Bollati Boringhieri: Universale Bollati Boringhieri
Fisica e conoscenza
Wolfgang Pauli
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 207
Questo libro, curato da Pauli poco prima della morte, raccoglie un insieme di saggi che ben testimoniano la consapevolezza, che egli sempre ebbe vivissima, del significato più generale di ogni ricerca scientifica, valida non solo per il risultato singolo ma per il contributo più ampio al sapere. I saggi, percorsi dal tema comune del valore e dei limiti della conoscenza umana, possono essere distinti in due categorie: la prima puntualizza i personali apporti dell'autore e di altri grandi fisici alla scienza contemporanea; la seconda è dedicata a riflessioni sul potere del pensiero e alla validità di alcuni concetti fondamentali della teoria dell'evoluzione biologica e della psicologia dell'inconscio. Lo stile asciutto e rigoroso è animato dal ricordo personale di uomini ed episodi che fanno oggi parte della leggenda della fisica e, più in generale, della conoscenza umana.
Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo
Ernesto De Martino
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 305
Con questo libro De Martino intese dare una ricostruzione dell'età magica come momento di sviluppo della storia dello spirito. Essa è un'epoca in cui i confini tra uomo e natura, tra soggetto e oggetto sono ancora incerti. Ma anziché risolversi in una partecipazione mistica, come riteneva l'etnologia di ispirazione irrazionalista, questa incertezza crea un dramma: quello della "crisi della presenza", del rischio per l'uomo di essere annullato da forze naturali incommensurabili e incontrollabili. La magia appare così come un insieme di tecniche per riscattarlo da questa crisi e rassicurarlo del proprio "esserci". Attraverso un'accurata scelta di reperti etnografici, De Martino rievoca plasticamente, in pagine indimenticabili, i momenti di tale dramma. Egualmente distante da irrazionalismo e razionalismo, che diversamente rimuovono il carattere storico di tale dramma, De Martino mostra come il soggetto umano sia esso stesso un prodotto storico la cui genesi si situa appunto nell'età magica. La posizione teorica di De Martino, al crocevia tra idealismo, esistenzialismo e marxismo e affacciata sui problemi della parapsicologia e della psicoanalisi, è talmente ricca di stimoli e di tensioni che mantiene ancora oggi intatta la sua forza di suggestione.
Antropologia del rito. Interpretazioni e spiegazioni
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 220
Gli ultimi decenni hanno visto un profondo ripensamento teorico dell'antropologia; molte certezze sono state abbandonate, molte categorie sono entrate in crisi. La nozione di "rito" ha invece mantenuto una notevole vitalità. Le ricerche, inizialmente limitate ai rituali delle società primitive, si sono poi estese alle pratiche cerimoniali delle civiltà antiche e, più di recente, ai rituali secolari del mondo contemporaneo. Anche i saggi contenuti in questo libro, scritti da antropologi italiani (Allovio, Bellagamba, Comba, Favole, Mastromattei e Scarduelli) che hanno condotto ricerche in diverse parti del mondo, dimostrano come si possano costruire, nel campo di studi del rituale, "oggetti" etnografici diversi.
L'occupazione tedesca in Italia. 1943-1945
Lutz Klinkhammer
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 676
Pubblicato per la prima volta nel cinquantenario del crollo del regime fascista, seguito dall'armistizio con gli Alleati e dall'occupazione tedesca, il libro di Klinkhammer offre una ricostruzione storica puntuale e articolata del periodo in cui l'Italia, o parte di essa, venne a trovarsi nella paradossale condizione dell'"alleato occupato". La peculiarità di questa condizione determinò la forma che assunse il dominio tedesco in Italia, analizzato dall'autore facendo ricorso al concetto di "policrazia", che identifica la rivalità e concorrenza tra più centri di potere largamente autonomi nel Reich. Questo concetto, che è emerso con forza nello studio del funzionamento del regime nazionalsocialista, viene qui applicato alla politica estera con risultati profondamente innovativi per quel che riguarda la conoscenza dei reali meccanismi decisionali, al di là della presunta onnipotenza del Füher. La seconda parte del libro è dedicata allo scontro della specifica forma di potere che venne a crearsi in Italia con una popolazione tutt'altro che docile, e dunque al ruolo affidato al governo di Mussolini nel quadro della politica di occupazione e dei suoi obiettivi. Come "Una guerra civile" di Claudio Pavone ha restituito la complessità dei moventi degli italiani in guerra, così questo studio rivela, al di là della semplificazione del concetto di "nazifascista", la complicata struttura dell'occupazione tedesca e del sistema di collaborazione italiano.
Un'amicizia partigiana. Lettere 1943-1945
Giorgio Agosti, Dante Livio Bianco
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 430
Giorgio Agosti, magistrato, durante la Resistenza fu commissario regionale delle formazioni Giustizia e Libertà; Dante Livio Bianco, avvocato, fu dapprima comandante della I Divisione GL che operava nel Cuneese, poi comandante regionale, sempre delle GL. Protagonisti assoluti della lotta partigiana in Piemonte, Giorgio Agosti e Dante Livio Bianco attraversarono in posizioni di grande rilievo politico anche gli anni del tormentato dopoguerra; fino alla morte di Livio, in un incidente in montagna, il 12 luglio 1953. Proprio nel cuore della lotta armata, tra il novembre 1943 e il i marzo 1945, i due amici si scrissero un centinaio di lettere; ne sono rimaste 91, 52 di Giorgio, 39 di Livio, e sono quelle che vengono qui ripubblicate. Il carteggio è anzitutto una testimonianza della dimensione umana dei suoi protagonisti di cui lascia affiorare sentimenti, emozioni, gelosie, slanci affettuosi, chiusure ombrose, un intero universo morale modellato dai tempi del ferro e del fuoco. Ma oltre che lungo i sentieri della soggettività, questo epistolario conduce alla scoperta di importanti risvolti storiografici, legati a questioni ancora oggi di scottante attualità: il dibattito sull'interpretazione della Resistenza anche come guerra civile, le radici etiche della scelta tra fascismo e antifascismo, l'alternativa netta tra democrazia e totalitarismo, la quotidianità della vita "di banda", i problemi di organizzazione di una guerriglia che nasceva senza punti di riferimento.
Le categorie della cultura medievale
Aron Jakovlevic Gurevic
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: XXXVI-328
In questo classico della storiografia la cultura medievale è interpretata in prospettiva socioantropologica, secondo alcune categorie fondamentali: lo spazio-tempo, il diritto, il lavoro, la ricchezza, la proprietà, la persona umana. Ma qui, in contrasto con i dogmi di certa storiografia sovietica (da cui l'anatema di antimarxismo e revisionismo pronunciato contro il libro dalla nomenclatura politico-intellettuale russa), l'analisi è rivolta non tanto alla "sovrastruttura" ideologica che ha la sua base nella "struttura" economico-sociale del Medioevo, quanto alle idee sul mondo di cui gli uomini del tempo non sempre erano chiaramente consapevoli e che sfuggivano perciò a una completa ideologizzazione. La scelta di questo livello psicologico - in cui Gurevic privilegia le manifestazioni di massa della cultura medievale permette di accedere a un'immagine diversa dell'"uomo medievale", mostrando come egli si rapportasse nella sua concreta vita quotidiana con l'ambiente fisico e sociale e come riconoscesse in esso un principio regolatore centrale.