Donzelli: Saggi. Storia e scienze sociali
Storia d'Europa nel secolo decimo nono
Benedetto Croce
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
L’origine della Storia d’Europa nel secolo decimonono, pubblicata nel 1932, è da rintracciarsi nell’assillo intellettuale di Benedetto Croce di fronte alla constatazione che, in Italia come in tutto il mondo moderno, si stesse diffondendo un sentimento di «rifiuto dell’ideale morale della libertà». Il lungo processo che aveva caratterizzato per un intero secolo lo scenario europeo dalla fine dell’Impero napoleonico aveva visto il progressivo consolidarsi, contro tutte le opposizioni e gli ostacoli, della libertà come supremo valore etico. L’Europa aveva assistito alla nascita e alla diffusione di una fede nuova, di una vera e propria «religione della libertà», figlia del pensiero moderno, legata a una determinata concezione della realtà e portatrice di un’etica ad essa «conforme». La storia dell’Europa del secolo XIX è dunque per Croce la storia della lotta (vittoriosa) della «religione della libertà» contro le altre religioni in campo: da quella cattolica a quella dell’assolutismo monarchico, fino a quella «democratica» e a quella «comunista». I primi tre capitoli, dedicati alla religione della libertà e ai suoi avversari, costituiscono una premessa, a cui segue una disamina degli sviluppi storici dello scenario europeo fino alla guerra.
L'azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creativa (1919-1992)
Cristina Accornero
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 152
Le vicende editoriali, nate su iniziativa di Camillo e Adriano Olivetti, non sono state ancora oggetto di uno studio complessivo e sistematico. Questo volume raccoglie i primi risultati di una ricerca dedicata alle riviste aziendali dell’impresa eporediese a partire dai primi anni Venti fino agli anni Novanta del XX secolo. Oltre a testimoniare l’impegno politico e una visione innovativa del fare impresa, la peculiarità di questa vicenda culturale sta nella continuità di un pensiero e di una azione, che ha le radici nella storia della famiglia fondatrice e che prosegue oltre la scomparsa di Adriano. Tra gli obiettivi del volume vi è quello di rimettere in discussione la vulgata secondo la quale il suo pensiero e la sua azione modernizzatrice si siano concluse con la sua morte nel febbraio 1960. La continuità del pensiero di Adriano Olivetti si evince da una ricca produzione culturale che si distingue per le pubblicazioni e le iniziative di alto livello, e che si incrocia con l’attività dell’impresa, nel corso del secondo Novecento. Dopo l’era di Adriano, «gli olivettiani della seconda ora» portano avanti una nuova operazione culturale con la stessa determinazione del fondatore. Prefazione di Dora Marucco, introduzione di Anna Maria Viotto.
Dietro tutte le trame. Gianfranco Alliata e le origini della strategia della tensione
Giovanni Tamburino
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 272
Vi è un protagonista che ha attraversato per mezzo secolo le vicende eversive italiane. Lo troviamo a fianco del presidente degli Stati Uniti e seduto al tavolo da poker con Buscetta, nella fondazione di una massoneria universale e tra i congiurati della Rosa dei Venti, vicino a Junio Valerio Borghese e in rapporti con vertici militari, della diplomazia e degli affari. È il principe palermitano Gianfranco Alliata di Montereale, uscito indenne dalle vicende penali che lo videro coinvolto a partire da quando il suo nome risuonò tra i mandanti della prima strage della Repubblica, l’eccidio di Portella della Ginestra, essendo stato il suo accusatore avvelenato per tempo in una cella dell’Ucciardone. Un’esistenza rimasta nell’ombra, su cui fa luce il saggio di Giovanni Tamburino, il magistrato che nel 1974 a Padova condusse l’inchiesta contro la struttura eversiva di stampo neofascista denominata Rosa dei Venti. Il volume attinge a una ricca documentazione inedita, custodita nell’Archivio storico della Camera, ad atti giudiziari, a fondi archivistici finora inesplorati.
