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Castelvecchi

Sfide delle culture urbane. Svelare la spiritualità dei luoghi

Sfide delle culture urbane. Svelare la spiritualità dei luoghi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 272

«Una cultura inedita palpita e si progetta nella città» scrive Papa Francesco nel capitolo dell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” dal titolo “Sfide delle culture urbane”. Il riconoscimento di valore delle energie presenti nelle periferie urbane ha stimolato un confronto transdisciplinare che a partire dalla riflessione di Bergoglio ragiona sul rapporto tra spiritualità e città contemporanea. Accompagnati dalle fotografie di Lorenzo Buggio, i contributi interrogano il ruolo della periferia come spazio prezioso di relazione sociale e di elaborazione culturale.
35,00

Per amore del mondo. L'ecologia e la nuova condizione umana

Per amore del mondo. L'ecologia e la nuova condizione umana

Laura Boella

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 116

«Amare il mondo» significa rinnovare il patto con il mondo che abitiamo alla luce della «nuova condizione umana» posta di fronte alle minacce che incombono sull’intero pianeta. La crisi contemporanea non è solo economica o politica ma sempre più affettiva, una crisi di vissuti che ruotano intorno all’empatia e comprendono numerose forme di legame fondamentali per la convivenza: l’amore, la cura, la compassione, l’ospitalità, la solidarietà. L’empatia è ecologica in quanto implica il coinvolgimento sensibile ed emotivo nella vita individuale e collettiva e certifica l’interconnessione con tutto il vivente: Laura Boella ne esplora la forza concettuale per riflettere sul rapporto tra mondo umano e non umano, sulle «pratiche empatiche» come forma concreta di cura che trasforma l’angoscia, la paura e l’indifferenza in sguardo verso il futuro, in un nuovo amore per il mondo di cui siamo ospiti.
15,00

Pensare, classificare, costruire l'alterità. Percorsi di critica postcoloniale

Pensare, classificare, costruire l'alterità. Percorsi di critica postcoloniale

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 428

Qual è stato il ruolo del colonialismo nella formazione della modernità? La straordinaria espansione degli europei nel mondo tra il XVI e il XX secolo non è stata solo un evento materiale – la conquista di spazi, di risorse e di forza lavoro a basso costo – ma ha costruito nel tempo una visione del mondo e un principio di legittimazione della loro pretesa superiorità. Da alcuni decenni la critica postcoloniale ha stigmatizzato la violenza politica ed epistemica di quella espansione, mettendo in luce le radici del colonialismo e del razzismo, la loro continuità nel presente e le ramificate interazioni che essa ha innescato nello spazio globale. Il volume ripercorre lo sviluppo moderno del pensiero coloniale e attraversa i principali ambiti di studio che nella critica del colonialismo e del suo principio razzista hanno trovato in questi anni il proprio fondamento.
35,00

Il demone di Casanova

Il demone di Casanova

Angelo Mainardi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 242

Il demone di Casanova è un’approfondita indagine sulla complessa figura di Giacomo Casanova, spesso ridotto al solo stereotipo del libertino. L’opera esplora la profondità psicologica e culturale dell’avventuriero veneziano, mettendo in luce il suo rapporto con l’erotismo, l’esoterismo e la scrittura. Attraverso un’attenta analisi delle sue Memorie e delle fonti storiche, Angelo Mainardi svela un Casanova non solo seduttore e ingannatore, ma anche uomo tormentato dalla sua stessa leggenda, diviso tra razionalità illuminista e fascinazione per il mistero. Un ritratto “al nero”, mostrando come la vita di Casanova sia stata segnata dall’attrazione per il proibito e dal costante bisogno di sedurre non solo le donne, ma anche il destino e il potere.
25,00

