EDB: Biblioteca patristica
Estratti profetici. Eclogae propheticae
Clemente Alessandrino (san)
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 160
Iscrizioni cristiane a Roma. Testimonianze di vita cristiana (secoli III-VII)
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 192
Vita di Martino
Severo Sulpicio
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2003
pagine: 320
Alla fine del IV secolo Sulpicio Severo, colto avvocato aquitano, scrive una biografia del proprio campione di fede, ancora vivente: Martino, vescovo-monaco di Tours dal passato militare e dallo stile di vita austero, evangelizzatore delle Gallie e grande taumaturgo. Celeberrimo tra tutti è l'episodio in cui Martino divide con la spada il mantello, per offrirne parte a un povero ignudo. Questa edizione della Vita offre al lettore una dettagliata introduzione, il testo latino accompagnato da un'elegante traduzione italiana, un agile commento, una vasta bibliografia e numerosi indici.
Contro il fato
Gregorio di Nissa (san)
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2003
pagine: 208
Il Contra fatum di Gregorio Nisseno (ca. 335/340 - ca. 395) rappresenta il contributo più denso e significativo di un Padre della Chiesa al dibattito antiastrologico, prosecuzione della riflessione sul fato e il libero arbitrio avviata nelle scuole filosofiche di età ellenistica. In un fitto succedersi di argomentazioni, in parte certamente attinte alla tradizione filosofica, in parte forse nuove, o almeno non attestate altrove, Gregorio difende la libertà dell'uomo: "sorte e destino è la volontà di ciascuno". Non sono le stelle che assegnano all'uomo la sua sorte: egli è libero, e se vuole avere parte di vero bene, rivolga il suo sguardo a Dio, che ne è l'unica fonte.
Animali simbolici. Alle origini del Bestiario cristiano I (agnello-gufo). Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2002
pagine: 512
La dimensione simbolica degli animali, un tempo corrente e universalmente accettata, ha lasciato traccia nel nostro mondo moderno. Anzi, man mano che la fauna selvatica sparisce dal nostro habitat, sembra quasi che gli animali simbolici tornino sempre più a popolarlo: la colomba rappresenta i movimenti pacifisti, il cavallino rampante è l’emblema di una casa automobilistica orgoglio degli italiani, leoni leopardi lupi e aquile sono adottati dalle più agguerrite squadre di calcio. Ancora oggi additiamo negli animali lo stereotipo di vizi e virtù che contraddistinguono il comportamento umano: il coraggioso è un leone, il vigliacco è un coniglio; la ragazza intraprendente fa la civetta e il maestro chiama asini i suoi studenti. Alla ricerca delle radici remote da cui ha tratto alimento il simbolismo animale scopriamo il ruolo centrale dell’esegesi biblica: a nessuno può sfuggire come, dalla Genesi all’Apocalisse, dal serpente al drago, la Bibbia si apra e si chiuda con una bestia-simbolo. L’opera tratta di animali: non tutti gli animali, è ovvio, ma solo quelli che sono menzionati nella Bibbia e hanno quindi goduto dell’attenzione degli antichi esegeti. La curatrice, di cui è nota la sicura competenza in questo ambito, propone una ricchissima e accurata antologia. Due i possibili livelli di lettura: per informazione e per consultazione. Ciascun capitolo è dedicato a un animale, rigorosamente in ordine alfabetico (il volume arriva fino alla lettera G). Si possono leggere tutti, l’uno di seguito all’altro, o consultarli come voci di un’enciclopedia, a seconda dei propri interessi; si può andare direttamente agli indici, alla ricerca di un autore o una citazione specifica. Ogni capitolo ha la medesima struttura tripartita: un’introduzione traccia brevemente la storia del simbolo animale, seguono i passi antologici suddivisi per simbologie, il corredo di note accorpate a fine capitolo fornisce il necessario complemento di passi paralleli e le spiegazioni più essenziali.
