici, antropici sui Gruppi Marmarole e Antelao". I principali temi trattati: il significato a livello locale e le ricadute sul territorio dell’inserimento delle Dolomiti nella World Heritage List, l’approfondimento dedicato agli aspetti geologici e geomorfologici dei gruppi Marmarole e Antelao, che contraddistinguono il sistema Dolomiti UNESCO n.5, le principali caratteristiche vegetazionali e del paesaggio del territorio montuoso interessato dal corso, l’evoluzione del clima e l’interpretazione di tale processo nello studio dei ghiacciai locali, le caratteristiche linguistiche del territorio locale attraverso lo studio di toponimi ed oronimi, i principali caratteri del paesaggio agrario cadorino e il significato della coltura del granoturco anche in relazione alle dinamiche sociali, il significato per la tutela dell’ambiente e della cultura locale nella creazione del “Parco del Cadore”. Nell’opera sono descritti anche gli itinerari svolti durante le escursioni, corredati dalla carta con la segnatura del percorso e dei punti di sosta previsti.
15,00

Dietro la prima linea. Maser e i Colli Asolani nelle fotografie di Alberto Alpago Novello, capitano del Genio

Dietro la prima linea. Maser e i Colli Asolani nelle fotografie di Alberto Alpago Novello, capitano del Genio

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2017

pagine: 74

La pubblicazione intende valorizzare una ampia sezione dell’archivio di Alberto Alpago Novello tra i più pregevoli fondi del patrimonio conservato presso la Fondazione Giovanni Angelini - Centro Studi sulla Montagna. In occasione del Centenario della Grande Guerra questo complesso risulta ancora più interessante, non solo come documentazione di un fotografo assolutamente inconsueto per gli anni del conflitto, ma anche per la preziosità del materiale manoscritto e dei documenti d’archivio con annotazioni personali, di progettazione e di strategia bellica. La fusione di ispirazioni diverse si fa sentire nello sguardo attento alla dignità dei dettagli “minori” di un mondo investito dal dramma della guerra: i bambini, le donne, le case, la convivenza tra soldati e civili, le fatiche di tutti i giorni e insieme l’armonia della natura incontrastata, le bellezze architettoniche e artistiche deturpate.
20,00

Per la conoscenza dello Spiz Zuèl (gruppo Civetta-Moiazza) e del M. Punta (gruppo del Pelmo). Sistemi n. 3 e n. 1 Dolomiti UNESCO

Per la conoscenza dello Spiz Zuèl (gruppo Civetta-Moiazza) e del M. Punta (gruppo del Pelmo). Sistemi n. 3 e n. 1 Dolomiti UNESCO

Libro

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2017

pagine: 97

Aspetti geologici e geomorfologici delle montagne oggetto del corso, a cura di D. Giordano, sotto la guida scientifica di G.B. Pellegrini, e di quelli vegetazionali, a cura di C. Lasen. La storia e l’architettura del paesaggio rurale di Zoldo, con particolare attenzione al 500esco Mas di Sabe, che rappresenta una tappa importante del corso, vengono tracciate da F. Alberti con foto di L. Celi, mentre il saggio dello storico W. Musizza si sofferma sulle complesse opere di difesa della Val di Zoldo, a partire dal 1882 fino al 1917, lungo la cosiddetta Linea Gialla, con foto d’epoca, carte topografiche austriache e schizzi dell’ufficiale del Genio militare Alberto Alpago Novello (1889-1985). Segue un contributo dal titolo “Cacciatori, scienziati, alpinisti alla scoperta delle Dolomiti” con cenni di storia alpinistica, e un articolo di carattere linguistico a spiegazione dell’etimologia di alcuni oronimi e toponimi. A conclusione, la descrizione particolareggiata dei due itinerari percorsi, da riproporre ad alunni e gruppi guidati da parte dei formatori del Corso. Itinerario 1: Dal Crép di Pécol allo Spiz Zuèl. Itinerario 2: Monte Punta, per boschi e pascoli.
12,00