La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945)
Francesco Scomazzon
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Se le frontiere riflettono i rapporti di potere tra Stati, quale ruolo può avere un confine che separa dittatura e democrazia? E se la democrazia è quella di uno Stato neutrale come la Svizzera, chiamato a confrontarsi e rapportarsi per oltre vent’anni con il fascismo mussoliniano, quel confine rappresenta una netta linea di demarcazione o piuttosto il tratto distintivo di una regione dove le differenze politiche, sociali ed economiche sfumano dando vita a una realtà del tutto peculiare? Negli anni del fascismo l’apparente e invalicabile «linea sottile» che separa Italia e Svizzera sembra frantumarsi sotto i colpi di una dittatura che finisce per metterne in risalto connessioni e intrecci, elevando quella regione ad area di congiunzioni e smerci, politici ed economici: una calamita per rifugiati, antifascisti e trafficanti che trasforma una periferia del potere in un centro di attrazione e azione. Rocamboleschi traffici, avventurosi andirivieni e clamorose azioni contro il regime fanno da sfondo a un originale palcoscenico dove l’incontro-scontro tra fascismo e democrazia, dittatura e libertà, definisce i rapporti che separano Roma da Berna, l’Italia dalla Svizzera, crocevia di contatti con Francia, Germania e una Spagna martoriata dalla guerra civile. Una «linea sottile» che è precario equilibrio tra aiuto e profitto, assistenza e tradimento, salvezza e condanna. Sullo sfondo l’ondivaga politica elvetica verso antifascisti, emigranti economici e profughi razziali, stretti tra ambigue accoglienze e devastanti respingimenti: una «zona franca», quella del confine, campo da gioco per il disordinato apparato poliziesco fascista ma pure fertile terreno di scambi, contatti e riflessioni politiche, destinato a rivelarsi cruciale nel modellare il destino delle future democrazie, nonché dei rinnovati contatti tra l’Italia e la Svizzera del dopoguerra.
Il fascismo e l'immagine dell'impero. Retoriche e culture visuali
Luca Acquarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
La sera del 9 maggio 1936, dal balcone di Palazzo Venezia e dalle radio di tutta Italia, Benito Mussolini proclama l'istituzione dell'impero d'Italia, con il celebre discorso che annuncia «la riapparizione dell'Impero sui colli fatali di Roma». La narrazione dell'impero fascista – periodo di massimo consenso e luogo ideale dove sembrano convergere l'attività e la politica passate e future del regime – è oggetto in questo libro di un'analisi approfondita, condotta attraverso la visione e la lettura delle immagini della propaganda. Se la vicenda storica è ovviamente sullo sfondo, il volume si concentra maggiormente sull'impianto iconografico e narrativo dell'impero, frutto della gigantesca macchina propagandistica messa in piedi dal regime. Quali mitologie incarnavano le immagini di propaganda? Come si strutturavano i significati sociali dell'ampia cultura visuale dominante del tempo (manifesti, copertine, filmati, opere d'arte, esposizioni, cartoline, arredi urbani, progetti architettonici)? Lo studio, frutto di un lungo periodo di ricerca, propone un ampio ventaglio di ipotesi interpretative, incrociando le teorie dell'arte e dell'immagine con la filosofia politica, la storia culturale e la dimensione sociologica.
Nilde Iotti e il PCI. Due centenari, una storia. 1920-2022. 1921-2021
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 240
Nella consapevolezza che l'itinerario politico e istituzionale di Nilde Iotti non possa essere correttamente letto al di fuori della lunga e non sempre lineare storia del Pci, il volume, che prende spunto dalla coincidenza dei centenari della nascita della deputata emiliana e del Partito comunista d'Italia, ne ripercorre le tappe più significative. I cento anni trascorsi dalla scissione di Livorno fanno da sfondo alla storia di alcune militanti, a partire da Nilde Iotti, e al loro spesso travagliato rapporto con un partito assai mutato nel tempo ma che alle sue radici rimaneva, almeno teoricamente, ancorato. Si è voluto, pertanto, ripercorrere un pezzo della storia politico-istituzionale italiana, ricostruendo, insieme a quelli di Iotti, l'impegno e la carriera politica delle «altre» all'interno del Pci, talvolta anche «contro» e «nonostante» il partito, in particolare durante gli anni settanta e ottanta che videro, insieme all'emergere di nuove generazioni di «compagne», il raggiungimento di tanti importanti obiettivi sull'accidentato percorso dell'emancipazione femminile nel nostro paese.
