Filema
Il sorriso di Antigone. Frammenti per una storia del tragico moderno
Bruno Moroncini
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2004
pagine: 180
Il libro si snoda lungo due direzioni: da un lato è una storia per frammenti delle più rilevanti teorie del 'tragico' che si siano date nella cultura moderna, dall'altro è una riflessione sulla figura di Antigone e sulla sua fortuna nella cultura occidentale di cui si mettono in evidenza il ruolo e la funzione strettamente politica laddove quest'ultima sia chiamata a farsi carico non solo di tutto ciò che unisce e lega una comunità storica ma anche, e soprattutto, di tutto ciò che divide, ossia, il dolore, la sofferenza e la morte. Il libro propone con intensità il ruolo femminile di fronte alla guerra e induce ad una riflessione sul rapporto delle donne con i conflitti e le torture.
Il cuore conteso. Il nazionalismo di una comunità multietnica. L'Istria asburgica
Vanni D'Alessio
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2004
pagine: 235
"Il cuore conteso" è una metafora per esprimere un luogo amato e voluto da più persone allo stesso tempo, conflittualmente. L'Istria del nazionalismo, l'Istria tra Ottocento e Novecento è stato un luogo conteso da italiani, croati e sloveni, un luogo amato in quanto comunità multietnica ma anche segnato profondamente da tensioni e conflitti. I massacri e le tragedie del Novecento europeo, in particolare durante e dopo la seconda guerra mondiale, hanno colpito anche l'Istria, immune invece dal nazionalismo etnico di fine secolo. In questo libro il nazionalismo è affrontato alle sue radici e alla sua fase iniziale di sviluppo. Vanni D'Alessio è dottore di ricerca in Storia della società europea presso l'Università Federico II di Napoli.
Ondina. La ninfa che divenne donna per amore
Friedrich de La Motte Fouqué, Ingeborg Bachmann
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2004
pagine: 147
Il libro raccoglie la favola romantica, scritta nel 1811 dal barone La Motte-Fouqué e "Ondina se ne va" di Ingeborg Bachmann, contenuta nella raccolta Il trentesimo anno e pubblicata su licenza dell'Adelphi, nonché una riflessione di Lea Melandri su queste due figure dell'amore femminile, la ninfa emersa dai flutti, a cui il cavaliere Hildebrando dà un'anima e la Ondina moderna, dalla lucida coscienza di donna che lancia un'invettiva tenera e rabbiosa contro la falsità degli uomini. La loro prossimità sta forse in quel nodo che stringe insieme estasi e gelo, gioia e lacrime, amore e morte, consegnando la favola amorosa ad un'invarianza, che sfida le lucide acquisizioni della coscienza storica per restituirci la figura della Madre amante, l'originaria sembianza di una felicità assoluta, quella singolare unità a due della coppia madre-figlio, dove si condensa l'illusoria speranza che sia l'amore ad aprire un'oasi di innocenza e di accoglimento reciproco tra i sessi. Ma l'isola, su cui Bachmann vorrebbe far crescere generazioni di figli svincolati dall'eredità dei padri, non esiste, così come l'amore totale che lega Ondina a Hildebrando, non tollera abbandoni o tradimenti, pena la morte di entrambi gli amanti.
L'impresentabile. Sulla natura primaria del trauma
Arcangelo Dell'Anna, Felice Ciro Papparo
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2003
pagine: 221
Fenomenologia e psicologia
Edmund Husserl
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2003
pagine: 96
Il saggio "Fenomenologia e psicologia" affronta il problema del rapporto tra le leggi della logica e la psiche umana, cioè tra principi ideali e oggettivi, come le leggi matematiche e i singoli individui, con le loro storie personali, le emozioni, i sentimenti, che il più delle volte producono contraddizioni e oscillazione nella coscienza. Ed è proprio la coscienza, intesa da Husserl come interna ed esterna, coscienza di sé e del mondo, a costituire il discrimine tra fenomenologia e psicologia. La prima è infatti scienza pura dei fenomeni quali appaiono all'interno della coscienza, senza alcun riferimento alla realtà esterna, mentre la seconda è scienza dei fatti, dell'esperienza esterna, comprendendo anche l'esperienza psicologica del sé.
Note di un metodo
María Zambrano
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2003
pagine: 110
"Note di un metodo" appartiene agli scritti dell'ultimo periodo della vita della pensatrice spagnola che ruotano intorno al problema della ragione poetica. Sono "note" proprio perché si allude al carattere frammentario, musicale del pensiero piuttosto che a quello logico-razionale. Un metodo da intendersi come ciò che apre il cammino all'esperienza umana e non semplicemente come ciò che struttura un ordine, una "forma mentis". Una conoscenza che per Maria Zambrano deve avere le sue radici nella viva esperienza ma allo stesso tempo deve sapersi innalzare a quelle sfere in cui i desideri e i sogni fanno da materia alla nostra vita.