Bibliopolis: Saggi Bibliopolis
Teoria, direzione, coscienza civile. Scritti inediti
Ennio Galzenati
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2025
pagine: 306
Dagli scritti inediti di Ennio Galzenati, presenti nei fondi documentari “Ugo Feliziani” e “Ennio Galzenati” della Biblioteca Nazionale di Napoli e raccolti da Giovan Giuseppe Monti, emergono nuovi elementi in ordine alle polemiche del secondo dopoguerra sulla politica meridionalista del PCI e gli ampi confronti teorici interni ed esterni al marxismo degli anni ‘60 e ’70 del Novecento. I discorsi di Galzenati, che si rivolgono ad alcuni membri del Gruppo Gramsci, della Sinistra Universitaria, del “Centro”, di grande lucidità teorica e di forte tensione etica, manifestano sempre quella sorprendete capacità di guardare lontano nella storia, che caratterizza un’altra opera di Ennio Galzenati presente in questa stessa collana: I nostri lunghi millenni (2013).
Ragione e antiragione nella cultura filosofica europea. Studi per Domenico Conte
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2025
pagine: 496
Dante. Realtà e allegoria
Gennaro Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2023
pagine: 466
In questo volume, che conclude una lunga stagione di studi e riflessioni su Dante, i primi quattro testi sono dedicati a specifiche operazioni esegetiche, volte all'individuazione, non già della poesia, ma dei significati e dei pensieri che la sottendono. I due saggi sull'Epistola a Cangrande, sulla sua data e sulla vexata quae-stio della sua autenticità, quello sull'Epistola di frate Ilàro, e gli altri sulla lunga polemica che per anni impegnò Michele Barbi e Luigi Pietrobono, su Dante oggi, e su alcuni temi della critica dantesca di ispirazione crociana, contribuiscono a delineare il carattere specifico di questo volume e a segnare la differenza dagli altri che l'hanno preceduto.
Pant'ònoma. Studi in onore di Mauro Visentin
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2023
pagine: 376
Se alla filosofia non si può che pervenire in solitudine — e questo perché, a dispetto di ciò che ordinariamente si ritiene, non c'è passaggio che conduca conseguentemente a essa —, non è invece raro che nella filosofia molte solitudini possano cogliere l'occasione di ritrovarsi insieme. Anche una Festschrift può pertanto essere considerata come un luogo in cui onorare questo senso paradossale di reciprocità. Liber amicorum, dunque: in questo caso, però, amicizia e solidarietà non rimuovono affatto la singolarità, che anzi contribuiscono a perfezionare, né tantomeno ricompongono le parti in una prospettiva che possa essere anche detta `veritativa'. Intorno al senso di questa enigmatica 'contingenza' il pensiero e l'opera di Mauro Visen-tin hanno spesso invitato a confrontarsi, facendo dono a molti dell'occasione di riflettere, di discutere criticamente e quindi di condividere, soprattutto nella contesa, una stessa abitazione, uno stesso spazio che meriti di essere giudicato autenticamente 'filosofico'. Il volume è curato da: Riccardo Berutti, Mattia Cardenas, Pierpaolo Ciccarelli, Niccolò Parise.
La cura Goethe. Poesia e storia in Benedetto Croce
Rosaria Peluso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2023
pagine: 320
La parola poetica è creatrice di mondo: i poeti creano per noi le parole in cui e per cui viviamo. La poesia fa, la storia disfa. Dinanzi alle istoriopatie, al male di cui è gravata e costituita la condizione storica, cosa può questa parola, magnificente e fragile al tempo stesso? Nel mezzo delle due guerre mondiali, Croce si rivolge all'anti-storico Goethe per cercare nella sua poesia una cura contro i mali della storia. L'universo poetico goethiano si scopre una generosa miniera di intuizioni che istituisce il profondo legame tra poesia e storia qui asserito: il «regno delle Madri» è una fucina operosa da cui si traggono forme, energie e possibilità storiche; i sommovimenti tellurici e cosmici delle «Notti di Valpurga» esplicitano in simboli l'essenza catastrofica del tempo storico. Questa singolare farmacopoetica non appresta un prontuario terapeutico o consolatorio. La parola poetica ha una specifica valenza curativa nella misura in cui si riconosce quale opera di verità e bellezza. Soltanto così, essendo sé stessa, la poesia salva il mondo dal disfacimento. Senza avere né pretendere finalità rivoluzionarie, la risorsa anacronistica e antiquata del dire poetico cura nella sola maniera in cui può farlo: esercitando resistenza nei confronti delle apocalissi del non-senso e dei processi di nientificazione in cui precipita, a giorni alterni, la storia.
