Cierre edizioni: Biblioteca del lunario
Vivere sull'acqua. Molinari, màsene e molende
Bruno Avesani
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 84
Il duro lavoro di schiacciare i grani dei cereali per ottenere la farina ha segnato la vita dell’uomo in ogni epoca. Nell’antichità il compito era delegato a schiavi e animali, con l’utilizzazione della forza dell’acqua si è trasformato in una professione svolta da abili artigiani, i molinari, tanto indispensabili quanto intraprendenti, molto richiesti, talvolta anche contestatori, ma non sempre amati dal popolo, che aveva bisogno di pane a buon mercato. Nel libro si illustra il lungo percorso che ha portato all’invenzione del mulino ad acqua, alle sue diverse utilizzazioni (mulini da grano e gualchiere) e alle sue diverse collocazioni (mulini terragni e mulini sull’acqua dei fiumi). A guidare la narrazione sono sempre le figure dei molinari con le loro vicende e le loro sofferenze, certamente esperti nel “tirar l’acqua al proprio mulino”, sempre però in balìa del moto violento della storia.
Ogni erba che guarda in su g’ha la so virtù
Dino Coltro
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 72
Buona parte dei rimedi contro le malattie era, in passato, ricavata da piante spontanee o coltivate nell’orto. L’erboristeria contadina e popolare conserva ancora la memoria di infusi, decotti, impiastri usati per secoli e che gli stessi farmacisti di un tempo avevano in gran parte recuperati e migliorati. L’uso elementare delle “erbe medicamentose”, con precise indicazioni sui sintomi delle malattie da combattere, faceva parte delle comuni conoscenze degli anziani e la prima cura avveniva in famiglia. L’esperienza collettiva si arricchiva spesso a livello individuale di una conoscenza di erbe “speciali” e la fiducia in questo o in quel trattamento si misurava dal rispetto che un “botanico” sapeva suscitare nella gente. Esistevano, appunto, “esperti” di fama, chiamati “botanici”, ai quali si ricorreva in caso di gravità o di insistenza del male, indicati dalla pubblica opinione come autentici “guaritori”, contrapponendo la loro “arte” sicura e consolidata nel tempo, alla scienza dei dottori: difficilmente il malato riusciva infatti a stabilire un rapporto umano con il medico, mentre il “botanico”, el zarlatan appartenevano alla “categoria dei poveri” e ne conoscevano i mali.
Il tempo nei proverbi veneti
Marco Girardi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 120
Il tempo contadino del passato era un tempo ciclico, legato all’avvicendarsi ripetitivo dei lavori agricoli in combinazione con l’alternarsi delle stagioni. Per affrontare la sfida quotidiana tra l’uomo e le forze della natura la cultura contadina faceva ampio ricorso all’osservazione ripetuta del cielo, della luna, del sole e delle stelle, che insieme con l’esperienza, quella vissuta e quella tramandata, costituivano il nocciolo delle conoscenze meteorologiche in grado di consentire qualche modesta previsione del tempo locale. Concordati ai santi del giorno e alle festività del calendario ecclesiastico, modi di dire e proverbi offrivano un importante supporto mnemonico e indicazioni sicure sui periodi migliori per i lavori nei campi. La raccolta, ampia ma non esaustiva, si propone di ripercorrere le tracce nitide del rapporto secolare, ormai in via d’estinzione, tra un certo modo di stare al mondo dei contadini veneti e un ambiente ostile e nello stesso tempo generoso.