Becco Giallo: Cronaca storica
Ilva. Comizi d'acciaio
Carlo Gubitosa, Kanjano
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2013
pagine: 192
L'ILVA di Taranto, centro siderurgico per la produzione e la trasformazione dell'acciaio a ridosso del quartiere Tamburi, è al centro di un vasto dibattito pubblico per gli effetti delle sue emissioni sull'uomo e sull'ambiente. Questo libro, con il supporto di un apparato di infografica e collegamenti a contenuti multimediali disponibili in rete, è un tuffo in cinquant'anni di industria siderurgica che nasce da un lavoro giornalistico e di ricerca sul campo per documentare le esperienze di singole persone e di intere comunità che vivono e resistono all'ombra dell'acciaio.
Io so' Carmela
Alessia Di Giovanni, Monica Barengo
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2013
pagine: 160
15 aprile 2007. Carmela Cirella si getta dal settimo piano di un palazzo nel quartiere Paolo VI di Taranto. Aveva 13 anni ed era stata stuprata da più uomini. Abbandonata dalle istituzioni, rinchiusa in un centro di recupero, i suoi violentatori liberi come se nulla fosse mai accaduto, "lo so' Carmela" basato sul suo diario ritrovato dopo la morte, è un grido di aiuto, di rabbia e di speranza. "Non voglio che mia figlia sia ricordata come una vittima. Spero possa diventare il simbolo della ribellione contro questi abusi indegni di una umanità che si definisce civile e rispettosa dei diritti della persona." (Alfonso Frassanito, padre di Carmela)
Enrico Mattei. Vita, disavventure e morte di un cavaliere solitario
Francesco Niccolini, Simone Cortesi
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 144
Enrico Mattei, il presidente dell'ENI e l'uomo più potente dell'Italia del Dopoguerra, muore in un incidente aereo la notte del 23 ottobre 1962. Incidente o attentato? Cinquant'anni di ricerche e indagini non sono servite a chiarire il mistero. Frettolosamente archiviato come banale incidente aereo dovuto alle cattive condizioni atmosferiche, il caso Mattei viene riaperto a metà degli anni Novanta dopo le dichiarazioni di Tommaso Buscetta, che esplicitamente accusa la mafia della morte del presidente dell'ENI. Un magistrato riapre le indagini e scopre quello che nessuno, all'epoca, aveva voluto scoprire: le tracce dell'esplosivo. Ma trent'anni di insabbiamenti, depistaggi e una sistematica cancellazione di tutte le prove rendono le sue nuove indagini impossibili. Perché questa è una storia dove sta scritto, a caratteri cubitali, "chi tocca muore": come è accaduto al giornalista siciliano Mauro De Mauro che stava lavorando per Francesco Rosi alla sceneggiatura del celebre film su Mattei interpretato da Gian Maria Volonté. E come è accaduto a Pier Paolo Pasolini, che lascia incompiuto il suo ultimo romanzo, "Petrolio", dove prova a raccontare proprio della strana morte di Enrico Mattei, ucciso da qualcuno a lui molto, molto vicino.
Il sequestro Moro
Paolo Parisi
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il 16 marzo del 1978 un commando delle Brigate Rosse rapisce il presidente della DC Aldo Moro mentre si reca in Parlamento per votare la fiducia al nuovo governo Andreotti appoggiato dal PCI. Gli uomini della scorta vengono barbaramente assassinati e per 55 lunghi giorni l'opinione pubblica mondiale rimane col fiato sospeso.Le lettere a firma Aldo Moro provenienti dal carcere del popolo si alternano a drammatici ultimatum dei brigatisti, che pretendono un riconoscimento politico del loro movimento. Prevale però la linea della DC e del PCI: bisogna rifiutare ogni compromesso.Il cadavere rannicchiato di Aldo Moro viene ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, abbandonata simbolicamente a metà strada fra Piazza del Gesù e Botteghe Oscure.
Chernobyl
Paolo Parisi
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2011
pagine: 128
Chernobyl, una storia dimenticata. Eppure metafora perfetta del mondo che ci circonda, del rapporto che l'uomo ha con la tecnologia, della costante disinformazione che ci colpisce a ogni nuovo disastro ambientale. All'una e ventitrè del 26 aprile 1986 il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl, raggiunge nel giro di venti secondi, cento volte la sua potenza nominale. Nel cielo notturno dell'Ucraina si innalza un'enorme nube radioattiva che diffonde il suo carico letale. Il mondo si trova a fare i conti con la peggiore catastrofe tecnologica e ambientale nella storia dell'umanità.
Viareggio, una strage annunciata
Gianfranco Maffei
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2011
pagine: 144
Alle 23:48 del 29 giugno 2009, il treno merci 50325 con il suo convoglio di quattordici carri cisterna contenenti GPL deraglia per il cedimento dell'asse del carrello del primo convoglio. Il gas GPL che fuoriesce si incendia al contatto con l'ossigeno provocando la morte di 32 persone e ferendone 25. Diverse abitazioni nella zona dell'incidente vengono abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili, compreso il sovrappasso principale della stazione, la cui struttura è stata gravemente danneggiata dallo stress termico. Gianfranco Maffei, che nella strage ha perso il cognato, ricostruisce in questa graphic novel le cause, gli interessi, le dinamiche che hanno portato alla strage del 29 giugno, documentandole con profonda indignazione e commozione.