Agneléze Erèra Pizzòcco. Monti della destra Mis

Agneléze Erèra Pizzòcco. Monti della destra Mis

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2017

pagine: 415

Il gruppo dei Monti della destra Mis (Agneléze, Erèra e Pizzòcco) rappresenta uno scrigno di naturalità e insieme un territorio ampiamente percorso dall’uomo nel passato e quindi ricco di sentieri e di toponimi, purtroppo oggi poco conosciuto e frequentato. La presente Guida descrive dettagliatamente, anche tramite cartine inedite disegnate a mano, la rete di tali sentieri, intensamente battuti da cacciatori, pastori, boscaioli, soldati, così da farli rivivere, e recupera i toponimi ed oronimi dell’area che altrimenti sarebbero andati perduti. Il libro può interessare sia chi ama camminare in montagna lungo itinerari non scontati, che richiedono capacità di orientamento e uno studio attento del territorio, sia a chi è legato ai luoghi dove vive e desidera conoscerne la storia.
28,00

Andrea Brustolon, Valentino Panciera Besarel. La scuola di restauro di Sedico (BL) interroga i grandi maestri

Andrea Brustolon, Valentino Panciera Besarel. La scuola di restauro di Sedico (BL) interroga i grandi maestri

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2016

pagine: 224

La pubblicazione prende lo spunto dal restauro di alcuni arredi degli scultori bellunesi Andrea Brustolon (XVIII sec.) e Valentino Besarel (XIX sec.), recentemente ultimati presso il Palazzo del Quirinale a Roma. Il nucleo del volume è infatti rappresentato dal resoconto storico-artistico di Luisa Morozzi, conservatrice del patrimonio artistico presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, sugli "Arredi lignei del XVIII e XIX secolo restaurati al Qurinale" e della restauratrice Roberta Sugaroni sulle tecniche esecutive e le procedure d'intervento seguite. Sulla stessa linea si pone il contributo di Milena Dean sulla storia dell'Atelier Besarel e il restauro dell'altare da lui realizzato a La Valle Agordina nel 1886, anche attingendo all'Archivio Besarel presso la Fondazione G. Angelini, che viene descritto da Ester Cason. Lo scopo è quello di offrire spunti ed ispirazioni alla locale Scuola di restauro (Sedico - BL), illustrata da Michele Talo, che, unitamente alla Scuola del legno e dell'arte lignea, rappresenta un centro di eccellenza nel campo della formazione professionale.
20,00

Un giorno, ospite inatteso, arrivò l'alluvione. Ricordi di un ingegnere su una battaglia perduta 1966-2016

Un giorno, ospite inatteso, arrivò l'alluvione. Ricordi di un ingegnere su una battaglia perduta 1966-2016

Luigi D'Alpaos

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Giovanni Angelini

anno edizione: 2016

pagine: 294

L’autore è professore emerito di Idraulica ed è stato per lunghi anni professore ordinario di Idraulica, prima, e di Idrodinamica, poi, nell'Università di Padova. Scrive l’autore nella sintesi, a giustificazione del titolo, che le alluvioni quando accadono sembrano cogliere di sorpresa i governanti, che generalmente si dimostrano poco propensi ad avviare nei fatti politiche adeguate nel campo della difesa del suolo e tendono a sottovalutare il ruolo dell’azione dell’uomo, che molto spesso contribuisce ad aggravare le conseguenze che si subiscono. Il volume è dedicato ai fenomeni alluvionali da lui vissuti direttamente durante la piena del novembre 1966, e poi incrociatisi ripetutamente con la sua vita di ingegnere e alla soluzione dei loro problemi. L’autore ricorda con una certa amarezza come agli anni di intense attività avviate dopo l’alluvione grazie agli studi della autorevole Commissione De Marchi e alle indagini di approfondimento sugli interventi concreti suggeriti, siano seguiti lunghi anni di oblio, durante i quali nel Veneto praticamente nessuno dei provvedimenti indicati a difesa dalle piene è stato realizzato.
20,00

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