La seduzione della storia. Scritti apparsi su «Civiltà del Rinascimento» (2001-2002)
Alberto Tenenti
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2022
pagine: 275
Nel febbraio del 2001 veniva pubblicata in edicola la rivista Civiltà del Rinascimento per i tipi della casa editrice De Agostini. Ne fu promotore Alberto Tenenti, uno dei massimi esperti del periodo, ed anima di un progetto che durò sino al mese di dicembre dell'anno successivo. Ventitré numeri che riunirono attorno alla sua figura un manipolo di giovani e giovanissimi studiosi che si cimentarono, taluni per la prima volta, con una scrittura che doveva essere piegata al grande pubblico. Fu una rivista che unì una straordinaria capacità evocativa per un passato che diventava vivo ed accattivante, ed una fucina per talenti che sarebbero maturati nel corso degli anni, diventando per certi versi l'orizzonte storiografico contemporaneo dell'epoca in oggetto.
Che cosa ha veramente detto Socrate?
Gabriele Giannantoni
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2022
pagine: 310
Per Gabriele Giannantoni, allievo diretto di Guido Calogero, la filosofia di Socrate e dei Socratici è stata assolutamente centrale nella sua intensa attività di ricerca, un interesse che è culminato nella pubblicazione delle Socratis et Socraticorum Reliquiae (Bibliopolis, 1990). Lo studioso dedicò due monografie al pensiero di Socrate, la prima si intitolava Che cosa ha veramente detto Socrate, la seconda, Socrate. Per la prima volta questo volume raccoglie una nuova edizione del primo libro socratico e una scelta dei capitoli più originali del secondo, entrambi ormai esauriti. Giannantoni descrive la filosofia di Socrate e le diverse interpretazioni che ne diedero i Socratici facendo costante riferimento a tutte le fonti disponibili (in primis Aristofane, Platone, Senofonte e Aristotele), ma soprattutto ricostruisce la vita di Socrate collocandola nel suo contesto storico. Da queste pagine emerge un Socrate profondamente immerso nella vita politica e sociale dell'Atene di V secolo, grazie a un limpido ed efficace metodo storico-filosofico capace di affrontare magistralmente un pensatore tanto sfuggente.
Approssimazioni alla «Recherche»
Gianna Gigliotti
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2022
pagine: 152
I quattro piccoli saggi qui raccolti sono frutto di una lettura di Proust più volte ripetuta negli anni; alla ricchezza infinita della Recherche si sono approssimati scoprendone sempre nuovi motivi di meraviglia e di stupore, anche per una lettrice non francesista. I temi scelti sono centrali nella poetica della "cattedrale" proustiana e sono stati affrontati nella speranza di farne emergere sia il tessuto unitario sia lo splendore dei fili dell'intreccio. Entrambe queste scelte sono state di volta in volta privilegiate dalla ormai sterminata letteratura critica, della quale, nei limiti del possibile, si è tenuto conto. Muovendo da un dubbio espresso dello stesso Proust, si è molto ragionato e scritto sul rapporto che la Recherche viene creando tra il saggio e il racconto, tra riflessione critica e poesia. In questi saggi si è osato affrontare Proust pensando che talvolta possa non esservi differenza.
