CLEUP: ROMANISTICA PATAVINA
Dai Siciliani a Petrarca. Studi sulla poesia italiana del Medioevo
Furio Brugnolo
Libro: Libro in brossura
editore: CLEUP
anno edizione: 2024
pagine: 718
Nelle intenzioni dell’autore il libro costituisce il completamento di un trittico iniziato con i due precedenti: “Meandri. Studi sulla lirica veneta e italiana settentrionale del Due-Trecento” (2010) e “Dante poeta lirico. Esercizi di lettura” (2021). Con essi l’attuale raccolta di saggi condivide l’oggetto – la poesia, e segnatamente la lirica, del Medioevo – e l’arco temporale, ma anche uno stile di ricerca e di analisi che privilegia il confronto diretto con i testi, le forme e le dinamiche intertestuali, lasciando sullo sfondo le questioni generali, le problematiche critiche trasversali e le riflessioni metodologiche. Sono così messi in luce aspetti a volte inediti e settoriali, ma proprio per questo rivelatori, di una tradizione e di una cultura poetica che, nella loro elevatezza, non cessano tuttora di stupire. I capitoli che compongono il volume sono raggruppati in cinque sezioni, corrispondenti ad altrettanti ambiti di ricerca frequentati dall’autore: la Scuola siciliana, lo Stilnovo e Dante, la “poesia per pittura”, i canzonieri lirici nel loro significato storico e culturale, e infine, attraverso il “canzoniere” per antonomasia, la poesia di Petrarca.
Intorno a Galileo
Antonio Daniele
Libro: Libro in brossura
editore: CLEUP
anno edizione: 2022
pagine: 256
I saggi qui riuniti sono l’esito di un interesse, sia pur desultorio, dell’autore per Galileo che data da almeno quindici anni e sono nati per lo più all’ombra dell’Accademia Galileiana di Padova. In essi Galileo è osservato attraverso i suoi rapporti personali soprattutto con personaggi dell’ambiente intellettuale padovano, nelle sue predilezioni e antipatie critiche (l’Ariosto superiore al Tasso), nelle sue note estetiche, nelle sue (non moltissime) prove poetiche. Cesare Cremonini, Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Albertino Barisoni, Paolo Gualdo, Lorenzo Pignoria e altri ancora sono i contemporanei con cui Galileo viene messo in relazione. Si è privilegiato così l’aspetto letterario della sua personalità, non senza tuttavia tener d’occhio anche i suoi concomitanti, cospicui progressi scientifici. Ne è risultato un libro non in tutto sistematico, ma un tentativo per capitoli progressivi di avvicinamento ad alcuni aspetti laterali dell’uomo e dello scienziato, che è stato anche uno dei più insigni scrittori della nostra lingua e della nostra letteratura.
Alessandro Magno nel Veneto medievale e dintorni. Tradizione mediolatina e tradizione romanza
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2021
pagine: 470
Come in generale per le lingue e le culture medievali, anche per le storie di Alessandro il Veneto è stato un luogo importante di incontro e di interesse, di riuso e di elaborazione di testi sulle vicende del Macedone in direzione plurilinguistica e polimorfa. Sono situazioni e pratiche riconoscibili nella confezione e nella circolazione di manoscritti del "Roman", nel rinvenimento di tracce e frammenti alessandrini, nelle citazioni dei trovatori operanti nel Veneto e in Italia, nei poemi francoitaliani e nella feconda produzione di volgarizzamenti in prosa e di poemi in versi sulle storie di Alessandro. Nel Veneto, e più latamente in Italia, non si è sviluppata una tradizione di volgarizzamenti 'orizzontali' del "Roman d'Alexandre", derivanti cioè dal testo francese, come avviene per le avventure dei cavalieri arturiani e di Tristano, il "Roman" è diffuso nella lingua originale, mentre è preminente lo sviluppo di una tradizione di volgarizzamenti 'verticali' e di rifacimenti basati sui testi mediolatini dell'"Historia de preliis".
