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Cesati: Quaderni della Rassegna

Ippolito Nievo giornalista tra letteratura e storia, tra società e politica

Ippolito Nievo giornalista tra letteratura e storia, tra società e politica

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 138

Sino agli anni '50 del secolo scorso, quando è iniziata in Italia la riscoperta dello scrittore Ippolito Nievo, i suoi scritti giornalistici erano poco conosciuti da critici e studiosi, nonostante ci fosse stata una produzione continua su giornali e periodici dal gennaio del 1853 al febbraio del 1861. Dobbiamo attendere il 1967 per l'uscita di una prima raccolta di articoli - pubblicati tra il 1857 e il 1860 su Il Pungolo e L'Uomo di Pietra, importanti giornali satirici milanesi - curata da Folco Portinari. In seguito, nel 1996, Ugo Maria Olivieri pubblica, Scritti giornalistici, una silloge ampia e articolata di scritti apparsi su testate diverse, tra cui, per citarne solo alcune: La Sferza, L'Alchimista friulano, L'Arte, Il Caffè, La Lucciola, L'Annotatore friulano. Possiamo dire che l'attività giornalistica di Ippolito Nievo è quanto mai varia e gli consente di sperimentare forme diverse di scrittura: poesia e teatro, pezzi di costume e cronaca musicale, corrispondenze, novelle e saggi politici. Forme che riprenderà poi nella stesura delle Confessioni, con struttura aperta a «quella contaminazione tra lingue sociali e lingue della rappresentazione artistica». Nievo ha ben chiara l'importanza che la stampa ha quale mezzo di promozione e divulgazione di istanze culturali, politiche e sociali, è anche consapevole della necessità di confrontarsi con il mercato editoriale per comunicare con un pubblico nuovo, ma lo fa mantenendo una posizione di distanza e di personale autonomia. In questi studi il percorso di un Ippolito Nievo poco noto: il giornalista!
17,00

L'amorosa inchiesta. Studi di letteratura per Sergio Zatti

L'amorosa inchiesta. Studi di letteratura per Sergio Zatti

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 848

Il titolo ariostesco - l'amorosa inchiesta - che i curatori hanno voluto dare a questa raccolta di contributi in onore di Sergio Zatti è per più ragioni adeguato. Prima di tutto esso allude a uno degli ambiti di ricerca più coltivati da Zatti: la letteratura cavalleresca in tutte le sue implicazioni esistenziali ed erotiche, con quel continuo perdersi e ricercarsi degli amanti. Non sono pochi, infatti, i saggi in cui Zatti si è occupato di desiderio amoroso, delle sue dinamiche e complicazioni. Ma va da sé che ad essere "amorose" sono state anche e proprio le sue inchieste e ricerche di studioso: in un'epoca in cui spesso i testi letterari vengono studiati nel nome di altre cause - politiche, ideologiche, morali - Zatti li ha studiati sempre con rigore filologico e analitico, ma fondamentalmente per ragioni di desiderio, e cioè su impulso di una grande e gratuita passione. Si prendano per esempio i suoi saggi su Tasso per i quali non è esagerato affermare che se di quel poeta sono sempre state osservate le ambiguità testuali, Zatti è stato fra i primissimi a proporre una chiave di lettura capace di renderne conto in modo semplice, rigoroso ed elegante. E ciò lo si può capire già dal titolo del suo primo, importante libro: L'uniforme cristiano e il multiforme pagano, dedicato alla Gerusalemme liberata.
60,00

Gadda. Interpreti a confronto

Gadda. Interpreti a confronto

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 258

"Gadda: interpreti a confronto" presenta un ricco pacchetto interpretativo articolato in undici lunghe fedeltà. Gli undici studiosi che qui si impegnano nel confronto ravvicinato sono gaddisti di lungo percorso, e il loro incontro, in sé occasione preziosa oltre che rara, permette di rifare insieme il punto della situazione degli studi gaddiani. Autore ormai non più misconosciuto, e nemmeno più solo un grandissimo inesportabile classico, Gadda vive splendidamente in una sua iperattiva ricezione, che lo vede incluso in programmi didattici a tutto mondo, o quasi - parola che a lui non sarebbe dispiaciuta, perché un po' di incompletezza ci vuole sempre. Se il lavoro per una migliore diffusione nel suo caso di certo non manca, un volume quale "Gadda: interpreti a confronto" non è solo operazione ambiziosa. Questo è un libro che restituisce Gadda al lettore, in quanto da lettori ci siamo posti il problema della sua condivisione.
30,00

