Cesati: Strumenti di linguistica italiana
In nome del popolo italiano. Linguaggio giuridico e lingua della sentenza in Italia
Maria Vittoria Dell'Anna
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 209
La bibliografia sul linguaggio giuridico italiano dà una rappresentazione efficace della qualità e della quantità di occasioni che da qualche decennio giuristi e linguisti dedicano ai temi del rapporto tra lingua e diritto. Tra i percorsi battuti c'è anche la lingua del giudice nella sua più tipica realizzazione testuale, la sentenza, qui discussa anche nell'ottica del dibattito sul processo come evento comunicativo e sulla semplificazione degli atti processuali come vie per una compiuta democrazia linguistica. Il volume si pone in continuità con questi percorsi, offrendosi come organica ricerca sul tema dei testi giurisprudenziali fondata sull'esame di un campione di sentenze significativo per ampiezza e organo giurisdizionale (cento decisioni emanate negli ultimi venticinque anni dalla Corte di Cassazione, organo che più ha inciso sulla formazione di una fisionomia generale della sentenza in Italia). Il lavoro descrive la struttura e i fenomeni notevoli di sintassi, lessico, testualità e argomentazione della sentenza, osservando i punti di contatto o divergenza rispetto alla lingua comune e i rapporti intertestuali entro la cornice comunicativa dello stesso dominio giuridico. La prospettiva del giudizio connota infatti la lingua del giudice di aspetti specifici, contigui ma per altri versi lontani dalla lingua del legislatore, dell'avvocato, del notaio, del giurista in sede di elaborazione dottrinale. Completa l'indagine una sezione dedicata al genere testuale della massima giurisprudenziale.
Alle origini della lessicografia politica in Italia-Disinganno nelle parole ai popoli della Europa tutta (rist. anast., 1797)-Nuovo vocabolario filosofico-democratico (rist. anast., 1799)
Antonio Vinciguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 434
Nel corso del triennio rivoluzionario 1796-99 videro la luce alcuni lavori lessicografici che avevano in realtà una funzione di propaganda politica, si proponevano infatti di catechizzare, in senso rivoluzionario o controrivoluzionario, la massa dei cittadini che per la prima volta era salita alla ribalta della vita politica. Nel presente volume, che illustra le origini della lessicografia politica in Italia alla fine del Settecento, sono ristampati due testi controrivoluzionari di notevole valore storico e linguistico: il Disinganno nelle parole ai popoli della Europa tutta (1797) del cardinale Stefano Borgia e il Nuovo vocabolario filosofico- democratico (1799) del gesuita Lorenzo Ignazio Thjulén.
Il discorso riportato nella titolazione dei giornali. Il caso del Corriere della Sera
Alfredo Marino
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 197
Che il modo in cui le persone si informano sia cambiato, è un dato di fatto: le notizie non si sfogliano ma si "scorrono" su smartphone e tablet e, nella maggior parte dei casi, ci si ferma a titoli e sottotitoli. Per questo, il ruolo degli elementi della notizia si è fatto ancor più centrale che in passato: il titolo, in particolare, da semplice "etichetta" introduttiva del testo, è diventato esso stesso "la notizia"; di qui la necessità di concentrare in poche righe il maggior numero di informazioni e di catalizzare l'attenzione del lettore. Ma come scrivere un titolo, un occhiello, un sommario efficaci? Quali le strutture sintattiche più adatte e quali segni interpuntivi privilegiare? Come si riporta una dichiarazione (di un politico, di un calciatore, di un esperto ecc.) sintetizzandola ma non modificandone il senso? Nel suo libro Alfredo Marino analizza questo particolare aspetto della comunicazione giornalistica, partendo da un corpus di articoli del Corriere della Sera. Il risultato è un accurato studio sui costrutti frasali impiegati per la rappresentazione e riproduzione del discorso diretto, sull'uso della punteggiatura, in accordo o rottura con le norme morfosintattiche. Un manuale immediato, semplice e utile per chi lavora nel giornalismo ma, più in generale, per tutti coloro che desiderano leggere in modo consapevole.
Lessicografia computazionale e traduzione automatica. Costruire un dizionario-macchina
Daniel Slapek
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2016
pagine: 174
Interessante, moderno e innovativo, il volume può considerarsi un'introduzione alla lessicografia computazionale. Dopo aver presentato il tema della traduzione automatica all'interno del suo contesto disciplinare, l'autore passa in rassegna alcuni modelli descrittivi del funzionamento lessicale della lingua: la grammatica su base semantica di Stanislaw Karolak, le classi di oggetti di Gaston Gross, la Teoria Senso-Testo di Igor Mel'cuk, il lessico generativo di James Pustejovsky e la rete semantico-lessicale WordNet. Tenendo come punto fermo della sua argomentazione l'Approccio Orientato agli Oggetti nella costruzione dei dizionari-macchina proposto da Wieslaw Banys, lo studioso stabilisce i principali criteri per la scelta dei lemmi in un dizionario-macchina per poi definire compiutamente il suo progetto di costruzione di un nuovo dizionario automatico.
