Città Nuova: Tracce. Fondo librario R. Tassi
La conoscenza di sé in Dio. Chiara Lubich nella scia della tradizione spirituale cristiana
Domingos Dirceu Franco
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 448
"Conosci te stesso": l'imperativo attribuito all'oracolo di Delfi diventa con Socrate lo scopo della filosofia e come tale, con alterne vicende, innerva la storia tutta del pensiero. Anche nella tradizione cristiana si tratta di realtà centrale, come si evince dall'accurato percorso tracciato in questo saggio e scandito in tre momenti: quello che da Origene, passando attraverso la testimonianza di alcuni dei Padri greci e latini, giunge fino a Bernardo di Chiaravalle nel Medioevo; quello che s'esprime, agli albori della modernità, nella mistica di Caterina da Siena e poi, soprattutto, nella mistica del Carmelo e della Compagnia di Gesù; quello infine che - in modo per l'oggi emblematico - presenta l'accento di novità apportato dal carisma dell'unità di Chiara Lubich nel mettere in luce anche la dimensione comunitaria della conoscenza in sé di Dio. Il rigore accademico si congiunge con l'esperienza di vita dell'Autore, in un libro che si accredita come un work-in-progress da leggere soffermandosi con attenzione su ciascuna delle sue pagine: per dar spazio a quanto lo Spirito di Dio via via suggerisce.
«Una porta aperta in cielo». Una cattedra nel solco di Chiara Lubich e del Patriarca Athenagoras
Gennadios Zervos
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 288
«Ebbi una visione: una porta era aperta in Cielo...» (Ap 4,1): così il Metropolita Gennadios Zervos descrive l'incontro tra il Patriarca Athenagoras e Chiara Lubich. Dedicato alla sua memoria, il volume raccoglie gli Atti dell'inaugurazione (14.12.2017) della Cattedra Ecumenica Internazionale dell'Istituto Universitario Sophia, istituita in sinergia con il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli: ne ricostruisce la genesi a partire dalla visita del Patriarca Bartolomeo a Loppiano (26.10.2015); riporta i messaggi pervenuti per l'occasione - in primis quello di Papa Francesco -, insieme alla lectio magistralis del Metropolita Gennadios e ai saluti del Patriarca Bartolomeo e del Metropolita Polykarpos, attuale Arcivescovo ortodosso d'Italia ed Esarca dell'Europa meridionale.
Fraternità e dialogo tra le religioni. Esperienze di Chiara Lubich
Roberto Catalano
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 196
L'esperienza del dialogo interreligioso è progressivamente emersa come una delle profezie più stimolanti del carisma dell'unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, riconosciuta come "donna del dialogo" perché capace di una lettura dei segni dei tempi quando certi fenomeni che oggi sono la quotidianità erano insospettati e tutt'altro che prevedibili. Prefazione di Miguel Ángel Ayuso Guixot.
In comunicazione. Una prospettiva generativa
Ana Cristina Montoya
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 224
«L' Autrice ci accompagna in un cammino di ripensamento sul ruolo di una comunicazione fatta per generare relazioni. Alcuni passaggi mi hanno colpito soprattutto. Il primo riguarda il senso del limite in un tempo che presume la sua inesistenza; quasi che la tecnologia legittimi qualsiasi oltre. Una grande tentazione. Una falsa verità. Il secondo riguarda il falso dilemma tra identità e alterità. Come se dovessimo davvero, per essere noi stessi, negare gli altri, e non invece esattamente il contrario: riscoprire noi stessi specchiandoci nell'altro. Il terzo riguarda l'importanza delle parole, l'uso che facciamo delle parole storpiandone il significato e così trasformando la comunicazione in fraintendimento, la memoria in smemoratezza. Ma il vero centro di questo saggio sta nella confutazione del paradigma tecnocratico come formula della felicità, e nella critica della teoria economica che riduce ogni relazione ad una transazione, ogni incontro alla misurazione della reciproca capacità di consumo, ogni dialogo in un monologo, ogni silenzio in un vuoto invece che in un pieno, ogni tempo dedicato all'ascolto un tempo perso invece che guadagnato, ogni dialogo un rischio da evitare». (Paolo Rufini)
Religioni in dialogo e carisma dell'unità. Una lettura sociologica
Bernhard Callebaut
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 256
«Il Rinascimento inventò l'umanesimo. Noi esploriamo l'universalismo» (É. Poulat). L'ideale dell'universalismo, ossia il senso di una umanità che tende a formare una sola famiglia, oggi, nell'epoca dell'individualismo etico, non è così scontato, nonostante la maturazione di una coscienza sull'interdipendenza a livello planetario sempre più marcata e pervasiva. Questa ancora giovane coscienza universalista da dove riceve oggi la sua linfa? Quali sono le organizzazioni e le personalità che l'incarnano? Le religioni in tal senso tornano a giocare un ruolo specifico nella sfera pubblica mondiale? Si pensi al cammino fraterno tra papa Francesco e il grande imam AI-Tayyeb di AI-Azhar ad Abu Dhabi (2019). Ma le religioni riescono davvero a camminare insieme? Questo vuol dire che si va incontro a una loro progressiva perdita d'identità? Le pagine di questo libro si concentrano in particolare sull'analisi, in ambito interreligioso, dell'agire di due attori: la Chiesa cattolica nel suo più alto magistero e come sua espressione tra le altre la figura di Chiara Lubich e il movimento da lei fondato (i Focolari); protagonisti entrambi, a livello diverso, di questo impegno di dialogo nella logica - come si evince dalla ricerca - della minoranza creativa, impegnata a partire dalla proprio identità più propria, creativamente rivisitata, a costruire una coscienza al servizio di un universalismo con l'anima all'altezza delle ingenti sfide culturali, economiche e tecnologiche del presente.