Narrare e rappresentare la favola. Metamorfosi di un genere

Narrare e rappresentare la favola. Metamorfosi di un genere

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 224

Il volume, che raccoglie contributi assai diversificati dedicati alla rappresentazione delle favole, è organizzato a partire dalla letteratura, ovvero dai testi scritti delle favole, per estendersi alle visualizzazioni, alle rappresentazioni musicali e cinematografiche. Nuovo è l'approccio di aver messo in relazione generi e linguaggi diversi nei quali l'elemento favolistico emerge costantemente. L'analisi trasversale ha permesso inoltre di mettere in luce le oscillazioni linguistiche tra fiaba e favola, codificate nei generi letterari scritti ma ancora assai oscillanti sia nelle fiabe popolari orali sia nella lingua comune, a testimonianza dell'origine etimologica comune. Il latino fabula, infatti, risale alla radice indoeuropea *bh?, si incrocia con il verbo fari 'parlare', e giunge nell'italiano attraverso due tradizioni, una dotta e una popolare. Questa tradizione della scrittura e dell'oralità è ancora oggi assai presente nella lingua comune, che indica con favola e fiaba sia i generi letterari sia i racconti popolari orali, sia il parlato non vero, la bugia. Le tracce di queste tradizioni parallele sono numerose, continuative nel tempo, diffuse in ambito romanzo e non romanzo. Si tratta insomma di una parola che fa parte intimamente dell'uomo e lo accompagna fin dalla notte dei tempi, si è modificata nello spazio e nel tempo, e è stata narrata oralmente e per iscritto negli ambienti dell'intimità familiare, dalle nutrici, e negli ambienti pubblici e dai poeti.
25,00

Lingua e letteratura nel presente e nella storia. Atti del X Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova, 14-15 settembre 2018

Lingua e letteratura nel presente e nella storia. Atti del X Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova, 14-15 settembre 2018

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 551

Lingua e linguistica, letteratura italiana a dialogo con quella straniera, didattica delle lingue. Questi gli argomenti trattati nel volume a cura di Elena Pîrvu, docente di italiano all’Università di Craiova, e frutto dell’importante Convegno internazionale che si è svolto nella città romena tra il 14 e il 15 settembre del 2018. A discutere del ruolo del discorso e della cultura nella lingua e nella letteratura italiana, numerosi docenti provenienti da molte parti del mondo, specie dell’est Europa: Albania, Bulgaria, Polonia, Serbia, Slovacchia, Ungheria e Romania ma anche Spagna, Finlandia, Italia e Camerun. Oggi i risultati della due giorni di studi sono pubblicati in un’importante edizione, composta da oltre cinquanta saggi che approfondiscono sotto differenti punti di vista e prospettive alcune tematiche strutturali della linguistica, della letteratura italiana, della comparatistica e della didattica delle lingue.
45,00

La didattica nel Foundation Year

La didattica nel Foundation Year

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2021

pagine: 192

Il volume "La didattica nel Foundation Year" nasce dall'esigenza di dare spazio a una riflessione mirata su struttura, contenuti, gestione dei corsi (Foundation Year, Foundation Course) che hanno cominciato a diffondersi in diversi contesti universitari. Tali corsi svolgono una funzione strategica per avviare all'inserimento in ambito universitario o musicale o artistico studenti e studentesse internazionali che necessitano di una preparazione specifica tra la fine del percorso secondario e quello successivo. Il volume si suddivide in due parti: una di inquadramento del contesto normativo e didattico e la seconda orientata sulle attività svolte in due Foundation Year, quello dell'Università di Pavia e quello dell'Università per Straniera di Siena. Nella seconda parte sono illustrati specifici interventi di formazione all'interno dei Foundation Year avviati da alcuni anni all'Università di Pavia e all'Università per Stranieri di Siena, due percorsi che condividono alcune caratteristiche comuni, tra cui la durata del percorso (la valorizzazione dell'aspetto year), l'erogazione dei corsi in lingua italiana, la presenza di un numero consistente di ore di formazione linguistica in italiano, laboratori didattici, percorsi culturali e disciplinari, un monitoraggio costante e centralizzato delle attività.
18,00