Inclinazioni. Critica della rettitudine

Inclinazioni. Critica della rettitudine

Adriana Cavarero

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 236

Come ripensare, oggi, la comunità in termini relazionali? Quali altre posture può assumere un soggetto, oltre alla geometria maschile verticale proclamata paradigma universale? In un panorama politico sempre più simile allo stato di natura hobbesiano, segnato da scontri e violenze, Adriana Cavarero disegna una nuova ontologia dell’umano riflettendo sulle «inclinazioni» del soggetto, quelle che, per Hannah Arendt, portano «fuori dall’io». In un serrato confronto con la filosofia, l’arte e la letteratura, il canone occidentale del patriarcato – modellato sull’autosufficienza individualista dell’etica kantiana – è qui messo in discussione in favore di una soggettività aperta e vulnerabile, strutturalmente caratterizzata da esposizione e dipendenza. Inaugurando una meditazione originale sul materno, Cavarero mostra come l’inclinazione della madre sul corpo dell’infante rompa le pastoie narcisistiche della «rettitudine» e della «simmetria», aprendo a una dimensione di cura obliqua, queer, votata all’altro. In questo gesto dirompente si può allora trovare «un nuovo modo per misurare la terra dell’incontro». Dietro l’ombra eretta del soggetto verticale, appare infatti il volto inclinato della madre, che inevitabilmente piega «il filo a piombo della sua stabilità», producendo un’erotica sbilanciata e dagli effetti geometrici, etici e politici oggi più che mai necessari.
22,00

I'll be your mirror. Travestimenti fotografici

I'll be your mirror. Travestimenti fotografici

Fabiola Naldi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 230

Dalla prima metà del secolo scorso, con Rrose Sélavy, il celebre fotomontaggio di Marcel Duchamp, passando per la rivoluzione culturale del secondo Novecento – quando l’arte intreccia i suoi destini con i media, il rock e la politica – fino alle espressioni artistiche più recenti, il tema dell’autoritratto e dello specchio si rivela una fonte inesauribile di suggestioni. Un enigma che si intreccia con l’identità di genere, la maschera e l’alterità. L’ambiguità consapevole del travestimento si sovrappone a quella intrinseca alla fotografia, che da un lato è un «certificato di esistenza» e dall’altro cristallizza un «tempo estetico» distinto da quello storico, in cui il divenire e la trasformazione del corpo e della vita sembrano sospesi per un istante. Tra le prime e più complete analisi sul travestitismo, I’ll be your mirror torna in libreria in una nuova edizione rivista e aggiornata, per esplorare le più recenti trasformazioni culturali, tecnologiche e sociali che hanno ridefinito la nostra percezione delle immagini – e, di conseguenza, della nostra identità.
24,00

Uomini in fuga. Perché scappano. Perché li inseguiamo

Uomini in fuga. Perché scappano. Perché li inseguiamo

Anna Merolle

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 180

Perché alcuni uomini fuggono proprio quando l’amore diventa reale? Un attimo prima sono presenti, coinvolti, perfetti compagni di viaggio. Un attimo dopo si eclissano dietro impegni improvvisi, risposte evasive, silenzi che pesano come sentenze. Ma da cosa stanno scappando davvero? Anna Merolle esplora con lucidità e profondità psicologica il mistero degli uomini in fuga, quei partner che oscillano tra desiderio di condivisione e paura, tra promesse di stabilità affettiva e distanze incolmabili. Attraverso storie paradigmatiche, tratte dalla propria esperienza clinica, l’autrice analizza i quattro prototipi più ricorrenti: lo svalutativo, che demolisce il partner per giustificare il proprio disimpegno, trasformando l’amore in un gioco di potere e insicurezze; l’accondiscendente, che sembra totalmente coinvolto, ma trova sempre il modo di sottrarsi quando la relazione si fa seria; il FOMO, incapace di scegliere, eternamente sedotto dall’idea che altrove possa esserci qualcosa di meglio; il Peter Pan, che rifiuta di crescere e considera l’amore una gabbia anziché uno spazio di evoluzione. Un saggio narrativo che illumina i meccanismi nascosti delle relazioni disfunzionali. Una lettura necessaria per chi ha vissuto l’abbandono senza spiegazioni, per chi cerca risposte e per chi, forse, vuole smettere di inseguire chi è già altrove.
17,50