Terra e telai. Sistemi di parentela e manifattura nel Biellese dell'Ottocento
FRANCO RAMELLA
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 288
Nel giro di un trentennio, tra il 1850 e il 1880 circa, la zona di Mosso, una località a venti chilometri da Biella, a ridosso delle montagne, conobbe una duplice profonda trasformazione. In un primo tempo la lavorazione domestica dei panni di lana si concentrò negli opifici. In un secondo tempo i telai a mano vennero sostituiti dai telai meccanici. Franco Ramella ha ricostruito questo processo, analizzando fin dagli anni venti le trasformazioni e i conflitti sociali che l'accompagnarono. Pubblicato originariamente nel 1984, questo libro - un vero e proprio capolavoro della microstoria, di cui fu antesignano - non è semplice - mente un capitolo di storia della classe operaia, del movimento operaio o dell'industrializzazione italiana. Ponendo al centro della ricerca elementi di solito troppo trascurati, come la forza delle strutture comunitarie, il ruolo della terra come fonte di credito e di sussistenza, l'importanza dei piccoli produttori, Ramella ci offre un quadro che mette in discussione una serie di certezze o di luoghi comuni. Le lotte operaie sono inserite finalmente nelle strutture economiche, sociali, culturali che le resero possibili. Prefazione di Maurizio Gribaudi. Introduzione di Giovanni Levi.
Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo
Costantino Felice
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 488
Sul suolo abruzzese la linea Gustav ristagna dall'ottobre 1943 al giugno dell'anno dopo, seminando ovunque morte e distruzione. Qui le popolazioni civili, entro quadri geografici e storici molto peculiari, vengono coinvolte nelle forme più tipiche e atroci del secondo conflitto mondiale: evacuazioni in massa, bombardamenti, stragi, scontri all'arma bianca, fino alla «terra bruciata». Solitamente di questo scacchiere bellico nella pubblica opinione – e anche nella letteratura corrente – viene ricordata la «battaglia di Cassino», facendone così risaltare soprattutto, se non esclusivamente, il versante tirrenico, dal lato strettamente militare come pure da quello resistenziale. Ma anche le battaglie – dal Sangro a Ortona, significativamente definita la «Stalingrado d'Italia» – che nel 1943-44 si combattono in Abruzzo, sul versante adriatico, sono tra le più cruente e rovinose della guerra. In questo contesto, ancor prima che al Nord, prende corpo un robusto movimento partigiano, dai tratti originali e anticipatori, la cui punta più avanzata – la Brigata Maiella – continuerà a combattere con gli Alleati, secondo modalità proprie, fino alla liberazione dell'Italia intera. L'autore ricostruisce un ricco mosaico di bande ed eventi resistenziali (a cominciare dalla «battaglia» di Bosco Martese e dalla rivolta di Lanciano) che finora la storiografia nazionale e internazionale ha scarsamente considerato.
Storia dell'antisemitismo. Dall'antichità a oggi
Peter Schäfer
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 344
L'antisemitismo è di nuovo attuale e presente nelle nostre società democratiche, in parte manifestamente, in parte celato dietro dichiarazioni critiche verso lo Stato di Israele. Basti pensare che proprio nei primi giorni di ottobre 2021 l'Europa, per la prima volta nella storia, ha varato un «piano contro l'antisemitismo» per difendere la vita ebraica in Europa contro un fenomeno in continua crescita, in particolare sulle piattaforme social e nelle modalità più odiose dell'incitamento alla discriminazione. Ma quando e dove inizia l'antisemitismo e quanto sono nuove, oggi, le dinamiche che lo caratterizzano? Odio per gli ebrei, ghetti e pogrom esistevano già nell'antichità precristiana, ma furono gli scritti neotestamentari, con la loro opposizione all'ebraismo, a gettare le basi per la nascita delle leggende sugli omicidi rituali e sugli avvelenamenti dei pozzi nonché delle persecuzioni nel medio evo cristiano. Lutero esortava allo sterminio dei «figli del diavolo»; l'Illuminismo considerava l'ebraismo irrazionale; gli scienziati davano una spiegazione razziale all'odio per il popolo ebraico, e fin troppe persone hanno partecipato alla «soluzione finale della questione ebraica» o hanno semplicemente preferito voltarsi dall'altra parte.