Sulle tracce della sapienza. Prospettive in dialogo
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2022
pagine: 304
«La ricerca della Sapienza - quale premessa al proprio lavoro ma anche fine e obiettivo - scandisce non solo il ritmo di queste pagine, ma la vita dell'Istituto Universitario Sophia. Questo volume si snoda in un proficuo e fecondo dialogo tra teologia e filosofia. Non si tratta di modellare e sfoggiare una sapienza umana, mondana, dominatrice, ideologica, trionfalista, bensì di ricevere in dono dallo Spirito, che soffia come e dove vuole, una Sapienza divina, misteriosa, servizievole, dialogica, umile, che fa dire a Paolo: "noi abbiamo il pensiero di Cristo", solo dopo aver affermato "Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso" (cfr. 1Cor1Cor 2). Una Sapienza divina e quindi profondamente umana, misteriosa e quindi mai definitivamente posseduta, servizievole e quindi non egocentrica, dialogica e quindi necessitante dell'altro, umile e quindi consapevole della sua origine, che stupisce quando si manifesta, inebria, eleva ma non esalta». Giuseppe Argiolas
La rotta atlantica. Storia di reciproche scoperte
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 205
Il tema della Rotta Atlantica rappresenta un orizzonte di studio che appassiona gli storici da più di settant'anni. Per il suo grado di complessità e di varietà, è stato uno dei fronti di ricerca più interessati ed arricchiti dall'emergere dei nuovi sguardi epistemologici e dei nuovi approcci metodologici legati alla Global History e alla World History, per loro natura portate ad interpretare la storia a partire da una maggior attenzione all'aspetto relazionale e alla presenza di interconnessioni tra i vari insiemi di riferimento (culture, popoli, ecosistemi, etc.). La creazione di sistemi integrati di studio, come si può percepire, offre non solo nuovi elementi di ricerca scientifica, ma probabilmente può dare adito ad opportune riletture su quanto è stato studiato precedentemente e che, attraverso l'utilizzo delle "nuove lenti", può essere scrutato più a fondo e aperto verso comprensioni meno unilaterali, con una visione più dialogica e universale.
Precauzione e relazionalità. Il caso della regolamentazione giuridica delle nanotecnologie
Sergio Barbaro
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 368
«Il volume offre una puntuale e scrupolosa disamina dei principali modelli che si contendono il campo su scala globale, e che riproducono nella loro dialettica la consueta dinamica di competizione regolatoria tra ordinamento statunitense ed europeo: il primo orientato al supporto dell'innovazione e confidente nelle virtù della auto-regolazione dei settori imprenditoriali coinvolti; il secondo più propenso ad una regolazione eteronoma e pronto ad apporre limiti incisivi alle prerogative del mercato in nome della tutela di valori superiori quali quelli di dignità e integrità della persona. Il principio che meglio riassume tale modello è quello di precauzione, al quale l'Autore dedica pagine penetranti e appassionate. Ma come emerge dalla trattazione, ciò che è in gioco nel governo delle nanotecnologie non è soltanto la tutela della salute, ma più in generale l'idea stessa di natura umana. La possibilità di impiantare chip e innesti subcutanei, di costruire meccanismi di rete interno-esterno, di rendere il corpo osservabile e modificabile, sono soltanto alcuni degli aspetti che delineano il potenziale passaggio a forme di trans e post-umanesimo. Ciò apre uno spazio decisivo per valutazioni di natura etica e giuridica, che trascendono il mero problema tecnico per proiettare il discorso delle nanotecnologie all'interno dell'orizzonte delle scelte di valore. Comprendere questo dato è indispensabile per disegnare regole adeguate ed è anche per questa ragione che la lettura del libro di Sergio Barbaro, un libro tecnicamente solido e culturalmente attrezzato, dovrebbe essere suggerita a qualsiasi giurista che abbia a cuore la complessità della propria disciplina». (Dalla Prefazione di Giorgio Resta)
Sul principio e la libertà
Alessandro Clemenzia, Marco Martino
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 224
«Nulla di più originario e universale e, a un tempo, nulla di più impegnativo e arrischiato dell’esperienza della libertà. Perché d’una cosa soltanto non si può esser liberi – scrive Luigi Pareyson –: del factum, appunto, che liberi lo si è. Quanto , però a un esercizio pertinente e soddisfacente della libertà cui si è di fatto appesi, che cosa si può dare di più interrogante, drammatico, mai una volta per tutte definito? Proprio perché della libertà sembra restare inaccessibile e inafferrabile – come tale – il principio. E difficile e persino ambigua la situazione d’esistenza ed espressione. L’esperienza, per sé in prima istanza e irriducibilmente indecisa, della libertà rimanda dunque al ritrovamento della genealogia da cui s’origina: in prospettiva storica, certo, ma insieme in prospettiva ontologica [...]. Questo il compito in cui, con ardimento e pacatezza, si cimentano i due saggi che compongono il presente volume di Tracce. Essi intrecciano infatti, nella ricerca intorno alla genealogia della quaestio che ruota attorno alla relazione tra “principio” e “libertà”, il λόγος filosofico e il λόγοςλόγος, teologico in un certo modo vero “pneumatizzati” nel loro reciproco relazionarsi».
