Edizioni Immanenza
Gli altri vittoriani. Studio sulla sessualità e la pornografia nell'età vittoriana
Steven Marcus
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 304
"La pornografia, come ogni altra creazione della mente, è per definizione storica; è il prodotto di un periodo e di un'epoca particolare. E inevitabilmente contiene una certa misura di osservazione, parte della quale registrata consciamente, parte inconsciamente. Diversamente dalla situazione che esiste nel romanzo, comunque, l'osservazione è incidentale piuttosto che organica alla pornografia - la sua tendenza dominante infatti è verso l'eliminazione della realtà esterna o sociale. E sebbene a un primo esame la pornografia sembri il genere di scrittura più concreto - interessato com'è a organi, posizioni, avvenimenti - in realtà è molto astratto. Di regola muove verso lo sganciamento dal tempo, spazio, storia e perfino dal linguaggio stesso. Inoltre, poiché è isolata dalla realtà sociale e storica sia per necessità interne e formali, sia per convenzione sociale, essa registra i cambiamenti sociali e storici, se pure li registra, più lentamente e rozzamente del romanzo o, quanto a questo, di quasi ogni altra forma di espressione scritta."
Il diritto al lavoro e il diritto alla proprietà
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 80
"... il diritto al lavoro è la sola base di legittimità della proprietà, e questa non può essere garantita senza garantire a maggior ragione il diritto al lavoro..." "Quando dico che c'è opposizione necessaria, antagonismo fatale fra il diritto al lavoro, o, se si preferisce, fra l'organizzazione del lavoro e il diritto di proprietà, cioè fra due principî altrettanto legittimi, indistruttibili e fondamentali; quando dico che il primo è la negazione del secondo, che tende continuamente ad assorbirlo, e deve alla fine, trasformandolo, farlo scomparire, non affermo qualcosa proprio solo del lavoro e della proprietà; enuncio solamente uno dei casi particolari della legge più generale dell'intelletto umano, della formula suprema della creazione e della società."
Anarchismo in Africa. Storia, movimenti e prospettive
Sam Mbah, I. E. Igariwey
Libro
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 240
"Oggi l'Africa giace a terra, debole e sanguinante, attaccata da ogni fronte, vittima delle ambizioni del capitalismo e, in larga misura, del socialismo di Stato... La miseria della maggioranza deriva dall'opulenza dei pochi ai quali il controllo sui prodotti e sulle risorse sociali, unitamente alla forza del capitale internazionale, conferisce virtualmente un potere sulla vita e sulla morte della maggioranza della popolazione... Nel lungo periodo l'obiettivo di dar vita a una società autogestita, che nasca dalla libera volontà dei suoi membri e sia priva di controllo e irreggimentazione autoritaria, è tanto suggestivo quanto realizzabile... Ho evidenziato in modo chiaro come l'anarchismo inteso come ideologia, corpus di ideali e movimento sociale sia qualcosa di molto distante dall'Africa... Tuttavia, l'anarchismo inteso come forma di organizzazione sociale e come base per sulla quale costruire un assetto sociale ci è tutt'altro che estraneo e, anzi, costituisce parte integrante della nostra esistenza come individui."
Causalità e determinismo nella filosofia e nella storia della scienza
Federigo Enriques
Libro
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 176
«Una scienza perfetta dovrebbe dare ragione di tutti i fenomeni possibili. Questo è, evidentemente, un ideale irraggiungibile, se si vuole anche privo di significato. Ma, almeno in via astratta, possiamo sforzarci di render conto di particolari ordini di fenomeni, di comprenderli in qualche modo traverso una rappresentazione concettuale, che costituisca una teoria scientifica adeguata alla realtà di cui si tratta. E prima o indipendentemente dalla verifica sperimentale della teoria (che potrà essere soltanto approssimata) dobbiamo chiedere che la teoria stessa sia plausibile, soddisfacendo al principio della ragion sufficiente, che è l'aspetto mentale della causalità». Federigo Enriques è stato uno dei più importanti matematici italiani del XX secolo. Si è occupato di matematica, filosofia e storia del pensiero scientifico in contrasto con il neoidealismo ed entrando anche in aperta polemica con Croce.
Scienze naturali, matematica e medicina nell'Antichità classica
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 128
«Nell'uomo primitivo la meraviglia, che, secondo Aristotele, costituisce il principio di ogni scienza, è diretta verso le cose esterne. Egli non riflette sul proprio essere più di quel che non faccia un fanciullo; i suoi stessi compagni non attraggono tanto la sua attenzione quanto i suoi animali domestici. D'altra parte la natura circostante sveglia il suo interesse e la sua osservazione: la terra, il cielo e i loro fenomeni eccitano la sua fantasia e le facoltà attive della sua mente. Non c'è mai stato un popolo che non si sia domandato che cosa siano i tuoni, i fulmini e la pioggia, da che cosa derivino, di che siano fatti il cielo e la terra, donde vengano le bestie e le piante e come fu creato il primo uomo. I Babilonesi e gli Egizi fecero osservazioni di astronomia e di geometria prima dei Greci e accumularono materiale che tramandarono a questi; ma soltanto i Greci seppero ricavarne una scienza capace di ulteriore sviluppo. Non è senza ragione che consideriamo i pensatori ionici del VI secolo come nostri predecessori in ogni ramo della scienza moderna».