Beirut. Il futuro del mosaico arabo

Beirut. Il futuro del mosaico arabo

Riccardo Cristiano

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 156

Araba, occidentalizzata, mediterranea. Riccardo Cristiano ripercorre due secoli di storia di Beirut, soffermandosi davanti agli imperi, ai loro fallimenti, agli equivoci con l’Europa coloniale, fino all’indipendenza del Paese, al deflagrare della guerra civile e all’ingresso sulla scena di Hezbollah. Una città che nell’Ottocento ha saputo fare sua, emergendo come perla delle riforme ottomane, la sfida del vivere insieme. Ora, preceduta dalla guerra irachena del 2003 e da quella siriana del 2011, la guerra in Libano ha finito con l’unire territori da secoli separati da conflitti e accomunati dalle macerie. Dalla costa libanese alla Mesopotamia, non c’è identità comune ma un mosaico di diversità da ricomporre. Il modo migliore per provarci è partire da Beirut. Prefazione di Lorenzo Trombetta.
17,50

Alternative per il socialismo. Volume Vol. 75

Alternative per il socialismo. Volume Vol. 75

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 326

Si è fin qui e tuttora usato nei confronti dei protagonisti della destra sparsi per più continenti, compreso il nostro, il termine “populismo” per delineare un distorto, ma non meno reale, rapporto con il popolo, basato su promesse demagogiche e sulla esaltazione di un decisionismo governativo rafforzato da un presidenzialismo nelle sue varie forme e accezioni, che lo trasformavano in un populismo autoritario. E si è precisato, perlomeno da parte del pensiero di sinistra, che si era di fronte a un “populismo dall’alto”, quasi un ossimoro, per distinguerlo dalle manifestazioni populistiche che hanno caratterizzato la storia del Novecento in varie parti del mondo e che invece partivano “dal basso”, cioè da un movimento di popolo che aspirava, seppure confusamente ma con radicalità, a una giustizia sociale […]. Pur essendo chiara la differenza fra i due tipi di populismo, anche se poi gli esiti finali possono diventare simili e confluire nella rivoluzione conservatrice mossa dalle classi dominanti – di cui abbiamo abbondantemente scritto lungo l’arco di vita di questa rivista –, non credo che la categoria del populismo dall’alto sia sufficiente per inquadrare la figura e l’azione di Trump. È forse opportuno fare ricorso ad un’altra definizione che pure ha origini storiche molto lontane e diverse: quella del nichilismo, ovviamente anch’esso “dall’alto”. Il che richiede, a sua volta, di precisare cosa si vuole intendere con questa parola e come questa categoria sia oggi diversa da quelle del passato e assuma una particolare valenza se riferita al capo dello Stato dell’ancora più potente Paese del mondo, pur sospinto lungo una china declinante. Lo fa, ad esempio, Laura Pennacchi scrivendo di nichilismo come “deificazione del vuoto”, ovvero come “pulsione alla distruzione di cose e di persone […] [e della] nozione stessa di verità”. Naturalmente questa definizione coglie più di un elemento reale, basta riferirsi alla disinvoltura spinta fino al disinteresse mostrato dal duo Trump-Musk verso la credibilità di loro dichiarazioni e progetti come, ad esempio, la conquista di Marte, visto che ciò che conta per loro è la dominanza nella space economy. Ma, senza contrapporre una definizione all’altra, casomai integrandola, descriverei il nichilismo portato alle sue conseguenze più estreme – cogliendo anche spunti di un dibattito filosofico di qualche decennio fa – come uno schiacciamento finale del valore d’uso di ogni cosa, materiale o immateriale, al valore di scambio. Che altro è se non questo, promettere la pace in Ucraina chiedendo in cambio circa 500 miliardi di dollari in ricercatissime terre rare, così cruciali per lo sviluppo tecnologico su cui si poggia il potere dell’oligarchia tecno-capitalista? Che altro può mai significare – aldilà delle chances di possibile realizzazione – progettare di trasformare la striscia di Gaza, cacciando il popolo palestinese in un indefinito e improbabile altrove, in un luogo di villeggiatura per super ricchi, se non costruire un parco di resort e chiamarlo pace? Cosa di diverso da questo si può dire quando vengono revocati in dubbio i rapporti anche con i più tradizionali alleati, come i vertici dell’Unione europea – persino la supina Meloni ne rimane scossa –, nel quadro di una minacciata e in parte già cominciata guerra dei dazi?
15,00