Trasmettere il sapere, orientare il comportamento. Tipologia linguistica, generi testuali, modelli culturali della prosa educativa

Trasmettere il sapere, orientare il comportamento. Tipologia linguistica, generi testuali, modelli culturali della prosa educativa

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 438

Il volume intende promuovere una prima riflessione sui temi centrali dell'indagine, ovvero la tipizzazione linguistica, la specificità testuale e i modelli formali e culturali della prosa educativa, a partire dalle manifestazioni tardo-antiche e medievali (laiche e religiose) fino all'età moderna e contemporanea. La ricerca – fondata principalmente su un approccio filologico-linguistico – ha perseguito l'obiettivo di definire gli aspetti strutturali e concettuali della prosa di testi che assolvono a una funzione pedagogico-didascalica intesa in senso lato, ovvero sia come trasmissione del sapere sia come precettistica comportamentale. La prima parte del volume Antichità e Medioevo, accoglie i contributi incentrati sull'analisi della produzione antica, medievale, umanistica e rinascimentale e, nello specifico, dei modelli formali e delle strategie compositive che caratterizzano il processo di legittimazione, trasmissione e riuso del sapere nei testi enciclopedico-didascalici e nella trattatistica di materia amorosa. La seconda sezione del volume, dedicata all'Età moderna e contemporanea, si apre con un contributo di storia linguistica italiana, che mette a confronto alcuni aspetti della scrittura di due autori, Bembo e Galileo, dalla forte impronta prescrittiva e persuasiva. Seguono una serie di contributi, di taglio precipuamente letterario, che conducono il lettore attraverso i secoli e in diversi domini linguistici e culturali.
45,00

Antico e moderno: sincretismi, incontri e scontri culturali nel Rinascimento. Atti del XXX Convegno internazionale (Chianciano Terme-Montepulciano, 19-21 luglio 2018)

Antico e moderno: sincretismi, incontri e scontri culturali nel Rinascimento. Atti del XXX Convegno internazionale (Chianciano Terme-Montepulciano, 19-21 luglio 2018)

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 641

È il rapporto tra antico e moderno in riferimento a definizioni più volte ripetute sia nella trattatistica come nei dibattiti rinascimentali che afferiscono alle arti figurative, alla letteratura, alla filosofia, alla religione, il filo rosso che lega tutti i saggi del volume. Così come centrale risulta l'importanza del mondo classico come punto di riferimento e presupposto per la realizzazione di quell'evoluzione culturale che ha contribuito allo splendore delle arti nel Rinascimento. In particolare sono di rilievo gli studi sull'architettura rinascimentale segnatamente alla ripresa della pianta centrale con i suoi vari e diversi significati simbolici e religiosi.
70,00

L'epidemia. Le parole e l'interpretazione delle parole

L'epidemia. Le parole e l'interpretazione delle parole

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 133

La stesura dei contributi risale alla cosiddetta fase 1 del confinamento dovuto all'epidemia da Coronavirus ed è il risultato delle riflessioni di giovani ricercatori dell'Università di Perugia su un argomento di loro interesse sui caratteri linguistici e comunicativi emersi nel tempo dell'epidemia. I temi "riletti" durante il lockdown sono: i cambiamenti dei messaggi pubblicitari al tempo del Covid-19; i post sulla comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della salute su Facebook; il cambiamento nella timeline italiana di Twitter; il dilagare nelle principali testate online italiane, europee e statunitensi di metafore belliche impiegate in ambito sanitario quali, per esempio, 'essere in trincea', 'essere in guerra', 'abbassare/alzare la guardia'; infine attraverso un excursus storico-linguistico il teorema che associa malattia-paese di origine o di maggiore diffusione in chiave sincronica e diacronica, anche sulla scia del provvedimento preso nel 2015 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che consiste nella proibizione di usare denominazioni di malattie per aree geografiche come, per esempio, febbre spagnola, mal francese, influenza cinese.15.0.
15,00

Letture dell'Inferno di Roberto Benigni. Atti del Convegno (Apiro/Jesi, 6-7 ottobre 2018)