I materialisti dell'antichità
Paul Nizan
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
Elementi di filosofia biologica
Félix Le Dantec
Libro
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 224
L'individualismo nell'antichità. Storia e critica
Han Ryner
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2017
pagine: 112
I progressi della ragione nella ricerca del vero
Pseudo Helvetius
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2016
pagine: 128
Con questa prima edizione ragionata, oltre che prima traduzione, dei "Progressi della ragione nella ricerca del vero", è finalmente possibile rendere giustizia a un'opera che è stata oggetto di equivoci e interpretazioni riduttive. Talvolta ancora oggi considerati erroneamente rappresentativi del pensiero di Helvétius, "I Progressi della ragione" nascono in realtà da una selezione di brani in maggioranza tratti da opere per diverse ragioni legate alla filosofia dei Lumi. Tuttavia, se certamente non sono stati composti da Helvétius, i "Progressi della ragione" non possono neanche ridursi a un mero collage di citazioni eterogenee: attraverso il rilievo delle modifiche apportate ai testi di origine, la presente edizione fornisce gli strumenti per apprezzarne l'originalità, delineando, dietro la trascrizione, un'opera di risignificazione tesa a sviluppare una posizione filosofica autonoma, incentrata sulla nozione di Intelligenza suprema.
Oltre la democrazia
Gilles Dauvé, Karl Nesic
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2016
pagine: 196
"Che si voti o meno, ad alzata di mano o con scrutinio segreto, che i voti si equivalgano o che quello di un operaio valga cinque contadini mentre il borghese non ha diritto di voto (come accadeva nella Russia bolscevica), che i mandati siano imperativi o meno, che vi sia rotazione dei delegati e limitazione delle loro funzioni nel tempo, che essi siano revocabili ad ogni momento, che le minoranze siano rappresentate negli organi di direzione - con voce consultativa o deliberativa -, che chiunque possa convocare un'assemblea, tutti questi punti hanno la loro importanza, ma non toccano l'essenziale: la democrazia separa, poiché il suo principio è di far sopraggiungere un momento originario, un attimo zero di fondazione o di rifondazione. Nello stesso movimento con il quale riunisce cittadini che si limitano a depositare una scheda in un'urna trasparente, con cui convoca degli scioperanti ad un'assemblea generale per interrogarli sul seguito da dare all'occupazione della fabbrica, essa recide gli interessati da ciò che li ha messi in movimento, dunque da se stessi."
La filosofia di A. Schopenhauer
Enrico Cesare Aroldi
Libro
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2016
pagine: 60
"In sostanza, per Schopenhauer, il mondo si riduce non ad altro, a dirla con la sua stessa espressione, che 'ad una volontà immensa, la quale si spinge nell'esistenza'. Rilevai da ciò il lettore come nel principio della volontà s'aggiri tutta quanta la metafisica di Schopenhauer. L'originalità del grande pessimista non consiste altrimenti che nell'affermazione di questo principio, come anima e causa dell'Universo... Schopenhauer intuisce l'universo come un'unità; se non che questo l'avevano fatto prima di lui, e Schopenhauer lo riconosce, Bruno, Spinoza, Schelling. 'A me, esclama, fu riservato il compito di spiegare la natura di quest'unità, di spiegare in qual modo essa apparisca come pluralità...' In altri termini, Schopenhauer prende la natura naturans (l'intelligenza), la sostanza infinita (pensiero ed estensione) di B. Spinoza, e afferma ch'essa non è che una volontà; di questa volontà fa l'essenza stessa del mondo, la causa causarum dei fenomeni, il gran demiurgo."
Campanella. Studio critico sulla sua vita e su «La città del sole»
Paul Lafargue
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2016
pagine: 72
"Una crisi religiosa, continua e generale, agitò il medioevo europeo; fin da prima del XII secolo sètte ereticali spuntarono in vari paesi. Condannate e perseguitate, si dispersero per rinascere altrove sotto nomi differenti; laddove crescevano venivano nuovamente perseguitate e tornavano a riaccendere il furore mistico nella nazione da dove erano state scacciate. Le condanne col ferro e col fuoco non giunsero mai ad estirpare l'eresia; poiché le dispute teologiche non erano che la nuvolosa forma con la quale si avvolgevano gli interessi materiali per affermarsi e farsi riconoscere, non si poteva sopprimerle massacrando e bruciando gli eretici... Questa lotta di classe doveva necessariamente manifestarsi sotto parvenze religiose perché la chiesa era allora una potenza dominante che comandava re e imperatori, prelevava imposte su tutte le popolazioni cristiane, interferiva in ogni azione della vita sociale e anche privata, monopolizzava il sapere e limitava in base ai suoi bisogni lo sviluppo del pensiero..."