Nel nome dei Malavoglia. Onomastica verghiana
Carlo Cenini
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2020
pagine: 220
Il fitto reticolo di nomi e nomignoli, spesso accavallati uno sull'altro addosso ad uno stesso personaggio, è forse uno degli aspetti più sconcertanti dei Malavoglia: una «confusione» (nelle parole di Verga stesso) frutto in realtà di un metodo accuratissimo. Questo libro cerca di dipanare l'onomastica del romanzo indagandone le calibrature organiche, i singoli bagliori e le deliberate opacità. Sulla base dei materiali preparatori dell'opera, viene anche proposta per la prima volta un'analisi genetica dei nomi dei Malavoglia, che furono oggetto di continui e profondi ripensamenti; un lavorio che da solo è dimostrazione di quanto per Verga il battesimo dei personaggi fosse uno dei passi più delicati, e perciò decisivi, per dar corpo al sottile paradosso che regge la sua estetica: ciò che lui chiamava «l'illusione completa della realtà».
Il sonetto continuo. Storia di un genere metrico da Giacomo da Lentini a Michele Mari
Sara Moccia
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2020
pagine: 220
Il sonetto nella sua lunga storia si è adattato a qualsiasi argomento, contesto e forma. Non solo simplex come l'ha definito Antonio da Tempo, ma anche rinterzato, caudato, doppio, anacreontico; non solo endecasillabi ma (anche) settenari e persino quinari. In ogni caso sempre eclettico, polimorfo, sempre riconoscibile ma sempre diverso. Questo libro racconta la storia inedita di una forma speciale, il sonetto continuo, così chiamato perché le rime dei primi versi continuano sino alla fine, ignorando pour cause la regola della variazione tra quartine e terzine, tra fronte e sirma. Da qui altre stranezze, eccezioni, virtuosismi che ne caratterizzano la lingua e lo stile, e ne decidono spesso gli argomenti, i nuclei tematici e l'organizzazione del discorso. Attraverso la lettura ravvicinata di singoli testi esemplari, alternata all'interpretazione complessiva dei dati, il libro individua varianti e invarianti, distingue filiere, evidenzia denominatori comuni, riflette criticamente su un corpus di oltre 150 sonetti raccolti in otto secoli di storia poetica nazionale, dalle prime realizzazioni duecentesche fino alla stretta contemporaneità.
Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento
Alexandra Vranceanu Pagliardini
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2019
pagine: 310
Il volume prende le mosse dall'osservazione che nell'Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all'Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell'impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d'arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l'Italia patria degli antenati dei romeni, l'Italia museo dell'Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l'indipendenza nazionale.
Rinascimento fra il Veneto e l'Europa. Questioni, metodi, percorsi
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2018
pagine: 366
Venezia e il Veneto, forse più di Firenze e alla stregua di Roma, instaurano una serie di relazioni storiche, filosofiche, letterarie e artistiche con la cultura umanistica e rinascimentale già di matrice latina ma poi di ambito europeo, dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania all'Olanda e al mondo fiammingo. L'istituzione veneziana consentì la sopravvivenza della Repubblica lungo tutto il corso dell'età moderna e contribuì a rendere possibile, all'interno della compagine statale, la convivenza di etnie diverse per lingua, religione, economia, mentalità senza traumi o lacerazioni. È il mito della "libertà veneziana": la Serenissima appare all'Europa come «la cité sans pareille, le miracle du monde», ma soprattutto «le vray theatre de la science Politique, et de la Morale». Porsi oggi la questione della posizione di Venezia e del Veneto nel quadro della cultura europea del Rinascimento significa analizzare la complessità dei percorsi di civiltà connessi ai fenomeni di scambio e interazione tra centri statuali e politici, istituzioni scolastiche, gruppi culturali, fenomeni artistico-letterari in un contesto geografico segnato da una marcata permeabilità e mobilità.
«Parole assonè, paìe, slettrane». Omaggio a Marisa Milani
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2018
pagine: 468
"Parole stagionate, sedimentate; parole digerite, assimilate; parole letterate, dotte" (come dice «el Morato», l'abate Giacomo Morello) per Marisa.Marisa Milani (1935-1997), allieva di Gianfranco Folena, storica della lingua italiana, della cultura e letteratura veneta, con particolare attenzione a quella pavana, ha insegnato Letteratura delle tradizioni popolari alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova. Oltre alle edizioni di Alvise Cornaro (Orazione per il Cardinale Marco Cornaro e Pianto per la morte del Bembo, 1981, Scritti sulla vita sobria. Elogio e lettere, 1983) e di Niccolò Zotti (Il bosco del Montello, 1981), fra i suoi libri di argomento pavano ricordiamo: Vita e lavoro contadino negli autori pavani del XVI e XVII secolo, 1996; Antiche rime venete, 1997; «El pì bel favelare del mondo». Saggi ruzzantiani, 2000; fra quelli di tradizioni popolari: Antiche pratiche di medicina popolare nei processi del S. Uffizio, Venezia, 1572-1591, 1986; Piccole storie di stregoneria nella Venezia del '500, 1989; Massime e proverbi goldoniani, 1994; Contro le puttane. Rime venete del XVI secolo, 1994; Streghe, morti ed esseri fantastici nel Veneto, (1980) 1994.