I sermoni sul mistero pasquale
Leone Magno (san)
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2001
pagine: 496
Grazie anche al ricco patrimonio letterario che ci ha lasciato, Leone Magno è uno dei Padri della Chiesa la cui voce è risuonata ininterrottamente nei secoli della storia cristiana. La dottrina, l'azione pastorale e la personalità di questo papa sono testimoniate soprattutto dai 98 sermoni pronunciati a Roma durante il pontificato (440-461), in occasione di varie ricorrenze liturgiche. "Biblioteca patristica" offre per la prima volta al lettore italiano l'intera raccolta, di cui sono già stati pubblicati I sermoni del ciclo natalizio (1998) e I sermoni quaresimali e sulle collette (1999). I 21 sermoni pasquali - l'insieme dei sermoni pronunciati nell'arco della settimana santa - si mostrano particolarmente indicati per osservare gli elementi che caratterizzano la predicazione di Leone, sia nel metodo che nel contenuto. Quanto al metodo, esso può essere rintracciato e compreso all'interno del triplice principio del reiterare, comprendere, sentire, che emerge a più livelli e ripetutamente nei sermoni. Circa il contenuto, il papa del concilio di Calcedonia affronta qui i nodi più complessi della dottrina cristologica: le invocazioni che Gesù rivolge al Padre nell'orto degli ulivi e sulla croce rappresentano un elemento centrale dell'elaborazione teologica che porterà alla definizione della perfetta natura umana e perfetta natura divina sussistenti nell'unica persona di Cristo. L'introduzione critica e la costituzione del testo sono di Elio Montanari.
Gli spettacoli
Novaziano
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2001
pagine: 128
Negli anni della persecuzione dell’imperatore Decio e della conseguente questione dei lapsi [coloro i quali, avendo rinnegato la fede cristiana a motivo della persecuzione, pentitisi chiedevano il reintegro nelle file della Chiesa], il presbitero di Roma Novaziano scrive una lettera pastorale – poi tramandata nel corpus delle opere di Cipriano – in cui ripercorre le motivazioni del rifiuto cristiano degli spettacoli pagani. Il tema, già affrontato nel De spectaculis da Tertulliano, si riproponeva all’attenzione della comunità cristiana con nuove sfaccettature. Il rischio della contaminazione con l’idolatria, il rifiuto degli usi e costumi pagani in forza dell’edificazione di una nuova morale e di una propria concezione del mondo, la necessità di un riconoscimento e di una forte autoaffermazione della comunità dei christiani fideles sulla base della lettura e dell’interpretazione del testo sacro sono alcuni dei punti fermi che scaturiscono dall’analisi storico-religiosa dell’opera.
Parafrasi del Vangelo di san Giovanni. Canto B
Nonno di Panopoli
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2000
pagine: 320
Monaco pacomiano nativo di Panopoli, vescovo di Edessa, nella Parafrasi Nonno traduce in versi la parte più ?filosofica' del Nuovo Testamento: il Vangelo secondo Giovanni. Il testo preso in esame è quello del Canto B, che propone l'episodio delle nozze di Cana. La poesia cristologica nonniana raggiunge qui forse la sua prova più alta e matura, offrendo una delle più profonde e affascinanti rappresentazioni della divinità di Cristo che sia sopravvissuta nella poesia greca cristiana della tarda antichità.
Contro Noeto
Ippolito (sant')
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2000
pagine: 288
Negli ultimi anni si segnala un notevole risveglio d'interesse per la "questione ippolitiana", sulla quale gravano tuttavia perduranti incertezze. Quanti sono gli Ippolito? E, nel caso si ritenga ve ne sia più d'uno, come attribuire ai diversi Ippolito gli scritti che vanno sotto questo nome? Pur nella consapevolezza dell'aleatorietà di una presa di posizione su tale materia il curatore propende per individuare tre distinte entità storico-letterarie. Ed è lo scrittore Ippolito - ricordato da Eusebio, Girolamo e da altre testimonianze orientali, verosimilmente vescovo in Asia Minore all'inizio del III secolo, sconosciuto invece in Occidente - che va considerato autore del Contro Noeto, un breve scritto indirizzato contro la dottrina di Noeto, iniziatore del monarchianismo patripassiano. Nel presentare il Contro Noeto Simonetti inizia col discutere le ipotesi che mettono in dubbio genuinità e integrità dell'opera; tratta poi del genere letterario e della struttura. Affrontati questi argomenti preliminari, presenta la tradizione manoscritta e le varie edizioni con relativa problematica testuale, per poi passare a trattare delle dottrine di Noeto e Ippolito e concludere con un confronto con l'Elenchos, testo attribuito a Ippolito di Roma, che con la nostra opera presenta evidenti punti di contatto.