Dimenticare Tiananmen
Davide Reviati
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2009
pagine: 176
"Quanti fiori caddero, nessuno poté sapere." Recita così una poesia della dinastia Tang, e basta questo verso a definire che cosa è rimasto di Tiananmen vent'anni dopo: silenzio da un lato, ostinazione dall'altro. La notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 l'esercito cinese muove dalla periferia verso Piazza Tiananmen per reprimere la protesta pacifica di studenti, intellettuali, operai, cittadini comuni che da settimane manifestano per la libertà e la democrazia. In poche ore va in scena un tremendo massacro, rimasto scolpito nella memoria collettiva di tutto il mondo nonostante l'azione di censura e disinformazione messa in atto dal Governo Cinese.
ThyssenKrupp. Morti speciali S.p.A.
Alessandro Di Virgilio, Manuel De Carli
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2009
pagine: 144
Condizioni di sicurezza precarie, turni massacranti, e all'improvviso un incendio che si porta via 7 operai. I fatti e le responsabilità dietro l'incendio alla linea 5 dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino. Il 6 dicembre 2007, intorno all'una e mezzo di notte, si sviluppa un violento incendio presso la Linea 5 dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino. Le fiamme investono gravemente sette operai. Uno di questi muore sul colpo, gli altri sei moriranno a uno a uno nelle settimane successive. Fin da subito vengono mosse dure accuse alla multinazionale tedesca: gli operai coinvolti nell'incidente stavano lavorando da dodici ore, e secondo alcune testimonianze i sistemi di sicurezza dello stabilimento erano in condizioni precarie (gli estintori scarichi, gli idranti malfunzionanti). Nel novembre del 2008 cinque dirigenti ThyssenKrupp vengono rinviati a giudizio con l'accusa di omicidio colposo. L'amministratore delegato dell'azienda, per la prima volta nella storia dei processi sugli incidenti sul lavoro in Italia, viene accusato di omicidio volontario.
Il caso Moro. Attacco al cuore dello Stato
Luca Bagnasco, Tommaso Arzeno
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il 16 marzo 1978, in via Mario Fani a Roma, un nucleo armato delle Brigate Rosse intercetta l'auto che trasporta il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. In pochi secondi i brigatisti uccidono i cinque uomini della scorta e sequestrano Moro: inizia così l'attacco al cuore dello Stato. Rinchiuso in una cella per 55 giorni, Moro viene sottoposto a un vero e proprio processo politico e scrive diverse lettere indirizzate alla famiglia, agli esponenti del suo partito e alle massime cariche del Governo nel tentativo di favorire una trattativa fra lo Stato e i suoi rapitori. Ancora oggi, il caso Moro rappresenta una delle pagine più oscure e delicate della storia politica italiana.
Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia
Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2016
pagine: 128
Dai microfoni di Radio Aut, con l'arma tagliente della satira, poche settimane prima del suo assassinio Peppino Impastato attacca ancora una volta i mafiosi di Cinisi, e in particolare il terribile boss Tano Badalamenti. Come nel film "I cento Passi" e ora a fumetti, dalle reazioni degli abitanti di Cinisi e dalle testimonianze inedite di amici e parenti, ecco il ritratto del giovane Peppino: amico sincero in prima linea nella lotta alla mafia, fonte di ispirazione continua ed esempio di impegno civile per i più giovani, figlio coraggioso che ha rinunciato al retaggio mafioso della famiglia, seccatura da levare di mezzo il prima possibile, nell'interesse dei mafiosi e dei politici locali.
La grande guerra. Storia di Nessuno
Alessandro Di Virgilio, Davide Pascutti
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2015
pagine: 144
Tratto dalle lettere e dai diari di trincea, la storia del giovane soldato Nessuno, chiamato a difendere l'Italia nell'inferno della prima guerra mondiale.
Dossier Genova G8. I fatti della scuola Diaz
Gloria Bardi, Gabriele Gamberini
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2013
pagine: 159
Un romanzo a fumetti, con i filmati originali e le registrazioni sonore, che rispecchia fedelmente la stesura della Memoria Illustrata del Procuratore della Repubblica: l'aggressione alla pattuglia di Via Battisti, la risposta della Polizia, la pianificazione dell'intervento alla scuola Diaz, l'arrivo dei poliziotti (il pestaggio del giornalista inglese), la resistenza degli occupanti della scuola, il "lancio" di oggetti, l'irruzione, l'arresto illegale e l'abuso d'ufficio, la responsabilità per le lesioni causate, il trasporto illegale delle molotov alla Diaz. In appendice al volume Gloria Bardi intervista Nando Dalla Chiesa; Francesco Barilli (coordinatore del sito web Reti invisibili) parla con Enrica Bartesaghi e con Lorenzo Guadagnucci, la prima madre di Sara, "una della Diaz", il secondo giornalista economico del "Resto del Carlino" anche lui aggredito e arrestato nella scuola quella notte e autore di vari diari e ricostruzioni di quei giorni.