Becco Giallo: Cronaca storica
Vajont. Storia di una diga
Francesco Niccolini, Duccio Boscoli
Libro: Copertina morbida
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2013
pagine: 143
9 ottobre 1963, confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Poco dopo le dieci e mezzo di sera 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel bacino artificiale della diga del Vajont, provocando un'onda gigantesca che scavalca la struttura e travolge i paesi di Erto, Frassen, San Martino, Col di Spesse, Patata, Il Cristo, Casso, Pineda, Longarone, Codissago, Castellavazzo, Villanuova, Pirago, Faè e Rivalta. I morti sono quasi duemila, pochissimi i feriti. A 50 anni di distanza, la ricostruzione di una delle tragedie più annunciate e denunciate della storia italiana: il genocidio di un'intera comunità, provocato dalla mano criminale di una classe industriale senza scrupoli e da uno Stato incapace di difendere il territorio e i suoi cittadini.
Piazza della Loggia. Volume 1
Francesco Barilli, Matteo Fenoglio
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 160
Nella primavera 1974, una lunga serie di attentati destò grande preoccupazione a Brescia e nei paesi limitrofi, portando alla mobilitazione del comitato permanente antifascista e dei sindacati. Venne indetta una manifestazione per il 28 maggio, con comizio conclusivo in Piazza della Loggia. Alle 10 e 12, durante l'intervento del sindacalista Franco Castrezzati, l'esplosione di una bomba provocò 8 morti e oltre cento feriti. A quasi 38 anni di distanza nessuno è stato condannato per quella strage. Quattro istruttorie si sono concluse con l'assoluzione degli imputati. Il processo più recente si è svolto nel disinteresse dei media, terminando anch'esso in primo grado con altre assoluzioni, sentenza confermata in appello. Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, già autori di "Piazza Fontana", affrontano in questa graphic novel la strage di Brescia: se per la strage del 12 dicembre 1969 hanno scelto di isolare il fatto dal contesto di quegli anni, per sottolineare l'atrocità del giorno in cui l'Italia scoprì la violenza terroristica, per la strage del 28 maggio 1974 gli autori hanno scelto di inserire l'attentato nel quinquennio 1969/1974.
Dossier TAV. Una questione democratica
Claudio Calia
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 144
Fino a che punto può spingersi l'uso legittimo della forza da parte di uno Stato? Che ruolo assumono i media nella costruzione simbolica del nemico pubblico? Quali sono gli strumenti a disposizione del cittadino per opporsi a ciò che ritiene ingiusto, quando la sua volontà viene ignorata in virtù di interessi di carattere nazionale? "Dossier TAV" è un'inchiesta illustrata sui progetti, i costi, i benefici e gli interessi in gioco della linea ferroviaria per i treni ad Altà Velocità Torino-Lione: un esame critico sulle valutazioni economiche, etiche, ecologiche e politiche di un'opera che ha suscitato - e continua a suscitare - una poderosa mobilitazione popolare.
Piazza Fontana
Francesco Barilli, Matteo Fenoglio
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 160
"Milano, 12 dicembre 1969. La Banca Nazionale dell'Agricoltura, al civico 4 di Piazza Fontana, è affollata per le contrattazioni del mercato agricolo che per tradizione si tengono di venerdì. Alle 16.37, nella sala principale della banca, esplode una potentissima bomba al tritolo collocata in modo da provocare il massimo numero di vittime: piazzata sotto il tavolo che si trova al centro del salone riservato ai clienti, di fronte agli sportelli. Il bilancio delle vittime è devastante: 17 morti e 88 feriti. Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, vengono fermate e interrogate 84 persone tra anarchici, militanti di estrema sinistra, appartenenti a formazioni di destra. Il primo a essere convocato è il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, chiamato in Questura poche ore dopo l'esplosione. A interrogarlo è il commissario Calabresi, che guida l'inchiesta sulla strage che segna l'inizio della strategia della tensione e apre il sipario sui dieci anni più controversi e bui della più recente storia italiana. Quella strage, quelle trame antidemocratiche, imposero alla democrazia italiana una prova da superare: saper guardare dentro a se stessa e guarire dal suo male o accettare di conviverci e farsene consumare. Quella prova la democrazia italiana non ha saputo superarla: c'è un debito di verità e giustizia da assolvere, ma la Repubblica non è mai riuscita a saldarlo". (Dalla Prefazione di Aldo Giannuli)
Mauro Rostagno. Prove tecniche per un mondo migliore
Nicolò Blunda, Marco Rizzo, Giuseppe Lo Bocchiaro
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 208
Sociologo e giornalista, Mauro Rostagno nasce a Torino nel 1942. Giovane studente presso l'Università di Trento, tra le menti più vivaci del movimento studentesco e del Sessantotto italiano, è stato uno dei fondatori di Lotta Continua. Ha inaugurato a Milano Macondo, uno dei primi centri sociali autogestiti d'Italia, punto di riferimento della sinistra alternativa dell'epoca. Ha fondato a Trapani Saman, comunità terapeutica laica per alcolisti e tossicodipendenti. Muore il 26 settembre 1988, a soli 46 anni, vittima di un agguato mafioso, per aver denunciato dai teleschermi dell'emittente privata locale RTC speculazioni, sprechi e collusioni tra mafia e politica locale.