Letture dell'Inferno di Roberto Benigni. Atti del Convegno (Apiro/Jesi, 6-7 ottobre 2018)

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 220

Il volume prosegue il progetto in tre fasi iniziato nel 2015 (in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri) con un convegno in cui specialisti di varie discipline (linguistica, filologia classica, filosofia, medievalistica, comparatistica, letteratura italiana) analizzavano il volume "Il mio Dante" di Roberto Benigni con frequenti riferimenti alle letture dantesche. Con il secondo convegno, e gli atti qui pubblicati, ci si concentra invece sulle letture dell'Inferno che l'attore e regista ha proposto per diversi anni a Firenze, tenendo conto delle principali interpretazioni critiche dei singoli canti. Oltre al valore "spettacolare" delle realizzazioni di Benigni si vuole evidenziare, tra l'altro, la sua profonda conoscenza della critica dantesca. In tale ottica centrali sono la relazione di François Livi che precede le riflessioni dei docenti, nella quale s'inquadra La commedia nella teologia medievale, e quella di Carlo Ossola che conclude il volume: un elogio in litteris della sapienza e del nome dell'attore che il poema stesso racchiude.
23,00

Stanislao Nievo e la memoria dell'immagine. Novecento, letteratura e fotografia

Stanislao Nievo e la memoria dell'immagine. Novecento, letteratura e fotografia

Libro: Copertina morbida

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 148

Quest'anno si celebrano con tante mostre fotografiche i 180 anni della nascita ufficiale della fotografia: è nel 1839, infatti, che Louis Daguerre presenta all'Accademia delle Scienze di Parigi il sistema da lui inventato per fissare le immagini su una lamina argentea. All'inizio, gli scatti erano dedicati a edifici famosi, statue celebri o momenti speciali della vita delle persone: il giorno delle nozze, la nascita di un figlio. Poi due grandi fotografi, Robert Capa e Cartier Bresson, sono entrati nella storia della fotografia per essere riusciti a esprimere di un fatto o di una persona qualcosa in più di una fredda immagine colta dalle loro prestigiose macchine per scrivere la luce. È a questo tipo di fotografi-artisti che appartiene Stanislao Nievo. Ma lui non è solo fotografo è anche narratore, giornalista e viaggiatore. Molta parte dell'attività fotografica di Nievo comprendeva i ritratti: la loro particolarità è che alla fine non sono più foto, ma paiono dipinti. Nievo scattava diverse foto da 35 mm del soggetto, tra queste, assieme alla persona, ne sceglieva una o più che lo studio di Sergio Cerasoli sviluppava con tecniche particolari, ingrandendole da 300 a 800 volte, diluendo le immagini fino a trasformarle in veri e propri dipinti. L'obiettivo aveva sostituito il pennello. I ritratti di Nievo hanno avuto molto successo e sono stati esposti nelle più importanti gallerie d'arte e molte persone famose si sono fatte ritrarre da lui: gli Agnelli, Gianni e Marella, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico, Giacomo Manzù, Dino Buzzati e molti altri ancora.
22,00

Linguaggi settoriali e specialistici. Sincronia, diacronia, traduzione, variazione. Atti del XV Congresso SILFI Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Genova, 28-30 maggio 2018)

Linguaggi settoriali e specialistici. Sincronia, diacronia, traduzione, variazione. Atti del XV Congresso SILFI Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Genova, 28-30 maggio 2018)

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 564

La riflessione sui linguaggi specialistici e settoriali tocca questioni fondamentali per la società, quali l'accesso di tutti alle diverse forme del sapere, il predominio dell'inglese nell'era della globalizzazione e, in taluni settori, il pericolo per la sopravvivenza stessa dell'italiano come lingua di cultura. Anche in prospettiva diacronica lo studio di tali linguaggi offre risposte inedite, ad esempio sulla questione del ruolo unificatore e nella diffusione dell'italofonia svolto da linguaggi quali quello aziendale-industriale, tecnico-scientifico o burocratico-amministrativo. A distanza di quasi mezzo secolo dalla pietra miliare del libro curato da Gian Luigi Beccaria ("I linguaggi settoriali in Italia", 1973), il volume documenta la ricchezza di temi, varietà e tipologie testuali studiate, fotografando lo stato dell'arte della ricerca sui linguaggi settoriali e specialistici.
45,00

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