Tradizione e modernità
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 350
Il Rinascimento, grazie alla ripresa e alla rielaborazione della cultura classica, è l'epoca che meglio esprime, nella maniera più ricca e paradigmatica, una positiva dialettica tra classicità e contemporaneità, tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Il tema della tradizione è però momento imprescindibile in tutta la storia della filosofia; tradizione e modernità costituiscono due poli di una tensione teorica che innerva, pur con differenti modulazioni, tutto quanto il pensiero occidentale – e non solo quello. Il volume affronta questo nesso tradizione-modernità interrogandosi sul ruolo della tradizione nei dibattiti teorici e nella storia del pensiero e proponendo contributi all'interno di uno spazio diacronico che dal pensiero umanistico-rinascimentale giunge fino a quello novecentesco.
Il gruppo Gramsci. Ricordi di politica e di cultura degli anni Cinquanta e altri scritti
Ugo Feliziani
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 244
Il gruppo "Gramsci" è stato un gruppo di studio, attivo all’interno della federazione napoletana del Pci, fondato e diretto da Guido Piegari nell’intento di contribuire alla formazione dei quadri politici della Sinistra attraverso la riflessione sulla storia dell’unità d’Italia. Usciti dal Pci, Piegari e un gruppo dei militanti che ne avevano condiviso le posizioni, (tra cui lo stesso Feliziani) ripresero a incontrarsi per riunioni di studio sul pensiero politico moderno, su testi del marxismo, su temi generali di filosofia (in particolare Hegel). Nel corso di quegli incontri (1955- 1956), prese corpo un filo di pensiero non privo di organicità, in una direzione che oggi si chiamerebbe postmarxista. Feliziani nel corso della sua vita è ritornato molte volte su quella vicenda lontana, sugli eventi che la segnarono, sui pensieri che ne nacquero, e ha steso note e riflessioni che sono ora contenuti nella prima parte del presente volume. Nella seconda parte sono raccolti invece scritti vari di filosofia, di vita sociale, di etica, anch’essi frutto di momenti diversi.
Wagner colosso imbarazzante, buffone solenne. Dalle barricate al Walhalla. Dalla rivoluzione alla rivelazione
Simona Giannantoni
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2021
pagine: 393
I fruitori dell'opera di Wagner si trovano da sempre sotto la minaccia di tre fuochi: a) vengono frustrati dal pregiudizio "colto", che del resto ha colpito Wagner stesso, tacciato tout court di "dilettantismo" populistico, secondo l'adagio che "l'arte se è per tutti, non è arte"; b) viceversa analogo sgomento destano le iper-semplificazioni dei mass media che, per sedurre i propri "consumatori" di bocca buona, possibilmente giovani, sfornano in stile fast food le delikatessen della melomania; ma soprattutto c) in chi continua a sentirsi irrimediabilmente irretito dal fascino wagneriano, nasce il timore di appartenere, obtorto collo, alla lista nera degli antisemiti, razzisti e fascio-nazisti, o dei loro emuli talebani/tradizionalisti, non meno che in quella dell'endemica misoginia universale, o come oggi si dice eufemisticamente, del pregiudizio di genere. Orbene, va detto che al fondo di tutto ciò c'è da sempre la tendenza tanto degli ammiratori che dei detrattori di Wagner, non escluso lui stesso, a condividere il luogo comune di una fuorviante equazione: genio = grande uomo/artista = faro del progresso "morale" e civile del proprio paese e quindi della "vera" umanità tutta, donde l'imbarazzo, se non lo sdegno, di fronte alle "singolarità" da "buco nero" che costellano il presunto, incontaminato iperuranio "occidentale" dell'arte, e nella fattispecie la figura/opera del colosso wagneriano. In questo libro si prospetta l'ipotesi che la dura "condanna" della figura di Wagner, per quanto legittima sul piano del suo innegabile razzismo antisemita, abbia risentito non poco di un'altrettanta, ma meno giustificata, esecrazione tributatagli, almeno in origine, in quanto veicolo «immorale, ateo, contraddittorio» di eresie decisamente anarchiche e "addirittura" implicitamente femministe.