Un mondo di parole. Tra lingue e dialetti
Ivano Paccagnella
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2017
pagine: 534
Gli studi raccolti nel volume sono stati scritti nell'arco di oltre trent'anni e riprendono temi cari al loro autore, il plurilinguismo letterario, la questione della lingua e la codificazione cinquecentesca, i dialetti e la lessicografia dialettale. Il filo rosso che li lega è la pluralità. Lingue, dialetti, gioco delle lingue, parodie linguistiche, mistilinguismo, plurilinguismo, e poi ancora contaminazione, mescidanza, se non proprio la «ridda delle lingue e dei linguaggi»: sono etichette che circoscrivono bene l'oggetto di questi contributi, collocandolo al di fuori della dorsale monolinguistica e talora monocorde del cànone, in un territorio estraneo e anzi alternativo al classicismo bembesco. Si tratta di itinerari nei quali sono coniugate due prospettive opposte e complementari, la visione d'insieme e l'analisi più minuta, ricostruzioni di ampio respiro diacronico e problematico, da una parte, saggi di lettura ravvicinata, accompagnati da citazioni testuali, rassegne di esempi, elenchi ragionati di parole dall'altra: l'una dimensione integrata nell'altra, senza soluzione di continuità.
Dal centro al cerchio. L'esperienza narrativa di Luigi Meneghello
Antonio Daniele
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2016
pagine: 188
I saggi qui raccolti sono il frutto di una lunga fedeltà a Luigi Meneghello, iniziata più di vent'anni fa, quando la critica sull'autore era appena agli albori. Da allora ad oggi le cose sono cambiate e una schiera di estimatori e interpreti si è fatta avanti, riconoscendo allo scrittore un posto preminente (e non solo regionale, come inizialmente si poteva anche pensare) nella nostra letteratura più recente. L'opera narrativa di Meneghello viene affrontata da diversi punti di vista (secondo prospettive di lingua - e in particolare di lingua interagente con il dialetto -, di stile, di poetica implicita ed esplicita), ma sempre con l'intento precipuo di illustrarne le dinamiche sghembe e personalissime, che fanno di essa un unicum nel panorama contemporaneo italiano.
Morire di sete vicino alla fontana e altri studi di letteratura francese medievale e moderna
Patrizio Tucci
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2015
pagine: 586
I ventidue scritti raccolti in questo volume vertono su vari fenomeni letterari compresi tra il secolo XIII e il XXI. Trattano sia temi generali, come le prime configurazioni del concetto di autore (1200-1350), la lode strumentale della sana e lieta vita dei campi (1320-1480) e l'ideale romantico dell'Altrove, sia argomenti specifici, dalla collezione di testi con lo stesso capoverso composti da Charles d'Orléans e dal suo cenacolo alle caratterizzazioni di Alessandro Magno tra Medioevo e Rinascimento, dall'evoluzione della poetica di Joachim Du Bellay osservata attraverso le immagini nautiche alla ricomposizione da parte di Montaigne e di Chateaubriand, nel Libro e grazie al Libro, di un'identità percepita come polimorfa, erratica nel tempo. Due capitoli si riferiscono a esercizi critici di Benedetto Croce e di Erich Auerbach sopra temi francesi, altri toccano questioni di natura teorica, in forma diretta (stato presente degli studi di teoria letteraria in Francia) e indiretta: fondamenti concettuali e metodologia dei volgarizzamenti trecenteschi, riscritture (Mallarmé), dinamiche intertestuali di natura ed epoca diversa (Fogazzaro/Chateaubriand, Tabucchi/Baudelaire).