Paolo Borsellino. L'agenda rossa
Giacomo Bendotti
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il 23 maggio 1992, all'ospedale Civico di Palermo, Paolo Borsellino abbraccia il suo amico Giovanni Falcone per l'ultima volta, prima che muoia. Agli occhi dell'opinione pubblica, Borsellino diventa l'erede naturale di Falcone, e la prossima vittima designata di Cosa Nostra. Dopo neppure due mesi, il 19 luglio 1992, un'auto bomba carica di tritolo stronca la vita del giudice Borsellino e della sua scorta davanti alla casa della madre. L'agenda rossa sulla quale appuntava scrupolosamente ogni scoperta dopo la morte di Falcone sparisce dal luogo dell'attentato. In una foto si vede il maggiore dei carabinieri Giovanni Arcangioli allontanarsi con la borsa del giudice poco dopo l'esplosione. Chi voleva l'agenda rossa? Cosa accadde in quei 57 giorni che vanno dalla Strage di Capaci alla Strage di Via D'Amelio? Chi poteva trarre vantaggio dalla sua morte? A condannare a morte Borsellino sono state le sue ultime, affannose indagini sulle trattative Stato-Mafia? Giacomo Bendotti, autore per la radio e il cinema, ricostruisce in questa graphic novel la storia e la figura di Paolo Borsellino. Prefazione di Rita Borsellino.
La banda della Magliana
Simone Tordi, Leonardo Valenti, Stefano Landini
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2011
pagine: 144
Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '90 a Roma si sviluppa e si espande il più potente fenomeno criminale mai visto. Una banda organizzata, con traffici e collusioni di ogni tipo: è la Banda della Magliana.
Il delitto Pasolini
Gianluca Maconi
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2011
pagine: 112
A trent'anni dall'omicidio di Pier Paolo Pasolini, Gianluca Maconi ricostruisce le ultime ore di vita del poeta, la sua aggressione, le prime indagini che mettono in evidenza da subito le contraddizioni del racconto di Pino Pelosi, considerato dalla giustizia italiana l'unico assassino di Pasolini. Ne esce un ritratto umano e vivido del grande poeta, uno squarcio sui suoi pensieri più intimi, la consapevolezza della sua scomodità e, forse, della sua tragica fine.
Ilaria Alpi. Il prezzo della verità
Marco Rizzo, Francesco Ripoli
Libro: Libro in brossura
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2010
pagine: 128
Mogadiscio, 20 marzo 1994. La giornalista Ilaria Alpi e l'operatore televisivo Miran Hrovatin, inviati dal Tg3 per documentare la guerra civile somala a seguito della missione internazionale ONU "Restore Hope", vengono freddati a colpi di kalashnikov mentre percorrono a bordo di un fuoristrada la zona nord della città. Ilaria e Miran avevano raccolto testimonianze inedite sul traffico internazionale di veleni e rifiuti tossici e radioattivi prodotti nei paesi industrializzati - tra cui presumibilmente l'Italia - e stivati nei paesi più poveri dell'Africa in cambio di armi e di denaro. Prefazione di Giovanna Botteri.
Moby Prince. La notte dei fuochi
Andrea Vivaldo
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2010
pagine: 208
Livorno, 10 aprile 1991. A poche miglia dal porto, la nave traghetto Moby Prince, diretta in Sardegna, si scontra con la petroliera Agip Abruzzo prendendo fuoco. Nel rogo perdono la vita 140 persone tra membri dell'equipaggio e passeggeri. Nonostante la vicinanza alle banchine del porto, nessun mezzo di soccorso tenta l'abbordaggio, mentre nell'immediata inchiesta la Capitaneria di porto indica tra le cause della tragedia la presenza di una fitta nebbia smentita da numerosi testimoni. Due processi, una clamorosa riapertura delle indagini, la presenza di navi non segnalate, decine di manomissioni e depistaggi a comporre lo scenario della più grave tragedia della marineria italiana.
Ustica. Scenari di guerra
Leonora Sartori, Andrea Vivaldo
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2010
pagine: 144
La ricotruzione a fumetti della strage di Ustica. Il 27 giugno 1980 il Dc-9 Itavia in volo da Bologna a Palermo precipita a Nord dell'isola di Ustica. Sono 81 le vittime, di cui 13 bambini. Inizialmente si parla di una bomba a bordo, poi si considera l'ipotesi che l'aereo sia stato abbattuto da un missile. Il 10 gennaio 2007 la Corte di Cassazione assolve definitivamente per mancanza di prove i generali dell'Aeronautica Lamberto Bartolucci e Franco Ferri. L'istruttoria, secondo i supremi giudici, "si è limitata ad acquisire un'imponente massa di dati dai quali peraltro non è stato possibile ricavare elementi di prova a conforto della tesi". Dopo 27 anni, tre appelli in giudizio, decine di perizie, la sparizione di documenti e morti sospette, la verità è ancora un mistero.
La strage di Bologna
Alex Boschetti, Anna Ciammitti
Libro
editore: Becco Giallo
anno edizione: 2010
pagine: 144
La ricostruzione a fumetti della più crudele strage di stato. Il 2 agosto 1980 la sala d'attesa di Bologna è dilaniata dall'esplosione di una bomba: muoiono 85 persone e altre 200 sono gravemente ferite. Cause ed eventuali mandanti non vengono identificati. Ai funerali delle vittime si scatena la protesta contro il governo, già all'impasse dopo il disastro di Ustica. Nonostante le indagini si orientino sulla loggia massonica P2 prima e sugli ambienti di estrema sinistra dopo, i mandanti dell'attentato non saranno mai individuati. Prefazione di Carlo Lucarelli.