Sul maschile e sul femminile. In dialogo con Klaus Hemmerle
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 224
Di fronte a una storia che anziché far fiorire la reciprocità tra maschile e femminile ha generato spesso squilibri e ingiustizie a scapito in primo luogo della donna, Klaus Hemmerle averte la necessità di recuperare in proposito uno sguardo clarificato: "Nella creazione dell'uomo sono poste le basi della relazione reciproca dell'uomo e della donna e della loro apertura a una nuova generazione come la sintesi di quella immagine 'orizzontale' della Trinità cui la creazione nella sua totalità è chiamata". L'uomo e la donna, infatti, sono insieme attori dell'unico mondo e se il maschile si esprime nel "farsi mondo dell'essere umano", il femminile si fa riconoscibile nell'"umanizzarsi di tale mondo". Dalla ripresa del pensiero di Hemmerle si apre un cammino a più voci che, a partire dal contesto filosofico-teologico del Novecento, offre in queste pagine una particolare attenzione ad alcune figure-chiave che hanno dato un contributo ancora attuale: da Edith Stein a Karol Wojtyla, da Pavel Florenskij a Maurice Merleau-Ponty. Non manca una prospettiva di sapore mistico proveniente dll'esperienza di Chiara Lubich, ispiratrice tra l'altro dello stesso Hemmerle. Chiude un affondo sui tratti specifici dell'antropologia hemmerliana in relazione con i suoi risvolti ontologici, sociali, politici, etici e psicologici, ad esempio in confronto con Viktor Frankl.
Il grido dell'abbandono. Scrittura mistica teologia
Piero Coda, Gérard Rossé
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 400
In quale senso l'evento dell'abbandono vissuto da Gesù in croce è uno "sguardo verso il centro della Rivelazione"? Come lo interpretano le Sacre Scritture, la teologia e la mistica cristiana? Frutto delle lezioni presso l'Istituto Universitario Sophia e opera a due mani di un riconosciuto esegeta e di un riconosciuto teologo, il saggio ambisce ad offrire un'introduzione nell'intelligenza del significato teoretico dell'abbandono di Gesù come profondità ultima e cuore irradiante della fede cristiana e delle implicazioni che ne discendono nell'esperienza del mistero di Dio e insieme a livello esistenziale, sociale e culturale. A questo scopo si articolano le tre parti del volume finalizzate, la prima, alla conoscenza con metodo storico-critico dell'attestazione nel Nuovo Testamento, in specie nel più antico dei Vangeli, quello di Marco, dell'evento espresso dal grido, tenendo conto della pre-comprensione offerta da alcuni testi-chiave del Primo Testamento e dell'interpretazione che ne offre l'apostolo Paolo; la seconda, alla ricostruzione della "Wirkungsgeschichte" conosciuta nella formazione dell'identità della Chiesa apostolica e in alcuni Autori significativi nella storia della mistica e della teologia (in particolare: Agostino, Tommaso d'Aquino, Francesco d'Assisi e Bonaventura da Bagnoregio, Giovanni della Croce), sino al rinnovamento del Novecento; mentre la terza parte focalizza il contributo innovativo d'interpretazione performativa offerto dalla testimonianza mistica di Chiara Lubich.
D'improvviso. La via del «non», a partire da Platone
Marco Martino
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2020
pagine: 192
«Questa via comincia da Platone. Dal mito della caverna nell'esposizione di Martino che, seguendo il "racconto" platonico, mostra la confluenza "del non" nell'improvvisa attimalità dell'apertura al vero: liberato dalle catene che lo tenevano legato nel fondo della caverna, il prigioniero, nell'istante in cui vede le cose alla luce del sole, s'accorge che esse sono non così come le vedeva prima nel buio, mere immagini sulla parete della caverna. "Non così", altra "dictio" di cui Martino fa uso lungo l'intero saggio: altra, ma non terza, perché "non così" spiega il "no" integrandolo. Il senso e la "necessità" di questa integrazione, che l'autore introduce commentando il mito platonico, ha un'importanza fondamentale per la "logica", esponendone insieme con la ragione (tale Grund) il limite.» (Vincenzo Vitiello)