Una grammatica di italiano per ispanofoni del Cinquecento: l'«Arte muy curiosa» di Francisco Trenado de Ayllón. Analisi linguistica e trascrizione ragionata
Andrea Gualano
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2016
pagine: 165
"L''Arte muy curiosa' di Francisco Trenado de Ayllón (Medina del Campo, 1596) è la prima grammatica italiana per ispanofoni. L'analisi linguistica evidenzia i modelli, non solo letterari, che hanno condizionato l'autore nel descrivere l'italiano, indice dell'interesse di Trenado verso la variabilità linguistica sul territorio italiano. Notevoli le annotazioni di carattere fonologico e contrastivo."
L'italiano neostandard. Un'analisi linguistica attraverso la stampa sportiva
Beniamin Chalupinski
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2015
pagine: 237
Il volume propone un'analisi sull'italiano neostandard da una prospettiva innovativa: quella dei testi di genere sportivo. Alla base del corpus di italiano scritto preso in esame da Chalupinski, infatti, ci sono titoli, occhielli, porzioni di testi tratti dai quotidiani più letti, ancor più di quelli di cronaca. La ricerca si fonda sui vari fenomeni morfosintattici della varietà: dall'uso dei clitici "ci", "ne", "lo" come marche complementari alla diminuzione dell'uso del congiuntivo in modalità epistemica, solo per fare qualche esempio. Un libro, dunque, che coniuga più "anime": quella rigorosa di saggio scientifico e quella di lettura divulgativa che può incuriosire gli appassionati della carta stampata e quelli di lingua italiana.
Grammatica e grammatiche in Italia nella prima metà del Novecento. Il dibattito linguistico e la produzione testuale
Silvia Demartini
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2015
pagine: 336
Come si rifletteva sulla grammatica in Italia nella prima parte del Novecento? Quali discussioni e intuizioni si celavano tra le pagine dei manuali? Chi animava un dibattito a prima vista sfuggente? Ripercorrere le vicende di un sapere antico, ma sempre attuale e in cerca di rinnovamento, significa addentrarsi in un terreno ricco, che merita di essere esplorato. Anche per i non pochi spunti che può suggerire ai grammatici di oggi.
Dalla «rinunzia» alla crusca al romanzo neoclassico. La lingua di Alessandro Verri in Caffè e Notti romane
Leonardo Bellomo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 390
Il volume si propone di individuare divergenze e tratti di continuità fra la lingua utilizzata da Alessandro Verri nel "Caffè", rivista fondato dai membri dell'Accademia dei Pugni pubblicata in fascicoli tra il 1764 e il 1766, e nel suo romanzo neoclassico, "Notti Romane"; opera dalla lunga gestazione rimasta incompiuta dopo ben tre stesure. Il tragitto compiuto dalla prosa di Alessandro Verri dagli anni Sessanta del Settecento agli Ottanta e Novanta, arco temporale che separa le due opere, si muove infatti lungo due direttrici, distinte, ma, allo stesso tempo, parallele e complementari. L'una conduce ad una selezione più accurata del materiale verbale, l'altra alla ricerca di soluzioni che garantiscano un registro più elevato. A mostrare il cambiamento stilistico e linguistico condotto dal Verri sono i tre capitoli del saggio critico, ben suddivisi in aree grammaticali - fonomorfologia e microsintassi, sintassi della frase semplice e lessico - ognuna delle quali mostra chiaramente quanto profonde siano le divergenze tra la prima e la seconda produzione dell'autore. A un assetto vario e composito, aperto a forme e modi antiquati e caratterizzato da un vocabolario di stampo illuminista, europeo, talvolta tecnico, tipico della lingua del Caffè, si contrappone lo stile culto, il repertorio lessicologico tradizionale, aulico, nobilitante, antirealistico, passato al vaglio delle autorità lessicografiche, proprio delle Notti Romane.
Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi
Paolo D'Achille
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 254
Il volume raccoglie una serie di saggi (compreso un inedito) che ha come oggetto parole entrate in italiano nel corso degli ultimi due secoli: si tratta prevalentemente di neologismi novecenteschi (neoformazioni, ma anche dialettismi e prestiti), di cui si cerca di individuare (a volte grazie alle risorse offerte dalla rete) la prima attestazione, che spesso è più antica delle date indicate nei vocabolari e a volte offre utili indicazioni per ricostruire la storia della parola. Analisi particolari sono dedicate a deonomastici (come rimmel), marchionimi (come bagnoschiuma), forestierismi pervenuti attraverso i dialetti (come supplì), nonché al complesso dei derivati dal termine dialetto (da dialettologia a neodialettale) e a parole che designano gli alimenti della prima colazione (dal caffellatte al croissant).
Punteggiatura d'autore. Interpunzione e strategie tipografiche nella letteratura italiana dal Novecento a oggi
Elisa Tonani
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 423
"Punteggiatura d'autore" prosegue un percorso nella punteggiatura letteraria italiana avviato con "Il romanzo in bianco e nero" (Firenze, Cesati, 2010), spostando l'attenzione su un tipo di testi in cui segni d'interpunzione, bianchi tipografici e relativa mise en page sono fortemente esposti e concorrono all'espressività stilistica, alla carica formale esibita e a volte fortemente deviata rispetto allo standard linguistico-grammaticale. La prima parte è infatti dedicata ad alcuni casi di prosa narrativa novecentesca (Tozzi, Landolfi, Delfini, Gadda, Manganelli, Bufalino) caratterizzati da una forma complessa e marcata, quando non propriamente espressionista, alla quale corrispondono l'impiego inedito, l'attribuzione di funzioni diverse (es. valori desueti) a segni interpuntivi della tradizione, l'innovazione di procedure destinate poi a diventare comuni. La seconda parte pone al centro la poesia dagli inizi del Novecento a oggi (da Ungaretti agli autori del XXI secolo, passando per Montale, Sereni, Caproni, Luzi, Zanzotto, Giudici, Sanguineti), nella quale un'accanita lavorazione della scrittura coinvolge tutti i dispositivi grafico-visivi: dallo sfruttamento della mise en page, del bianco e dei segni d'interpunzione - intesi sinergicamente ad assecondare oppure a contrastare la sintassi, le strutture metriche, le ricorsività foniche, la rete semantica del testo - a una valorizzazione della lineetta senza precedenti nella tradizione scrittoria italiana.
I dialetti della Lucania meridionale
Heinrich Lausberg
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 349
Pubblicata nel 1939 come tesi di dottorato presso l'università di Tubinga, questa monografia è uno studio sistematico sulle parlate dell'area di confine calabro-lucana. Lausberg analizza i dialetti della zona mettendoli a confronto con quelli di tutta l'Italia meridionale e con le altre lingue romanze, concludendo che essi sono di gran lunga i più arcaici di tutta l'area linguistica italiana e di fondamentale importanza per la romanistica. Perviene inoltre alla classificazione dei sistemi vocalici romanzi ed elabora la teoria rivoluzionaria secondo la quale l'area intorno al massiccio del Pollino avrebbe un vocalismo tonico analogo a quello della Sardegna, i cui esiti fino ad allora erano considerati unici nella Romània. Appoggiata da molti glottologi e avversata da altri, a partire dagli anni Settanta questa teoria è stata al centro di un acceso dibattito, non ancora esauritosi, a dimostrazione della grande attualità dell'opera anche a 80 anni dalla pubblicazione.
Sulla geografia linguistica dell'italiano parlato
Robert Ruegg
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2016
pagine: 181
Nel 1956 lo studioso svizzero Robert Rüegg, allievo di Konrad Huber, pubblicava a Colonia la propria tesi di dottorato con il titolo "Zur Wortgeographie der italienhchen Umgangssprache". La famosa ricerca di Rüegg, di grande influenza nelle successive indagini sull'italiano regionale, riportava i risultati di un'inchiesta, nel corso della quale lo studioso aveva sottoposto a Zurigo, Pisa e per corrispondenza, a 124 informatori italofoni provenienti da 54 diverse province, una lista di 242 concetti comuni, largamente utilizzati nell'italiano parlato. Per ogni concetto aveva chiesto agli intervistati di nominare i sinonimi conosciuti e impiegati nella comunicazione quotidiana; oltre all'indagine sincronica l'autore aveva approfondito anche la dimensione diacronica nella storia delle parole prese in esame. La tesi di Rüegg, apprezzata da Gianfranco Folena in una recensione del 1958 in «Lingua nostra» e da Tullio De Mauro nella sua Storia linguistica dell'Italia unita, è una fondamentale ricerca pionieristica per lo studio dei geosinonimi dell'italiano parlato, e vede oggi la luce, finalmente, in traduzione italiana in un'edizione a cura di Sandro Bianconi, con scritti introduttivi di Bruno Moretti, Tullio De Mauro e Mathias Rüegg.