Discipline occidentali. Leonard Schrader, Kengiro Azuma e un anno di kendo

Discipline occidentali. Leonard Schrader, Kengiro Azuma e un anno di kendo

Francesco Baucia

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 160

Iowa, anni Sessanta. Leonard Schrader, allievo della più ambita scuola di scrittura d’America, accetta un lavoro da insegnante in Giappone per evitare l’arruolamento per il Vietnam. Dall’altra parte dell’oceano progetta un film di yakuza che renderà lui e il geniale fratello Paul gli sceneggiatori più corteggiati di Hollywood. A Milano, negli stessi anni, Kengiro Azuma è un reduce dell’aeronautica giapponese che segue la propria strada di scultore tra le tradizioni del suo Paese, messo in ginocchio dalla guerra, e l’arte e la religione occidentali. Proprio a Milano, molti anni dopo, il narratore di questo libro prova a ricucire le crepe della propria anima attraverso l’arte marziale della spada, il kendo. Si immergerà in un’idea di Oriente tra il mistico e lo sportivo, insieme a un gruppo di compagni di cui fatica a sentirsi parte. «Evento significa cambiamento» recita un famoso manuale di sceneggiatura. Cosa sarebbero un film senza il cambiamento del suo protagonista o una vita che si ripete sempre uguale? Eppure, al cambiamento spesso si resiste… Tra romanzo, saggio e autobiografia, “Discipline occidentali” racconta tre percorsi di trasformazione individuale: dall’America al Giappone e all’Italia; e da qui verso un Oriente frutto di illusioni occidentali. Tre storie intrecciate con un montaggio cinematografico che affianca ai protagonisti le vicende e le idee di compagni di viaggio come Mishima, Parise, Yourcenar, Yeats, Tondelli. Francesco Baucia disegna i contorni di un labirinto in cui perdersi cercando la propria conversione, o la strada di casa.
18,00

Articolo 32. Un diritto dimezzato

Articolo 32. Un diritto dimezzato

Ivan Cavicchi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 188

Da molti anni in Italia il diritto alla salute non è più “fondamentale” né “universale”. L’articolo 32 della Costituzione, che dovrebbe tutelarlo, viene venerato come una reliquia a parole, mentre nei fatti è sempre più “dimezzato” dalla politica. Senza riforme strutturali, per i giovani si profila un futuro privo di diritti, dove l’unica legge vigente sarà quella dell’interesse economico e della disuguaglianza. Ma tornare indietro al vecchio art. 32 è impossibile: il mondo è cambiato, e la salute non può più ridursi solo a una questione medico-sanitaria. Occorre invece scrivere un nuovo diritto per i tempi nuovi, un “meta-diritto” per ripoliticizzare la salute e interconnetterla alla protezione dell’ambiente, al benessere delle popolazioni, alla regolazione dell’economia. Ivan Cavicchi indica come exit strategy un cambio di paradigma concettuale e istituzionale, grazie alla categoria innovativa di “compossibilità”: un pensiero politico capace di immaginare un futuro diverso e insieme di crearsi gli strumenti per realizzarlo. La sua esposizione, per frammenti brevi e incalzanti, è indirizzata alla neonata nipote Livia, eletta a simbolo dell’avvenire. Una collezione di «pensieri da pensare» che aiutino le nuove generazioni a non ripetere gli errori della vecchia, ad avere idee all’altezza, a rinnovare l’utopia. Prefazione di Giuseppe Conte.
20,00

Imparare a vedere. Il punto di vista del vivente

Imparare a vedere. Il punto di vista del vivente

Estelle Zhong Mengual

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 256

Un bosco? Un paesaggio incantato. Un corvo? Un oscuro presagio. Una rosa? Una metafora dell’amore. Nella nostra cultura, il mondo vivente è al tempo stesso onnipresente e invisibile. Ridurlo a una decorazione o a una fonte di simboli equivale infatti a non vederlo. Ma se imparassimo a guardarlo con occhi nuovi? In un’inedita storia ambientale dell’arte, Estelle Zhong Mengual ci offre gli strumenti per scoprire il mondo che ci circonda come un intreccio brulicante di storie ancestrali, relazioni nascoste e significati sorprendenti. Attraverso lo sguardo di chi ha dedicato la propria vita a osservare gli esseri viventi nella loro ricchezza di segni e significati – i pittori e i naturalisti inglesi e americani del XIX secolo – impariamo che esiste un modo di rapportarci alla natura più consapevole, rispettoso e armonioso. E che ogni giorno è un’occasione per addestrare i nostri occhi a vedere il vivente.
30,00

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