Il valore dell'acqua
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 336
L’equilibrio tra clima, ambiente, acqua e salute presiede alla vita dell’uomo e dell’intero pianeta e per questo la disponibilità di acqua e di servizi sanitari sicuri è un obiettivo di estrema importanza a livello globale. La disponibilità, l’uso e il diritto all’accesso all’acqua sono tutti temi al centro della nuova ricerca annuale del CeSPI (Centro studi di politica internazionale), che affida a un gruppo di esperti internazionali provenienti da diverse discipline il compito di ricostruire gli elementi più rilevanti del dibattito su questa risorsa sempre più preziosa. L’acqua, infatti, non è solo ciò che sovrintende alla nascita della civiltà, ma accompagna continuamente il cammino dell’uomo. A partire dal riconoscimento del valore – anche economico – dell’acqua da parte delle Nazioni Unite, lo studio si concentra sull’analisi della situazione attuale, attraverso indicatori sulle quantità disponibili e sul loro stato di qualità, ma anche sui consumi presenti e attesi, reali e «virtuali», come quelli connessi all’import-export di beni e alla produzione di cibo. Lo scenario futuro, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici e alle criticità geopolitiche, rappresenta un rischio per la disponibilità e la qualità dell’acqua.
Pandemia e diritti umani. Fra tutele ed emergenza
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 256
La pandemia ha portato con sé inusitate sfide al godimento dei diritti umani e ci ha ricordato che tutti i diritti sono stati toccati dalle misure prese per fronteggiare il virus. Il diritto alla vita e alla cura, ad esempio, va rispettato non solo quando la vita umana non subisce interferenze violente o nefaste, ma anche quando le vengono prestate l'assistenza e la cura necessarie. Oppure il diritto alla libertà e alla sicurezza, alla vita privata e familiare e alla protezione dei dati sensibili; il diritto alla religione, all'informazione, all'espressione del proprio pensiero, ad associarsi, a riunirsi, per non parlare del diritto alla mobilità e a stabilire la propria residenza. E che dire di quei diritti sociali che hanno enormemente sofferto? Dal diritto all'educazione, con attività scolastiche e universitarie sospese per lunghi periodi o trasferite in modalità «remota», al diritto al lavoro, colpito sia sul fronte del diritto di impresa che su quello del lavoro dipendente, fino al diritto all'assistenza sociale e sanitaria, volti a contenere il Covid e a combattere ogni altra malattia e disagio.
Sullo sviluppo della società italiana
Giorgio Ceriani Sebregondi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 320
Gli scritti di Giorgio Ceriani Sebregondi raccolti nel volume rivelano tutta la ricchezza intellettuale e la forza del pensiero di uno dei più grandi esponenti della cultura italiana del Novecento. Esperto di politica economica e di questioni sociali, Sebregondi ha introdotto per primo in Italia la cultura internazionale dello sviluppo. In questi testi (che coprono il periodo della produzione più matura di Sebregondi, dal 1949 alla morte) l'attualità della sua riflessione scaturisce da un'irrinunciabile verità: lo sviluppo non è un concetto ma un processo complesso, che si dirama lungo tre direttrici fondamentali: l'attenzione agli aspetti sociologici, lo studio delle specifiche realtà del territorio, storicamente determinate (e ciò significa, per il Mezzogiorno, tenere conto di un'identità articolata e differenziata), e la valorizzazione dei soggetti protagonisti (tra iniziativa privata e iniziativa pubblica Sebregondi sceglie la strada più difficile e lunga, quella dell'iniziativa sociale, perché solo un'iniziativa sociale dal basso può avere carica di soggetto attivo dello sviluppo). Introduzione Carlo Borgomeo. Prefazione Giuseppe De Rita.

